Capitolo 1 (pt. 2)
Capitolo 1 (pt. 2)
La sera prima non avevo dormito per niente, mi agitavo nel letto spaventata all’idea di andare all’università. non vedevo l’ora, ma ero comunque molto spaventata. Il viaggio in macchina durò poco, un’ora e quarantadue minuti. Non avevo molto da fare così contai ore e minuti. Seattle da Ellensburg non era molto lontana, così non sarei stata distante da casa e mia sorella sarebbe potuta venire quando voleva. Quando mia sorella parcheggiò io scesi dalla macchina e presi le mie due valigie.
“dammi questa, ti raggiungo fra poco, vai avanti!”
Disse dirigendosi verso un bar.
“come?! Mi lasci sola?”
Chiesi spaventata. Ero una ragazza impacciata, e timida, se ci fosse stata lei con me sarebbe stato più semplice fare amicizia con la mia coinquilina, ma ovviamente lei alzò gli occhi al cielo e sbuffò lasciandomi sola sul marciapiede. Mi diressi verso i dormitori comuni. Quando oltrepassai la porta mi ricordai che lei aveva il foglio con scritto il piano ed il numero della stanza e mi maledissi mentalmente. Ricordavo il numero della stanza, ma non il piano. Mi venne la paura che se avessi sbagliato piano sarei finita in quello dei ragazzi, arrossii all’idea e volevo uccidermi. Cosa potevo fare? Fidarmi del mio cervello? Bhe, era l’unica soluzione. C’erano sei piani, così provai con il terzo, e una volta arrivata di fronte il mio numero bussai, non avendo le chiavi.
Appena la porta si aprì, comparve di fronte a me un ragazzo alto, muscoloso, con delle spalle larghe ed i capelli neri. Rimasi inebetita dall’immagine di quel ragazzo con solo dei pantaloni di tuta addosso. Aveva un sorriso sghembo che disegnava una piccola fossetta sulla guancia. I miei occhi e la mia bocca rimasero spalancati finché non parlò.
“hei tesoro! Serve aiuto?”
Mi ricomposi velocemente. Guardai il suo torace perfetto, aveva dei tatuaggi. Sul suo braccio sinistro c’era un serpente che intrecciava anche l’avanbraccio. Sul petto in alto alla sua destra c’era una scritta che non feci in tempo a leggere, e in basso, tra le ‘V’ del suo bacino c’erano delle lettere romane, era un numero, ma prima che potessi leggerlo fece finta di tossire ed io alzai immediatamente lo sguardo e arrossii violentemente: lo stavo fissando.
“serve aiuto?”
Richiese ridendo ed io lo guardai negli occhi cercando di formulare una frase coerente.
“n-no…cioè..ho sbagliato piano! Sai dirmi dove inizia quello delle donne?”
Chiesi con voce tremante e mi maledissi nuovamente. Mi stavo odiando. Perché ero così impacciata con i ragazzi? Scossi la testa leggermente.
“inizia dal quarto piano piccola!”
Sorrise e mi fece l’occhiolino, dopo un po’ sentii una voce femminile che gemeva da dentro.
“Trav..ti sto aspettando!”
Ed io arrossii nuovamente.
“bene. Grazie ciao!”
Scappai senza lasciarlo parlare e salii al quinto piano, dove si trovava la mia stanza, e vidi mia sorella sulla soglia.
“ti chiamo da ore! Dov’eri?!”
Urlò lei facendo girare delle ragazze, abbassai la testa e spinsi i capelli all’indietro quando la rialzai.
“per colpa tua ho sbagliato piano e mi sono ritrovata di fronte un ragazzo con i pettorali al vento che sembravano urlassero ‘che bell’aria fresca’”
Dissi ironica e le presi le chiavi dalle mani, aprii la porta e mi ritrovai di fronte una biondina con i capelli mossi e corti. Si girò e le vidi gli occhi azzurri. Era bella.
“oddio tu devi essere la mia compagna di stanza! Sono felicissima di conoscerti!!”
Saltò sul posto e poi venne ad abbracciarmi, o a strangolarmi, stavo decidendo.
“si! Sono Diana, piacere”
Le porsi la mano appena si allontano, ma forse per lei le strette di mano erano banali perché quando disse “piacere Angy” mi saltò nuovamente addosso. Risi mentalmente perché mi ricordava mia sorella e capii che sarei subito andata d’accordo con lei.
“sono arrivata ieri sera, con mio padre, quindi mi sono sistemata le cose in quell’armadio, quindi quello al muro, insieme al letto, è il tuo.”
