Capitolo 14
Stiles spolvera lo zucchero a velo e alza le mani dal bancone. Ha finito. HA servito le prime due portate e ora gli manca solo il dolce.
Osserva Erica portare fiera quello che ha preparato, i tre giudici che assaggiano, poi, quando si sente chiamare, prende il piatto e va da loro.
"Cosa ci fai assaggiare, Stiles?" chiede chef Blake, "il primo piatto era per l'amore per i tuoi genitori, sapori del passato equilibrati con quelli di oggi. Il secondo era l'equilibrio tra la vita adulta e quella della tua infanzia, con il piatto preferito del tuo migliore amico. E il terzo?"
Stiles sorride. "Il terzo è per l'amore nuovo e frizzante, speziato, che ti fa schizzare le papille gustative e il cuore. Ma che ti fa sentire comunque tranquillo e in pace. Tortino allo zenzero e cioccolato bianco, con un tocco di peperoncino."
Stiles non si perde un occhiolino di chef Mahealani, prima che sia proprio lui ad assaggiare per primo.
"Wow! Wow! Wow! questo dolce esplode sul serio in bocca! Ed è allo stesso tempo piccante e dolce. Mi fa venire voglia di piangere e ridere!"
Stiles scoppia a ridere con lui, quasi gli lacrimano anche gli occhi. Osserva gli altri due chef assaggiare, poi torna al suo posto, di fianco a Erica che gli prende subito la mani, intrecciando le dita alle sue.
"Sei stato fenomenale" dice la ragazza. "Poi voglio assaggiare il dolce."
Stiles si sporge schioccandole un bacio sulla guancia. "Anche tu sei stata bravissima."
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Derek risponde al telefono alla metà del primo squillo.
"Allora?" dice, senza nemmeno salutare.
Sente la risata di Danny dall'altro lato del telefono, poi il suo collega urla.
"UN FOTTUTO GENIO, ECCO COS'E' QUEL RAGAZZO! DOVEVA PER FORZA VINCERE!"
Derek si porta una mano sulla bocca per non gridare, ma sente gli occhi pizzicare. Sapeva avrebbe vinto, che ce l'avrebbe fatta.
"Grazie per avermi avvisato, Danny" gli dice, per poi mettere giù nello stesso momento in cui si apre la porta.
Sudato, con la casacca mezza aperta e con ancora le lacrime agli occhi, Stiles entra mentre sta ancora parlando con qualcuno nel corridoio, gridando in realtà. Quindi, non si rende subito conto della presenza di Derek.
Quando chiude la porta vi si appoggia contro, gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra. Il sorriso più bello che Derek abbia mai visto. Potrebbe annunciar ela propria presenza, ma se ne sta lì, sorridendo, aspettando che Stiles si renda conto di non essere solo.
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Vincitore di MAsterchef. Ha vinto, è stato il più bravo. Stiles stenta a crederci e allo stesso tempo gli sembra tutto così giusto. Si bea di quella sensazine ad occhi chiusi, nel silenzio del suo camerino. Sente ancora il vociare dai corridoi, le voci di chi ha lavorato lì con loro per mesi, di chi l'ha abbracciato in lacrime, ma ha bisogno di quel silenzio. Prende un profondo respiro, poi apre gli occhi e crede sul serio di avere le allucinazioni, che il sorso di champagne gli sia andato alla testa, che l'adrenalina l'abbia fatto impazzire.
Di fronte a lui, seduto sul divanetto, c'è Derek Hale che sorride e gli fa cenno di avanzare. Solo che Stiles è quasi spaventato, quindi si preme contro la porta ancora di più e quello che sembra un vero Derek si alza, alza gli occhi al cielo e si avvicina. Stiles è così fuori di testa che sente sul serio le mani dell'altro sulle guance e sente addirittura il suo profumo.
"Ho fatto un dolce allo zenzero e peperoncino pensando a te" dice, in maniera del tutto sconclusionata. "Se tu fossi sul serio qui andrei a recuperarti un avanzo per fartelo assaggiare, ma forse devo andare al pronto soccorso perché ho le vision-"
"Stiles" lo interrompe il vinto Derek. "Sono reale, sono qui."
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Derek si sarebbe aspettato sorrisi, lacrime, grida forse, ma non quello. Stiles gli mette le mani sulle spalle, lo spinge all'indietro e Derek preso in contropiede arretra di qualche passo, poi vede Stiles voltarsi e prendere la maniglia della porta. Sta sul serio andare via?
Solo che la serratura scatta, Stiles si volta di nuovo e sta di nuovo sorridendo. In meno di un secondo Derek se lo ritrova in braccio, le labbra sulle sue e quel sapore, quell'odore che gli è mancato da morire invade di nuovo i suoi sensi.
