XXXIX


Pov William:

I raggi del sole illuminano timidamente il giardino,la neve inizia a sciogliersi e la primavera bussa alle porte della periferia di Londra.
Sono passati esattamente sei mesi da quando Sophie è venuta al mondo,sei mesi che tutto è cambiato,passo le notti in bianco da anni ma ultimamente pagherei per una dormita come si deve,sono molto stanco e affaticato ma so che questa è la felicità.
La prendo in braccio ed esco in giardino con lei per farle prendere un po' d'aria,voglio che lei goda di ogni attimo bello che questo mondo potrà donarle,mondo che ho provato in ogni modo a cambiare.
"Oh guarda"soffio al suo orecchio "guarda chi sta arrivando"mi avvicino alla staccionata.
Tu ci noti dall'altra parte della strada e ti illumini "Oi John!"dici al tuo amico "guarda che bambola!"vi avvicinate.
Sophie si illumina ed inizia a muoversi.
"Sta buona"ridacchio.
"Ecco qui!"la prendi dalle mie braccia "questa bella bambina!"le sorridi e le baci il capo dolcemente "cosa sono questi cosciotti di fuori?!"le pizzichi delicatamente una coscia lasciata scoperta dal vestitino che indossa "tuo zio non ti fa bene! Nono!"
Lei ride guardandoti come se ti capisse.
Sorrido anch'io "andata bene oggi?".
Annuisci e mi sorridi.
"John,vuoi entrare?"chiedo cortese.
Scuote il capo "no,Mary mi aspetta ma grazie mille... ciao Sophie!"le tocca una manina.
Lo guardi "che fai? Ci provi con mia figlia?".
"Sul serio Sherlock?!"sbotta.
Rido divertito "inizi male Holmes"vado a sedermi su una delle poltroncine da giardino.
John va via e tu mi imiti,con la mano libera ti accarezzi il viso "mi tocca sistemare la staccionata,c'è troppa distanza a breve inizierà a gattonare o comunque a muoversi da sola e potrebbe entrare qualche animale randagio o peggio potrebbe uscire lei".
Annuisco notando solo adesso questo problema.
"Poi voglio mettere una staccionata più alta,in modo che nessuno possa curiosare,pensavo di spostare anche le poltrone dietro la casa dove ci sono gli alberi in modo da creare un ambiente più privato".
Ti guardo poggiando il capo contro il palmo della mia mano "uhm".
"Ieri tornando da lavoro ti ho visto seduto qui che leggevi sereno nel tuo mondo,sinceramente mi infastidisce tantissimo"borbotti.
Sorrido "capisco".
Ti sporgi e mi baci il naso "forse la sto gestendo male".
Rido "forse!"prendo un biscotto che avevo precedentemente poggiato sul tavolino.
Ne prendi uno anche tu e Sophie lo osserva come fosse un diamante.
"Sherly non-"
Glielo posi sulle labbra lasciando che lei lo ciucci un po'.
"Le farà male"ti ammonisco.
"Ah smettila! Sono cresciuto a pane e vino! Mio padre mi bagnava il pane nel suo vino".
Rido scuotendo il capo.
Posi il biscotto e la siedi sul prato.
Ti guardo.
Lei muove le manine e strappa qualche ciuffetto di erba curiosa.

...

