Completarsi
<Che è bello quando alla fine del giorno, rimaniamo io e te.
E ti tuffi nei miei occhi e io mi innamoro ancora.
Stanco nel corpo mai mai stanco di te.
Che è bello ballare e cantare con te, ma è ancora meglio averti con me.>
Faceva freddo sotto quella notte senza stelle. Era primavera ma l'aria fredda non cessava di tirare a quell'altezza. Essa scompigliava con grazia velata, in una carezza gelida, i capelli di due giovani ragazzi che sedevano sul bordo di un vertiginoso edificio. Con le gambe incastrate nella bassa ringhiera, avevano i piedi penzoloni, quasi sembrava di poter calpestare la grande Las Vegas che da là sembrava una tela dipinta di viola. Un viola lucente, un viola che poteva essere visto persino dai satelliti. Il viola era il loro colore, il colore dei BTS, il colore degli Army, il colore del filo che li univa.
Loro erano solo sette giovani ragazzi. Sapevano di essere arrivati lontano grazie alle loro sole forze eppure... eppure rimanevano sempre stupiti da certi onori che gli venivano riservati. Erano solo sette giovani ragazzi sconosciuti ma uniti dal destino.
《È grande, non è vero?》Fece la voce del più giovane, con il cuore che pompava di emozione per i prossimi concerti. Era da tanto che aspettava quel momento e non poteva più staresene buono sapendo che sarebbe tornato nuovamente a fare ciò che più amava. Esibirsi.
《È grande, sembra quasi... nostra》fece l'altro lasciando penzolare anche le braccia mentre pigro, poggiava il mento sul metallo《Quando siamo arrivati a questo... A tutto questo successo?》
Jeongguk alzò le spalle, lasciando che la birra gli scorresse lungo la gola come nettare lenitivo contro l'euforia《Non lo so》si leccò le labbra umide《Eppure siamo qua e non è un sogno》quando si voltò, venne colpito ancora una volta dalla bellezza di Jimin.
Egli gli stava regalando il suo profilo dal naso dritto e le labbra carnose, leggermente pronunciate per la posizione. Aveva gli occhi semicoperti dalle palpebre abbassate. La fronte riluceva preziosa, scoperta dal suo nuovo taglio di capelli che lo rendeva terribilmente bello e soffice. Quando si voltò, notò due occhiaie leggere a sporcargli il volto acqua e sapone《Sei stanco?》anche esse però, non erano in grado di scalfirne la bellezza.
Jimin cercò di non perdersi in quegli occhi che sembravano aver mangiato le stelle, di quegli occhi che lo guardavano colmi... di sentimenti.
Deglutì e tornò a guardare davanti a se, non perdendosi il luccichio che il pearcing al labbro produsse, rendendolo attraente e adulto《Un po'...Lo sai come sono stancanti le prove prima dei concerti》sussurrò bevendo anche lui un po' della sua birra.
Il silenzio calò per un attimo tra i due, in modo piacevole li strinse come un morbido velo, prima che Jimin aprisse nuovamente bocca: 《Ggukie?》disse
Jeongguk questa volta non si voltò《Si?》
《Delle volte non lo senti questo peso? Il peso della responsabilità, il peso della fama, il peso di tutto...》suonava come un confessione che da anni gli girava direttamente nello stomaco, ingarbugliandolo e crescendo ogni volta che muovevano un passo avanti.
《Lo sento Jiminah, credo lo possano sentire anche gli altri... la bilancia non si può sempre piegare da un lato e delle volte si piega anche troppo dal lato sbagliato》disse Jeongguk mentre giocava con la lingua con la pallina di metallo. La sua mano pizzicò e la guardò dopo aver poggiato la bottiglia al suo fianco《Ma c'è qualcosa che rende sopportabile i momenti in cui credo di cadere》assotiliò la voce, osservando la J tatuata che splendeva nel suo anulare, quasi incoronata.
