[ Trailer - Dedica - Prologo]

"C'è qualcosa di delizioso sulla scrittura di quelle prime parole di una storia. Non si può mai dire con precisione dove ti porterà. La mia mi ha portato qui, dove appartengo." 

(cit. Beatrix Potter)

A me stessa, ai miei cari, a tutti coloro che credono in me.

Anita ❤ 

«Preferisce qualcosa dal carrello, signorina?». 

La bionda hostess dal fisico alto e snello pare materializzarsi dal nulla di fianco a questo mio sedile su cui mi pare di viaggiare da un'eternità. Il piccolo romanzo tascabile è tutto ciò che solo un momento prima mi teneva lontana dal mondo esterno, impedendomi di ascoltare altri suoni che non fossero la voce melodiosa di una dama ottocentesca, che fugge via nella notte sul destriero del suo amato. Aereo a parte, la bolla di sapone dentro cui preferisco rintanarmi m'infonde sensazioni di calma quasi eterea, e ben lungi dal permettere alla mia mente di crucciarsi in congetture moleste mi offre un rifugio momentaneo dal grigiore del mio stato interiore.

Richiudo appena l'oggetto fatto di carta e inchiostro, servendomi di un indice per usarlo a mo' di segnalibro. «La ringrazio, ma no», rispondo dunque alla bellissima ragazza, dall'aspetto non dissimile da una qualsivoglia modella straniera, lineamenti nordici e perfetti.

Un sorriso è tutto ciò che ne ottengo, allorché mi ritengo libera di tornare a riaprire il mio libro e sognare di mondi perfetti, damigelle in pericolo e un amore da favola.

Uno strillo infantile sovrasta tutt'a un tratto il silenzio, che intercorre tra un paragrafo e  l'altro, il che m'induce a spostare lo sguardo a sinistra. Un bimbo dai folti capelli neri boccheggia agitato, brandendo la manina verso il finestrino vicino.

«Visto, tesoro? Manca poco e potremo scendere dall'aereo», informa sua madre con tono amorevole.

Sorrido tra me e me, prestando attenzione al piccolo rettangolo trasparente che mi affianca. Il mio vicino di viaggio dorme ormai profondamente da qualche ora, un quarantenne – mio eguale in fatto di patria – in giacca e cravatta, il cui contegno da uomo in carriera va a farsi benedire perché vinto dal sonno. La bocca per metà aperta volge in alto un sommesso russare. Osservo fuori il cielo, strada senza materia di questo veicolo volante. Il tramonto, agglomerato di colori caldi e suggestivi, incanta e sussurra emozioni indefinite, mentre le luci della città che mi aspetta al di sotto stanno a punteggiare di giallo e di bianco per l'arrivo della sera. Tutt'intorno, grandi e all'apparenza soffici nuvole levitano leggiadre come zucchero filato, a sostituirne il consueto candore però un grigio triste che ne fa presagire l'arrivo di mal tempo.

Mi fermo con lo sguardo perso, e il pensiero rivolto all'atterraggio e ai cambiamenti che comporterà. Osservo ancora il fuori, panorama di nubi cineree e gonfie di acqua, forse più del mio cuore strabordante di lacrime.



NOTA DELL'AUTRICE

Il bellissimo trailer all'inizio postato è frutto dell'utente Ellenicamente la quale ringrazio infinitamente per questo bellissimo e inaspettato regalo. 

Sono commossa, non poteva essere più bello di così.

Grazie di cuore! :') 

❤❤❤


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