Capitolo 5.
Era passato qualche giorno, e Adam ancora non mi aveva scritto.
Mi sentivo stupidissima, come sempre, per aver creduto che un ragazzo, per giunta carino, volesse davvero avere qualcosa a che fare con me.
Più me lo ripetevo, più stavo male, più mi chiudevo in me stessa.
Bentornata a casa timida Haley, non mi eri mancata per niente.
Proprio mentre disperavo, sentii il telefono vibrare.
Un messaggio
Okay Haley, stai tranquilla...
Non riuscivo a smettere di sorridere, eppure era solo uno stupido messaggio...
Tirai giù la tendina delle notifiche.
Da: Ronnie❤
Ecco. E io che mi aspettavo un messaggio di Adam.
Mi sentivo ancora più stupida. Sempre la solita, stupida ragazza che dipende perennemente dagli altri, che ha bisogno di avere sempre conferme dalle altre persone, che non è in grado di fare il primo passo in nessuna occasione.
*Ti va di andare a fare un aperitivo? Ci sono anche Sophie e Laura.*
No che non mi andava. Per niente. Ero demoralizzata e non avevo idea di cosa indossare.
Ma era da due giorni che non uscivo di casa, visto che la scuola era chiusa per le vacanze.
Mi feci coraggio e risposi alla mia amica.
Da: me.
*Ehi, certo che mi va. A che ora?*
Buttai il telefono sul letto e mi misi le mani tra i lunghi capelli ondulati. Mi indirizzai verso il mio armadio vintage color tortora, appartenuto a mia nonna.
Mia nonna abitava a Notting Hill. Era morta qualche anno prima di demenza senile, una malattia degenerativa che rende gli anziani di nuovo bambini, di nuovo innocenti, ma purtroppo, per poco.
E infatti, lei non c'era più.
Aprii l'anta e fissai per dieci minuti il guardaroba.
Non avevo nessuna voglia di uscire. Perché avevo detto si? Stupida Haley.
Bzzz bzzz
Un messaggio.
Da: Ronnie❤
*Ci vediamo alle 19 in quel localino dell'ultima volta, subito dopo il ponte. Mettiti un po' di trucco e... vestiti decentemente, ti prego.
XOXO.*
Ecco. Doveva sempre mettermi in ridicolo. Beh, meglio per messaggio che dal vivo direi.
Da: me.
*Perché devi sempre criticare qualsiasi cosa io faccia?*
Tornai davanti al mio armadio con ancora più complessi in testa e super nervosa.
Il vestitino giallo? No, troppo appariscente.
La gonna rossa? Troppo attillata, non mi sentivo a mio agio.
Il top nero con i jeans? Troppo "alla Haley", come avrebbe detto Ronnie.
Ero seriamente disperata.
Perché anche la scelta dei vestiti doveva essere così complicata?
Alla fine, in preda all'ansia scelsi un top brillantinato e una gonna di pelle, attillata anche questa, però ero stanca di stare a pensare.
Andai in bagno per truccarmi. Ecco un altro problema.
I trucchi per me erano un taboo. Già era tanto se usavo il mascara.
Ripensai a tutti i tutorial che Ronnie mi aveva fatto, cercandone uno facile nella mia testa.
Mmm...com'è che si chiamava? Spookie...smothiee...SMOKEY EYE.
"Non dovrebbe essere troppo difficile."
Cinque minuti dopo avevo ombretto grigio sparso ovunque e il blush sul collo.
Che vita difficile.
Mi struccai, presi il mio fedele mascara, feci due o tre passate, presi il rossetto più naturale in mio possesso e misi un po' di terra per non sembrare un cadavere.
Okay Haley, sei stata peggio, puoi andare.
Presi la borsetta e la giacca in jeans e uscii di corsa, lasciandomi il silenzio di camera mia alle spalle, insieme al mio cellulare, tristemente abbandonato sul letto.
Bzzz bzzz
Da: Adam.
*Haleybella, ti va di vederci per un aperitivo? Io sono già in piazza. Dimmi se ti va di fare un salto. Ci conto;)*
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