Prologo: che cribbio succede?

- Su, forza, bambini, tutti dentro! Mamoru caro, vai ad accendere il riscaldamento della villa, per favore!-
- Certo, Kerria sensei!-
Mamoru entrò insieme ai suoi compagni di classe, seguiti a ruota dalla loro professoressa, ignari di essere osservati.

Passarono molto tempo intenti a disfare le valigie, mentre la professoressa era tranquilla nella sala, davanti al camino.
Il fuoco scoppiettava, ma tanto era solo uno schermo con del fuoco finto, anche se il camino era vero.
Probabilmente l'avevano progettato per babbo natale.
Si avviò verso gli scuri, ancora chiusi, e nonostante il fatto che fuori fosse notte e tirasse un forte vento, decise di aprirli.
- Ma che ca...-

Davanti alla finestra, tra la casa e il mondo esterno, c'era un disegno. Sembrava il poster di un qualche bimbo dell'asilo, e raffigurava in un modo molto approssimativo un paesaggio innevato.
Tese una mano, ma si rese subito conto che era appeso a un muro.
Li avevano murati dentro?
Che diamine?!
Corse ad aprire tutti gli scuri, mentre cominciava ad andare nel panico.

Fukuro uscì nel balcone affacciato al primo piano, quello delle stanze.
C'era una ringhiera dorata, e da lì si vedeva molto bene il paesaggio.
Fu così che notò per primo i camion neri parcheggiati davanti alla villa, e il filo spinato e le palizzate che puntavano minaccioso sotto di lui.
- EEEH?!- strillò confuso, mentre altri studenti si rendevano conto della strana situazione.
Corse giù, al piano terra, dove trovò la professoressa intenta a cercare di aprire la porta, con l'aiuto di qualcun altro.
- Sensei, che succede?!-
- Non ne ho idea!-
Tentò inutilmente di armeggiare per un'ultima volta con la maniglia, ma senza successo.
- Che diamine succede...- disse mentre indietraggiava, confusa.

- Ve lo spiego io!- tuonò una voce metallica, sembrava riprodotta da qualche altoparlante.
Poi, si sentì un crash.
Proveniva dal camino.
Lo schermo col fuoco finto era a terra, infranto e dal camino stava uscendo con non chalance una figura maschile in uno smoking.
Portava dei guanti, e sembrava abbastanza giocane.
Portva una sacchetto di iuta metà bianco e metà nero sulla testa, con disegnato dal lato nero con una linea quadrettata un sorrisetto e un occhio grande e sbrilluccicante, e da quello nero, sempre con lo stile "a pixel", un ghingo e un ochio rosso ad ala di pipistrello.
- Siete in un killing game! Io sono Mono Guy, l'Ultimate VideoGame Programmer! Vi ho portati qui e chiusi qui, senza wi fi o altro metodo per comunicare con il mondo, con l'aiuto dei miei fedeli soldati della Disperazione e avete attualmente nella cantina sotto ai vostri piedi quintali di dinamite! Provare ad attaccarmi vi farà esplodere, provare a fuggire vi farà esplodere... allora, volete sentire le regole del mio gioco?-
- Aspetta, che diamine...-
- Allora, dovete uccidere uno dei vostri compagni, o anche due, ma non tre, e farla franca! Se la fate franca, voi uscite mentre gli altri erano eseguiti, altrimenti se il colpevole viene scoperto solo lui morirà e il gioco continuerà!-
- I miei bambini non parteciperanno mai al tuo orribile gioco!-
- Ah, e la professoressa non gioca! Quindi,, lei se vi uccide non potrebbe uscire anche se la facesse franca, e ucciderla non conterebbe come omicidio! Dopo che tre persone, assassino compreso, lo scoprono (i non giocatori non contano) scatterà l'annuncio del ritrovamento del cadavere e inizieranno le indagini! Tutto chiaro, no?- proseguì ignorandoli mentre rientrava nel camino e si attaccava a una corda, che cominciava a tirarlo su.
- Buon divertimento!-

Alla fine, tutti quanti avevano solo un pensiero nella mente.
Cosa c***o è appena successo?

Luoghi disponibili
Primo piano
- Stanze: sono singole, con un letto singolo, un armadio a due ante e un comodino. Hanno un bagno collegato, anche se non molto grande. C'è solo la docca, il water e il lavandino, niente vasca.
- Balcone: dotato di un parapetto dorato e con due vasi sui lati. È raggiungibile da una doppia scalinata dal piano terra. Sotto di esso c'è una barricata di travi appuntite e filo spinato. Dal balcone si può vedere anche una serie di camion neri.
Piano terra
- Sala, dove si trova il camino.
- Cucina; il frigo è quasi vuoto, ma tranquilli, c'è del cibo nella dispensa.
- Sala da pranzo; con una grossa tavola apparecchiata con posate argentate. C'è una sedia a testa, e sui piatti ci sono dei tovaglioli con scritto il nome della persona che dovrebbe sedersi lì.
- Libreria; è vuota. Ci sono solo gli scaffali puliti e una scrivania, con una sola sedia.
- Ingresso; ci sono due armature. C'è anche una grossa porta massiccia in legno rosso, bloccata.
Piano sotto zero
- Dispensa; strapiena di cibo! Ci sono tutti gli ingredienti primari, pane, pasta, riso e altro! Non ci sono bevande gassate da nessuna parte della villa.
- Cantina. Ci puoi entrare, ma è piena di dinamite.
Non la toccherei.

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