Capitolo 3 :Verso il concerto

Mi ricordo, che la mattina del giorno in cui andai a vedere il concerto, feci moltissimi acquisti tra cappelli, abiti, sciarpe e scarpe.
Non fraintendetemi non lo feci perché ci sarebbe stato George ma perché volevo andare a vedere quella cantante da tantissimo tempo e finalmente potevo.
Quando venne sera salii in camera mia e cominciai a vestirmi e dopo pochissimo tempo scelsi di indossare un vestito color glicine con ovviamente una tasca nascosta per poter inserire una pistola, abbinato a un paio di stivaletti neri e a una borsettina piccola ma in grado di contenere tutto lo stretto necessario.
Infine sciolsi i miei amati capelli rossi che nel tempo erano cresciuti e che ora mi arrivavano fin sotto le spalle, li spazzolai e li acconciai in uno chignon.
Una volta che ebbi finito di vestirmi scesi in salotto dove mi stava già aspettando George con indosso un completo molto elegante ma probabilmente del padre perché vidi che le maniche erano leggermente troppo corte e i pantaloni troppo lunghi.
Dopo aver salutato educatamente George uscimmo insieme dalla casa e sulla soglia di casa abbracciai mia madre e gli dissi che entro tre ore al massimo sarei tornata a casa, lei mi salutò e mi disse , quando George si fu allontanato per chiamare una carrozza, di comportarmi da signorina educata.
Io le feci un leggero cenno di capo e salii sulla carrozza diretta al teatro per vedere finalmente la prima di Emily Rolls.
Durante il viaggio in carrozza George continuava a parlarmi dell'industria in cui suo padre era direttore e di come tra qualche anno lui sarebbe diventato il direttore prendendo il suo posto.
Io mi stavo veramente annoiando ma cercai di non darlo a vedere e chiesi addirittura a George di spiegarmi meglio cosa realizzassero nell'industria e lui tutto felice per un bel quarto d'ora mi parlò della produzione di scarpe, vestiti e cappelli per donne.
Arrivati al teatro George da galantuomo mi tese il braccio per scendere e insieme ci incamminammo verso l'ingresso.
Una volta entrati George prese i posti a sedere mentre io osservavo e ammiravo la bellezza e la sontuosità dei corridoi.
Dopo poco George mi raggiunse e insieme ci incamminammo verso i nostri posti e una volta trovati ci sedemmo ed aspettammo l'inizio del concerto.
Lo spettacolo iniziò cinque o dieci minuti dopo e io ascoltai e osservai la cantante sperando un giorno di diventare anch'io così perché adoravo cantare; ma quando mi girai verso George vidi con mio enorme stupore che stava osservando le quinte dove vidi 2 signori che si scambiavano soldi e probabilmente quadri di valori.
"Sono amici tuoi?" chiesi a George che colto alla sprovvista dalla mia domanda mi guardò con uno sguardo vuoto ma poi disse
"No, o meglio li conosco ma ora non siamo più in buoni rapporti"
Io feci un cenno di capo e continuai ad ascoltare e osservare.
Finito il concerto mi alzai, George mi tese prontamente il braccio e insieme ci incamminammo verso l'uscita del teatro.
Prima di uscire però George fu fermato da un uomo che a fianco a sé aveva una fanciulla che probabilmente aveva la mia età e cosi dovetti ascoltare una conversazione tra i 2 uomini che durò più o meno mezz'ora.
Almeno io nel frattempo feci la conoscenza della signorina Gemma Hotas e scoprii così che avevamo molto in comune come ad esempio il fatto di amare il canto e la lettura.
Ad un certo punto George mi raggiunse e insieme una volta aver salutato Gemma e Charles prendemmo una carrozza e ritornammo a casa mia.
Una volta raggiunta George mi salutò e mi disse che quella era stata la più bella serata della sua vita.
Io lo salutai educatamente ed entrai in casa con la sensazione che c'era qualcosa che non tornava in tutta quella quiete e in quel silenzio.

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