38. Last race (achtunddreißig)
29 novembre 2019
Ultimo venerdì di prove libere della stagione. Il tempo è passato così velocemente. Mi sembra ancora ieri quando ero a Melbourne per la prima gara. Cammino per il paddock mano nella mano con Nico. Oggi sarà la sua ultima gara in Formula 1, almeno, per ora. Non è riuscito a trovare un sedile per l'anno prossimo e si è visto chiudere continuamente porte in faccia, possibilità sparire in un attimo. Mi fa molto male che lui l'anno prossimo non ci sarà. Lui merita la Formula 1. Ho visto quanto lavora, quanto si mette d'impegno in tutto quello che fa, ho compreso quanto sia talentuoso e mi dispiace che c'è ancora tanta gente che non ha fiducia in lui, solo perché ha quell'odioso record di aver corso più Gran Premi senza mai arrivare a podio. Alzo lo sguardo verso di lui. Guardo i suoi lineamenti, i suoi occhi blu e i suoi capelli sempre dannatamente perfetti. Non sembra triste o deluso, è il solito Nico di sempre e io sono felice che in un certo senso l'abbia presa bene. <Com'è?> gli chiedo io ad un certo punto. Lui mi guarda confuso. <Sapere che l'anno prossimo non sarai qui> gli spiego. Lui mi sorride. <Non lo so... E' strano> mi risponde poi. <Malinconico> dico invece io. Nico ride. <Sì un po' lo è> ribatte avvolgendomi un braccio attorno alle spalle. <Però avrò più tempo per godermi la vita "normale"> prosegue. <E per iniziare a convivere come si deve> dico io. <Anche quello> mormora lui per poi lasciarmi un bacio sulle labbra. Alla fine, ho accettato la sua proposta di andare a convivere. Il mio trasferimento da Londra a Monaco non sarà per niente semplice, Nicolas però mi ha detto che mi darà una mano e che noleggerà l'aereo privato che di solito usava per andare ai Gran Premi, per facilitare gli spostamenti. Quando gliel'ho detto era al settimo cielo. Sono felice di aver fatto questa scelta e poi ho già inviato un paio di curriculum a delle aziende di Monaco. Sarà un po' triste lasciare Londra, ma sono pronta ad affrontare la mia nuova vita con Nico. E poi a Monaco c'è anche mio cugino, quindi potrò vederlo più spesso rispetto a prima. I cambiamenti non mi hanno mai fatto paura e io sono una persona abbastanza coraggiosa da questo punto di vista. Arriviamo presto davanti ai box Renault e ci salutiamo con un bacio, così che Nico vada a cambiarsi, mentre io lo seguirò dal mio posticino all'interno del suo box. Saluto con un cenno Daniel, prima che entri nella sua monoposto. Poco dopo iniziano le prove libere. Nel complesso vanno abbastanza bene per Nico, ma non molto per mio cugino dato che ha avuto un problema al motore. Spero che si possa risolvere prima della gara senza ricorrere a nessuna penalità. Prima di venire a salutarmi, Nicolas si ferma a parlare con Daniel. Non conosco l'argomento della loro conversazione, però sembra molto importante per Nico perché lo vedo un po' agitato. Quando ritorna da me sembra essere tornato in uno stato emotivo abbastanza normale. "Magari non è niente di che, forse si trattava solo qualcosa riguardo al weekend di gara" penso. <Com'è andata?> gli chiedo io con un sorriso, dopo avergli dato un leggero bacio sulle labbra. <Tutto sommato bene> mi risponde ricambiando il sorriso. <Hai già mangiato?> mi chiede poi. Io scuoto la testa. <Vai a mangiare allora, io ti raggiungo più tardi che devo parlare di alcune cose con Cyril> prosegue. <Va bene. Ci vediamo dopo allora> dico baciandolo sulla guancia per poi andare a pranzare all'hospitality Renault. Mangio un piatto semplice, niente di troppo pesante. Resto lì fino alle 14:00, quando inizia la seconda sessione di prove libere. Ritorno ai box, ma non faccio in tempo a parlare con Nico perché lui è già salito in macchina, così mi risiedo al mio posto. Spesso le persone che non mi conoscono mi chiedono "Ma com'è essere la fidanzata di un pilota di Formula 1? Non è pesante doverlo seguire in giro per il