Jimin non aveva bisogno di chiedere, sapeva di chi stesse parlando eppure le sue labbra si aprirono comunque《e cos'è?》
Jeongguk era consapevole che Jimin sapesse, eppure non gli importava. Amava accarezzarlo con le parole, amava soddisfarlo e vedere i suoi chiudersi in due preziose mezzelune 《Sei tu, è il tuo averti al mio fianco a rendere le giornate meno faticose, a rendere gli Haters silenziosi e il mio mondo più tranquillo》la mano tatuata si alzò e toccò leggera una guancia morbida del suo ragazzo. Era calda, scaldata dal rossore. Ciò lo fece sorridere.
Era così prezioso che non sapeva spiegarsi come potesse essere oggetto da certe cattiverie. Non poteva meritarlo. Aveva perso il conto di quanto si fosse sentito in colpa ogni volta che Jimin veniva odiato dopo essere entrato in contatto con lui.
Non poteva capire perchè qualche Army, era in grado di trattarlo in certi modi dopo che lui dava molto per loro.
Ma Jimin era così... così troppo buono ogni volta. Non era come Taehyung che aveva la sua lingua tagliente e non perdeva tempo a rispondere, non era come Jin che ironizzava in maniera letale, non era come Yoongi che non si curava di parlare male, non era come Namjoon che ribaltava a modo la situazione o come Hoseok che con delicata pacatezza, faceva capire di sbagliare.
No, Jimin stava in silenzio e sorrideva. Diceva che non gli importava che qualcuno parlasse male di lui, diceva che in molti potevano amarlo a discapito di ciò, diceva di amare tutti i suoi fan nonostante tutto. E diceva, diceva, diceva... eppure gli vedeva i suoi occhi indugiare ogni tanto su quei commenti, la vedeva la sua incurezza uscire per la sua voce, la fatica che ci metteva a passare oltre. Ma Jimin era Jimin e non poteva lasciare che qualcosa del genere potesse abbatterlo, non dopo tutti quegli anni in cui aveva imparato a passarci sopra.
Jeongguk lo sapeva, eppure quel《Mi dispiace》sorse lo stesso dalla sua bocca.
Jimin sobbalzò per un istante, poi gli prese la mano nella sua e se la portò alle labbra, ne baciò le nocche bianche, sporche di inchiostro, un gesto che faceva spesso, amando la pelle sottile sotto le sue labbra《Di cosa ti stai scusando precisamente?》
《È che... noi diciamo di essere stanchi, ma in realtà sei tu quello preso spesso di mira e questo... è spesso per colpa mia》borbottò, non riuscendo più a guardarlo in volto.
Jimin si sorprese ancora una volta di quanto delicato fosse l'animo del suo ragazzo. Si sorprese e si innamorò ancora, senza sosta, come un delicato fiore di ciliegio che voltegggiava nell'aria.
Jeongguk aveva tutto il diritto di sentirsi così. Non riusciva a capire come certe Army che dicevano di amarlo tanto, potessero ferirlo involontariamente.
Non si rendevano conto del sorriso tanto prezioso che gli riservava? E se si fosse spento, si sarebbero poi preoccupate?
Ma Jimin non avrebbe permesso per nulla al mondo che questo accadesse. Non se c'era lui al suo fianco.
Il suo Jeongguk non avrebbe mai perso il suo sorriso e la sua voglia di vivere.
Senza fiato tolse le gambe dal loro posto scivolò a destra e le rimise tra le sbarre. Poggiò la tempia sulla spalla di quello che ormai era diventato un giovane uomo e lasciò che le loro mani intrecciate gli ricadessero in grembo.
《Lo sai Jeonggukie... a me non importa niente di quello che dicono. Non mi importa nulla della questione tra le "ship", non mi importa nulla della loro voglia di vederci divisi. Non mi importa nulla finchè avrò l'opportunità di stringerti ancora così. Fortunatamente, non tutti i nostri Fan sono così, molti ci amano indistintamente da quello che facciamo e di questo ne sono grato. Ma se così non fosse stato, non avrei rinunciato a te per nulla al mondo. Mai. Sei una parte di me Jeongguk》
《E tu sei una parte di me Jimin... non puoi non esserlo. Non puoi allontanarti, non possono allontanarti, sarebbe come tagliarmi un arto》la voce si intrise di dolore, forse immaginando una certa eventualità.
