Capitolo 32

POV Maria
Mi sveglio con un enorme sbadiglio, consapevole che oggi otterremo i risultati dei test di ammissione.
Mi alzo dal divano, divenuto ormai il mio letto, e mi preparo per uscire.

É passata mezz'ora... Raggiungo Giada, in quanto ancora non si decide a svegliarsi, e io non ho la minima intenzione di fare ritardo per colpa sua, di nuovo.
Abbasso la maniglia della porta, ed entro in stanza.
"Giada, hai dimen- OH MIO DIO!"
Mi affretto ad uscire dalla camera e a dimenticare ciò che hanno appena visto i miei occhi.
Credo di avere un superpotere per le figure di merda, perché mi vengono naturali.

POV Giada
Qualcosa mi sveglia, qualcosa di umido e caldo viene a contatto con la mia pelle, procurandomi brividi di puro piacere. Apro gli occhi, e noto che James sta ricoprendo di umidi baci tutto il mio collo, con una sensualità unica.
Allora lo fai apposta a provocarmi.
"Buongiorno..." dico con voce impastata dal sonno.
Non risponde, e continua a baciarmi. Dal collo sale alla mandibola, per poi andare verso le labbra.
"Come siamo affettuosi stamattina" affermo con un sorriso compiaciuto
"E non hai visto niente..." risponde con un tono di voce che lascia dedurre un sacco di cose.
Mi si gela il sangue nelle vene. Allora questo vuole la mia morte.
Si posiziona su di me, poggiandosi sui gomiti, e mi guarda fisso negli occhi.
"Sai, dobbiamo recuperare ciò che non abbiamo fatto ieri sera" afferma rifiondandosi sul mio collo con foga.
"Saranno svegli a quest'ora, non mi sembra il caso."
Lentamente si stacca, e mi guarda, con il volto molto vicino al mio.
"Svegli? Nah... Non credo"
"James, così mi vizi..." mi lascio sfuggire mordendomi il labbro.
"Mi piace viziarti"
"Razza di pervertito..."
"Io direi... affamato"
Detto questo ritorna a baciarmi, sempre con più foga, finché non comincia lentamente a togliere il pigiama ad entrambi, baciando ogni centimetro di pelle sensibile, e assoggettandola al suo tocco vellutato.
Sai che ti dico? Al diavolo tutto.
...

Nel momento in cui egli mi fa sua, per la seconda volta, ecco che qualcuno apre la porta.
"Giada, hai dimen- OH MIO DIO!"
Maria se ne esce subito, come é entrata, più imbarazzata forse di noi.
"Cristo!" esclamo.
"Di bussare proprio non se ne parla, eh?" dice James mentre si affretta a rimettersi i pantaloni.
Esco dalla stanza, una volta vestita, e mi dirigo da Maria, che mi guarda colpevole.
"Mi dispiace! Non sapevo..."
"Maria, quando una porta è chiusa, e sai che ci sono delle persone dentro, non puoi entrare come se fosse la tua stanza. Ti sei mai chiesta perché abbiamo delle mani in grado di chiudersi a formare un pugno?
"N-no"
"PER BUSSARE, DANNAZIONE, per bussare..." mi calmo. Ma anche per tirare un pugno a chi ti sorprende mentre fai sesso...
"Scusa, scusa James, non volevo"
"Non preoccuparti..." risponde lui.
É troppo calmo e buono per i miei gusti.
"Comunque, dobbiamo sbrigarci, e raggiungere l'Università per ricevere i risultati del test."
"Già, l'avevo dimenticato"
"Si, l'avevo capito" afferma.
La fulmino con lo sguardo, e lei si volta per non mostrarmi il suo sorrisetto.

"Giorno..."
Saluta un Logan mezzo dormiente.
"Ciao Logan" risponde Maria con un sorriso a trentadue denti.
"Senti Logan, ti dispiacerebbe prestarmi la tua auto per stamattina?" domanda Maria.
Lui le sorride calorosamente, mostrando le sue adorabili fossette, e le risponde:"Certo, tutto quello che vuoi, piccola"
Maria assume il colorito del peperone, e sorride imbarazzata.
"Bene, noi siamo di troppo, quindi ce ne andiamo" afferma James afferrandomi e camminando a grandi passi verso la nostra camera.
"Eh no. Giada deve prepararsi, non posso fare ritardo per colpa tua. Quindi ora, vedi di muoverti a vestirti." afferma stavolta rivolgendosi a me.
"Si mamma" rispondo sarcasticamente.
Vado in bagno, mi lavo e mi vesto.

"Sono pronta, andiamo"
"Bene. Ciao ragazzi"
Ci incamminiamo verso l'uscita, dove montiamo in macchina.