mondo ogni volta?". Quando mi fanno questa domanda, io sorrido. La mia è una relazione normale. È vero il fatto che lui sia sempre in giro potrebbe essere un problema, ma non per noi. Poi adesso che lui sarà a casa più spesso sarà più semplice. A me non dispiacerebbe se lui stesse con me più spesso, ma so che le gare sono altrettanto importanti per lui se non di più, quindi lo accetto. Io rispetto il suo lavoro e anzi, spero che possa trovare presto un sedile nel 2021 quando il regolamento cambierà. Tra un pensiero e l'altro mi rendo conto che è già passata più di un'ora e che la sessione si concluderà tra non molto. Le macchine di Nico e Daniel ritornano ai box e il primo a venirmi a salutarmi è proprio mio cugino. <Ciao cuginetta!> esclama scompigliandomi tutti i capelli. <Daniel i capelli!> ribatto io sistemando la mia chioma. Mio cugino alza gli occhi al cielo. <Anche tu come Nico? Ti sta facendo male stare con lui Chrissy> proferisce con tono fintamente serio. Io in risposta gli faccio la linguaccia per poi scoppiare a ridere entrambi. Probabilmente non verrò spesso come quest'anno a vedere mio cugino, ma farò sforzo perché si tratta di lui e poi anche Nico sa quanto Daniel sia importante per me.
<E dai Max, prova anche questo gelato!> esclamo rivolta all'olandese con il cucchiaio a mezz'aria. Dopo la gara e dopo cena, ho invitato in camera mia il pilota della Red Bull dato che Nico sembra essersi volatilizzato. Quindi adesso siamo seduti sul mio letto a vedere un programma tv a noi sconosciuto e a mangiare gelato. <No, non voglio il gelato al cioccolato! Mangio solo quello alla vaniglia e alla fragola! Perché dovrei cambiare gusti?> mi risponde lui. <Per provare qualcosa di nuovo, no?> ribatto io. Lui scuote la testa. Sembra un bambino quando fa così. Non posso dire altro che veniamo interrotti da qualcuno che apre la porta. Nico entra e appena vede me e Max mangiare gelato sul nostro letto corruga le sopracciglia. <Gli ho chiesto di farmi compagnia> gli spiego. <Tranquillo Nico, è tutta tua> afferma Max alzandosi dal letto e dando una pacca sulla spalla al tedesco. Nicolas sembra rilassarsi e, dopo aver salutato Max, si siede accanto a me, mentre io mi sporgo a buttare via i contenitori di gelato. Quando ritorno con lo sguardo su Nico mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Sembra teso, nervoso. "Mi sta nascondendo qualcosa..." è il primo pensiero che attraversa la mia mente. Non riesco a pensare a cosa però. Tra noi sembrava filare tutto liscio. <Che c'è, amore?> gli chiedo appoggiando una mano sulla sua guancia. <Nulla, sono solo un po' nervoso per domani. Vorrei concludere bene questi ultimi due giorni> mi risponde con un sorriso stanco e baciandomi le punte delle dita. Sorrido anche io. So che non mi ha detto tutto e che c'è qualcos'altro che lo turba, ma decido di lasciare stare e non indagare oltre. <Andrà tutto bene, vedrai> gli dico per poi baciarlo dolcemente sulle labbra. Mi sembra ancora strano sentirgli dire che questi saranno gli ultimi due giorni qua. Ancora non ha progetti concreti per l'anno prossimo, spera magari in un ritorno nel 2021, quando le regole e le macchine cambieranno. Per lui le corse sono tutto e anche se non lo vuole ammettere apertamente, gli dispiacerà lasciare la Formula 1 quest'anno. Mi infilo sotto le coperte, mentre questi pensieri continuano a ronzare nella mia mente. <Buonanotte Nico> dico con un filo di voce rivolta al tedesco. Qualche volta ho la sensazione di non fare abbastanza per lui. <Buonanotte, Liebe. Ti amo tanto> mi risponde lui per poi addormentarsi poco dopo. Io rimango sveglia ancora un po'. Forse devo solo credere che vada tutto bene, perché so che è così, ma sento che c'è qualcosa che mi sta sfuggendo, ma non ho idea di cosa possa essere. Lancio un'ultima occhiata al viso addormentato di Nicolas per poi chiudere gli occhi e crollare in un sonno profondo.
