Capitolo 5: chi vuole del teEEEEEE

- Vi ringrazio dal profondo del cuore per esservi offerti di aiutarmi nella mia ronda notturna.-
- Mi sembrava il minimo che potessi fare.- si limitò a dire la persona ale spalle di Mamoru, stringendo con una mano dietro la schiena uno spruzzino con aria sospetta.
Era piena notte, ed erano in cucina.
- Ah, mi togliereste una curiosità? Come mai av...- Mamoru sussultò quando si ritrovò investito dal gas soporifero.
Tossì un po', prima di cadere a terra.

La figura trascinò lo sfortunato nella dispensa, prima di uscire chiudendolo dentro.
- Allora? Fatto?- domandò Monoguy guardandol* con un sorriso sulle labbra.
La figura rimase in silenzio.
I era già pentit* di aver scelto di collaborare con quel... quel mostro.
- Al lavoro!- tubò Monoguy.

Mamoru si risvegliò nella cantina.
Si alzò, mugugnando.
Non ricordava una ceppa di quello che era successo la notte prima.
Si portò una mano alla testa.
Si grattò la testa, confuso.
WaIt.
La gabbia.
Non c'era.
Sorrise per un attimo sollevato.
Poi si rese conto di cosa significava.
Scattò in piedi, corse fuori dalla cantina e andò dalle varie stanze, alla ricerca del morto.
Nessun suo compagno di classe era deceduto.
Beh, bene.
Allora... come mai non avevano la gabbia?

Si avviò verso la stanza della prof.
Probabilmente ora stava dormendo come la maggior parte dei suoi compagni di classe.
- Sensei, è sveglia?- chiese bussando alla porta.
Quella si aprì con un cigolio, mostrando una stanza buia.
Abbassò la mano, confuso.
- Kerria sensei...?- domandò portando una mano all'interrutore della luce.

La luce inondò la stanza, illuminando il cadavere di Akina Kerria, appoggiato contro il muro e con viso rigato di lacrime.
Al petto aveva varie ferite: sembrava essere stata pugnalata più volte.
Il coltello era accanto al cadavere.
Sul comodino, una tazza di té era stata rovesciata, e c'erano un paio di biscotti alla cannella, di cui uno sgranocchiato.
Il pavimento era sporco di sangue e té verde.
Mamoru abbassò la mano, in silenzio, mentre dietro di lui Satomi e Hanako guardavano la scena in silenzio.
Poi, Mamoru crollò in ginocchio.

Monoguy si avvicinò, una ciotola piena di biscotti alla cannella stretta al petto.
Sembrava intento a mangiare, ma dato che aveva la maschera addosso non era detto.
- Oh, avete trovato il cadavere! Eheheh!-
- L'hai uccisa tu?- chiese Mamoru, voltandosi piano.
- Cosa? Oh, no! Perché avrei docuto? Qualcuno l'ha uccisa per farvi togliere le gabbie dalla testa, e dato che lei non è una giocatrice non ci sarà nessun trial!-
- IN CHE SENSO?!- Mamoru scattò in piedi, voltandosi irato, ma Hanako lo fermò con un braccio.
- Nel senso che chiunque abbia ucciso la tua cara professoressa la farà franca! E, anzi, al prossimo trial uscirà da qui sia nel caso che abbiate scoperto chi è sia nel caso che non l'abbiate fatto!-
- EH?!-
- Io premio chi mi aiuta, ragazzo! Me tranquilli, anche voi potrete uscire da qui senza trial... se ucciderete la mia talpa!-
- Talpa...?-
- Yap, *l* responsable di quello che vedete!- proseguì indicando il cadavere, mentre tutti gli studenti ascoltavano il discorso confusi.
- Nelle vostre stanze, ciascuno di voi ha ricevuto una cassetta con un'informazione sull'assassin* della vostra prof! Se colaborerete, capirete chi è! Ovviamente, la talpa potrebbe darvi delle false informazioni per depistarvi... non potete fidarvi di nessuno, qua dentro!-
- E perché dovremmo fidarci delle tue informazioni?-
- Perché non dovreste? Io voglio divertirmi, e voglio vedervi applicare con le vostre stesse mani la giustizia occhio per occhio dente per dente! Voglio vedervi uccidere in nome della giustizia o dei meri benefici personali, sarà fantastico! Eheheh, buona fortuna!-

Luoghi disponibili
Primo piano
- Stanze: sono singole, con un letto singolo, un armadio a due ante e un comodino. Hanno un bagno collegato, anche se non molto grande. C'è solo la docca, il water e il lavandino, niente vasca.
Nella stanza della prof c'è, appunto, la scena descritta sopra.
Curiosità: indossa il pigiama, e le sue mani sono sporche di sangue. Ce le ha in grembo, come se avesse provato a fernare il sangue che usciva delle garie ferite.
Le ferite sono, in totale, undici.
E ho fatto la piantina delle stanze :D

Sì, ho abbandonato ibis paint x.
Le stanze non sono silenziate, e si possono chiudere dall'interno.
- Balcone: dotato di un parapetto dorato e con due vasi sui lati. È raggiungibile da una doppia scalinata dal piano terra. Sotto di esso c'è una barricata di travi appuntite e filo spinato. Dal balcone si può vedere anche una serie di camion neri.
Piano terra
- Sala, dove si trova il camino.
- Cucina; il frigo è quasi vuoto, ma tranquilli, c'è del cibo nella dispensa.
- Sala da pranzo; con una grossa tavola apparecchiata con posate argentate. C'è una sedia a testa, e sui piatti ci sono dei tovaglioli con scritto il nome della persona che dovrebbe sedersi lì.
La sedia di Hiroto ha infilata nello schienale un coltello, mentre quella di New York ha lo schienale rotto con la metà superiore squarciata.
Entrambi i piatti delle persone decedute sono frantumati.
- Libreria; è vuota. Ci sono solo gli scaffali puliti e una scrivania, con una sola sedia.
- Ingresso; ci sono due armature. C'è anche una grossa porta massiccia in legno rosso, bloccata.
Piano sotto zero
- Dispensa; strapiena di cibo! Ci sono tutti gli ingredienti primari, pane, pasta, riso e altro! Non ci sono bevande gassate da nessuna parte della villa.
- Cantina. Ci puoi entrare, ma è piena di dinamite.
Non la toccherei.

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