"Ehm, devi dirmi niente?" inizia nel bel mezzo del viaggio.
"Ah, pure..." le rispondo seccata.
"Che c'è, sono solo curiosa."
"Un po' troppo per i miei gusti"
"Ti ricordo che anche tu mi facevi il terzo grado, quando passavo le serate da..."
"Non. Nominarlo. Solo a pensarci, mi viene voglia di spezzare qualcosa. Magari la maniglia della portiera..." e detto questo afferro la maniglia fingendo di romperla.
"NO, CHE FAI! É di Logan!"
"Appunto per questo..."
"Insomma, bando agli scherzi, com'è stato?"
"Chi?"
"Tua sorella..."
"Ah, la conosci? Presentamela. Qui i fratelli escono come funghi." affermo sorridendo.
"Dai! Seriamente, com'è andata?"
"Vuoi che faccio un video, così puoi vedere i dettagli?"
"Che stupida." dice scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Rido, insieme a lei.
"No, sul serio. É stato bello."
"Solo bello?"
"É stata... una cosa bellissima... Ma non l'hai visto? Lo sai quanto é sexy, no? Beh, deduzione logica... é stato meraviglioso. E non immagini quanto é capace di far saltare fuori il lato più perverso di te, soltanto con un tocco, o una parola sussurrata all'orecchio"

Lei mi guarda stranita, con gli occhi sbarrati.
"Non ti riconosco più... Dov'è finita la Giada solo pugni e niente a amore?"
"É morta il giorno in cui ho visto James. E tu e Logan? Ancora nulla?"
"No. Perché devi sapere, che ha provato a baciarmi quattro volte, e quattro volte siamo stati interrotti."
"Quattro... QUATTRO VOLTE? E ADESSO ME LO DICI? Racconta tutto. ORA! Io me ne ricordavo soltanto due, bugiarda. Dimmi tutto"
Mi giro verso di lei per rivolgerle tutta la mia attenzione.
"Oh Dio"
"No no no. Senza dire 'oh Dio', tu ora mi racconti tutto per filo e per segno."
"Beh, la prima volta é stata quando siete venuti tu e James"
"Ah, già. La prima notte. Partenza col botto!"
"Se hai intenzione di commentare a ogni mia frase, non ti dirò nulla."
"No, no. Starò zitta"
"La seconda un attimo prima che squillasse il cellulare, e che venissi informata di andare in commissariato, perché qualcuno aveva fatto a botte..."
Mentre dice ciò, si volta a guardarmi, come per rimprovero, e io la guardo con sorrisetto d'angelo.
"La terza quando l'ho visto con quella ragazza. Una volta a casa, quando abbiamo chiarito, stavamo per baciarci, ma poi é entrato Carlos..."
"Ah, mi ricordo. Vai così Carlitos!"
"E la quarta... è stata a casa di Jo. Era ubriaco e ha fatto una vera e propria dichiarazione. Soltanto che, quando mancavano ormai pochi millimetri per baciarci, ECCO CHE SI ADDORMENTA!" sbotta Maria esasperata.
"Io lo sapevo che quella notte sarebbe accaduto qualcosa" dico tra me e me.
"E infatti quella notte è successo qualcosa. Hai concepito Guadalupe!"
Mi volto a guardarla con sguardo omicida, provocandole una risata divertita.

POV Maria
Tra una chiacchiera e l'altra, arriviamo a destinazione e parcheggiamo.
Entriamo, e ci dirigiamo nell'aula dei risultati, insieme ad un... 200 ragazzi, forse anche di più.
Arrivato il mio turno, sfoglio il mucchio di fogli con mani tremanti, e scopro con stupore che ho superato l'esame con il 90% di risposte corrette. Evviva!
Chissà come è andata a Giada, ma non dubito che lo abbia superato con una buona percentuale.

La vedo mentre guarda il suo foglio, immobilizzata, bianca in volto, e ad un tratto nasconde il suo volto tra le mani.
"Giada, non l'hai superato? É impossibile, dai qua"
"No, non l'ho superato, porca miseria. Ho ottenuto il 98% di risposte esatte..."
Detto questo scoppia a ridere come una persona in preda ad una crisi.
"Cretina, MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO!"
"Mi dispiace"
Scoppia di nuovo a ridere.
Dio, aiutami tu.

"Dobbiamo festeggiare" dice lei.
"Si ma, vacci piano con James, cara. Anche lui é un essere umano, ha i suoi limiti"
"Idiota, non intendevo in quel senso... Sai che mi hai dato un'idea?" afferma inarcando un sopracciglio.
"Non cambi mai. Resti sempre la solita Giada pervertita. Ora più che mai. Sai, non ti ci voleva proprio un ragazzo come James, più pervertito di te."
"Forse é per questo che passiamo delle notti fantastiche..."
"Stop. Questa conversazione sta prendendo una brutta piega, non voglio sapere nulla delle vostre notti in stile '50 sfumature di Grigio'"
"Ti assicuro che Anastasia e Chris ci fanno un baffo"
"Non avevo dubbi"

Torniamo a casa, dove ci accolgono tutti con aria dubbiosa.
"Allora, com'è andata?" chiede Carlos, sulle spine.
"Superato entrambe!" urliamo all'unisono.
"Woo, bisogna festeggiare!" urla Kendall
"E come prima cosa, inviteremo anche Jo"
"Fantastico! Finalmente la conoscerò!" afferma Giada.

