Capitolo 4 : In missione

"Madre, dove sei?"chiesi ma non ebbi alcuna rispota e in quel preciso istante ebbi la sensazione che mia madre non c'era.
Cercai mia madre per tutta la casa e quando non la trovai capii che doveva essere stata rapita perché mia madre odiava andare in giro da sola di notte e quindi non poteva essersene andata di sua spontanea volontà.
Mi sedetti in salotto e l'unica cosa che mi venne in mente fu che i rivoluzionari boemi l'avevano trovata e avevano deciso di portarla in Boemia.
"Non posso stare qui i rivoluzionari boemi potrebbero tornare per cercarmi"pensai e così decisi di andare nella scuola per le spie dove volevo chiedere se ci fosse un posto per dormire.
Presi una borsa da viaggio, ci misi dentro lo stretto indispensabile e mi incamminai verso la tavola calda Chips and Meat, una volta arrivata andai dritta da una cameriera dai capelli biondi e le bisbigliai una parola segreta per poi ricevere una chiave.
Salii le scale ed entrai, utilizzando la chiave per aprire al porta, in una stanza vuota se non per la presenza di uno specchio enorme, mi avvicinai allo specchio e bussai tre volte.
Dopo poco sentii una voce che disse
"Parola d'ordine"
e io pronta risposi
"Rachel Meshley, princess blue".
E all'istante si aprii una porta dallo specchio e la persona della voce di poco prima mi fece cenno di entrare velocemente, io annuii i e appena fui entrata sentii la porta che si chiuse senza fare il minimo rumore.
Arrivai all'ufficio del direttore e capo delle spie americane in pochi minuti ma dovetti aspettare mezz'ora per essere ricevuta.
Alla fine entrai nell'ufficio e dopo aver salutato il direttore gli spiegai la mia situazione e gli feci la mia domanda, lui mi osservò un momento e poi disse
"Ma certo Rachel la tua stanza dovrebbe essere vuota puoi usare quella."
"Grazie mille signor direttore."
Quando fui quasi fuori dall'ufficio il direttore mi chiamò e mi disse
"Rachel le andrebbe di intraprendere la sua prima missione?"
Io mi girai entusiasta e annuii moltissime volte ma non ebbi il coraggio di parlare per paura che il capo ci ripensasse e cambiasse idea.
"Lei mi ha detto che sua madre é stata rapita e probabilmente portata in Boemia e da alcune settimane stiamo ricevendo richieste per inviare una spia proprio in Boemia per ispezionare il caso della rivolta e del nuovo governo."disse il direttore "E stavo pensando che mandandola lei potrebbe ritrovare sua madre e risolvere il caso del nuovo governo boemo"concluse lui sorridendomi.
Io fui scioccata e per alcuni minuti non dissi nulla ma poi non so come ritrovai al voce e dissi
"Per me sarebbe un onore e un grande piacere signor diettore".
Lui annuì e mi diede alcuni fogli nei quali c'erano tutte le informazioni per la missione, prima di andarmene chiesi al direttore
"Quale sarà la mia copertura?"
"Stavamo pensando a una cantante perché conoscendo le sue abilità vocali non desterà molti sospetti".
Io feci un cenno e mi diressi verso la mia camera, una volta arrivata chiusi la porta a chiave e sorrisi tristemente perché tutti i miei sogni si stavano avverando uno dopo l'altro ma a un caro prezzo.
La mattina seguente presi 3 borse da viaggio e le riempii con molti vestiti,scarpe e accessori per i capelli ma non solo, infine indossai un vestito giallo chiaro e degli stivaletti neri ma sotto il vestito misi una tuta elasticizzata nera ricca di tasche per inserire tutto ciò che serve ad una spia.
Uscii dalla stanza pochi minuti dopo e passai a salutare e ringraziare il signor direttore che mi disse di spedire lettere dettagliate di tutto ciò che succedeva utilizzando il codice che avevo imparato a scuola e io annuii.
Mi incamminai verso il porto e una volta giunta lì rimasi incantata a osservare l'immensità della nave che mi avrebbe portato nella mia cara amata Europa.

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