a particular meeting
Una richiesta di emiliaelucia :)
La ragazza stava camminando incerta per un vicoletto. Era già da due anni che era ritornata nella sua città,dopo essere stata catturata da uno strano uomo,che il suo volto era coperto da un grosso cappello,in quello stesso vicolo.
Non era uscita da circa un mese da casa e l'ultima volta che aveva messo un piede fuori casa,era armata di un coltello. Le sue ansie e le sue paure ogni giorno avevano il sopravvento su di lei,dopo essere stata nelle...fauci...
Quel giorno aveva deciso di dover superare tutto quello ponendo fine alla causa principale dei suoi incubi. Ovvero? Quello stesso uomo,che solo dopo scoprì che si chiamava Ferryman,lo sognava ogni singola notte,invece le altre "cose" delle fauci le erano quasi del tutto svanite dalla mente.
Teneva stretto in mano un coltello che usavano i macellai.
Le sue gambe tremavano,ma non si fermava: era determinata a compiere il suo obiettivo. Dopo aver fatto un lungo sospiro i suoi piedi iniziarono a muoversi più velocemente,fino a quando iniziò a correre.
Si ritrovò nello stesso luogo dove aveva incontrato Ferryman,assieme a sua sorella Lucia.
"DOVE SEI?! FATTI AVANTI! IO NON HO PAURA DI TE!"
Iniziò ad urlare,Emilia,mentre teneva vicino al petto il coltello.
Si sentirino dei pesanti passi e nell'ombra lo vide. Ferryman si portò una mano sul cappello,come se fosse sorpreso di rivederla ancora viva.
Emilia strinse ancora di più il coltello.
Fece per partire all'attacco,ma Ferry tirò fuori dalla tasca del suo giubbotto un qualcosa e si abbassò alla sua altezza.
Quando gliela porse vide le sue vecchie scarpe,che aveva perso mentre correva per cercare di sfuggire da lui.
Gliele stava porgendo come segno di pace? Emilia sperava di sì.
Guardò il coltello per poi osservare le scarpe. Lo fece cadere a terra con un grande tonfo,per allungare le mani verso esse.
Quando Emilia le prese Ferryman iniziò a battere delicatamente le mani. Gli occhi della ragazza iniziarono a diventare lucidi. Dopo che si passò una manica sotto alle palpebre si avvicinò all'omone,mentre spalancava le braccia.
Lo abbracciò più forte che poteva.
Non se la sentiva più di ucciderlo.
Tre mesi dopo.
Emilia stava offendo a Ferryman una fetta di torta di frutti di bosco,che aveva fatto sua madre.
"Prendi" disse la ragazzina mentre gliela porgeva.
L'uomo prese la fetta con due dita,mentre spostava leggermente il cappello per poi mangiarla.
Emilia emise una piccola risatina.
Così posarono settimana,mesi e anni.
Ogni sete giorni lo andava a visitare,alcune volte accompagnata da Lucia.
Spero che il racconto ti sia piaciuto :3
Grazie di avermi contatto: è stato un piacere fare questa storia.
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