Capitolo 26
POV Giada
"No, sto bene"
"Ma... sei sicura che non ti fa male la testa?"
"Ti ho detto che é tutto a posto"
"No, non ce la faccio. E se poi svieni, eh?"
"NO! Ti ho detto che sto bene!"
Detto ciò, mi alzo da quel lettino che ormai per una settimana mi tiene prigioniera, e mi metto in piedi, poggiandomi al corpo forte di James.
"Ce la fai?" chiede anche lui.
Lo guardo di traverso, e lui alza le mani, come per dire: 'OK, va bene...'
Prendo i miei vestiti e, sempre con l'aiuto di James, mi dirigo in bagno per cambiarmi, seguita da Maria. Adesso sono più che serena. L'unica cosa che adessi voglio è tornare a casa. Se non fosse che quegli squilibrati siano ancora a piede libero, potrei dire che sono tranquilla.
Dopo sei lunghissimi giorni di pasti immangiabili, di vesti bianche, di bende sulla testa, di assordanti 'bip' tali da far venire un'esaurimento, insomma, dopo sei giorni di pura agonia finalmente esco dall'ospedale... Non mi sembra vero!
"Metti la maglia che fa freddo." eccone un'altra.
"Ma che freddo..."
"Se non te la metti prendi freddo"
"No! Se me la metto PRENDO FUOCO!"
Ci sono minimo 25° gradi all'ombra, e non mi sembra proprio il caso di mettere una terza maglia addosso...
Esco dal bagno, e insieme ai ragazzi, vado verso il dottore, che mi fa firmare un foglio, il quale specifica che mi assumo tutte le responsabilità di quello che mi accadrà da questo momento in poi.
"Mi raccomando, niente..."
"Niente sforzi, lo so..."
Precedo il dottore, che mi guarda come per rimprovero, e mi saluta cordialmente.
Gente strana.
Saliamo in macchina, tutti e sei, proprio come quella sera, e ci dirigiamo in casa.
Casa... Quanto mi è mancata...
Appena entro, comincio a guardarla da cima a fondo. Anche se sono passati sei giorni, per me é come se fossero passati anni.
Senza pensarci due volte, mi dirigo in camera mia per studiare, in quanto domani avrò l'esame di ammissione.
"Che stai facendo?" chiede Maria guardandomi in modo strano.
"Studio..." rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Meno male che il dottore ti ha detto di non fare sforzi"
"Fisici, non mentali"
"Ricordati che hai battuto la testa..."
"Già, ed é troppo dura per rompersi, perciò, se non ti dispiace, vorrei studiare..." dico in modo tale da liquidarla una volta per tutte.
"Oh signore... Aiutami!" esclama puntando lo sguardo verso l'alto.
"Si, prega prega... Che non si sa mai..."
Maria esce dalla stanza, e finalmente mi immergo in quel mondo che tanto adoro, fatto di stelle, pianeti, scienziati e anche un po' di fantascienza, che un giorno si rivelerà essere scienza.
Bussano alla porta.
"Avanti"
Entra James.
"É pronto"
"Come é pronto? Sono le cinque"
"Sono le otto..."
Ah.
"Oh, beh, devo essere rimasta a studiare per molto più tempo di quanto credessi."
Detto questo, James si avvicina e si siede sul letto, cingendomi, da dietro, la vita con con un braccio.
"Wow, che affetto..." non posso fare a meno di trattenere il mio stupore al suo gesto inaspettato e... gradito.
"Ci hai fatto prendere un colpo"
Sussurra da dietro.
"Mi dispiace, non era mia intenzione."
Mi giro per guardarlo negli occhi, e lui ricambia lo sguardo, fissandomi intensamente nelle pupille.
Poi, inaspettatamente, mi stringe in un abbraccio. Un abbraccio, che mi toglie il fiato, e mi fa desiderare di non staccarmi più da lui, di non staccarmi più dal ragazzo di cui, dopo tanto tempo, mi sono finalmente innamorata.
Interrompe l'abbraccio, e mi aiuta ad alzarmi dal letto. Insieme, ci dirigiamo in cucina a mangiare.
É da tanto che non mangio qualcosa di decente... E come sa farla Logan, la pizza non la fa nessuno.
"Allora, com'è?" chiede ansioso.
"Mmh, é commestibile..." lo prende in giro Carlos.
"Oh, ma andiamo" sbotta infastidito gettando il tovagliolo sul tavolo.
"Scherzo idiota. É squisita..."
"E voi che ne pensate... Beh, Giada ho già capito"
Nota che nel mio piatto ne é sparita già metà.
"Che ci posso fare, é buonissima. Maria, almeno avrai un marito che cucina"
Ecco che tutti scoppiano a ridere...
