13. Provocazioni e riflessioni (dreizehn)

Solitamente per un weekend di gara parto il martedì mattina, ma per impegni miei e di Francesco partiamo il mercoledì pomeriggio. Mio cugino non sa che c'è anche Francesco, anzi nessuno sa che ci sarà anche Francesco. Naturalmente abbiamo preso due camere separate. Daniel aveva già incontrato Francesco una volta quando era venuto a trovarmi, ma dubito che si ricordi di lui. Siamo all'aeroporto di Londra e ci prepariamo per l'imbarco. <Francesco, lo sai che staremo nell'albergo dove c'è anche mio cugino e altri piloti?> prendiamo posto sull'aereo e partiamo. <Che? Stai scherzando spero! Farò delle figuracce!> <Non dire così Fra! Lì mi conoscono tutti e nessuno ti giudicherà fidati> gli dico poggiandogli una mano sulla spalla. Lui mi accarezza la mano. <Grazie Chris. Sei una vera amica!> mi abbraccia. Francesco è un bravo ragazzo. Per carità è anche bello e per certi tratti somiglia a Nico: occhi azzurri e capelli sbarazzini. "Ma perché diavolo sto comparando Francesco a Nico?!". Scuoto la testa cercando di scacciare quei pensieri. Ovviamente passo le due ore di aereo dormendo come un ghiro. <Chris siamo arrivati> mi dice una voce, che a me pare lontanissima, cercando di svegliarmi. Apro lentamente gli occhi e vedo il viso buono di Francesco che mi guarda con tenerezza. Io gli sorrido e mi alzo per prendere il mio piccolo bagaglio a mano. Scendiamo dall'aereo, prendiamo le valigie e inizio a mettermi alla ricerca di mio cugino. Quando lo vedo gli corro incontro e gli salto praticamente addosso. Lui si mette a ridere e mi abbraccia. <Mi sei mancata tanto cuginetta!> mi dice poi mettendomi giù. <Anche tu Danny!> gli rispondo schioccandogli un bacio sulla guancia. Un po' più in là vedo Francesco e gli faccio segno di venire. <Daniel ti presento Francesco. L'avevi già conosciuto quando eri venuto a trovarmi a Londra e questo weekend verrà a vedere il Gran Premio anche lui!> <Ah sì! Mi ricordo di te! Spero tu possa divertirti durante questo weekend!> dice mio cugino porgendo la mano. <Senz'altro...> si ferma un attimo imbarazzato non sapendo come continuare. <Oh, chiamami pure Daniel! Niente "signore" o cose così che mi fai sentire vecchio!>. Francesco ride e andiamo tutti e tre alla macchina. <Dan, avresti un paddock pass anche per Francesco? Sono andata vedere se riuscissi a comprarglielo, ma erano finiti> chiedo a mio cugino mentre siamo in viaggio per andare all'albergo. <Sei fortunato Francesco! Proprio ieri mi hanno dato un pass in più e puoi venire tranquillamente a vedere la gara nel mio box, tanto c'è posto!> <Grazie mille Daniel mi fa molto piacere!> dice Francesco tutto emozionato. Io mi volto verso di lui e gli faccio l'occhiolino. Arriviamo in hotel e come sempre i miei piloti preferiti, che ho un po' adottato, mi vengono ad abbracciare. <Ragazzi non pensavo di esservi mancata così tanto!> dico sciogliendo l'abbraccio. <Infatti non ci eri mancata all'inizio, ma sai com'è convivere con Daniel che ci parla di te tutto il tempo!> mi dice Carlos facendomi ridere. <Ragazzi vi volevo presentare un mio amico: Francesco loro sono Carlos, Charles, Lando e George, ragazzi lui è Francesco> <Finalmente conosco un italiano!> dice Lando andando a salutare Francesco. Lui sorride imbarazzato. <Lascia perdere Lando che ti terrorizza, io sono George piacere>. Francesco è davvero felice e io sono felice per lui, ma appena mi volto lo vedo: lì, con il suo metro e ottantaquattro a fissarmi, o meglio, a fissarci male, appoggiato al muro delle scale. I nostri sguardi si incrociano e diversamente dalle altre volte il mio cuore perde un battito. Mi avvicino a lui: non mi lascerò abbindolare, non stavolta. <Che hai Hulkenberg? Hai una faccia...> <Che faccia dovrei avere?! È la mia faccia> <Si hai ragione è la tua faccia e non si può cambiare> gli dico con un ghigno. Lui si acciglia. 1-0 per Christine. <Chi è?