SIGMA'S CURSE
Parte 1
Capitolo 1
«Devi smetterla di farti coinvolgere a tal punto» sussurrò la piccola donna verso la sorella ormai sfinita dall'ennesima giornata sfiancante, nel mentre le ripuliva le ferite.
Era la regina della sua terra, aveva tenuto tutto insieme fino a quel momento ma, anche se non se ne rendeva conto, tutto le si stava sbriciolando intorno.
«Sam, é mio dovere essere lì al loro fianco anche se non posso fare niente, nonostante...»« nonostante nessuno ti dia ascolto? Si stanno distruggendo con le loro mani e stanno lasciando sulle vostre spalle una maledizione che non potrete contrastare, e questa volta non si tratta di un drago.»
Non disse più niente, aveva ragione. Questa volta non ci sarebbe stato un drago a metterli alle strette, ma il loro stesso nome.
Sigma Draconis era ormai un target dove tutti lanciavano le proprie frecce, e molti continuavano iperterriti a scavare la loro fossa comune.
Capitolo 2
Con il nuovo re le cose erano migliorate molto, la città prosperava sia in numero che in strutture. Era davvero lo splendore di Concha.
Ma c'era un gruppo, un tempo chiamato i Minatori,che si sentivano potenti e pensavano che tutto gli era dovuto. Erano molto ribelli, subdoli e portavano tanti guai, erano stati tra i primi cittadini e avevano contribuito tanto quanto gli altri a tirar su l'impero, ma adesso che il loro vecchio re Loot non c'era più anche la loro lealtà era sparita ed erano determinati a sabotare tutto.
Molte città esterne non erano in buoni rapporti con Sigma proprio a causa di questi elementi, sempre aggressivi, polemici e scorretti.
Anche Re Jhon era spesso scontroso, anche lui era cambiato: ogni giorno che passava diventava sempre più aggressivo, avvilito anche lui dalle persone che fingevano lealtà e non lo ascoltavano.
Ogni ordine imposto veniva ignorato o raggirato.
Sembrava quasi un dejavu.
Capitolo 3
Non era un giorno come un'altro quando accadde l'impensabile, l'evento principale della giornata era davvero importante: sarebbe stata inaugurata la biblioteca della città.
Le persone erano molto eccitate per l'evento organizzato dalla regina Merylu, pronta anche a pubblicare il suo primo libro, soprattutto dopo la gioiosa notizia che il Governo Centrale di Laterem aveva accettato il suo manoscritto.
Nessuno pensava che qualcosa sarebbe potuto andare storto.
C'era un gran via vai per le strade della città, soprattutto nella zona della piazza centrale e al mercato. Merylu raccoglieva tutto il necessario per organizzare una buona festa, anche se era molto nervosa.
Aveva comprato tre torte e un cesto pieno di biscotti e alcohol, conoscendo i propri cittadini quello non doveva mai mancare; erano stati appesi dei festoni con i colori della città e le copie dei suoi libri erano disposti sul bancone pronti per essere venduti. Mancava solo riunire tutti.
Capitolo 4
«Mia signora!» chiamò una ragazzetta, capelli arcobaleno e abito azzurro. RainbowDash Non era la sua assistente ma era stata molto disponibile da quando era entrata in città, aveva preso il ruolo di guida cittadina, e anche se era molto suscettibile restava fedele. «Mia signora, è un'ottima giornata per leggere un libro?» sorrise solare affacciata al portone della biblioteca, pronta per radunare tutti.
«lo spero tanto Rain, che gli dei ci assistano. Vuoi annunciare tu che è tutto pronto? Io lo dirò al Re e a Floky.» la ragazzina annuì e sfrecciò in piazza alla velocità della luce.
Una volta che tutti furono riuniti davanti alla biblioteca, tra schiamazzi e risate, Merylu fece il suo discorso.
Le guardie sempre in allerta avevano arrestato alcuni cittadini problematici, non tutto era andato per il verso giusto e anche il Re aveva imprecato più volte. Non era successo mai prima d'ora che si comportasse in quel modo in pubblica piazza, sia Merylu che Sam, che faceva parte dei soldati, erano rimaste sconvolte.
Capitolo 5
Il giorno dopo c'era nell'aria qualcosa di pesante, come se stesse per arrivare una forte tempesta che avrebbe spazzato via tutto. La mattinata era stata tutt'altro che tranquilla, molti nuovi arrivati avevano bisogno che venisse assegnato il dormitorio, alcuni chiedevano un pezzo di terra per costruire la propria casa e altri per il loro negozio. I contratti di ulteriore espansione erano ancora bloccati, Sigma iniziava a stare stretta.
