Questa meravigliosa Italia
Esco di mattina e mi reco all distributore di benzina, metto il pieno, in questa meravigliosa Italia la benzina arriverà a costare 85 centesimi per adesso però, è ancora 1,56 euro.
Ho lavorato e sono andato a ritirare la busta paga in compagnia di un mio dirigente, con profondo godimento noto che il mio dirigente paga la mia stessa percentuale di tasse, io guadagno 1200euro al mese lui 10mila euro, ma è giusto così, questo è pensare a tutti gli Italiani.
Dopo il lavoro mi reco da mio fratello, noto uno sporco negro davanti ai citofoni, mi saluta (che schifo) e mi chiede educatamente se sapessi dove si trova il citofono della famiglia Owusu, mi dice che da poco il fratello si è trasferito lì e lui aveva portato un regalo alla sua nipotina. Anche se so dove sono questi Owusu, gli rispondo di no e mi allontano, sono alle spalle del mio interlocutore e lui continua a smanettare vicino ai citofoni. Allora prendo la mia pistola, registrata regolarmente, e sparo alle spalle del negro. È legittima difesa, questo negro del cazzo stava tentando di intrufolarsi forzatamente nel palazzo, delle persone dai balconi mi applaudono, mi allontano senza che nessuno provi a fermarmi, anzi qualcuno mi applaude convinto, salgo nella mia auto mentre si inizia a sentire il pianto di una bimba. Mi fermo in un bar nei pressi del centro, c'è caldo e mi è venuta voglia di una cedrata. Nel bar trovo due ragazzotti che parlano animatamente, c'è l'hanno un po' con tutti, anche con la scuola che non hanno finito, sembra di capire che non hanno finito nessuna scuola e non hanno mai provato ad imparare nessun mestiere, dicono anche che lavorare in fabbrica è da pazzi, però hanno tanta rabbia dentro e parlano di ordine, giustizia e del degrado, secondo loro, della loro città,una volta dovuto ai terroni adesso a questi negri di merda. Poi ridono sui loro slogan fascisti lanciati nel bar. Da lontano intravedono due ragazzi con una maglietta rossa che distribuiscono dei volantini di un cinema all'aperto. Li distribuiscono a tutti, ai negri ed anche a due ragazze che un attimo prima si erano date una carezza sul viso. Si guardano e esprimono tutto il proprio odio verso quei ragazzi che si permettono di invitare neri a gay a guardare un film gratis che sicuramente sarà di sinistra. Escono dal bar di corsa e dopo qualche spintone iniziano a volare pugni e calci. Esco dal bar per guardare la scena, mi arriva per caso un volantino, il film che danno è Hotel Transilvania 3,beh non proprio un film comunista, però carino, quasi quasi se mi ricordo faccio un salto. Però bravi sti ragazzi, sti neri e sti gay, che ormai si baciano e si accarezzano dappertutto, hanno rotto.Torno a casa, ormai è sera. Che bello danno una puntata di uomini e donne serale e del grande fratello. Che mi importa se la signora Tina con le sue ospitate guadagna come 3o4 metalmeccanici messi insieme e se i corteggiatori e i corteggiati sono tutti perfetti e super fighe e per qualche serata in discoteca guadagnano quanto un anno di un operaio , chi se ne fotte. Tette, cosce e il messaggio che la vita è tutta un viaggio ed alberghi di lusso, mi piace. Porca miseria,la pubblicità. Cambio un attimo canale, metto sulla Rai e becco Fazio, ma che palle, sto Pdiota di merda, tu guarda quando deve guadagnare sto sinistrato del piffero. È uno schifo. Dai ritorniamo da Tina che sicuramente avrà qualcosa di interessante da dire su Alice e Carlo che ieri hanno fatto una bellissima serata nella discoteca qua vicino, per entrare si pagava 50 euro, ne è valsa la pena so troppo forti e lei è troppo tosta.
C'è caldo mi assopisco, cullato dal mio condizionatore. Mi sveglio alle 3 e mezza di notte. Ho sete, ma è sabato sera, sicuramente la discoteca a due isolati da qui sarà ancora aperta, ci faccio un salto, dai almeno un aranciata. Ci vado, è pieno stasera, qualcuno è finito stravaccato sul divano, chi in posizione sconveniente e qualcun altro balla come posseduto da qualche strana presenza. Mi avvicino al bancone e il ragazzo dietro al bancone mi chiede se voglio bere un cocktail che ha inventato lui, una bomba alcolica ci tiene a precisare. Io gli faccio notare l'ora, ma lui mi dice che hanno tolto tutti i limiti di orario alla distribuzione di bevande alcoliche. Cavolo, bravi, d'estate è giusto così, poi l'alcol mica fa male come le droghe. Dopo 4 di questi cocktail decido di ritornare a casa. Salgo in auto e durante il tragitto noto che è aperto uno di quei negozietti di canapa light. Penso di prendere qualcosa, così per rilassarmi e per provare a dormire. Entro in negozio, ma dopo poco io e il gestore siamo accerchiati da polizia, carabinieri e guardia di finanza. Dopo qualche manganellata al proprietario che cerca di spiegare che è tutto legale e che il contenuto dei suoi prodotti e tutto nei limiti della legge, arrivano da me. Io cerco di spiegare che sono lì per curiosità, che venivo fuori da una discoteca dove avevo bevuto qualche bicchierino in più ed ero lì così per vedere per la prima volta questi negozi. Nessun alcol test, ma continuavano a chiedere se avevo comprato qualcosa, continuo a dire di no. Mentre continuiamo a parlare noto un auto in fiamme fuori dal negozio con una donna all'interno. Un negro esce dalla sua macchina e si fionda all'interno di quella in fiamme, cercando di estrarre la donna. Faccio notare tutto alle forze dell'ordine, dicendo che sicuramente il negro vorrà abusare della donna una volta tirata fuori dall'auto, approfittando della situazione. I poliziotti mi salutano velocemente e mi avvisano che non vogliono vedermi più in negozi come quello e che presto li chiuderanno tutti. Vanno sul luogo dell'incidente, iniziano a manganellare il negro e poi riescono a tirare fuori la donna, che bravi, intanto il negro viene ammanettato e portato via. Ritorno a casa e mentre mi faccio una tisana accendo la tv. Bellissimo. Hanno arrestato quella troia crucca che ha violato il nostro blocco navale e quelle 40 merde a bordo non verranno da noi, che bello da domani la mia vita sarà sicuramente una favola. Ma sento dei rumori in salotto, corro a prendere la pistola, stavolta sti zingari di merda li faccio fuori. Eccolo là cerca nel mio mobiletto dei dischi, è di spalle, adesso lo brucio, sparo, ma la voce del lamento mi sembra familiare. Cazzo è mio fratello, che cazzo ci faceva qua a quest'ora. Era andato a bere anche lui qualche cocktail da quel ragazzo e gli era venuta voglia di ascoltare quel disco che mettevamo su da ragazzini quando eravamo un po tristi. Corro all'ospedale in questa bellissima Italia. Al pronto soccorso ci sono negri, tanti negri. Sti operatori aiutano tutti, ma proprio tutti, ma perché pure sti sporchi negri. Stavolta però passiamo avanti noi, mio fratello è grave e mentre lo accompagno dentro, uno sporco negro, al quale eravamo passati davanti, ormai era il suo turno ed era lì da 4 ore, mi chiede se avessi bisogno di qualcosa. Corro dentro da mio fratello, speriamo che in questa meravigliosa Italia gli salvino la vita.
L'odio acceca e deforma la verità, dando una visione distorta delle cose.
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