> dice indicando con un cenno del mento Francesco che sta ancora facendo le presentazioni con i ragazzi. <Oh, lui? Lui è Francesco, un mio carissimo amico> e sottolineo "carissimo". <Ah ok...> dice continuando a fissarlo malissimo. <Che c'è non ti va bene?> cerco di farlo guardare verso di me. Finalmente posa lo sguardo su di me e nei suoi occhi vedo un misto di rabbia e delusione. "Centro..." <Perché? Dovrebbe darmi fastidio?> mi dice con uno sguardo serio. "È la prima volta che lo vedo così." <Non lo so, questo devi dirmelo tu> gli dico accennando un sorrisino. Sta per rispondermi, quando arriva Francesco <Chris, andiamo?> <Sì, certo. Ci si vede in giro Hulkenberg!> dico a Nico prendendo sottobraccio Francesco. Mentre me ne vado, sento lo sguardo di Nico bruciare sulla mia pelle. Saluto Francesco e poi vado nella mia camera e mi addormento subito. Giovedì. La mattinata la passo con Daniel e gli altri ragazzi. Il pomeriggio decido di andare nella palestra dell'albergo. Ho voglia di allenarmi e inoltre mi fa bene continuare a fare boxe anche quando sono in "vacanza". Prendo il mio borsone con i guanti e tutto il resto e vado nella palestra. Mi auguro vivamente che non ci sia nessuno, ma appena apro le porte si presenta davanti a me una scena che avrei preferito non vedere. Nico si sta allenando con il suo performance coach nella palestra. "Bene! Proprio quando avevo intenzione di evitarlo per tutto il weekend!". Sta sollevando i pesi. Tutto il suo corpo sembra un inneggiamento all'attività sessuale. Le sue braccia che flettono ogni volta che solleva il bilanciere, il suo volto che si contrae per lo sforzo, le goccioline di sudore che si formano sulla sua fronte, la maglietta bagnata che si attacca al suo petto e che segna i suoi addominali. Tutto questo è semplicemente una visione paradisiaca. Ma il tutto deve essere interrotto quando vedo che Nico mi fa un sorrisino come ad aver capito che gli stavo sbavando dietro. Io cammino bruscamente verso il piccolo ring che c'è nella palestra. Sento che mi sta fissando e questa cosa mi deconcentra. Lo odio, Dio se lo odio! Mi allaccio i miei stivaletti da boxe e inizio a fare un po' di stretching. Lo sento, sento il suo sguardo su di me. Sento che mi sta guardando, come una predatore che fissa la sua preda, aspettando solo il momento giusto per attaccare. Cerco di concentrarmi, di ignorarlo e di non pensare a tutto quello che potrebbe succedere in questa palestra se solo acconsentissi. Lui sta piano piano scoprendo quali sono i miei punti deboli e questa cosa mi innervosisce. Odio dover sapere di essere vulnerabile davanti a qualcuno, se questo qualcuno non è una persona a cui tengo veramente come Daniel o i miei amici più cari. Prendo la corda e inizio a saltare. 50, 100, 150. Saltare mi rilassa, non mi fa pensare a tutto quello che c'è intorno. Basta fissare un punto davanti a te e concentrarti solo su quello. Subito dopo prendo i guantoni e vado al sacco. Vedo Nico un po' più in là che parla con il suo coach e ogni tanto mi guarda come se volesse controllare ogni mio movimento. Indosso i guanti e inizio a colpire il sacco più forte, sempre più forte. Devo scaricare la tensione e la rabbia e questo è il solo modo per farlo.

Nico Pov's
<Quella ragazza è veramente brava!> dice Martin guardando in direzione di Christine. È semplicemente perfetta. Indossa un top sportivo e dei pantaloncini e colpisce il sacco con una forza che non le avevo mai visto. Il suo sguardo concentrato, i capelli raccolti in una coda di cavallo che si muove con lei, il petto che si abbassa e si solleva velocemente per lo sforzo. È qualcosa di magnifico. <Beh, allora io vado su a farmi una doccia. Vieni?> mi dice Martin mentre raccatta le sue cose. <Sì, inizia ad andare su poi ti raggiungo> gli rispondo distrattamente continuando a fissare quella ragazza. Lui annuisce e se ne va. Quando sento le porte chiudersi, mi alzo e cammino lentamente verso Christine che adesso si è fermata e cerca di riprendere il fiato. "Adesso è tutta per me..."

