Per i giorni successivi Bill mi spiegò cosa sarebbe successo nell'apocalisse.«Un giorno verrà in cui risorgerò dalle ceneri, mi farò vedere al mondo intero, e quel giorno sarà la fine di ogni essere vivente, dell'aria, del fuoco, dell'acqua e del suolo», disse.
«Sarà la fine del mondo che conoscete. La fine di tutto ciò che amate e di tutto ciò che odiate. Niente avrà più né senso né significato, l'esistenza sarà sottosopra e il tempo morirà, e io regnerò supremo. Torneremo a Gravity Falls, luogo delle mie origini, e lì costruirò una reggia, che verrà riconosciuta come il Cuore del Nuovo Mondo. Pochi sopravvissuti rimarranno tra gli umani, ma la maggior parte della popolazione sarà costituita da mostri e creature di altre dimensioni. Stabilirò un nuovo ordine mondiale, lentamente prenderò controllo di tutte le altre galassie, questo universo andrà in rovina, e tutto ciò solo per merito tuo. Anzi, per colpa tua.»
Mi strinse così forte che per poco l'aria non smise di circolare nei miei polmoni.
«E quando arriverà questo giorno?»
«Hehe... nessuno lo sa. Per ora, non lo so neanche io.»
«Non posso sapere neanche quello? Dai, giuro che lo terrò segreto, giuro su me stessa!» lo implorai.
Mi passò un foglio. Conteneva una scritta.
SDSXRX PVDHID SJTBXAPKTCIXIGT.
Rigirai il pezzo di carta tra le mani. «Che cosa dovrebbe significare?»
«Prova a capirlo.»
«Ho capito, ma in che lingua è? Che codice è?»
«È il Caesar Cipher, o il Cifrario di Cesare, se preferisci. E dovrai provare in ventisei modi diversi per decifrare quella frase.»
Ridacchiò. «Buona fortuna a capirlo prima che quel giorno arrivi.»
«Ma... è vicino?» gli chiesi con occhi spaesati. Ogni sua spiegazione diventava sempre più confusa, io ci capivo sempre di meno.
«Senti, ragazzina, accontentati di quel biglietto. Se non hai voglia di decifrarlo, aspetta quel giorno.»