20 ottobre

» Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» prompt: sottosopra
» rating: giallo
» parole: 236


Rjukan, Norvegia



In verità, Amy non si era mai sentita veramente pronta, per quello.

Le altezze dei ponti sospesi tra i fiordi le facevano un po' repulsione, ma era con i suoi amici americani: i classici, spocchiosi bambocci dei film, quelli ai quali doveva pur dimostrare qualcosa, o l'avrebbero presa per sfigata.

Era arrivato turno del suo salto. Amy si avvicinò alla piccola pedana prima del nulla. Lo staff assicurò alla vita della ragazza l'imbragatura, raccomandandole di non farsi prendere dal panico del rinculo elastico. Il Bungee Jumping non era per cuori deboli, Amy lo sapeva, così come sapeva che lei il cuore debole ce l'aveva eccome. Ma non poteva darlo a vedere.

Decise quindi di non guardare verso l'abisso verdeggiante di Rjukan, e si gettò a occhi chiusi.

Fu come non riuscire a morire.

Si sentì morire per istanti interminabili, istanti in cui pensò nevroticamente "Ecco, ora muoio d'infarto". Ma si sbagliava, Amy non sarebbe morta d'infarto.

Quando l'elastico arrivò al massimo della sua tensione, in quel secondo prima del rimbalzo, Amy decise di aprire gli occhi. E vide il suo destino, andarle incontro sottosopra.

Fu buffo, le sembrò che stesse procedendo in picchiata verso un cielo fatto di ruscelli e aguzzi spuntoni di roccia sedimentaria.

Il crocchio del cranio, poi niente.

Evidentemente, lo staff del Bungee Jumping aveva calcolato male gli allacci salvavita, perché si ritrovò a dover recuperare un cadavere sfracellato a fondovalle.

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