Perfetto. Amavo dormire nei letti vicino al muro, già mi piaceva.
“va bene allora…comunque lei è mia sorella, Megan…dormirà qui solo per stasera, se non ti dispiace!”
Dissi presentandole.
“dormire? E chi dorme stasera!”
Disse Megan ridendo.
“oddio! Anche voi venite alla festa delle matricole?”
Urlò lei entusiasta…si, era proprio come mia sorella.
“certo!”
Disse la bruna accanto a me.
Dopo esserci sistemate ci mettemmo il pigiama e scegliemmo i vestiti per la sera. Dopo un po’ raccontai la mia figura di merda e risero come due malate mentre io pensavo che come inizio era stato orribile.
“come hai detto che si chiamava il ragazzo?”
Chiese Angy.
“quella ha detto Trav…quindi suppongo Travis?”
Dissi ragionandoci su. I suoi occhi si illuminarono e scattò in piedi.
“oddio. Hai conosciuto Travis Johnson!”
Urlò lei saltellando con le mani sulla bocca.
“scusa…ehm, chi?”
La guardai con un punto interrogativo sulla faccia.
“Travis Johnson. È il capitano della squadra di football, la allena mio padre, quindi conosco ogni singola persona, e da come l’hai descritto sembra proprio lui!”
Mi sentii fortunata, ma poi pensai: perché dovrei? Era solo un altro montato pieno di ragazze intorno. Non mi interessavano i tipi come lui, e non mi erano mai interessati. Il mio tipo ideale era un ragazzo a modo, simpatico ed intelligente, ma anche carino. Si, forse mi accontentavo di poco oppure sembravo una di quelle solite idiote a cui non piaceva il ragazzo più popolare della scuola, ma semplicemente non mi importava avere ciò che tutte potevano avere.
“oh…”
Dissi semplicemente.
“oh? È il ragazzo più popolare, più testardo, più misterioso di questa università!”
Urlò Angy risedendosi sul suo letto.
“oddio… - sospirai – mi sembra di essere tornata al liceo”
Mi misi una mano in faccia. Solo che ero senza apparecchio e più curata.
....
Il pomeriggio lo passammo a sistemare le cose, a conoscerci e a scegliere cosa mettere alla festa. Io optai per una maglietta corta di jeans, con una cerniera sul davanti e una gonna stretta nera di pelle.
"ti si vede la pancia...mmh no."
Mia sorella si avvicinò a me e mi alzò la gonna fin quasi sotto il sedere, coprendomi così la pancia, ed io la guardai male. Era meglio prima.
Lei aveva un vestito blu attillato di sopra e sotto aveva delle balze che le arrivavano sotto il sedere, Angy, invece, aveva dei pantaloncini con un mini top. Eravamo tutte troppo nude per i miei gusti. Mi piaceva mettere gonne o vestiti, ma non troppo attillati o troppo corti, e odiavo quelle persone che si denudavano per mettersi in mostra. I miei vestiti li aveva scelti mia sorella, ma dovevo ammettere che mi piacevano.
Uscimmo dalla camera verso le nove e mezza e prendemmo la macchina di Angy. Intorno a noi c'erano molti studenti che si incamminavano verso le loro macchine con vestiti eleganti, vestiti corti, e persone che per me erano nude.
Entrammo nella macchina ed io mi sedetti davanti. Speravo in una serata tranquilla, senza alcool o fumo, ma appena arrivammo di fronte quella villa c'era gente con bicchieri rossi in mano, gente che rideva e che giocava al gioco della bottiglia. Avevo paura di vedere cosa c'era dentro, se fuori era in quel modo.
Megan aprì la porta e una nuvola di fumo ci accolse. Dentro era pieno di gente, ma si riusciva a camminare. In ogni angolo c'era gente che ballava, altra che si strusciava contro qualcuno e gente che si scolava bicchierini di Jack Daniel's uno dopo l'altro. Chissà com'era. Fino ad allora avevo assaggiato la vodka alla pesca, lo spumante ed il vino, niente di speciale, ma non amavo gli alcolici, almeno credevo.