Sabato. Stamattina mi sono svegliata tardi e mi sono persa buona parte della terza sessione di prove libere. Ho fatto una colazione veloce e per pranzo ho mangiato un semplice piatto di pasta all'hospitality Renault. Mentre entro nei box qualche meccanico mi saluta, gesto che ricambio volentieri. Ormai mi conoscono tutti e posso esserne solo felice. Mi siedo al mio posto e prendo le cuffie per ascoltare tutti i team radio. Nico e Daniel sono già nelle loro monoposto e presto partirà il Q1. In questo weekend sono più agitata per Nico che per Daniel, perché so quanto ci tiene a concludere bene questa stagione. Alle 16:00 si accende il semaforo verde e molti piloti scendono in pista. I due piloti Renault passano per fortuna abbastanza facilmente il taglio del Q1. Alla fine del Q2 però vedo il nome di Nico in tredicesima posizione cosa che mi manda in totale panico. Ma proprio quando penso che non ci siano più speranze, Nico fa il decimo tempo facendomi esultare come una forsennata. Entrambi i piloti entrano nel Q3. Alla fine delle qualifiche Daniel partirà ottavo e Nico decimo. Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto dalla macchina, ma non credo che la squadra possa lamentarsi troppo. I due piloti ritornano poco dopo ai box. Daniel viene ad abbracciarmi dopo aver posato il suo casco. Appena cerca di avvolgermi con le sue braccia, lo allontano. <No, scollati. Sei tutto sudato e appiccicoso> ribatto io scuotendo la testa. Lui mette il broncio facendomi ridere. Poco dopo ci raggiunge anche Nico e ripeto a lui le stesse cose che ho detto anche a Dan. <Neanche un bacio perché sono stato bravo?> mi chiede facendo il labbruccio. Io ridacchio e mi sporgo per baciarlo sulle labbra. <Questo non è giusto però! Mi sento profondamente offeso!> esclama mio cugino. Io scoppio a ridere così schiocco un bacio sulla guancia anche a Daniel. I due poi ritornano all'hospitality, perciò li aspetto fuori, così da andare a cenare insieme al ristorante dell'hotel. Mentre mi siedo sui gradini d'ingresso, il mio sguardo va dritto all'entrata del paddock. Lì dove tutto è iniziato, 21 gare fa. Ancora non mi capacito di come sia passato velocemente il tempo. Nove mesi fa io odiavo Nicolas e oggi siamo una delle coppie più belle della Formula 1. Nove mesi fa la mia vita era noiosa e vuota e ora con Nicolas è piena di amore. L'amore... Non mi sarei mai aspettata di trovarlo, almeno, non mi sarei mai aspettata di trovarlo così. Non avevo mai pensato all'eventualità di innamorarmi di qualcuno e a dir la verità non l'ho mai fatto sul serio fino a quando non ho conosciuto per bene Nicolas. Ora lui è il mio tutto. Tutto quello che ho sempre voluto e desiderato si è materializzato con lui. Quasi non riesco a pensare a come fosse la mia vita prima di lui. <Sento il tuo cervello lavorare sin da qua>. Una voce dietro di me mi fa sobbalzare. Daniel si avvicina e si siede accanto a me. <Hai fatto in fretta però> dico io notando ancora i suoi ricci umidi dovuti alla doccia che ha appena fatto. <Noi uomini facciamo molto più in fretta a prepararci rispetto a voi donne> mi risponde e io rido scuotendo la testa. <A che pensavi?> mi chiede poi tornando serio. <A nulla in particolare. A come sia cambiata la mia vita da Melbourne> gli spiego io. Lui annuisce silenziosamente. Tra noi cala il silenzio. <Tu sai cos'ha Nico? Mi sembra un po'... strano> gli chiedo io ad un certo punto. È da un po' che ho in testa questa domanda. <Nulla credo. Magari è solo nervoso per la gara. Sai non è una cosa tanto facile da accettare sapere che beh... correrai per l'ultima volta questa stagione> mi risponde lui.Lla sua risposta non mi convince del tutto. È vero, potrebbe essere nervoso per la gara, ma so anche che lui mi ha sempre detto che l'avrebbe presa bene. Non so perché ma ho la sensazione che ci sia qualcos'altro sotto e mio cugino c'entri qualcosa. <Sì hai ragione, magari è quello> mento io. <Andiamo ragazzi, ho una fame da lupi!>. La voce di Nico ci fa alzare dai gradini dove eravamo seduti. Iniziamo a incamminarci verso l'uscita quando Nico avvolge un braccio attorno alle mie spalle, per poi lasciarmi un bacio tra i capelli. <Tutto bene?> mi sussurra all'orecchio. Io annuisco. Forse dovrei essere io a chiederglielo a lui...
