🐊🐊🐊
*La vicenda continua con Sherlock e Arsène forever together fra le vie di una Londra notturna*
I due ragazzi corrono per le strade buie in un'atmosfera piuttosto romantica:
Abbiamo le strade vuote, deserte, tutte per loro, più le stelle splendenti nel cielo che tengono loro compagnia.
Insomma, sarebbe la situazione perfetta per un bel bacino, peccato che ci sia quel panico fatto a persona di Arsenio Lupenio che non la pensa in questo modo.
Stranamente sente che la sua amica ansia sta ritornando a fargli visita.
Ars: Sherlock, potresti gentilmente dirmi dove stiamo andando?
Sherl: *non risponde*
Ars: SHERLOCK!
Sherl: *continua a non rispondere*
Ars: Ok, io ora mi fermo.
*smette di correre*
Ars: Non farò un altro passo finchè tu non mi dirai dove caspiterina stiamo andando.
Sherl: *impreca in cinese*
*si ferma a 1 metro da lui*
Sherl: Arsène, non fare il cretino e seguimi.
Ars: È un reato sapere la nostra destinazione?
Sherl: Sì, non lo devi sapere.
Ars: ...
Sherl: È troppo importante.
Ars: E posso sapere il perché?
Sherl: Basta con le domande.
Ars: Non è colpa mia se parli per enigmi...
Il francese era completamente spiazzato, non si aspettava una cosa simile.
Egli pensava solo a tornare a dormire nel suo appartamentino e chi si è visto, si è visto.
Ars: Be'? Allora?
Sherl:
*sbuffa*
*Raggiunge Arsène*
*Lo prende in braccio e ricomincia a correre*
*gay moment*
Lupenio non sapeva cosa fare o cosa dire.
Chiedere al suo fidanz-
Dio Cristo, ricominciamo?
Chiedere al suo migliore amico di rimetterlo giù sarebbe stato inutile, non lo avrebbe ascoltato.
E così Arsène, per una volta, non oppone resistenza, rimanendo in silenzio, immerso nel suo disagio.
Dopo un imprecisato lasso di tempo, ecco che a Lupenio ritorna il sonno.
Senza rendersene conto, egli chiude gli occhi e poggia dolcemente la testa contro il petto del suo amico, lasciandosi trasportare fra le sue braccia sicure.
Sherlock smette di correre, gli sembrava strano il fatto che Arsène non si sia ancora lamentato, non era da lui...
Abbassa lo sguardo ed osserva il visino paffutello del francese immerso nel sonno, con la testa appoggiata al suo petto.
L'inglese non se lo sarebbe mai aspettato e rimane imbambolato a fissarlo per minuti.
Dopo un po' sente un qualcosa di bagnato sulla sua camicia, all'altezza del suo petto.
Siccome aveva fatto la maratona, pensava fosse semplicemente sudore...
Ma in realtà...
Era solo Arsène che gli stava sbavando addosso.
*Nella mente di Sherlock*
Sherl: Cazzo, si è addormentato...
Non posso svegliarlo, mi ucciderebbe. Il piano sta andando a puttane!
(Citazioni dalla Casa de Papel:
MODE ON)
Sherl: Maledette le palle di sego!
Va be... sarà per un'altra volta.
Ad un tratto gli viene in mente un'idea geniale, che lo avrebbe comunque soddisfatto.
Ricomincia a correre, diretto verso casa sua.
*Sherlock e la Bella Addormentata arrivano al capanno di casa Holmes*
L'inglese poggia dolcemente il suo scopamico sul suo divano trasandato, facendo bene attenzione a non svegliarlo.
Successivamente si sdraia al suo fianco e, ben presto, i sogni profondi del francese si unirono ai suoi.
🐊3 HOURS LATER 🐊
Arsène Lupin aka La Bella Addormentata si sveglia dai suoi sogni paradisiaci.
Prova a muoversi, ma si rende conto di essere bloccato fra lo schienale di un divano e ....
...E il corpo di Sherlock Holmes.
Ars: Ehm... Sherlock?
Sherl: *continua a dormire*
Ars: Merda. SHERLOCK!?!
Sherl: Mmhhh *si stropiccia gli occhi*
Ars: ... Ti sposti?
Sherl: Perché dovrei?
Ars: Fallo.
Sherl: Non ho voglia.
Ars: FALLO!
Sherl: NON HO VOGLIA.
Ars: CAZZO!
~E fu così che Sherlock cadde dal divano~
Sherl: MI SPIEGHI QUANTI E QUALI PROBLEMI TI AFFLIGGONO?!
Ars: AH, A ME?!
Sherl: SÌ.
Ars: A ME?!
Sherl: SÌ.
Ars: PERCHÉ MI HAI PORTATO DI NUOVO QUI?
Sherl: DORMIVI.