Kendall chiama Jo, invitandola a casa, ed ecco che poco dopo suona il campanello, segno che é arrivata.
Non appena entra, Kendall la accoglie con un sorrisone, e le presenta quella zotica di Giada.
"Jo, voglio presentarti Giada" dice indicandola, mentre Jo le porge la mano.
Ecco che le stringe la mano anche lei, e Jo le dice:"Sai, a vederti, non si direbbe che tu sia un maschiaccio."
"Lo so, ma ricorda sempre che le apparenze ingannano."
"Giusto"
Così, tutte e tre, prendiamo posto a tavola, e iniziamo a pranzare chiacchierando allegramente.

POV Giada
É molto intelligente e amichevole la ragazza di Kendall. Beh, esattamente come lui. É vero che 'chi si somiglia si piglia', ma é anche vero che 'gli opposti si attraggono', e Maria ne sa qualcosa.
Allora io mi chiedo, due persone, per stare bene insieme, devono essere opposte o uguali? Ecco perché non credo a tutti questi detti, si contraddicono tra di loro!
Ma i discorsi filosofici lasciamoli da una parte.

"Ah, Giada, Kendall mi ha detto che sei riuscita a far perdere la testa a James. Ce ne vuoi parlare?"
"Si, ce ne vuoi parlare?" aggiunge Logan con aria maliziosa.
Io guardo James, con il tipico sguardo di qualcuno che supplica disperatamente aiuto.
"Beh... Insomma... Si, stiamo insieme" balbetto insicura.
"Ma lei ti ha chiesto COME vi siete messi insieme" specifica Logan.
Il mio sguardo parla per se, in quanto guardo Logan con lo sguardo 'comincia a pregare tutti i santi che conosci'.
A questo punto interviene James:"É successo tutto un pomeriggio."
"Ah sì?" chiedo dubbiosa.
"Siii, non te lo ricordi?"
Si volta a guardarmi con gli occhi sgranati.
Ah, sta facendo il doppio gioco. Che cretina.
"Ah, si, me lo ricordo" adesso ho capito, e lo assecondo.
"In pratica siamo usciti, e... Tra una chiacchiera e l'altra, sai come vanno queste cose... Da cosa nasce cosa..." inizia a spiegare James gesticolando, ma nel bel mezzo del discorso, Logan scoppia in una risata fragorosa, seguito da Kendall, che contagia tutti gli altri. Ma io e James non abbiamo affatto voglia di ridere. Al contrario, se potessimo uccidere Logan in questo esatto momento, lo faremmo. E di brutto anche.
"Cosa c'è da ridere? É una cosa molto bella la loro, e molto romantica." afferma Jo con aria ingenua.
"E già questo dovrebbe destarti qualche sospetto. Dimentichi che loro due e il romanticismo, sono praticamente cane e gatto." spiega Logan indicandoci.
Kendall interviene.
"Ti stanno raccontando un sacco di balle"
Kendall, tu non vedrai l'alba di domani.

"Vedi..." continua "la sera che abbiamo dormito tutti a casa tua, Giada è rimasta a casa. Ora, cosa sia successo durante la notte non lo so, so soltanto che la mattina dopo abbiamo aperto la porta con una forcina, perchè naturalmente era chiusa a chiave, e li abbiamo trovati abbracciati, scompigliati e nudi sotto le lenzuola"
Jo ci guarda stupiti:"É vero?"
Io e James ci scambiamo un'occhiata imbarazzata, e mostriamo un sorriso da angioletto.
"James, non cambi mai..." dice Jo con sguardo di rimprovero.
"No, io sono James Maslow, e lo sarò per sempre. Che vi piaccia o no"
"Purtroppo..." aggiungo.
"Hai detto qualcosa?"
"Chi, io?"
"Vedi qualcun altro?"
"Certo, siamo in sette."
"Vorresti insinuare che non sono bellissimo?"
"Indovinato."
Lancia un gridolino acuto, seguito da un gesto teatrale in cui porta la sua mano al petto.
"Sei cattiva"
"Lo so"

...

Parlando e ridendo, passa il pomeriggio, e con esso anche la sera porta via l'intera giornata.
Domani sarà il nostro primo giorno di Università, e non sono ancora preparata psicologicamente. Il cambio di professori, libri di testo, lingua... Pazienza.
Se non altro, se non avessi avuto l'opportunità di studiare a Los Angeles, non avrei mai incontrato questi pazzi, ma molto cari ragazzi. E non avrei mai incontrato il mio James. Mi rendo conto che é stata una fortuna imbattermi in loro, una vera botta di fondoschiena, e se non avessi scordato di prenotare quell'Hotel, o se quella macchina non mi avesse quasi investito, non avrei MAI, e dico MAI incontrato questi meravigliosi bambinoni. Che sia tutto un caso fortuito? Io credo di si.
Ma...

Su quel ma, fermo i miei pensieri...

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