Nico pov's
Siamo seduti al ristorante solo io e Daniel poiché Christine è andata momentaneamente in bagno. Giocherello con il lembo del tovagliolo. Negli ultimi giorni sono molto nervoso e non è per la gara, ma per un'altra cosa. <Daniel...> richiamo l'attenzione dell'australiano che sta finendo di mangiare la sua fetta di torta al cioccolato. Con un cenno del capo mi fa segno di proseguire. <E se lei...> sa già cosa sto per dire infatti mi blocca subito. <Lei niente. Andrà tutto bene Nico fidati di me> <Ma non ce la faccio! È la prima volta che sono così nervoso!> ribatto io. <C'è una prima volta per tutti, no?> mi dice lui facendomi l'occhiolino con un sorriso furbo. <Vedrai andrà tutto bene. Domani dopo la gara> prosegue sporgendosi per darmi una leggera pacca sulla spalla. <Domani dopo la gara...> ripeto io passandomi nervosamente una mano tra i capelli. <Ah Dan> metto un dito sulle labbra a mimare un gesto di silenzio. Non che non mi fidi di lui, solo che voglio che domani sia tutto perfetto. Lui risponde mettendosi una mano sul cuore. Proprio in quell'istante Christine ritorna al tavolo e io e Daniel ci comportiamo come se non fosse successo nulla. Durante la notte fatico ad addormentarmi. Mi rigiro nel letto almeno venti volte per poi incontrare il viso di Chris. È ancora addormentata e non si è minimamente accorta del mio stato di agitazione. È con il viso mezzo affondato tra i cuscini, cosa che non mi permette di vederla bene. Le sposto una ciocca di capelli e mi innamoro ancora per l'ennesima volta di lei. Domani deve essere tutto perfetto, esattamente come lei.
1 dicembre 2019
Domenica. Cammino verso i box Renault in fretta. Tra poco ci sono le foto a fine anno del team e io non me le voglio perdere. Prima di arrivare nella pit lane di fronte ai box, mio cugino mi ferma e mi lancia una roba cespugliosa che all'inizio non riesco a capire cosa sia. Poi alla fine mi rendo conto che è una parrucca. <Ma cos'è? Hai spelato un gatto?> gli chiedo io mentre mi rigiro tra le mani quella cosa. <No è per Nico> mi risponde. "Ok ora sono ancora più confusa". Daniel alza gli occhi al cielo. <Gli abbiamo fatto una sorpresa. Quando segno di metterla te la metti> si affretta a spiegare. Io annuisco per poi lasciarlo andare. Mi metto proprio di fronte al muretto box dove ci sono tutti i fotografi. Davanti al box ci sono le due macchine e dietro tutte le sedie per i membri del team. Poco dopo vedo arrivare i vari meccanici e ingegneri e posizionarsi ai loro posti. Anche Nico e Daniel arrivano e vanno a sedersi sulle ruote delle loro monoposto. Io nascondo la parrucca dietro la schiena per evitare che il tedesco la veda. È proprio carino, però, che la squadra gli faccia una sorpresa prima di lasciarlo andare. Dopo alcune foto Daniel fa un segno al suo team e tutti dietro di lui iniziano a mettersi la parrucca, compreso mio cugino, tutto sotto lo sguardo sorpreso e divertito di Nico. Mi metto anche io la parrucca mentre il mio ragazzo scoppia a ridere e si guarda attorno. Posa lo sguardo su di me continuando a ridere e io rimango contagiata dal suo sorriso e dalla sua risata. Dopo le foto con mio cugino, altre con il team e una anche con me, Nicolas mi dice <Sai che stai bene con i miei capelli?> <Sono felice di saperlo. Che dici, me li tingo?> gli propongo togliendomi la parrucca. <Non ci provare neanche! Io amo i tuoi capelli, sono già perfetti così!