15. Look at me now (fünfzehn)

🎵Look at me now-King Flexx


Alla mattina mi sveglio verso le 8:30. Ieri sera ho dormito bene, nonostante quello che è successo con Nico. Scendo a fare colazione con una ciambella e un cappuccino. Daniel e gli altri piloti sono già andati al paddock. Appena finisco la colazione, vedo arrivare Francesco, con dei vestiti comodi e i capelli spettinati. Mi alzo e lo abbraccio. Ho veramente bisogno di un abbraccio dopo quello che è successo. <A cosa devo questa dolcezza?> mi chiede con un sorriso quando ci stacchiamo. <Avevo solo voglia di abbracciarti> gli rispondo con un sorriso timido e alzando le spalle. <Mi fa molto piacere> mi dice dandomi un bacio sulla guancia e andando a prendere la sua colazione. Arrossisco e mi siedo al tavolo. Quando torna gli dico <Ti andrebbe di andare in discoteca stasera con i ragazzi?> <Sì certo! È da tanto che non ci vado!> mi sorride. Lo guardo mentre fa colazione e poi andiamo nelle nostre camere per cambiarci per andare al circuito. Andiamo al circuito in taxi e passiamo la mattinata lì. Dopo mangiato mio cugino mi prende velocemente per mano, mi porta nella sua stanza e chiude la porta alle sue spalle. <Daniel che cosa…?> gli chiedo, ma lui mi blocca <Voglio sapere cosa è successo con Nico. Tutto, ok?> mi dice serio. <Daniel…> sospiro. <Chris, io sono preoccupato per te. Molto e lo sai> mi dice. Lo guardo e mi costringo a dirgli qualcosa, ma non tutto. <Abbiamo discusso, ma non è stato come le altro volte: abbiamo passato il limite entrambi. Abbiamo toccato i nostri punti deboli e riaperto cicatrici che forse era meglio lasciare stare> gli dico abbassando lo sguardo. <Ehi, va tutto bene. Vieni qui> mi dice sorridendo e aprendo le braccia. Lo abbraccio forte. Ho bisogno di Daniel come l’aria, non sopporterei di perderlo. A questi pensieri mi viene da piangere. Daniel vedendolo mi stringe ancora più forte. <Chris non voglio che tu soffra, ok?> mi dice sciogliendo l’abbraccio e asciugandomi le lacrime. <Odio vederti piangere> mi dice triste. Io gli sorrido e gli do un bacio sulla guancia. <Ti voglio bene Christine> mi dice ancora, donandomi uno dei suoi sorrisoni. <Anche io Daniel. E ora, voglio che tu vada a fare un po’ di casino!> gli rispondo abbracciandolo e uscendo mano nella mano. Francesco ci sorride e andiamo insieme ai box. Daniel si prepara ed entra in macchina. La gara inizia alle 15:10. Mi strofino nervosamente la mani e Francesco lo nota. <Nervosa?> mi dice porgendomi una delle due cuffie per sentire i vari team radio. <Sì, molto> gli rispondo. <Vieni qui dai> mi dice cingendomi le spalle con un braccio e io appoggio la testa sulla sua spalla. È così semplice stare con Francesco… Dopo il giro di formazione, i piloti si posizionano sulla griglia e il mio cuore batte forte. Mi stringo di più a Francesco. Dopo lo spegnimento delle luci, partono. Cerco immediatamente Daniel con lo sguardo, ma c’è una bella battaglia tra le due Mercedes. Finalmente lo vedo in lotta con i piloti del centro griglia. Nelle prime posizione c’è un’intensa battaglia e faccio fatica a vedere Daniel. Viene già esposta la bandiera gialla nel settore 2, ma viene presto tolta. Daniel è salito di una posizione e anche Nico. Nico è partito alla fine era partito dall’ultima posizione per una sostituzione e sta iniziando la sua rimonta. Al giro 25 Daniel è salito in nona posizione, mentre Nico in dodicesima. Al giro 36, dopo il pit stop, Daniel è sceso in tredicesima posizione, mentre Nico è in decima. Spero che in questa gara la squadra riesca a raccogliere il maggior numero di punti possibili. Al giro 46 c’è un incidente tra Lando e Lance Stroll. <Uhh guarda!> dico a Fra indicando lo schermo. Mi dispiace molto per Lando. <Cavoli!