AUGURI UNDERTALE! +2

It started out as a feeling

Which then grew into a hope

Which then turned into a quiet thought

Which then turned into a quiet word

And then that word grew louder and louder

'Til it was a battle cry

I'll come back

When you call me

No need to say goodbye

Just because everything's changing

Doesn't mean it's never been this way before

All you can do is try to know who your friends are

As you head off to the war

Pick a star on the dark horizon

And follow the light

You'll come back

When it's over

No need to say goodbye

You'll come back

When it's over

No need to say goodbye

Now we're back to the beginning

It's just a feeling and no one knows yet

But just because they can't feel it too

Doesn't mean that you have to forget

Let your memories grow stronger and stronger

'Til they're before your eyes

You'll come back

When they call you

No need to say goodbye

You'll come back

When they call you

No need to say goodbye.







Undertale: la storia dell'Underground

Cos'è Undertale?
Un videogioco, mi risponderete.
Eh beh, avete ragione.
È un videogioco, un RPG per essere precisi.
Ma perché allora noi abbiamo scelto lui?
Cos'ha di speciale? Qual'è il suo punto di forza?
Di grafica, proprio nulla.
È molto famoso? Diciamo.
Ma cosa si cela dietro questo gioco?
Si celano i valori della vita, i sentimenti, la realtà, dei concetti nascosti.
La maturità.
Il gioco parla di noi, che cadiamo in quel misterioso Underground pieno di mostri.
Ma con mostri noi non intendiamo quelli che siamo abituati a conoscere.
Solo, un'altra razza.
Una particolarità che ha questo gioco, è quella di essere differente dagli altri già dall'inizio.
Chi siamo noi?
In Undertale, noi non uccidiamo, non sconfiggiamo i nemici per prendergli le monete, i diamanti, gli oggetti, i premi, i livelli.
Il gioco non si ferma a questo.
O almeno, non è quello lo scopo.
C'è il tasto MERCY
c'è il tasto CHECK
Perché lui si immedesima in noi
Se tu fossi davvero lì.
Se quello non fosse un videogioco,
Tu li uccideresti mai?
Undertale ti insegna anche ad affezionarti, a creare legami.
Undertale ti insegna che c'è un altro modo oltre a quello che conosciamo, non ci sono paraocchi.
Tu puoi scegliere, cavolo TU NE HAI LA POSSIBILITÀ!
Tu puoi scegliere di non fare come tutti fanno, di cambiare, di fare IL TUO FINALE.
Tu non solo puoi risparmiare, ma puoi salvare, puoi fare amicizia, puoi parlare, puoi andare agli appuntamenti, puoi fare battute orribili.
Cosa sceglierai?
E parlando anche del concetto di "reset"
Siamo sempre stati abituati a vederlo come "ho perso, rifaccio".
No, non in Undertale.
In Undertale esiste il reset, ma forse qualcuno lo sa...
E ti fa sentire in colpa per ciò.
Perché tu ti annoi, Undertale è un videogioco da giocare e rigiocare, da ricominciare.
Tanto è solo un videogioco, giusto?
Ma se qualcuno sapesse?
Se qualcuno avvertisse che tu hai ricominciato?

"To know we got past the barrier yesterday,
But back in the Underground today?" (Dust)

Un incubo.
E vogliamo parlare della Genocide?
Chi non ha pianto? Chi non si è sentito in colpa?
Io vi sfido a dirmi di no.
Perché Undertale ti fa CAPIRE che uccidere non è una cosa qualunque, se tu fossi davvero Frisk, davanti a Toriel, davanti a Papyrus, davanti ad Undyne, avresti mai avuto il coraggio?
Probabilmente no, ma è solo un gioco.
Eppure Sans ci supplica.
Ci dice "se siamo davvero amici, per favore, non tornare mai più."
L'unica cosa che vuole è suo fratello indietro.
Quel fratello che fino all'ultimo ha creduto in noi.

Undertale ha una trama nascosta.
Tu devi capirla fino in fondo per apprezzare quel gioco.
E alla fine, amerai tutti i personaggi.
Perché anche se sono mostri, sono dannatamente umani.
Hanno tutti il loro pregio e il loro difetto, nessuno è perfetto, ma si completano.
Perché loro sono così, e noi li accettiamo perché nelle loro imperfezioni, sono ciò che caratterizza il gioco.

Flowey mi ha fatto capire cosa volesse dire essere soli.
Cosa volesse dire non poter avere aiuti, essere costretti a vivere in quel circolo che non finirà mai.

Toriel mi ha insegnato ad essere sempre gentili, a guardare OLTRE lo stereotipo che tutti addossano a qualcuno, e ad accoglierlo e a trattarlo come merita, perché lui/lei non è come gli altri.

Sans mi ha insegnato tante di quelle cose...
Mi ha insegnato a combattere una battaglia impossibile fino all'ultimo a costo della vita per proteggere i propri valori, i propri amici.
Mi ha insegnato a rimanere con il sorriso di fronte alla situazione più brutta.
Mi ha insegnato ad avere pietà.
Mi ha insegnato ad amare.

