15· Secrets.
"Scherzi?" Domandò incredula.
"No, i dottori non mi dimetteranno prima di due settimane, mi dispiace." Sospirò il biondo. "E lei chi è?" Chiese notando Ilaria che per tutto il tempo se ne era rimasta in un angolino senza dir nulla.
"Oh, Ryan l'ha trovata accanto ai bidoni della spazzatura." Affermò Calum annuendo.
"Grazie tante." Rispose sarcastica la biondina. Niall la fissò per qualche istante per poi farle segno con l'indice e il medio di andare accanto a lui. Ilaria sgranò leggermente gli occhi prima di cominciare a camminare verso il letto dove vi era steso il ragazzo. I suoi passi erano l'unica cosa che faceva rumore nella stanza, mentre camminava sotto lo sguardo attento di Ryan e quello assente di Calum. Quando giunse davanti al letto, Niall continuava ad osservarla come se fosse l'unica cosa presente nella camera. Ryan notò il viso del biondo: aveva la bocca leggermente schiusa e il suo sguardo era confuso, le sopracciglia corrugate non facevano altro che accentuarlo.
La mora si schiarì rumorosamente la gola, ottenendo l'attenzione di Niall. "Credo che sia ora di andare." Il suo tono era pieno di freddezza.
"Ci si vede amico." salutò Calum uscendo dalla stanza, seguito a ruota da Ilaria.
E rimasero solo Ryan e Niall, lei se ne stava in piedi con le braccia che le scendevano lungo i fianchi, lui sotto le coperte, osservando il corpo della ragazza a qualche metro da lei. Si guardavano senza dire nulla, come se le parole dell'uno potessero, in qualche modo, ferire l'altro.
"Quindi a domani, sì?" Ryan parlò prima di girarsi e andare verso la porta.
"Ryan?" La chiamò
"Si?"
"Ce' qualcosa che devi dirmi?" Domandò.
"Ehm, no." Rispose confusa. "E tu?" Chiese a sua volta.
"Nemmeno."
"Bene. Quindi a domani." Parlò velocemente, poggiando la mano destra sulla maniglia.
"Ryan è inutile, ti conosco fin troppo bene. Sai che riuscirò a toglierti le parole di bocca.
Rimase immobile per qualche secondo, poi aprì la porta di scatto e la rinchiuse con un tonfo. "Porca puttana." Sospirò prima di avviarsi verso il parcheggio.
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"Eri poco gelosa, insomma."
"Ma l'hai visto come la guardava? Come un fottuto dolce, cazzo."
"È una bambina, Ryan, figurati se ti porta via Niall." Affermò.
"Merci beaucoup." La mora ringraziò il cameriere che le aveva appena portato il suo cappuccino con brioche. "Solo che non mi fido." Continuò prendendo un sorso dalla bevanda.
"Oggi è una bella giornata, non trovi?" Calum cambiò argomento.
"No fa cagare." Rispose seccamente prendendo un morso dalla sua brioche alla crema.
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"Ma sei impazzita?" Quasi gridò quando la donna rispose al telefono. "Come hai potuto?"
"Niall, mi dispiace."
"So che non è così, altrimenti lei non sarebbe qui."
"Niall.." Sospirò la donna dall'altra parte del telefono.
"Sei solo una troia, mamma."
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"Quindi cosa pensi di fare? "
"Non lo so, ma dobbiamo liberarci di quella ragazzina al più presto."
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