Irene Adler
Una ragazza dai capelli rossi stava correndo lungo un vicolo tortuoso del Saint-Malo,una cittadella sul mare,quando si scontrò contro una ragazza.Cadde e la sconosciuta,con un sorriso l'aiutò a rialzarsi.Era una bella ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri.Indossava un leggero vestitino azzurro.Porse la mano alla rossa e si presentò:"Alice Carrol.Molto piacere." "Irene Adler!"Gli rispose la rossa.Ad Alice le brillarono gli occhi e disse:"Esiste un posto magnifico chiamato Paese delle Meraviglie.Ci sono bruchi parlanti e conigli parlanti.Io l'ho scoperto quando avevo cinque anni e..."Venne interrotta da un ragazzo bruno:"Al,ancora con questa storia?Ti ho già detto mille volte che è fantasia!" Lei gli sorrise e disse:"Per te,forse."E se ne andò ad osservare una farfalla blu.Il ragazzo bruno si rimise a leggere. Irene gli chiese:"Cosa leggi?" "Un libro" "Leggi tutte le parole o solo qualcuna ogni tanto?" Lui sbuffó e disse:"Tu ti chiami Irene." "Che grande osservazione!E tu c'è l'hai un nome,eh?" "Ne ho addirittura due:William Sherlock" mi rispose lui,beffardo. "Ma tutti mi chiamano semplicemente William...Immagino che trovino Sherlock un po'troppo eccentrico!" "Nel Paese delle Meraviglie è tutto eccentrico!Vero Brucaliffo?" Disse Alice,scendendo dalle nuvole.Ad Irene parve che il bruco che la bionda teneva in mano avesse annuito leggermente ma scacciò dalla testa quel pensiero.
ALICE POV'S
Dopo cinque minuti in cui Sherlock e Irene si erano conosciuti e io parlavo col Brucaliffo,ci avviammo verso la spiaggia.Arrivati sulla spiaggia c'era Arsène Lupin,un amico di lunga data,che saluta i con un bacio sulla guancia.Salimmo sulla barca e lí,mentre Sherlock e Arsène remavano,Irene mi fece qualche domanda
VOCE NARRANTE
"Dunque Alice,tu hai sorelle?" "Ne ho una.Legge solo libri senza illustrazioni." Le rispose la bionda."I tuoi genitori?" Lei sobbalzó leggermente e disse:"Mia madre è morta quando avevo un anno e ne ignoro l'identità. Mio padre si chiama Lewis Caroll ed é uno scrittore." "Mi dispiace..." Si scusò Irene."Ragazze,siamo arrivati!"le avvisò Lupin.Scesero dalla barca ed entrarono nella vecchia casa abbandonata.Alice corse dentro mentre Arsène e Sherlock camminavano al fianco di Irene."Devi scusarla,il più delle volte non è in sé. È un po'...matta"Le spiegò Sherlock. L'amico gli tirò una gomitata e lo sgridò:"William!Alice è sanissima!"
LUPIN POV'S
Come osava!Alice non era per niente matta,solo lavorava...un po'troppo di fantasia!Corsi dentro la casa e la trovai in un angolino,rannicchiata su se stessa,mentre stava piangendo. Aveva sicuramente sentito i discorsi di William!
VOCE NARRANTE
La abbracciò e le disse:"Alice,William è uno stupido!Non intendeva dire questo,è che gli è scappato!"La bionda si alzó e disse:"Voi tutti pensate che io sia matta e mi volete chiudere in un manicomio, vero?" Il ragazzo l'abbracció e le sussurrò in un orecchio:"Io non sono tutti..."Lei lo strinse poi uscirono fuori.Alice,con tono leggero,indicò la spiaggia e disse:"Un coniglio"
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