10 ottobre
» Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» prompt: tatuaggio
» rating: verde
» parole: 193
Lanuvium, Penisola Italica
Quinto Marzio sapeva che, da quel momento in poi, buona parte della sua vita sarebbe stata visibile a tutti.
Specialmente le donne, nel vederlo nudo dopo l’amplesso, o gli amici alle terme, avrebbero potuto leggergli addosso il resoconto militare: a servizio di chi era stato, in quale legione, per quale imperatore. Il capricorno, simbolo di Ottaviano Augusto, campeggiava sul pettorale destro, in cima alla stringa alfabetica del suo tatuaggio, regalo dell’inchiostraio entusiasta.
Lanuvium era un distretto talmente piccolo che la voce si era sparsa in meno di un’ora: l’ultimogenito di Publio Marzio sarebbe stato un valoroso legionario per l’Altissimo Imperatore di Roma.
Il tatuatore aveva accolto il soldato con gioia, sistemandolo nella sua botteguccia paesana. Aveva preparato la tinta perpetua con legno di pino spremuto, bronzo corroso, bile, vetriolo e pigmenti che Quinto Marzio non avrebbe saputo identificare.
Gli aghi avevano pizzicato, ma quello che per altri sarebbe stato dolore, per il duro e sodo giovane soldato era stato null’altro che un vago prurito.
Quinto Marzio da ragazzo era ufficialmente diventato uomo. Avrebbe portato con onore quel marchio, poiché per l’imperatore avrebbe offerto tutto sé stesso: sangue, ossa e pelle.
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