> esclama lui. Io rido per poi baciarlo. <Adesso devo andare, ci vediamo dopo ok? Ti amo> mi dice quando ci stacchiamo. Gli sorrido. <Io di più> gli rispondo mentre si allontana. Il suo sorriso si allarga e mi soffia un bacio mentre si dirige verso la pista, dove c'è un camioncino per la drivers parade dei piloti. Io sono felice che lui sia felice. Il suo nervosismo dei giorni scorsi sembra essere sparito e sono contenta del fatto che stia prendendo bene la sua ultima gara. Io rimango un po' lì a bordo pista e scatto qualche foto, prima di ritornare ai box di Nico. Il resto del tempo prima dell'inizio della gara lo impiego parlando con la PR. Anche lei è molto dispiaciuta del fatto che Nico lasci il team, anche perché ci era molto affezionata. Non molto tempo dopo però mi lascia poiché deve ancora lavorare. Così io fisso lo schermo mentre vedo i piloti iniziare il giro di formazione. Tamburello le dita contro il bancone al quale sono appoggiata. Sono più in ansia di qualsiasi altra gara. Questa è l'ultimo Gran Premio della stagione e ogni pilota vuole dare il massimo, anche più delle altre volte. Il rombo dei motori risuona fino a qui mentre le macchine si posizionano in griglia. Uno, due, tre, quattro, cinque, partiti! La prima cosa che vedo è la battaglia tra i primi posti, ma cerco anche di vedere quello che succede dietro. Dopo qualche curva Nico, Daniel e Carlos battagliano duramente per ottenere più posizioni possibili. Nico però viene passato da Magnussen cosa che mi fa imprecare ad alta voce. Il primo giro per fortuna passa senza incidenti per Nicolas e non come l'anno scorso dov'è stato protagonista di un contatto a dir poco spaventoso. Mi ricordo ancora della sua macchina girare per aria fino a bloccarsi vicino alle barriere. Ero spaventata e molto dispiaciuta per lui, però non lo ammisi mai perché a quel tempo lo odiavo a morte. Ora però mi chiedo se l'ho mai odiato davvero o se era solo una copertura per nascondere i miei veri sentimenti per lui. La gara prosegue abbastanza in fretta, troppo in fretta per i miei gusti. Sembra sempre che quando ci sono delle cose stanno per finire il tempo passi più velocemente del previsto. Proprio all'ultimo giro, quando speravo che Nico prendesse almeno un punto per concludere al meglio la sua stagione, invece viene passato sia da Daniel che da Carlos. Sono un po' triste, ma proprio quando sto per togliermi le cuffie, vedo che inquadrano Nico mentre nelle mire orecchie risuona il suo team radio. <And Nico, just a word: thanks very much, it's been a great three years. Thank you> dice il suo ingegnere. Nico muove la testa: so che sta cercando di trattenere in tutti i modi le lacrime, ormai lo conosco. <Thank you Sladey! I wish I could say the same mate!> è la sua risposta divertita. Io rido con gli occhi lucidi, mentre il suo ingegnere ride. È commovente anche il team radio di Lando che saluta piangendo il suo ingegnere per l'ultima volta. E così tra lacrime di gioia ed euforia per chi ha qualcosa per cui esultare, io mi dirigo verso l'uscita dei box ad aspettare Nico vicino all'hospitality Renault. Vado vicino a un'aiuola dove ci sono della grandi palme e io mi siedo sul bordo. Qui ad Abu Dhabi è calata la sera e il cielo e ricoperto di stelle, che però non si riescono a distinguere bene per colpa delle luci del tracciato. Quasi non riesco a credere che sia tutto finito. Con oggi si conclude la stagione 2019 di Formula 1 e una decade di questo sport se ne va. "Una decade con Nico se ne va" penso io. Sto per dare Nicolas per disperso e andare a cercarlo, quando lo vedo venire verso di me con ancora la tuta da gara addosso. Io mi alzo in fretta e corro ad abbracciarlo. Lui mi accoglie tra le sue braccia e io affondo il mio viso nel suo petto. <Sei stato bravissimo Nico. So che il dodicesimo posto non era quello che ti aspettavi, ma io sono comunque fiera di te> dico con la voce ovattata dal