Ars: E PERCHÉ TI SEI SDRAIATO A FIANCO A ME?
Sherl: SI DÀ IL CASO CHE NON CI SIA ALTRO SPAZIO.
Ars: STAVI PER TERRA!
Sherl: MA CI STAI TU PER TERRA!
Ars: *facepalm* *si alza dal divano*
Io non capisco!
Sherl: Quando mai.
Ars: *sospira* Sherlock?
Sherl: Sì?
Ars: È arrivato il momento di chiedertelo.
Sherl: ... Cosa?
Ars: ...
Sherl: ...
Ars: ...
Sherl: ...
I due innamor-
Ops.
I due amiconi si guardano senza dire niente.
Sherlock si perde fissando gli occhi scuri del suo amico, mentre Arsène ovviamente sprizzava disagio da tutti i pori.
Sherl: Cosa mi devi chiedere?
Ars: N- no, niente.
Sherl: Non ti credo.
Ah, se te lo stai chiedendo, non ti ho rapito.
Ars: No... non era quello...
Sherl: E allora cosa c'è?
Ars: Mi sono dimenticato.
Sherlock si rende conto che qualcosa non va, ma preferisce tralasciare e godersi la compagnia.
Sherl: Dormito bene?
Ars: ... sì.
Sherl: Bene.
Ars: Bene.
*disagio*
Ars: Io ora però... andrei a riposarmi a casa.
Sherl: No, resta qui con me!
Ars: Sherlock, so che mi vuoi bene, ma sul serio devo andare a casa.
Sherl: E io che faccio?
Ars: Dormi.
Sherl: IO CHE DORMO?!?
Ars: Prima hai dormito.
Sherl: Perché c'eri tu al mio fianco.
Ars: ...
Sherl: Resta con me, ti prego!
Sherlock è disperato, si è tanto affezionato al suo amico e non vuole vederlo andare via, dopo aver trascorso la nottata più bella della sua vita.
Dall'altro canto, anche se Arsène avesse dato la vita pur di ritornare a casa ancora casto, gli dispiaceva per Sherlock.
Ars: E va bene, come vuoi tu...
Sherl: *sta per piangere* Grazie, amico.
Ars: Prego...
Sherl: Ovviamente ad Irene non diremo niente.
Ars: Saremmo nei casini altrimenti.
Sherl: Nei casini più totali che neanche Grace potrebbe salvarci.
Ars: Meno male che non ci sta guardando!
Sherl: Esatto! Pensa che scandalo.
Ars: Sherlock?
Sherl: Eh
Ars: Ehm... tu mi hai portato qui prendendomi in braccio.
Sherl: Sì, hai cominciato ad urlarmi contro peggio di Irene e poi ti sei addormentato.
Ars: ...
Sherl: E penso anche che tu mi abbia sbavato sulla camicia.
Ars: Ah... scusa.
Sherl: Figurati.
Ars: ...
Sherl: ...
*disagio*
Sherl: Puoi rispondermi ad una domanda?
Ars: Ho paura.
Sherl: Sì, ma non te l'ho chiesto.
Mi puoi rispondere?
Ars: Dipende.
Sherl: La mia domanda è... quante volte hai baciato Irene?
La gabbia toracica di Arsène smette di alzarsi e di abbassarsi per qualche secondo.
Ars: Perché me lo chiedi?
Sherl: Siamo amici... di solito fra amici non ci sono segreti.
Ars: E da quando TU sai come funziona l'amicizia?
Sherl: Da quando sei entrato nella mia vita.
Ars: ...
Sherl: Davvero, Arsène. Sei stato il primo amico che io abbia mai avuto.
Ars: Oh, be'...
Sherl: Quindi ti prego, rispondimi sinceramente... quante volte hai baciato Irene?
Ars: Ehm... qualche volta.
Sherl: ... Cioè?
Ars: Oh, non sto a contare i baci.
Sherl: ... E va bene!
Ars: *disagio*
Sherl: Andiamo a fare colazione.
Ars: Come vuoi, ma poi dobbiamo raggiungere Irene.
Sherl: ... eh.
E questa volta vi lascio con questo felicissimo monosillabo emesso da Sherlock Holmes.
Spazio autrice:
Ciao raghi, state sopravvivendo in questo periodo? Viva maggio!
Non so nemmeno io dove abbia potuto trovare il tempo di partorire sto scempio.
Dobbiamo tenere duro!
Questa volta niente teorie complottistiche... zorratemi.
E zorratemi anche se il capitolo non è poi così lungo come i precedenti.
La Sherlène o Arlock sta prendendo il sopravvento su di me... sta persino superando l'Arsire, cappio.
Detto questo, ciao belli e alla prossima.
Studiate ma non vi ammazzate Bond8068 (tu in particolare, TI VOGLIO VIVA).
CE LA FAREMOOOOHHHHHHHH!!
~Giuls🌸
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top