Christine Pov's
Mi fermo e cerco di riprendere fiato. Sento i suoi passi dietro di me e questa cosa fa accelerare ancora di più i battiti del mio cuore. Sento che scavalca le corde del ring e si avvicina. Io non lo posso vedere perché sono di spalle rispetto a lui. Si ferma proprio dietro di me. Io non mi volto e continuo a guardare davanti a me il sacco. Appena posa le mani sulle mie spalle, il mio cuore perde un battito. Il mio petto si abbassa e si alza velocemente cercando di controllare le reazioni del mio corpo, reazioni che solo lui mi provoca. <Dovresti rilassarti...> mi sussurra all'orecchio facendo una leggera pressione sulle spalle e facendomi rilassare i muscoli che sono rimasti tesi. <Perché mi provochi?> mi chiede, ma sembra quasi una domanda a se stesso. Le sue mani scendono lentamente lungo le mie braccia e si fermano sullo stomaco lasciato scoperto dal top. <Io non ti sto provocando> gli sussurro cercando di mascherare la tensione che provo a stare vicino a lui. <Questa è una provocazione> sussurra di nuovo al mio orecchio con un mezzo sorrisetto sulle labbra. <Solo se lo pensi> gli rispondo anche io con un ghigno. Sento il suo respiro caldo sul mio collo e questa cosa mi manda lentamente in tilt. <Ti vorrei stare lontano, ma ogni giorno diventa sempre più difficile. Diventa sempre più complicato resisterti> Traccia dei cerchi immaginari con le dita sui miei fianchi. Il mio cuore riprendere a battere velocemente. <Che cosa vuoi da me Nico?> gli chiedo cercando di apparire seria, ma il mio respiro accelerato fa pensare tutto il contrario. <Voglio entrare nella tua testa in questi giorni. Voglio che pensi solo a me...> mette il suo viso accanto al mio. <Non ci riuscirai...> gli dico, ma non convinco neanche me stessa. <Questo lo vedremo> ci guardiamo negli occhi e io lo guardo cercando di capire qualcosa in quegli occhi azzurri, ma lui si volta e se ne va con un ghigno sulla faccia. Quando sento le porte chiudersi mi accascio per terra e mi porto le ginocchia al petto. Chiudo gli occhi e cerco di liberare dalla mia mente i pensieri che Nico mi provoca. "Non ci riuscirà, non deve riuscirci" rispondo nella mia testa. <Christine? Stai bene?> una voce maschile mi riporta alla realtà. Apro gli occhi e incontro lo sguardo preoccupato di Carlos. <Tutto ok?> mi chiede porgendomi una mano per farmi alzare da terra. Mi alzo, ma è come se avessi preso una botta in testa e faccio fatica a connettere quello che sta accadendo attorno a me. La mia testa è ancora ferma a quello che è successo qualche minuto fa. <...Sei d'accordo?> la voce di Carlos mi riporta di nuovo alla realtà. <Cosa?> gli chiedo guardandolo e facendogli capire che non avevo ascoltato nulla di quello che ha detto. <Lascia perdere. Mi spieghi che hai? Sembra che abbia visto un fantasma!> <N-Nulla... ho solo bisogno di riposarmi> gli dico prendendo la borsa e andando verso le porte. Data la mia sbadataggine urto un cestino e per poco non lo faccio cadere. Salgo le scale che portano al secondo piano come un morto e appena apro la porta, senza neanche cambiarmi mi lancio nel letto e mi addormento.