《Nessuno potrà mai farlo, sciocco》Jimin rise e quello sembrò bastare a far dissipare l'aria pesante che li era calata addosso《Se dovessi dare ascolto a certi Haters non potrei più toccarti davanti a una telecamera. Ricorda che non sei solo tu a fare le cose... mi dispiace, ma non riesco a starti lontano per troppo. Specialmente quando mi cerchi con questi occhi..》
《Quindi...》Jeongguk sentì il cuore palpitare a galoppo nel petto. Erano semplicemente una calamita, tutti i ragazzi lo sapevano, lo staff lo sapeva, i loro genitori lo sapevano. Le calamite erano fatte per completarsi, se allontanate si sarebbero scontrate ancora e ancora.《Quindi, non ti dispiace se rivendico la mia posizione?》
Jimin rise colpendolo al braccio, poi alzò il capo e gli baciò la guancia, attese che si girasse e le loro labbra si scontrarono caste e scherzose, alla ricerca di calore e amore《Sei diventato un tale playboy con le army che è difficile riconoscerti》scherzò imbronciandosi.
Jeongguk ridacchiò e gli tirò il soffice labbro con i denti. I loro nasi si strofinarono《Sei l'unico a farmi perdere la testa, lo sai amore》
(...)
《Che fai? Spegni il telefono, ho sonno e la luce mi infastidisce》Jimin, infastidito fece scivolare giù dal suo petto Jeongguk e si voltò dall'altro lato.
Egli non fu contento da quell'azione e dopo essersi sistemato se lo trascinò sopra incastrandolo con le gambe per incatenarlo a lui. Ridacchiò sentendolo grugnire
《Rispondo a qualche domanda》disse scorrendo tra quelle miriade di risposte.
Jimin decise di lasciar perdere e con un sospiro nascose il naso nell'incavo del suo collo per ripararsi dalla luce che creava anche la lampada del fidanzato. Lasciò che gli poggiasse i piedi sul sedere e gli circondasse la schiena con le braccia. Lo sentì parlare e parlare e parlare, stava quasi per cadere in un piacevole sonno accompagnato dalla sua voce leggermente roca, quando qualcosa gli fece drizzare le antenne.
《Sei geloso di me? Continua ad esserlo perchè continuerò ancora a tenermi stretto Jimin》poi una serie di versi e il breve video finì.
Jimin guardò il telefono, non credendo possibile che Jeongguk vesse fatto qualcosa del genere, eppure la storia si era appena caricata ed era già stata visualizzata da milioni di persone.
《Che fai Jeongguk, sei pazzo?》
Jeongguk rispose a qualche altra domanda ignorandolo, poi spense il telefono e lo lasciò cadere sul comodino, con un colpo di bacino ribaltò la situazione. Lasciò che la schiena di Jimin affondasse nel materasso e lui lo incastrò con le sue braccia intorno al viso. Si cibò della sua pelle colorata dalla lampada a renderlo surreale 《Che c'è? Rivendico la mia posizione》sbuffò sulle sue labbra.
Jimin voltò il capo e gli baciò il polso, poi fece lo stesso con la punta del suo naso, lasciando che una risata uscisse fuori《Sei proprio pazzo Gguk》sussurrò chiudendogli le mani dietro il capo per stringergli i capelli.
Jeongguk seguì il movimento verso l'amato tragitto che lo avrebbe portato ai due petali di rosa《Ti amo Jimin. Ti amo, ti amo, ti amo》cantilenò schiacciandogli baci affettuosi su tutto il volto.
《Ti amo anch'io... non sai quanto》ribattè Jimin trascinandolo contro le sue labbra, dando vita a un intenso bacio, l'inizio di molti altri
Allora (((:
ho avuto il bisogno di scrivere questa one shot:
1, perchè avevi voglia di scrivere :')
2, perchè certe persone hanno iniziato ad insultare Jimin per il solito motivo, prima che il karma abbia fatto la sua parte, lmao. In ogni caso, vorrei proporlo come uno schiaffo agli Hater e scusate se lo dico, ma a certe (non tutte eh) Taekooker rompi giuggiole e irrispettose.
Cosa ne pensate? Vi è piaciuta?
Via allego qualche fotina eheh
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