Mia sorella urlò un 'woh' nel mio orecchio ed io sussultai. Non si riusciva a sentire molto, la musica era alta e la gente doveva urlare pur di sentire. Angy ci prese per mano e ci portò in giro per la casa fino ad arrivare alla cucina. Anche lì c'era gente, ma di meno in confronto alle altre stanze. Mi guardai intorno e notai un ragazzo e una ragazza baciarsi, lui era vestito con dei pantaloni verde scuro, una camicia bianca e delle scarpe bianche...che abbinamento. Accanto c'erano due ragazzi, e subito ne riconobbi uno. Di fronte a lui c'era una ragazza, decisamente poco vestita, che si intrecciava un ciuffo di capelli tra le dita e rideva, mentre lui, con una camicia bianca, il colletto aperto, e dei pantaloni neri le guardava il davanzale. Alzai gli occhi al cielo e andai da Angy.
"hei, è quello Trav?"
Chiesi senza girarmi a guardarlo, lei si sporse e guardò lui e il ragazzo accanto.
"hei Matt!!"
Urlò lei avvicinandosi a loro, mi prese dal braccio e mi portò con se. Si avvicinò al fatidico 'Matt' e lo baciò sulle labbra ed io spalancai gli occhi. Era un ragazzo alto, biondo con gli occhi verdi. Aveva una maglia nera con lo scollo a 'v' e dei jeans.
"lei è Diana, la mia compagna di stanza!"
Disse presentandomi, sfoggiai un sorriso e gli porsi la mano, la strinse e mi sorrise.
"piacere, io sono Matt! È un piacere"
Dopo un po' mi sentii osservata, e appena girai lo sguardo trovai Travis a guardarmi ed io arrossii. Mi girai dall'altra parte ascoltai il discorso di Angy e Matt. Parlavano della festa e di un certo Dan.
"chi è Dan?"
Chiesi, non l'avessi mai fatto. Qualcuno dietro di me cominciò ad urlare come un indiano e mi spaventai. Mi girai e vidi il ragazzo dai pantaloni verdi con la camicia sbottonata, appena finì di urlare parlò.
"qualche pupa mi ha nominato?"
Urlò e mi fece l'occhiolino. Mi prese da un fianco poggiandomi a se ed io per poco non gli vomitavo addosso.
"hei pupa, Dan può darti ciò che vuoi, basta chiedere."
Feci una faccia schifata e lo allontanai con un dito.
"grazie, ma da te non voglio niente"
Lo guardai con le sopracciglia alzate e lui si mise a ridere di gusto.
"difficile la ragazza"
Lo fulminai con lo sguardo e mi girai verso Angy con fare preoccupato.
"oh, si...ehm lui è Dan."
Sorrise scusandosi.
"Dan lei lasciala stare, va da Erica"
Disse Matt ridendo. Immaginai che Erica fosse la ragazza di prima.
"D. vieni qui!"
Urlò Megan da dietro di me.
"prova questo."
Disse porgendomi un bicchiere rosso, ed io feci una smorfia.
"Megan...no."
Dissi seria.
"andiamo! Ci sarà qualcosa che vorrai provare, ricordi? Vivi la vita e tutto il discorso?"
Sospirai e decisi che, divertirmi, per una volta non mi avrebbe fatto male.
"il Jack..come lo chiami tu...almeno credo."
I suoi occhi brillarono ed un sorriso si disegnò sul suo viso. Mi presa dal braccio e mi portò al tavolo, prese tre bicchierini piccoli e me li porse.
"ne volevo uno."
Dissi guardandola male.
"non si può, il primo farà schifo, il secondo di meno, e con il terzo sentirai il bruciore."
Sapevo che mentiva, perché il suo sorriso era un sorriso di scuse e non di felicità. Presi il primo bicchiere e lo buttai giù, come mi aveva insegnato lei. Era amaro, troppo. Presi l'altro ed il terzo ed in pochi secondi erano finiti, e sentivo di volerne ancora. Mia sorella aveva uno sguardo allibito, poi scoppiò a ridere.
"sei un mostro sorellina, ancora?"
Annuii insicura. Ne riempì altri tre e li bevvi subito. Dopodiché sentii la testa girare e mi spaventai leggermente, in seguito mi sentii leggera, e cominciai a ridere. Andammo sulla pista da ballo con Angy e Matt e cominciammo a ballare. Mia sorella dopo due cocktail cominciò a ballare con un tizio tatuato e con piercing, io mi muovevo con Matt ed Angy a ritmo di "we found love" di Rihanna. Saltavamo e urlavamo, dopo un po' che ballavo mi sentii stanca e andai ad appoggiarmi al muro in cucina, dove prima c'erano Travis e Matt. Infatti, poco dopo, arrivò lui, ma prima di avvicinarsi baciò una ed io distolsi lo sguardo e mi sventolai con la mano.
Quando riaprii gli occhi era di fronte a me.
"hei...tu sei la fissatrice."