> esclama Francesco. Francesco cinge ancora le mie spalle con un braccio e questa cosa mi piace. Nel replay si vede proprio il contatto con le ruote. Dopo la safety car Nico è in dodicesima posizione, mentre Dan è in tredicesima. Adesso sono tutti più vicini e possono tentare il sorpasso. Pierre cerca di mettere pressione alle Ferrari e c’è un’accesa battaglia tra le due Haas. Le posizioni delle due Renault non cambiano e io mi innervosisco. <Dai Daniel passalo quel cretino!> dico e Francesco ridacchia. Mi volto verso di lui e gli sorrido. Nico sorpassa Alex e sale in undicesima posizione, ma mio cugino no. <Forza Daniel!> dico ad alta voce. Francesco mi guarda e mi dice <Sei proprio scatenata quando ci sono le gare!>. Io gli sorrido <Sono semplicemente io>. Lui mi sorride in risposta e mi lascia un bacio tra i capelli. Poi vedo che Alex ha ripassato Nico e sorrido. Un giro dopo Daniel ha finalmente passato Nico ed esulto un poco. Al giro 59 Daniel ancora non è riuscito a passare Alex. “Dai Daniel, io credo in te!”. Alla fine, la gara viene vinta da Lewis, al secondo posto c’è Valtteri e poi Max. Al quattro e quinto posto ci sono rispettivamente Seb e Charles. Carlos, al suo Gran Premio di casa, finisce ottavo. Daniel invece finisce dodicesimo e Nico subito dietro di lui. Sono abbastanza triste, immagino Daniel. Quando rientra ai box gli lascio appena il tempo di togliersi il casco che lo abbraccio forte. <Chris io…> mormora contro la mia spalla e so già quello che sta per dire <Non pensarlo nemmeno. Tu dai il massimo sempre. Non è colpa tua. È la macchina che non va> gli rispondo accarezzandogli i capelli. Lui prende un bel respiro e poi alza lo sguardo verso di me. Nei suoi occhi vedo tutta la delusione che prova. <Vedrai che arriveranno i momenti belli, devi soltanto avere pazienza e non mollare. Me lo prometti?>. Lui mi sorride e mi risponde <Te lo prometto Chris, te lo prometto>. Gli lascio un bacio sulla guancia, per poi dire a Francesco di andare all’hospitality della Renault e di aspettarmi lì. Così appena uscita dal box di Daniel, vado ai box Red Bull qui si sta festeggiando il terzo posto di Max. C’è una gran confusione e mi sembra di essere venuta qui solo a disturbare. <Chris!> qualcuno mi solleva per i fianchi e mi fa girare come una trottola. Io rido e grido <Max! Mettimi giù!>. Lui ride e mi mette giù dandomi un bacio sulla guancia. <Mi fa piacere che tu sia venuta!> mi dice sorridendo. Io gli scompiglio i capelli <Tu invece sei stato bravo ad agguantarti il terzo posto!>. <Ehi! Guarda chi si rivede!> qualcuno ci interrompe. Christian si avvicina e poggia le mani sulle nostre spalle. <Ciao Christian!> saluto il team principal della squadra con la quale mio cugino correva fino all’anno scorso. <Allora Christine, come stai?> mi chiede sorridendo. Abbiamo sempre scherzato nel periodo in cui Daniel è stato alla Red Bull. <Bene dai! Vedo che state festeggiando mica male!> dico guardando tutti i meccanici e gli ingegneri che si passano lo champagne del podio. <Già, bisogna festeggiare questo piccolo campione!> risponde stringendo la spalla a Max. <Ehi, non sono più piccolo!> protesta l’olandese facendoci ridere. <Ragazzi ora devo scappare! Ci vediamo stasera Max!> dico andando via. <Certo!> mi dice Max un’ultima volta. Faccio un salto al box McLaren per salutare Carlos. È felicissimo perché ha ottenuto dei punti preziosi proprio al suo Gran Premio di casa. Subito dopo ritorno al box Renault per tornare in albergo con Francesco e Daniel. Andiamo prima a mangiare nel ristorante dell’albergo visto che io e Daniel abbiamo una fame da lupi e poi corro in camera per prepararmi per la serata che mi aspetta. Sinceramente non vedo l’ora. Mi sono ripromessa che, per evitare che finisca come l’ultima volta e anche a seguito di quello che è successo ultimamente, ci andrò più piano con l’alcool. Mi faccio una bella doccia e quando esco mi asciugo i capelli cercando di dargli una forma decente. Li rendo mossi sulle punte e poi mi trucco. Mi metto un po’ di mascara e del lucidalabbra. Poi vado in camera e mi metto il vestito. È perfetto.