La Regina cercava di fare del suo meglio, in attesa che arrivasse il Re per risolvere ciò che non competeva a Lei.
Ma qualcosa doveva accadere e quella sensazione non era andata ancora via: furono attaccati, da Yoshi una città sorta da poco ma molto organizzata. I cittadini indifesi fuggirono nelle case a nascondersi e chi pensava di poter contrastare si buttò nella mischia. Sigma ne uscì sconfitta sotto molti punti di vista.
Molti lasciarono la città, alcuni non risparmiarono le parole amare contro chi non riusciva a proteggerli.
Un soldato in particolare, Killdraven, che era come un fratello per Merylu e Sam fuggì a Yoshi quella stessa sera lasciando solo un biglietto:
"Ho bisogno di calma e organizzazione, spero capirete"
Capitolo 6
«Sai anche tu cosa dobbiamo fare.» disse Sam, erano chiuse nella casa privata di Merylu, ancora a rattoppare le ferite, ancora a tenere insieme i pezzi del disastro.
Non poteva continuare così, stava perdendo tutto per salvare qualcuno che cercava di affondarli. Jhon era irriconoscibile e Floky non ne voleva sapere di stringere le cinghie su alcune questioni. L'unica cosa che rimaneva da fare era la più difficile: Sigma doveva cadere ma non avrebbe permesso accadesse per mano di chi non li aveva mai rispettati.
«Sigma cadrà domani, per mano mia! Sorella tu sei con me, o resti tra le rovine come hai fatto fino ad ora? Sappi che non rimarrà niente da rattoppare quando avrò finito.» continuò Sam decisa a mettere la parola fine ad una storia che si ripete all'infinito.
Allunga la mano verso il viso della sorella, carezzandole gli zigomi e raccogliendo le lacrime di amarezza: La maledizione di Sigma sarebbe cessata, a partire da quella notte nulla sarebbe stato lo stesso.
Parte 2
Capitolo 1
Sam aveva fatto le sue indagini, aveva mandato lettere ai capi delle altri città, voleva capire cosa non andava agli occhi degli altri nella loro città. Nessuno al di fuori della corte sapeva che era la sorella della Regina, nessuno sapeva con chi stavano parlando.
La sua identità sconosciuta le aveva permesso di ottenere informazioni importanti su quale fossero i veri problemi di Sigma, non per risolverli ma per non ri-commetterli in futuro e per usarli a suo favore per abbattere il governo di Jhon.
Merylu avrebbe dato ordine di non attaccare e non provocare nessuna città. Nessun soldato avrebbe dovuto pensare ad altro oltre alle proprie mansioni civili.
Nessuno avrebbe ascoltato ma voleva dare un'ultima possibilità, un'ultima speranza da soffocare tra le fiamme di quella giornata straziante.
Cercava di trattenere ancora tutto finché non sarebbe arrivato il momento giusto. Ci doveva essere il Re presente, avevano deciso insieme, sarebbe stato devastante per tutti ma non si poteva salvare più niente.
Il nome Sigma Draconis ora viaggiava di bocca in bocca come lo zimbello di Concha, tutto a causa di persone troppo arroganti ed egoiste.
Capitolo 2
Era arrivato il momento, si trovavano in piazza Sam e Merylu da un lato e Jhon dall'altro. Nessuno faceva caso a loro, nessuno si domandava cosa stesse succedendo.
Nessuno sapeva che stessero per distruggere tutto.
Jhon si sentiva ferito dal gesto di Sam e dalla sua Regina, tutto quello che aveva creato gli stava venendo sottratto da una donna che aveva sempre agito con il buio della notte dalla sua parte. Un corvo assetato di giustizia pronto a poggiare le sue zampe sulla terra bruciata del suo obiettivo.
La conversazione era stata spinosa e molto accesa. Nessuno dei due accettava il pensiero dell'altro, entrambi avevano la propria ragione.
Ma Sam aveva già calcolato tutto e aveva portato con sé degli alleati, nemici giurati di Sigma, i Monastero fecero la loro comparsa trasformando la piazza del mercato in un campo da battaglia.
Capitolo 3
Sam era salita in groppa al suo cavallo, dopo l'ordine di assedio non c'era altro da fare che abbandonare la città. Ora era il momento degli addii.