Papyrus mi ha insegnato ad essere felici, ad avere autostima, a farsi forza e a trovare il lato positivo in tutto, perché con la determinazione anche il più improbabile dei traguardi può essere raggiunto.
Mi ha insegnato ad essere gentile.

Undyne mi ha insegnato a difendere la patria.
Ad essere fedeli, ma anche ad essere onesti.
A non scoraggiarsi mai quando un qualcosa lo vuoi veramente, ad essere forti.

Alphys mi ha insegnato ad essere me stessa.
Ad essere umile, ad essere ingegnosa, ma a rimare ciò che sono sempre e comunque, perché esiste qualcuno che ti apprezza così come sei.
Mi ha difeso, e mi ha fatto ridere.
È un personaggio misterioso, che nasconde un'immensa solitudine e tristezza.
E cosa più importante, non la puoi combattere. Mai. In nessun caso.

Mettaton mi ha insegnato lo stile, l'eleganza, e a non arrendersi mai quando qualcosa ci piace veramente e ci appassiona, a non buttarci giù.
Può sembrare vanitoso, proprio come Papyrus, ma in realtà ad un complimento si scioglie.
Era l'idolo di tutti, e sempre lo sarà.

Asgore...mi ha fatto capire cosa volesse dire essere un Re.
Vuol dire avere dei pesi sulle proprie spalle, vuol dire essere costretto a fare un qualcosa anche se non è nel suo animo gentile.
Vuol dire dover mettere a primo posto il proprio popolo.
Asgore è la persona più premurosa e affettuosa che io possa aver incontrato.
Ma per il suo popolo, capisce di dover essere disposto anche a questo.
Ma soprattutto, lui è un padre, senza più entrambi i suoi figli e sua moglie.
Lasciato solo, abbandonato.

Asriel? Asriel mi ha insegnato tante cose.
Mi ha insegnato a mettere la felicità altrui prima della mia, mi ha insegnato a cedere a qualcuno che ha ancora speranza, senza egoismo, e ad essere felici per noi perché se noi non possiamo dare quello che serve a qualcuno, per la felicità di quel qualcuno impariamo a metterci da parte, sebbene tristemente, ma pur di far tornare una famiglia gioiosa.
Mi ha insegnato a perdonare, e ad accettare il proprio destino.

E per ultima, ma non per importanza.
Chara.
Chi è Chara?
La bambina genocida?
Sbagliato.
Chara era come noi giocatori.
Un umana, che stanca di vivere nella società, nell'umanità, ha provato a suicidarsi, cadendo nell'Underground.
Lì ha trovato una famiglia che gli volesse davvero bene, senza fare distinzioni.
Ha trovato degli amici.
Perché allora tutti la vedono come la cattiva? Quella con il coltello in mano? Quella che preme il tasto fight?
Perché mai Chara dovrebbe uccidere i mostri, che sono stati la sua casa?
Perché non è stata lei, semplice.
NOI abbiamo deciso di fare un genocidio, e lei, guardandoci per tutto il tempo, alla fine della Genocide comparirà.
E ci dirà che ha imparato da noi.
NOI abbiamo ucciso tutti questi mostri, non Chara.
Grazie a noi, lei ha sviluppato un'indole di violenza.
Ma Chara non era così, non lo è mai stata, odiava gli umani, ma non ha mai voluto ucciderne uno.
Ma adesso che le abbiamo insegnato come comportarsi quando si ODIA, lei ci ha proposto di fare lo stesso con gli umani.
Perché Chara non è comparsa nella pacifist? Poteva farlo benissimo, con la stessa facilità con la quale è comparsa nella Genocide.
Per lo stesso motivo di Asriel.
Lei ha visto che non ce n'era bisogno, che andava bene così, perché rovinare, perché incasinare?
Si è messa da parte, la sua vita era finita, e tutti erano contenti fuori dall'underground.
Ecco chi è Chara.
Una bambina, una ragazza, non si sa.
Ma è come noi, anzi forse piu buona, semplicemente impara da noi.
Se noi facciamo la Genocide, lei imparerà ad essere cattiva.

Ebbene, ecco una PICCOLA parte del perché Undertale mi piace, posso solo dire che mi ha insegnato a vivere.
E il fandom, UN GRANDISSIMO STUPENDO FANDOM è ancora vivo.
Dove mai si sono visti gli AU?
È tutta creazione, inventiva, originalità.

Come ultima cosa, volevo dire GRAZIE ad Undertale.
Ed un "vi voglio bene" a tutti voi.
Spero che l'edit vi sia piaciuto, non è venuto come speravo ma ci ho provato ahah.
Questo era il mio speciale per questo giorno.
Il video sopra non è mio, tutti i crediti all'artista. ^^

Tanti auguri a noi, perché NOI siamo Undertale.
Auguri, E che tutto questo persista.

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