Capitolo 13 : A teatro

Che si stavano sempre più avvicinando  .......... allora piano piano mi incominciai a girare per vedere chi fosse la persona che si stava avvicinando ma prima che potessi fare il terzo passo una voce disse
"Cosa ci fai qui fuori al freddo da sola .......? "
Solo una parola anzi solo un nome.

George

In quel momento ero arrabbiata sia nei suoi confronti per avermi fatto prendere uno spavento inutile ma anche ero anche arrabbiata e soprattutto delusa da me stessa perché era una spia per i servizi segreti americani in missione e mi facevo spaventare da una persona che si stava solamente avvicinando a me per parlare.
Mi girai completamente verso George gli risposi dicendo
"George caro ..... vedi bhe ..... io devo andare a teatro questa sera a cantare .... ti ricordi no? E adesso sto aspettando la carrozza che ho fatto chiamare...." Solamente quando finii di parlare alzai lo sguardo verso di lui e notai che indossava degli abiti molto eleganti e questi sicuramente rispetto a quelli che aveva indossato quando eravamo andati al concerto di opera lirica in America doveva essere stato fatto su misura e non riciclato.
"Cara Rachel ma è ovvio che non mi sono dimenticato della tue serate ..... come puoi ben notare ho anche fatto realizzare questo abito apposta per venirti a vedere...... ma se posso essere  sincero con te sono rimasto un po' triste quando questa mattina non mi hai aspettato per scendere dalla nave... " disse George mentre stava indicando con entrambe le mani il suo completo.
Quando lui finì il suo discorso pensai che sicuramente l'abito che indossava era stato realizzato anche per altre occasioni e non soltanto per venire a vedermi però perché avrebbe mai dovuto mentirmi... ne senso che se noi 2  ci dobbiamo frequentare e secondo mia madre pure sposare non avrebbe senso mentirmi......
In quel momento però arrivò la carrozza e dovetti fermarmi dal ragionare ulteriormente perché George disse
"Cara la tua carrozza è arrivata vogliamo salirci insieme?"
Annuii svogliatamente e dopo che entrambi fummo saliti sulla carrozza e che George ebbe detto al cocchiere di raggiungere il teatro la carrozza partì e io potei ammirare le strade di Londra illuminate dalle luci dei lampioni e dei vari negozi che erano ancora aperti e dalla luce della luna che splendeva alta nel cielo.
Arrivammo in fretta a destinazione e dopo che George ebbe pagato la corsa mi prese a braccetto e insieme ci incamminammo verso il teatro.
Una volta entrati vidi il direttore venirmi in contro e negli attimi in cui impiegò per venire verso di me potei notare che zoppicava e che cercava di nasconderlo indossando pantaloni molto lunghi per celare il movimento del piede sinitro e non potei non domandarmi il perché zoppicasse.
"Lei deve essere la signorina Meshley.... la ho vista su un volantino che hanno distribuito nei giorni scorsi.... è un piacere conoscerla di persona io sono il direttore di questo teatro e mi chiamo Reginanld Fley ..... " mi disse il direttore dopo avermi fatto un elegante baciamano .
Io annuì e dissi curiosa
"È un piacere anche per me conoscerla ..... solo una domanda sono per caso arrivate due giovani donne con un mio bigletto firmato?"
"Si mi hanno fatto vedere il biglietto e le ho accompagnate nel palchetto ..... se mi vuole seguire le mostro il suo camerino dove attenderà di entrare nel palcoscenico"
Io annuì ma prima che io e il direttore ci potessimo incamminare George tossì per attirare l'attenzione su se stesso e dopo che io e Reginald ci fummo girati nella sua direzione disse stringendo la mano all'uomo al mio fianco
"Cara Rachel io dove vado a sedermi ?..... E comunque è un piacere anche per me conoscerla Signor direttore"
Il direttore era parecchio confuso e la sua espressione perplessa nei confronti di George mi fece ridacchiare sottovoce ma siccome il direttore era in crisi presi la parola e dissi indicando George
"Signor Fley questo è George Richard Kent .... il mio ......un mio .....  "
"Tesoro sono il tuo fidanzato giusto?" disse George, in quel momento avevo un grande istinto omidica nei suoi confronti perché non ne avevamo mai parlato , in più lo conoscevo da poco e non poteva certo etichettarmi come sua ragazza a suo piacimento perciò gli dissi
"No, per il momento ci stiamo soltanto frequantando ... e comunque puoi sederti sul palchetto con 2 mie conoscenti ... a dopo"
Dopo ciò arrabbiata, mi girai e mi incamminai verso il mio camerino seguita da Reginald dopo che ebbe detto a qualcuno di accompagnare George nel palchetto.

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