«Quindi semplicemente abbandoni? Dopo tutto quello che abbiamo fatto non mi degni nemmeno di una spiegazione?» disse Jhon in mezzo al fracasso, alle loro spalle si consumava l'ultima battaglia di Sigma, che avrebbe segnato la fine di un'era.
Merylu osservò quello che aveva intorno, quella era casa sua e l'amava con tutta se stessa, ma non poteva ricucire tutte le crepe se queste venivano scucite altrettante volte.
Ebbe la forza di guardarlo negli occhi per l'ultima volta prima di salire anche lei a cavallo e allontanarsi verso una nuova vita, senza voltarsi indietro, senza vedere il suo Re non combattere per tenere insieme i pezzi come aveva fatto lei.
Capitolo 4
I giorni passarono, tutti furono sorpresi di tutta la faccenda, ormai ogni persona a Concha sapeva a grandi linee cosa era successo. Nonostante la caduta di Sigma questa era ancora sulla bocca di tutti, nel bene e nel male si parlava della rivolta e nonostante tutti sapessero ancora non si capacitavano di come fosse potuto accadere.
Sigma esisteva ancora, erano frammenti di uno specchio rotto. Jhon era fuggito anche lui, insieme a Floky e ad alcuni seguaci che avevano combattuto in battaglia fino a che potevano, entrambi a Lezzolandia pronta ad accoglierli per via dell'alleanza.
Sigma adesso era proprio in mano agli exMinatori, precisamente xAcah aveva ereditato lo scettro e si presero il loro tempo per razziare e distruggere quello che era rimasto della città. Prendendosi tutti i beni e le ricchezze dei cittadini, usando il potere di Re per appropriarsi di quello che non era loro per poi fuggire con il bottino, abbandonando anche loro le rovine di Sigma.
Solo una persona era rimasta a Sigma, tutti erano già andati via e ogni giorno c'era qualcuno che andava depredare ciò che era rimasto ancora agibile.
Capitolo 5
MatteoOmatteo, ricordato ancora oggi come il re buono, rimase a Sigma. Il suo non era più un regno ma solo un ricordo, di quando arrivò per la prima volta che era un ragazzetto. Un costruttore che ha visto casa sua, la casa che aveva aiutato a splendere venir distrutta in così poco tempo.
Cresciuto in quelle strade, in silenzio raccoglieva e migliorava quello che poteva. Si trovò a far fronte al peso delle tasse di Laterem da solo, derubato del patrimonio che gli spettava come Re della città per poter portare avanti qualcosa.
Ma non avrebbe abbandonato Sigma finché non sarebbe stato sicuro che nessuno più mettesse bocca su quella città eterna, che lo aveva cresciuto perché non c'era solo tristezza e rabbia in quelle strade ma anche coraggio, forza, speranza e gioia.
Ancora vedeva i suoi amici saltellare per i vicoli, i suoi colleghi con al seguito i carretti per costruire, la sua Regina sempre sorridente e il suo Re che li rassicurava sempre.
Capitolo 6
Sigma non era solo male e lui avrebbe lavorato duro per lasciarla intoccabile. Chiese aiuto a persone di cui si poteva fidare, persone che lo avevano accolto e che tenevano quanto lui a quella città.
Sapeva che non sarebbe stato facile, che avrebbe passato forse il periodo più buio della sua vita, insulti e frecciatine riferite al nome di casa sua, tutti ancora ne parlavano. Nessuno tratteneva le battute ironiche o si tratteneva dall'attaccare lui, solo perché era l'ultimo rimasto.
Nessuno sapeva ma continuavano senza ritegno né compassione ad avercela con una città caduta.
Ma presto tutto sarebbe finito, e Matteo avrebbe potuto fare sogni tranquilli senza più preoccuparsi di tutto questo.
La battaglia era stata lunga, ma Sigma era importante e non poteva di certo sparire nel nulla.
Il suo progetto di mantenere la città intatta era stato accolto, grazie anche alla forza di volontà e il sangue freddo dei suoi aiutanti. La sensibilità dei capi di Laterem ha davvero salvato Sigma Draconis conferendogli l'immunità e facendola rientrare come prima opera architettonica del patrimonio di Concha, e Matteo non poteva che essere fiero e sollevato di questa decisione.
Ora Sigma era al sicuro e chi veramente l'aveva costruita poteva tirare un sospiro di sollievo.
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