7 ottobre
» Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» prompt: merletto
» rating: rosso
» parole: 369
La Rochelle, Francia
A Pierre Chatillon piacciono le donne.
Brutte, belle, basse, grasse o snelle. Purché siano donne.
Pierre è bravo nel suo mestiere, dedito esclusivamente al gentil sesso. Ha la sua attività in una graziosa cittadina barocca, ove veste donne di ogni classe sociale, etnia, credo e nazionalità. Lavora su tombolo, su telaio e a mano libera, fabbricando ornamenti a misura personale.
In una soleggiata mattina di ottobre, come di consueto, Pierre si reca nel retrobottega e schiava i catenacci del legnoso e ossidato coperchio della botola.
Sta lavorando a un progetto speciale, fotosensibile, un tipo di stoffa preziosa, che deve essere maneggiata lontano da occhi indiscreti.
Pierre scende le scalette mangiate da tarme e roditori, per isolarsi nella saletta sotterranea, ben attento a non calpestare le pile di panni e attrezzi di lavoro. Ben attento a non calpestare le pozze di sangue.
Sangue fresco, sangue rappreso, conseguenza del mestiere. Conseguenza di quella particolare stoffa, che stinge parecchio.
La stoffa in questione è appesa al basso soffitto, è il corpo vagamente femminile che pende inerte, sfiorando il suolo con le ginocchia spezzate e scorticate.
Pierre le sorride, togliendole i bendaggi da occhi e bocca. La donna-stoffa sobbalza, mugola di terrore, vorrebbe implorare di essere risparmiata, ma riesce solo a sputare un grumo di bile e nero sangue coagulato, che Pierre evita con maestria, per non farsi macchiare il lussuoso completo di lino.
«Bonjour, ma chère.»
Il sarto riprende il progetto da dove l’aveva interrotto la sera prima. Poggia la scatola che ha portato sottobraccio su uno sgabello vicino. Si avvicina alla carne viva della donna-stoffa e ammira i suoi progressi: gli innesti di seta hanno decisamente fatto meno infezione dell’organza che, invece, ha fatto tirare fuori una quantità fastidiosa di pus e ha gonfiato un po’ troppo la donna-stoffa. I ferretti infilati nel ventre e nelle cosce son quelli ad aver macellato alla peggio, ma, come dice sempre Pierre, la bellezza è sofferenza. Comunque, la stoffa è deteriorata, resta poco tempo per finire il vestito.
Pierre sospira, sorridendo e scrollando le spalle. Tira su la catena per mettersi a favore del punto che gli interessa stavolta, cioè i genitali.
Oggi è la volta di cucire il merletto.
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