Rise e mise una mano sul muro accanto alla mia testa.
"la?"
Risi di gusto.
"e così ti chiami Diana...è un bel nome... - mi accarezzò la guancia - dolce, gentile, puro e...sexy"
D'un tratto ero tornata in me e sentivo il cuore martellarmi nelle orecchie. La stanza era insolitamente piccola e sentivo caldo. Le orecchie e le guance si erano arrossate e lui rise poggiando nuovamente la mano sul muro.
"grazie...?"
Dissi non sapendo che dire.
"tu sei sexy...e pretendo un bacio da quelle labbra carnose."
Non ebbi il tempo di ribattere che le sue labbra erano sulle mie, e le nostre lingue si incontrarono facilmente, quando si staccò mi sembrò strano...non volevo che si staccasse. Era uno di quei baci lenti e dolci, fin quando non vidi il suo sorriso strafottente. Dopo un po' arrivò Dan.
"accidenti amico...non puoi derubarmi così."
Gli diede dei soldi e sul viso di Travis comparve un sorrisetto strafottente. Spalancai la bocca e gli lasciai un cinque sulla guancia, facendo ridere Dan. Mi allontanai immediatamente e ritornai nell'altra stanza. Megan mi prese da un braccio e mi porse un picchiere pieno di un liquido sconosciuto. Feci spallucce e lo bevvi tutto, mentre mia sorella rideva e diceva che ero incredibile. Raccontai in pochi secondi cos'era successo e mia sorella mi diede il cinque, disse che alle feste succedeva e che non dovevo sbalordirmi. Ricominciammo a ballare e nella serata bevvi altri cocktail e bicchierini di cose non identificate. Del resto zero. Buio totale.
...
Una luce fioca mi colpì gli occhi e fui costretta ad aprirli, appena lo feci la testa cominciò a pulsarmi e farmi male. Sentivo il braccio destro indolenzito e le gambe pesanti. Quando misi a fuoco non riconobbi il soffitto del mio dormitorio. Mi misi a sedere e mi guardai intorno. Infatti non ero nella mia stanza. Mi tenni la testa dolorante e mi alzai da quel letto. Avevo addosso dei boxer ed ero senza reggiseno. Spalancai gli occhi spaventata e mi guardai intorno. Vidi mia sorella con una maglietta larga e le sue mutande e infine vidi altre tre figure...due erano Angy e Matt, lui era su di lei solo in boxer, mentre lei era con l'intimo, ed erano per terra. Infine nel letto dov'ero io, vidi Travis nudo. E divenni rossa. Mi misi le mani sulla bocca per calmarmi e non urlare. Andai verso mia sorella e la strattonai tenendole la bocca tappata.
"shh..sono tua sorella, apri gli occhi e alzati senza dire una parola."
Dissi a bassa voce. Lei aprì gli occhi e si alzò, come le avevo detto, il tempo di guardarsi intorno che quasi gridò.
"oh cazzo!!"
Le tappai la bocca, ma era troppo tardi. Vidi il mio reggiseno per terra e lo misi velocemente.
"cazzo Matt dì all'oca della tua ragazza di fare più piano!"
Urlò Travisi alzando sulle mani. Si guardò e notò che era nudo. Si alzò senza vederci ed io mi coprii gli occhi. Quando li riaprii aveva dei boxer addosso e ci fissava, mentre mia sorella era a bocca aperta. Le diedi una gomitata e lei tossì.
"che succede?"
Matt si alzò e così fece anche Angy. Ci guardammo per vari minuti, dopodiché parlai.
"non per immischiarmi nei fatti vostri, ma...perché ho addosso i boxer tuoi?"
Indicai Travis guardandolo con occhi spalancati.
"perché non ho il reggiseno?"
Megan abbassò lo sguardo sulla sua maglia, dopodiché si girò per cercarlo e lo prese da terra, era vicino il mio.
"io...io vado al bagno. Lasciami i boxer qui, grazie."
Spalancai la bocca e lui sparì.
"io vado in camera mia, voi vestitevi..."
Disse Matt tenendosi la testa, sembrava stranamente calmo, e anche Angy. Mi misi le mani nei capelli e mi sedetti sul letto.
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#SPAZIOME#
Salve a tutti, è finito il primo capitolo, come vi sembra la storia fin qui? Spero vi piaccia e che continuerete a leggerla, perché ci saranno molte sorprese. Cosa avrà fatto Diana?
CONTINUO A +5 COMMENTI (spero vivamente che li superiate)
Grazie a tutti, alla prossima! ❤
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