Six osservò lo specchio. Era l'unico intatto.Sapeva esattamente cosa fare. Lo prese.
Si diresse verso la stanza dove si trovava The Lady. Portava stretto lo specchio tra le mani.

La stanza era completamente buia,fatta eccezione per per una luce in mezzo alla stanza.

Lei è solo una mania.

Six si avviò nel l'unico posto illuminato. I suoi passi rieccheggiavano nella camera.

Appena si trovò in mezzo alla stanza una figura con in volto una maschera bianca,un kimono e una folto chioma si avvicinò a lei.

È solo il riflesso della sua anima.

Six puntò lo specchio verso il viso di The Lady. Questo emanò una specie di aurea che la fece cadere.
The Lady si ritirò nell'oscurità,mentre cercava di coprirsi il viso.

L'eterna bellezza non esiste.

Six si rialzò. La luce si spostò in un'altra parte della stanza. Lei si diresse verso di essa,con lo specchio fra le braccia.

Le manie vanno distrutte.

Ripetè quell'operazione più volte,fino ad quando lo specchio le si ruppe in mano frantumandosi in minuscoli pezzi. Six vide The Lady stesa a terra dolorante.

Non sapeva cosa fare. Fino a quando una stretta allo stomaco le chiarì , idee.

Six si diresse verao di lei barcollando. Quando le fu abbastanza vicina iniziò a divorarle il collo. Sentiva il suo potere trasferirsi a lei.
Si fermò solo quando il senso di fame cessò.

"Non sarebbe successo se tu non mi avessi abbandonata...mamma...".

Ora Six si poteva ritenere libera.

Mentre scendeva le scale notò il dipinto di una ragazza,con il cappuccio alzato Dove si poteva vedere solo un tenue sorriso. Era lei.

Quando arrivò alla porta,aprì quest'ultima e da quel momento gli ospiti iniziarono a saltarle addosso.

Dalle loro bocche usciva una specie di foschia nera:la loro anima.

Six si sentiva,per la prima volta,potente.

Quando tutti gli individui,che si trovavano nella stanza,erano stesi a terra senza vita, Six si diresse verso l'enorme portone.

Appena lo toccò,con la mano minuta,questo si aprì.

La luce l'accecò. Da quanto tempo che non la vedeva? Settimane? Mesi? Anni?

Dopo il portone,c'era una lunga scalinata che conduceva verso la libertà.

Salì le scale.

Ogni passo che faceva sentiva l'aria fresca le passava tra i capelli corvini.

Arrivata all'ultimo gradino si sentì osservata. Quando si girò vide i piccoli elfi che la guardavano.

Si aspettava che quest'ultimi la seguissero,ma restavano lì ad osservarla.

"Gli ultimi saranno gli ultimi,perchè i primi sono troppo distanti per essere raggiunti..."
Bisbigliò Six per poi andare verso l'esterno.