tessuto. <Grazie amore mio> mi risponde. Mi allontano da lui per guardarlo in faccia. I suoi occhi azzurri, i più belli del mondo, ora brillano sotto le luci di Abu Dhabi. Per un attimo rimango incantata a fissarlo. "È così bello da non essere reale". Ritorno con i piedi per terra quando prende le mie mani tra le sue e fa un respiro profondo. <E' stato un anno particolare questo. Non mi sarei mai aspettato di innamorarmi di te Christine. Però l'ho fatto. E ringrazio il destino che ci abbia fatti incontrare. Ma prima vorrei ringraziare te, amore mio, perché mi sei stata accanto ogni singola gara, nei momenti belli e quelli meno belli. Non ti sei mai tirata indietro di fronte a tutte le difficoltà che ci sono state e le abbiamo affrontate insieme con coraggio. E anche se spesso abbiamo discusso per un milione di cose, tu sei sempre tornata e mi hai perdonato. Non so come tu faccia ad essere così speciale e io sono così fortunato ad averti>. Io sento le lacrime scivolare lungo le mie guance e mi accorgo che anche lui ha gli occhi lucidi. <Io ti chiedo scusa perché non sono il fidanzato perfetto che vorresti, però vorrei darti l'amore che meriti Chris. So che tu hai sofferto tanto, però permettimi di proteggerti e di stare al tuo fianco, come tu hai fatto con me in tutti questi mesi. Permettimi di asciugare le tue lacrime, di farti ridere e di baciarti ogni istante della tua vita. Permettimi di amarti come si deve, perciò ti chiedo...>. In quel momento lo vedo inginocchiarsi davanti a me. Io mi copro la bocca con le mani. Non ci posso credere. Tira fuori da una tasca una scatoletta blu e la apre davanti ai miei occhi. All'interno c'è un anello, semplicemente bellissimo, con un diamante al centro che luccica ancora di più sotto queste luci. Passo lo sguardo dall'anello a lui e lo guardo mentre sorride speranzoso, bello come non mai. <Christine Ricciardo, mi vuoi sposare?> dice infine e io sono in lacrime. Quell'uomo che ho sognato per una vita e che non ha mai avuto un volto, ora ce l'ha ed è davanti a me a darmi quello che tutte le donne sognano di avere. L'amore, quello vero e sincero, l'amore puro, il nostro amore. Quasi stento a crederci: mi sembra ancora un sogno. Lui è tutto ciò che ho sempre desiderato e io lo voglio anche per il futuro. Lui è il mio futuro. <Sì> mormoro con un filo di voce, ma lui mi ha sentito lo stesso. Si alza da terra con un sorriso grande come quelli di mio cugino. Lo abbraccio forte, mentre voglio che questo momento duri per sempre e resti in una delle pagine più belle dei miei ricordi. Quando mi rimette a terra mi guarda come nessuno ha mai fatto prima e io mi sento unica. Siamo entrambi quasi in lacrime, mentre lui mi mette l'anello nell'anulare della mia mano destra, mentre io tremo impercettibilmente. <Ti amo tantissimo Christine> mi dice ad un soffio dalle mie labbra. <Ti amo anche io Nicolas. Tu sei tutto quello che voglio> affermo per poi prendere il suo volto tra le mani e baciarlo con passione. Perché Nicolas Hulkenberg, tu sei la cosa più bella che sia mai capitata in vita mia e non ringrazierò mai abbastanza il destino per averci fatto innamorare.
Spazio autrice:
E voilà! Ve l'avevo detto che era un capitolo speciale! Spero vi abbia fatto sclerare ed emozionare come me! Spero vi sia piaciuto, anche se non sono sicura al cento per cento che sia venuto bene, ma questo me lo dovrete dire voi. Questo è l'ultimo capitolo prima del gran finale che sarà un'epilogo un po' più lungo rispetto al solito. Quindi l'unica cosa che mi resta da dirvi è di rimanere sintonizzati per il prossimo "capitolo".
Baci❤🥰
Martina
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