Storia 89

Mi svegliai come il tuono rimbombò, giusto in tempo per vedere mancare la corrente. Il mio cane era nel panico, come al solito. Lui odia le tempeste. Quando la luce scompare, lui scorrazza di stanza in stanza, con le sue unghie che ticchettano sul pavimento. Non ho mai visto un animale così spaventato del buio.

Mentre stavo rovistando nel mio comodino cercando una torcia, lui si fermò e guaì. "Calmati Max, la sto cercando." Sentii le sue unghie contro il pavimento come lui trovò la strada per tornare verso di me al buio. Tirando finalmente fuori la torcia, la accesi per farlo sentire meglio. "Forza Max, ho la luce." Esaminai tutta la stanza con la luce dal mio letto, catturai una parte del suo naso da dietro una libreria. "Forza Max, va tutto bene." Tirò la testa fuori a malapena, con uno sguardo di puro terrore nei suoi occhi, poi la rimise dentro di nuovo.

"Pazienza. Comunque ho sete." Mi alzai ed andai in cucina, poi mi bloccai completamente. Quello che c'era davanti di me mi fece quasi vomitare. Disteso sul pavimento c'era il mio cane, in una pozza di sangue. La sua testa era stata tranciata. Come cercai di riprendermi, sentii un ticchettio di unghie che si stava avvicinando da dietro di me.

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