Metto anche i miei tacchi neri anche se a fine serata mi verrà voglia di dargli fuoco. Mi guardo allo specchio e mi sorprendo di me. Come direbbe Jessica “Sei una bomba sexy!”. Sinceramente non so su chi devo far colpo stasera, ma… “Seee, ovvio Christine ci crediamo tutti! Vorresti dirci che non vorresti fare colpo su Nico?” “NO, FINISCILA CON STA STORIA!” metto a tacere la voce nella mia testa. Prendo la pochette dove c’è il telefono e il mio portafoglio ed esco. Scendo lentamente le scale. Quando arrivo nella hall sento gli occhi addosso di tutti i ragazzi e arrossisco. <Vi prego prendete una ciotola per Lando che sta sbavando come un cane!> dice George facendomi ridere. Ci sono Max, Charles, Lando, Carlos, George, Alex, Daniel, Nico e Francesco. Daniel mi sorride e mi abbraccia <Sei bellissima cuginetta> <Grazie Dan> gli do un bacio sulla guancia. Francesco mi guarda stupito e mi avvicino, intanto usciamo per andare alle macchine. <Sei stupenda stasera…> mi sussurra quando siamo fianco a fianco a camminare. La mia mano sfiora la sua e un brivido mi percorre la schiena. Lui indossa una giacca nera, una camicia bianca con i primi due bottoni lasciati aperti, pantaloni neri e delle scarpe nero lucide. <Anche tu stai bene stasera> gli dico e lui si gratta la nuca imbarazzato, ma sorridendo. Io vado in macchina con Daniel, che guida, Max, Francesco e Charles. <Allora raga, piano con l’alcool oggi, soprattutto tu Chris> mi dice mio cugino guardandomi di sottecchi. <Lo so Dan. Me l’ero già imposta io da sola. Tu non fare porcate invece, che ti conosco!> gli dico scatenando le risate di tutti. Arriviamo alla discoteca ed entriamo subito, data la popolarità dei miei amici. La musica mi stordisce immediatamente e mi guardo intorno. Vado in un angolo a parlare con alcuni piloti. Sento lo sguardo di qualcuno su di me, ma so già chi è, ma mi volto comunque. Nico è un po’ più in là con la camicia bianca sbottonata che mi guarda di sfuggita e torna a parlare con Valtteri Bottas. “Gliela devo far pagare. Voglio provocarlo”. Vado verso Francesco che è al bar e beve un ultimo sorso della sua birra. Gli picchietto sulla spalla e lui si gira. <Ehi!> mi dice cercando di contrastare il rumore della musica. <Ti va di ballare?> gli dico all’orecchio. Lui mi sorride e annuisce. Sorrido anche io e lo prendo per un braccio e lo trascino al centro della pista. Lui si mette davanti a me e io gli metto le mani sulle spalle. Mi muovo a ritmo con la musica. Non sono mai stata una gran ballerina, ma almeno ci provo. Francesco si muove bene. Mi avvicino a lui e gli sussurro all’orecchio <Vorrei provocare Hulkenberg e mi farebbe piacere se tu mi dessi una mano>. Quando ritorno a guardarlo lui mi sorride e sembra intuire quello che gli ho detto. Posa delicatamente una mano sul mio fianco, mentre continua a guardarmi negli occhi. Poi scende leggermente più in basso dove c’è la mia coscia nuda e risale molto lentamente al mio fianco alzando di poco il vestito. Io sorrido e mi avvicino ancora di più a lui e gli accarezzo i capelli alla base della nuca. Lui posa l’altra mano sull’ altro mio fianco e poi accarezza lentamente la mia schiena scoperta, facendomi venire la pelle d’oca. Lui si avvicina a me e mi sussurra all’orecchio <Dovresti vedere la sua faccia adesso>. Sorridiamo e continuiamo a ballare, mentre i nostri corpi si sfiorano.