<MI SPIEGHI CHE CAZZO E' SUCCESSO A MIA CUGINA E PERCHE' NON MI RISPONDE AL TELEFONO?!> sento parlare ad alta voce e mi sveglio. Stropiccio gli occhi e guardo l'orario. 19:45. HO DORMITO PER 6 ORE! <Merda, merda, merda...> dico cercando di sistemarmi e di presentarmi decentemente. <Io non ho la chiave di questa stanza!> sento ancora gridare dall'altra parte della camera. <SE ADESSO NESSUNO MI DICE DOV'E' CHRISTINE GIURO CHE SFONDO LA PORTA!> <Daniel calmati per l'amor del Cielo!> è la voce di Charles. <IO NON MI CALMO OK? SONO QUASI 6 ORE CHE NON HO NOTIZIE DI LEI E SE PREMETTETE STO INIZIANDO A PREOCCUPARMI! TU NON MI AVEVI DETTO CHE ERA IN PALESTRA?!> grida Daniel a qualcuno. <Sì, ma se n'è andata come un'ubriaca! Barcollava e aveva la faccia pallida!> gli risponde Carlos. <E SEGUIRLA NO, EH?>. Finalmente sono pronta. <Non sono il suo badante Daniel! Mi ha detto che aveva bisogno di riposarsi e l'ho lasciata andare!> <Daniel ti devi calmare!> gli dice Charles frustrato. Apro la porta e mi ritrovo davanti i tre piloti che si voltano verso di me stupiti. <Mi spiegate che avete da gridare?!> <Ehm... noi...> Daniel balbetta. <Tuo cugino stava impazzendo solo perché non gli hai risposto al telefono e non sei scesa a mangiare con noi> risponde Charles. <Scusatemi ragazzi, ma mi ero addormentata perché ero molto stanca> dico ai ragazzi sorridendogli e abbracciandoli. <Va bene, allora noi andiamo in camera. Ci vediamo!> Charles e Carlos mi salutano e io faccio entrare in camera mia Daniel che mi sembra ancora molto perplesso. Ci sediamo sul letto e inizio a mangiare la pizza che Dan mi aveva tenuto da parte quando era andato a mangiare e bevo un po' d'acqua. <Mi spieghi che cosa è successo?> mi chiede Dan. <Mi sono addormentata dopo l'allenamento perché ero molto stanca> gli ripeto, ma so che non ci crederà mai perché mi conosce troppo bene. <Non mentirmi Chris. So benissimo che c'è qualcos'altro sotto> mi risponde Dan serio. Sospiro e addento un altro pezzo di pizza. <Ti avevo detto che Nico aveva tentato di baciarmi in Australia...> inizio a parlare. <Sì...?> <Ecco, ha tentato di baciarmi anche a Baku e qui beh... diciamo anche qui> dico arrossendo un po'. Daniel strabuzza gli occhi stupito. <Ti sta dando fastidio? Ti sta importunando, vero? Giuro che se fa qualcosa gli spezzo le gambe> dice nervoso. <Dan calmati. Non mi sta importunando, è solo che...> gli dico insicura. <Che cosa Chris? Sai che con me puoi parlare> <Sono molto confusa Dan. Quello che lui sta facendo mi provoca emozioni che non avevo mai provato e questa cosa mi confonde tantissimo. Ci siamo sempre odiati e perché tutt'a un tratto inizia a provare un'attrazione fisica verso di me?> gli dico finendo la pizza e mettendo il cartone da parte. Poi bevo un lungo sorso d'acqua. <Magari questa attrazione fisica c'è sempre stata, ma eravate troppo impegnati a fare cane e gatto e non ve ne siete mai accorti> mi risponde Dan sorridendomi dolcemente. <No Dan, non può essere!> mi alzo e inizio a camminare su e giù per la stanza. <Hai visto come siamo, no? Appena c'è un momento di pace ne approfittiamo per distruggerla e per battibeccare, anche senza un motivo preciso!> <Dovresti ascoltare il tuo cuore Chris. Se il tuo cuore ti porta da lui è perché un motivo c'è!> mi risponde Daniel quasi divertito. <Ma non può essere lui!> mi fermo e lo guardo, sta sorridendo di gusto e si trattiene dal ridere. <Mi spieghi che cosa c'è di tanto divertente?> gli chiedo incrociando le braccia al petto. <Ti rendi conto che tu sei innamorata persa di Nico e che non lo vuoi ammettere?> mi dice sorridendo. Lo guardo per rendermi conto che la situazione si sta complicando più di quanto immaginassi e che forse, e dico forse, Daniel ha ragione.

Spazio autrice:
Nuovo capitolo! Spero vi piaccia! La nostra Chris è iper confusa e Nico di certo non aiuta!😂 Di certo Nico ci sta provando in tutti i modi!😂😍❤ Questa settimana pubblicherò un'altro capitolo, verso il weekend. E preparate i popcorn per il prossimo capitolo perché sarà scoppiettante!
P.S. Lasciatemi fare un commentino sulla foto che ho messo all'inizio del capitolo perché è veramente🤤🥵, avete inteso ahahahah!😂A presto! Baci😍❤🥰
Martina

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