"Neanche sei tornata, che già inizi a rompere" Maria scherza.
"Non potete farci nulla. Dovete sopportare me e le mie rotture, se mi volete accanto."
Un braccio di James cinge le mie spalle
"Io ti sopporterò sempre." dichiara dolcemente.
"Oh... Guardate che piccioncini..."
Maria ci schernisce mentre io e James ci abbracciamo.
Kendall interviene e li rimprovera. Almeno sembra:"Ragazzi, ma siete terribili... James, a che ora vuoi che ritorniamo? Magari vi lasciamo la casa vuota. Ci dici tu quando finite?"
Ecco le risate generali.
Ammetto che l'idea di Kendall non è affatto male...
"No" interviene Maria.
"Il dottore ha detto: niente sforzi. Mi dispiace James... Sarà per un'altra volta"
James mi guarda e sorride.
"Allora lasciamo la casa libera a Logan... Così può fare quello che vuole con Maria mentre noi siamo fuori ad origliare"
"Brutto idiota, ora vedrai"
Detto questo, Logan prende un'oliva e la lancia addosso a James.
Carlos e Kendall ridono come non mai, e quasi si strozzano con il cibo.
"Ah si? Prendi questo?"
Inizia così una battaglia a base di olive, che si ferma soltanto una volta finite le armi.
Risultati? Carlos che ride tenendosi la pancia, piegato in due sulla sedia; Kendall con la testa sul tavolo, non si capisce se sta ridendo o sta piangendo; Maria e Logan sono per terra, e rotolano dalle risate; io e James appostati dietro il divano, scrutiamo ogni mossa dei nostri avversari.
"Ragazzi, sono esausta"
Dico mentre mi stendo insieme a loro sul divano, dopo un'estenuante battaglia a base di cibo.
"Ma chi pulirà?"
"Non c'è problema..."
Tutti guardiamo Carlos.
"No ragazzi, sempre io no..."
"Ci dispiace, domani io e Maria abbiamo il test, Logan deve cucinare la colazione e poi deve studiare. Magari può aiutarti James"
James mi guarda con gli occhi sgranati, e mi dice:"Grazie tante. Sei davvero un'amica!"
Dopo un'accesa discussione al fine di devidere lo sventurato che domani mattina pulirà il macello generale, decidiamo tutti insieme di passare il resto della serata a guardare un film.
"Ragazzi, che film guardiamo?" chiede Carlos.
"Tutto quello che vuoi, basta che non siano polpettoni rosa" rispondo.
"Perché no?" subito Maria prende le difese del suo genere preferito.
"Perché fanno ribrezzo..." controbatto con espressione schifata.
"Che ne dite di 'Dracula'?" suggerisce James.
"Forte!" esclamo.
"No! Sapete cos'è successo l'ultima volta che abbiamo guardato un film horror..." si intromette Kendall stroncando sul nascere questa proposta, tra l'altro l'unica decente della serata.
Si. In effetti non è una buona idea, in quanto l'ultima volta, Kendall ha vomitato tutti i pop corn.
"Già, e poi, come al solito, ho dovuto pulire io..." interviene Carlos la casalinga di casa.
"Ragazzi, potremmo vedere un film d'azione" propongo entusiasta.
"Oh, ti prego" Logan pare seccato dalla mia proposta.
"Beh, hai un'idea migliore?" chiede James.
"A centinaia" lo sfida Logan voltandosi verso di lui
"Vi dico solo Sherlock Holmes, Biancaneve e il cacciatore, Alice in Wonderland, Once upon a time, Ember la città di luce..."
All'elenco di Logan, io e James inarchiamo un sopracciglio e ci guardiamo... esterrefatti.
"Logan, a che ci siamo, mettiamoci a guardare Tom e Jerry." suggerisco sull'orlo della risata.
"Uffa... Abbiamo gusti troppo diversi." sbuffa Logan per gettarsi a peso morto sul divano.
"Aspettate! So io quale film potremmo guardare." dal nulla spunta un Carlos esaltato.
Prende un DVD e lo inserisce nel lettore, senza dare spiegazioni a nessuno.
Ecco che parte il film.
Lo adoro! É... 'Un poliziotto alle elementari' di Arnold Schwarzenegger! E accontenta proprio tutti, in quanto é una storia d'azione, poliziesca, con vene comiche, e si svolge all'interno di una scuola, con numerosi bambini che gliene faranno passare di tutti i colori.
Così, iniziamo a guardare quel film, che adoro sin da piccola, prima di augurarci una buonanotte, e andare a dormire come tanti bravi ragazzi. (In fondo lo siamo, dai...)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top