Nico pov’s
Bevo l’ultimo sorso di birra prima di mettere su un tavolino la bottiglia vuota. Mi guardo intorno e cerco di non focalizzarmi sulla scena che si presenta davanti ai miei occhi. Cerco di distogliere lo sguardo ma non ci riesco. È ovvio che me la sta facendo pagare per quello che è successo tra noi l’altro giorno e da una parte ha anche ragione.

Did you hear about me? You thought I’d give in. You try to hurt me, but you’ll never do it again

Ascolto le parole della canzone che hanno messo e penso a quanto siano riferite alla situazione che sto vivendo con Christine, anzi alle ultime parole che mi ha detto. Francesco posa una mano sul suo fianco e scende lentamente ad accarezzare la sua coscia per poi risalire e lasciare che il suo vestito si alzi un po’. Io mi passo una mano tra i capelli nervosamente e chiudo gli occhi cercando di non pensare alla gelosia e alla rabbia che scorre nelle mie vene. Quando li riapro però la situazione non è cambiata, anzi, i loro corpi sono più vicini di prima. Si sorridono a vicenda e Christine accarezza i suoi capelli. Io sto morendo dentro, con la consapevolezza che non è mia e che forse è di un altro. <Bella vero?> mi dice qualcuno da dietro distraendomi. Daniel si avvicina e poggia una mano sulla mia spalla. <Chi?> gli chiedo disinteressato. <Vorresti dirmi che non stavi fissando il sedere di mia cugina, o più in generale, il suo corpo?> mi dice sorridendo malizioso. Io mi passo di nuovo una mano nei capelli, che probabilmente saranno un casino visto che me li sarò spettinati almeno cento volte, e chiudo ancora gli occhi. <Daniel io…> iniziò, ma vengo interrotto dall’australiano <Lo so cosa è successo tra te e Christine, mi ha raccontato tutto>. “Bene, chissà che gli avrà detto sul mio conto!” penso. Daniel, capendo la mia situazione prosegue <Non mi ha detto cose cattive, almeno, non solo. Ho capito la situazione e capisco anche che non è colpa tua, o sua. Volevo solo sentire da te cosa provi per lei>. Non gli rispondo subito e la guardo da lontano. Ora sta ridendo con il suo amico. Con me non ha mai riso così. Seriamente, io non so cosa provo per lei. O forse ho semplicemente paura di dirlo. <Non c’è bisogno che me lo dici ora, non volevo costringerti a dire cose che sono più grandi di quello che sono. Solo, non farle male ok? Non voglio vederla soffrire, non se lo merita> dice Daniel attirando la mia attenzione. <Non le farò del male, te lo prometto> gli dico. Lui mi sorride e mi dà una pacca sulla spalla e fa per andarsene. <Aspetta!> lo fermo. Lui si volta e mi guarda. <Tu ci vorresti vedere assieme?> gli chiedo titubante. <Se non vi vedrei bene assieme non ti avrei neanche parlato ora, no?> mi dice sorridendo. Io gli sorrido in risposta e lo saluto con un cenno. Poi ritorno con lo sguardo su Christine e lei si volta nella mia direzione e i nostri occhi si incontrano per qualche secondo. La guardo e mi perdo nel vedere quanto è bella stasera. Quel vestito le sta veramente bene. Vorrei avvicinarmi, vorrei abbracciarla, portarla via, ma non faccio niente di tutto questo. Me ne sto fermo a guardare questo locale e a pensare alla mia vita sentimentale.