Stiles bacia, morde, graffia e Derek si ritrova presto seduto di nuovo sul divano, il ragazzo a cavalcioni e le loro ingombranti erezioni che richiedono attenzioni.
"Ti voglio" gli sussurra Stiles contro il collo, per poi sfilargli la maglia. Derek si lascia spogliare docile, fregandosene di dove sono e che fuori ci sia gente. Sente i baci di Stiles che dal collo scendono al petto, lì dove il cuore gli batte furioso.
"Mi sei mancato" sussurra ancora. "Presto, ti prego."
E Derek non ha intenzione di negargli nulla, di negare nulla nemmeno a se stesso. Lo stringe forte, poi ribalta le posizione, stendendosi su Stiles, prendendo il comando della situazione.
"Però farai il bravo e non griderai, mh?" chiede. "Non vorrai che qualcuno venga a salvarti perché ti crede in pericolo?"
La risposta di Stiles è un occhiolino, poi fa il gesto di chiudersi le labbra con una zip immaginaria e inarca il bacino, scontrandosi con quello di Derke che, preso alla sprovvista, geme.
"Shhh, chef" lo redarguisce. "O qualcuno verrà a salvarla."
Derek gli morde il labbro inferiore, poi diventa tutto frenetico, fuoco e fiamme.
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Un anno dopo
"Cos'è questa puzza?"
Derek entra in cucina guardandosi intorno, poi vede Stiles alzarsi mentre tira fuori dal forno una teglia annerita.
"Cos'hai bruciato?" chiede avvicinandosi. "Tu non bruci mai niente."
Stiles sta fissando la teglia come se la risposta fosse lì, ma Derek nota altro: è triste, ha lo sguardo basso e gli occhi lucidi. Si avvicina, lo abbraccia da dietro e gli appoggi ail meno sulla spalla.
"Mi dici cosa succede?"
Sente Stiles prende un respiro tremulo, poi reclina la testa sulla sua spalla, gli occhi chiusi.
"Sono agitato" risponde sincero.
"Per il nuovo lavoro? Peter ti adora e nella sua cucina imparerai tantiss-"
"No" lo interrompe il suo compagno. "Questa è il terzo pan di Spagna che brucio oggi."
Derek ora comincia a preoccuparsi, gli stringe i fianchi, spingendolo a guardarlo e gli prende il mento tra le dita. "Stai bene?"
Stiles sbuffa. "Sì, sto bene e sono felice. Sono così felice che sono agitato e non riesco a fare quello che vorrei fare in modo perfetto."
"E se lo facessi in modo imperfetto? Sarebbe così male?" chiede, sorridendogli.
Stiles prima abbassa lo sguardo, poi lo alza di scatto.
"TU!" gli punta il dito contro il petto. "Tu sai cosa voglio fare!"
Derek gli prende l'indice e ne bacia la punta. "Solo perché ti conosco bene e perché sono agitato allo stesso modo, perché ho organizzato anche io la stessa cosa."
Stiles continua a guardarlo con occhi sbarrati.
"A me è la crema allo zenzero che è venuta da schifo per tre volte" confessa. "Ma va bene anche imperfetta, no?" e si sposta, prendendo un sacchetto che aveva lasciato sul bancone. Dentro, una ciotola di crema un po' troppo gialla.
"Mi aiuti a metterla sul pan di spagna bruciato?"
Stiles sta ridendo e piangendo allo stesso momento, ma annuisce, prendendo due spatole e mettendo la teglia bruciata sul bancone.
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Farciscono insieme quella torta che sa di bruciato e sicuramente ha fin troppo zenzero da renderla immangiabile, ma sorridono, si sfiorano e si baciano ogni tanto. Quando hanno finito, è Derek a prendere una penna al cioccolato.
"Scrivo io?" chiede e Stiles sta di nuovo piangendo mentre annuisce. Hanno sul serio avuto la stessa idea, lo stesso giorno. Non potrebbe amare quell'uomo più di così. Lo osserva scrivere e, quando legge, esplode in risa di gioia e stringe Derek, che lo solleva e lo fa roteare.
Non è la domanda che aveva pensato di scrivere Stiles, ma così, in quel momento, è ancora più giusta.
La torta è mezza sbilenca, ma la scritta è diritta, fine ed elegante.
Ci sposiamo.
Ehilà!
Finalmente ce l'ho fatta a finirla! Forse non come speravo, ma sono felice che abbia avuto la sua conclusione.
Spero a voi piaccia.
Alla prossima,
Blu.
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