Maniacs, spoon and crazy laugth
Era arrivata in orario!
Non sapeva coma avesse fatto ma era in orario!
Erano le 9:27!
Probabilmente oggi l'universo era dalla sua parte!
Helen lasciò andare in un sospiro tutto lo stress che le aveva attanagliato lo stomaco durante il viaggio si osservò rapidamente allo specchio, constatando di essere presentabile e scese dalla macchina, intenzionata a dirigersi verso il cancello quando qualcuno le posò improvvisamente una mano sulla spalla facendola voltare.
Davanti a se c'era un uomo alto e largo almeno quanto un armadio, con corti capelli neri ed un paio di occhiali da sole dello stesso colore con la montatura chiara. Indossava un completo elegante con sopra un cappotto bianco. Chi diavolo era questo tipo? Perchè mi aveva fermato? Ma soprattutto.... PERCHE' CAVOLO HA UN CUCCHIAINO SULLA GUANCIA!?
Prima che potesse anche solo pensare di dire qualcosa lo strano uomo interruppe il filo dei suoi pensieri con una semplice frase.
- Mi segua signorina!-
Helen sgranò gli occhi, se possibile, ancora più confusa di prima. Osservò bene in faccia l'uomo per capire se avesse sentito bene. Quindi chiese semplicemente all'uomo di ripetersi.
- Prego?-
Lui si limitò a ripetere la frase senza cambiare in alcun modo il tono di voce
- Ho detto: Mi segua signorina!-
Helen emise un profondo sopiro: l'aveva detto che sarebbe stata una giornata piuttosto lunga!
"Ci mancava solo il maniaco con il cucchiaino sulla guancia!"
- Sono veramente spiacente ma, al momento devo proprio scappare! Ho un colloquio, sono in ritardo, non ho bevuto il mio ginseng e non posso proprio stare a sentire potenziali molestatori! Buonagiornata e mai più rivederci!-
Detto questo si voltò intenzionata ad allontanarsi il più possibile da quello strano tipo (potenziale maniaco) mentre, alle sue spalle, si poteva sentire una risata provenire da una lussuosa macchina nera dai finestrini oscurati parcheggiata proprio dietro allo strano uomo. Ma, sinceramente ad Helen non importava! Doveva fare questo colloquio e lo avrebbe fatto!
Arrivò fino alla maniglia dell'ingresso quando lo strano tipo con il cucchiaino sulla guancia la avvisò
- Mi segua o sarò costretto a prendere provvedimenti!-
Ora basta! L'aveva presa nel giorno sbagliato! Ora era proprio incazzata!
- Sa dove potrebbe mettere i suoi provvedimenti? Magari potrebbe appiccicarseli in faccia per non lasciare da solo il cucchiaino, dannato molestatore!! -
E così si girò nuovamente verso la porta più che intenzionata ad entrare e fare sto stramaledetto colloquio. La risatina era ricominciata, leggermente più forte rispetto a prima o forse semplicemente perché il finestrino posteriore era stato leggermente abbassato. Ma, purtroppo l'incubo del molestatore non era ancora finito...
- Mi segua, questo è l'ultimo avvertimento-
Questa era la goccia che faceva traboccare il vaso! Non era una persona volgare ma, quando è troppo, è troppo!
- Se proprio deve andare da qualche parte vada affanculo, o magari nel vicolo a destra! Ho visto una bella ragazza che scommetto sarebbe decisamente più disponibile ad ascoltare le tue richieste in cambio di un po' di soldi! Così, quantomeno, mi lascerebbe in pace!-
Si sarebbe voltata e sarebbe entrata da quella maledettissima porta se solo il maniaco non l'avesse sollevata a sacco di patate e gettata con poca grazia nella lussuosa auto nera per poi chiudere la porta a chiave e mettere in moto la macchina.
-QUESTO E' SEQUESTRO DI PERSONA!! LASCAMI ANDARE SUBITO!-
La solita risata, proveniente da chissà quale angolo della macchina la zittì, costringendola a cercare di identificare la provenienza del suono. Si trovava in un auto spaziosa, decisamente spaziosa e dai sedili di uno dei colori con il quale aveva il rapporto più complicato (per non dire pessimo) ovvero il rosa! E lì dentro era tutto rosa!
C'era rosa ovunque, persino il soffitto era rosa
Improvvisamente ebbe un attacco di nausea e fu sinceramente tentata di vomitare sui sedili dal colore abominevole quando qualcosa di addirittura peggiore entrò nel suo campo visivo.
Non solo era rosa ma addirittura di pessimo gusto!
Era un uomo biondo, decisamente alto, dai capelli corti che portava in spalle un cappotto.
Un cappotto orribile di piume rosa.
Un fottutissimo cappotto di piume... ROSA
Come se non bastasse per fare suicidare qualsiasi persona con un minimo di senso della moda e di buongusto quell'obbrobrio piumoso era sopra ad una camicia FRAGOLA lasciata completamente aperta ed un paio di pantaloni ROSA TIGRATI DI FUCSIA. Sui piedi invece portava un paio di mocassini BORDO' e a dare il colpo di grazia c'erano loro!
Quei maledetti occhiali dalle lenti VIOLA!
Stava per prendere l'accendino per darsi fuoco (e magari dar fuoco pure alla macchina) quando la macchina svoltò rapidamente verso destra. E fu lì che vomitò veramente.
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