Chris pov’s
Dopo un po’ Daniel ci chiama dicendoci che dobbiamo andare. In macchina sia sempre le stesse persone, ma questa volta guido io, visto che Daniel e gli altri sono troppo ubriachi per farlo. Daniel è seduto accanto a me e gli altri dietro. Quando metto in moto mio cugino mi chiede sorridendo <Mi spieghi come fai a guidare con i tacchi?> <Riesco e basta Dan, e poi sono l’unica sobria qui dentro per guidare al contrario di voi altri!> gli rispondo ridendo e guardando nello specchietto retrovisore Charles, Max e Francesco. <Ma noi non siamo ubriachi!> dice Charles con una voce che mi fa scoppiare a ridere. Poco dopo cala il silenzio in macchina e mi rendo conto che i miei amici si sono addormentati. <Perfetto!> dico a bassa voce quando arriviamo all’hotel <Come li tiro fuori di qui?>. Innanzitutto, gli faccio delle foto perché sono troppo carini. Daniel ha la testa appoggiata al finestrino e Max, Fra e Charles hanno la testa appoggiata uno sulla spalla dell’altro. Ammetto che mi fanno anche un po’ ridere. Conosco mio cugino e so che non si sveglia neanche con le cannonate, allora escogito un sistema che sono sicura li sveglierà. Collego il mio telefono alla radio dell’auto e cerco la riproduzione del rumore di una tromba da stadio. Appena l’ho trovata, alzo di un po’ il volume e la faccio partire. Tutti e quattro si svegliano di soprassalto e io mi metto a ridere di gusto. <CHRIS!> grida mio cugino dandomi un pugno sul braccio. Io continuo a ridere con le lacrime agli occhi. <Dovevate vedere le vostre facce!>. Poi alla fine ci mettiamo a ridere tutti. Dopo, usciamo dalla macchina, entriamo nell’hotel e ci avviamo verso le nostre stanze. Nella hall, mi tolgo i tacchi che mi stanno uccidendo. Ma appena i miei piedi toccano terra, due braccia mi prendono per la vita e mi sollevano a mo’ di sposa. Lancio un gridolino per la sorpresa. <Francesco!> grido sorridendo. Lui ride e mi porta verso la mia camera. In una mano tengo le scarpe e l’altra l’appoggio sulla spalla di Francesco. Mi perdo nel guardare i suoi lineamenti. È veramente un bel ragazzo. Guardo i suoi occhi azzurri che trasmettono tranquillità. Lui si accorge che lo sto fissando e si volta verso di me e mi sorride, facendomi arrossire. Quando siamo arrivati davanti alla mia camera, mi fa scendere dalle sue braccia, ma rimaniamo vicini. Ci guardiamo negli occhi e si avvicina al mio viso. Si sporge e mi lascia un bacio all’angolo delle labbra. Poi si allontana, mi sorride e si dirige verso la sua camera. Io rimango lì immobile cercando di metabolizzare quello che è successo. Apro la mia camera con la tessera magnetica e mi tolgo velocemente il vestito di questa sera per mettermi dei vestiti comodi. Vado in bagno e mi strucco. Poi ritorno nella mia camera e quando poggio la testa sul cuscino, mi addormento subito.
 
Spazio autrice:
Nuovo capitolo e nuove vicinanze. Vi volevo ringraziare veramente di cuore per il successo che sta avendo questa storia, perché per me significa davvero tantissimo. E nulla spero vi piaccia e ci vediamo al prossimo capitolo!
P.S. Ah dimenticavo, se avete visto la pubblicità della Renault con Daniel Ricciardo, sapete da dove ho preso la canzone, che personalmente adoro.😂❤
Baci, Martina❤😍🥰

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top