La timidezza è sempre stata parte di me. Mi mette a nudo, ma allo stesso tempo mi nasconde agli occhi di tutti.

Sono sempre stata quella ragazza amica di quella popolare, che fa sempre da sfondo e non viene mai ricordata.

La timidezza è una parte del mio carattere che mi ha sempre contraddistinto. Provate voi a parlare con un estraneo e a diventare rossi in viso ogni volta, ad avvampare anche per un "ciao" inaspettato, persino in classe parlando con gli insegnanti.

La timidezza è un peso a cui sei legato, che ti tira giù negli abissi, che non ti permette di emergere nella società, o più semplicemente, in un gruppo.

Timido è colui che sa una risposta, ma ha paura di esporsi per non si sa quali motivi, e quindi fa finta di niente, lasciando a qualcun altro il merito di aver risposto, di essere intervenuto.

Timido è colui che dopo un po' di tempo smette di salutare le persone perché ha paura di dare fastidio, che perciò non riesce a mantenere una relazione per molto tempo, se non con una o due persone davvero speciali.

Timido è colui che potrebbe avere una marea di possibilità, ma che non ne coglie neanche una. Che vede passare centinaia di treni, ma non si trova sulla banchina ad aspettare di prenderli. È più un tipo da folla che saluta gli affetti in partenza, mimetizzato.

E io sono timida. Oh, eccome se lo sono.
E sono stanca di perdere possibilità, di dover convivere con i rimorsi che mi assalgono ogni giorno di più.

Quella volta avrei potuto fare questo.

È una specie di motto ormai. E fa male pensare che ho buttato un sacco di occasioni solo perché avevo paura del giudizio delle persone. Avevo paura, ho tutt'ora paura, di quello che gli altri avrebbero potuto dire su di me.

Hai idea di cosa significa vedere le persone che hai accanto che hanno avuto le tue stesse possibilità, che hanno incontrato le tue stesse persone, riuscire ad avere successo, a stringere amicizie, ad essere felici, mentre tu sei lì e li guardi da lontano, chiedendoti cosa hai sbagliato? Cosa hai di sbagliato?

Ma perché gli altri ce la fanno e io no?

       Dove si nasconde il coraggio?