Sbuffo e butto i pantaloni sul letto.
"Liam"entri in camera da letto "perché non metti  il completo nero?"
"Non mi piace".
"Ti sta benissimo".
Ti guardo storto.
Mi guardi e scoppi a ridere "non ti sta più?!"
"Ti fa ridere?!"dico stizzito.
Ridi e mi abbracci da dietro baciandomi una guancia dolcemente "sei bellissimo Liam"soffi "non ci credo che non ti sta più,non sei cambiato così tanto"mormori.
"No... però mi stringono come quasi tutti i miei abiti"soffio.
Mi guardi serio "hai dolore?".
"No,non proprio é più fastidio"mi tocco un fianco "non è nulla".
"Non è nulla no! Ti ricordo che ti è scoppiata un'emorragia che ti ha quasi ucciso!".
"Sherly".
"No! No! Liam no! Se ti fa male quando qualcosa ti stinge in certi punti allora devi farti vedere!".
Sospiro ed annuisco "va bene".
Mi accarezzi il viso dolcemente "ti amo tanto".
Ti bacio il palmo della mano "anch'io... sai cosa mi piacerebbe fare? Qualcosa di davvero folle?".
Mi guardi divertito.
"Vorrei dare buca e dormire mentre Sophie dorme per tutta la sera"mi siedo sul letto "hai detto che nel caso la bambina fosse stata un maschietto non avresti voluto dargli il nome di tuo padre,perché?".
Sospiri pesantemente.
"Io mio padre non l'ho mai conosciuto... non ho mai avuto neanche modo di trovarlo non conosco il mio cognome reale,ne che aspetto possa avere quell'uomo,ammesso sia ancora vivo,c'è stato un periodo da bambino in cui volevo trovarlo,speravo che lui ci cercasse,non ci credo che lui non fosse a conoscenza dei problemi di salute di Louis,ma non gli importa,volevo trovarlo perché speravo che lui potesse aiutarlo ma era solo un sogno infantile"mormoro.
Mi guardi "e Moriarty com'era?".
Sorrido tristemente "un uomo spregevole,Albert non ha nulla di quel miserabile"sospiro pesantemente.
Muovi qualche passo "mio padre era un uomo... particolare, non era un uomo cattivo ma non gli importava molto... lui diceva sempre che ero la delusione della famiglia,il che forse un po' vero era... volevo andar via,mia madre lo amava molto,lui era l'amore della sua vita... lo amava così tanto da ignorare i suoi innumerevoli tradimenti e le sue mancanze,noi non eravamo poveri,la mia famiglia godeva di molti vantaggi ma non siamo nobili".
Ti guardo.
"Ho studiato,non mi è mancato nulla... Mycroft ha sempre lavorato e tenuto alto il nome della mia famiglia,compensando dove lui mancava senza che gli altri vedessero... è cresciuto troppo presto ecco perché è così serio".
Sorrido lievemente "come Albert" soffio "ti vuole molto bene però si vede".
Fai spallucce "viene spesso qui però ho notato".
Sorrido "ama la sua nipotina,trova mille scuse per venire a vederla".
Sorridi lievemente "come potrebbe non farla? Lei è"posi una mano sulla culletta "la cosa più bella che esista a questo mondo"mormori guardandola "ed è così preziosa... non come una qualsiasi bambina,quel giorno è stato il più duro della mia vita".
Sorrido e mi alzo posando la mano sulla tua e ti bacio un braccio.
Mi accarezzi i capelli dietro la nuca e mi baci il capo.
"Sii fiero di ciò che sei,io lo sono tantissimo".
Mi sorridi.

Pov Albert:

Esco dalla doccia e ti vedo seduto sulla poltrona della camera da letto che leggi un libro.
Sorrido e mi avvicino "interessante?"mi siedo sul tavolino basso di fronte a te.
Guardi la copertina "abbastanza"lo adagi accanto a me e sorridi.
Mi alzo e ti vengo dietro poggiandoti le mani sulle spalle "il governo non va in vacanza?".
Ridacchi piano "no,direi di no"poggi la schiena contro lo schienale della poltrona,ti passo le mani sul petto "però per forza di cose devo assentarmi un po' di tempo".
Ti guardo confuso "hai qualche compito importante?".
Alzi il viso per incrociare i miei occhi "si"sorridi "il mio quasi marito ha bisogno di staccare un po' la testa così ho deciso di portarlo in un posto meraviglioso in cui può staccare da tutto e tutti".
Sorrido "sei serio?".
"Mi tocca Moriarty"mi baci una mano "c'è un maneggio dove andremo molto carino in cui porteremo assolutamente Sophie appena ne sarà in grado!".
Rido "non sai proprio evitare di parlare di lei eh?".
"Disse quello che le ha dedicato la nuova vendemmia dei tuoi vigneti,hai chiamato il nuovo vino -Sophie-"
Sorrido chiudendo gli occhi "Cheapeu ma non dirlo voglio sia una sorpresa".
Annuisci sorridendo.
Mi allontano e prendo una bottiglia del famoso vino,ne ho qualche campione che ho voluto provare con te,la stappo e ne verso un po' in due calici.
Mi raggiungi e mi abbracci da dietro,poggi il capo contro la mia schiena.
Sorrido "te la ricordi la prima volta che ci siamo visti?" soffio.
"Uhm".
Rido "sono passati troppi anni eh?".
"Avevi un completo blu,ti stava molto bene,tuo padre ti stava presentando come l'orgoglio della casata Moriarty,il figlio maggiore bello e intelligente,diligente in ogni cosa... ho pensato che i tuoi occhi fossero molto belli ma quanto erano tristi" soffi.
Sussulto,ricordi davvero tutto ciò?
"Ho pensato che tu fossi una brava persona,conoscendoti ne ho avuto la prova e poi avevi degli occhi bellissimi".
Sorrido.

Pov Will:

Chiudo gli occhi godendomi il tepore dell'acqua calda,amo Sophie ma questo silenzio mi mancava,poggio il capo contro la testata della vasca.
Sorrido sentendo il tuo odore e poco dopo,come previsto sento il tuo tocco su una gamba.
"Mi chiedevo dove fossi finito"dici.
"Mi chiedevo se avessi bisogno di un invito ufficiale per venire... ti ho detto che andavo a fare il bagno,che Sophie dorme,Holmes,perdi colpi eh?"ridacchio.
"Mio caro Moriarty,io non chiudo occhio da sei mesi"ti sbottoni la camicia.
Rido "ah lei signor Holmes eh?! Che poi ci terrei a dire che nel pomeriggio lei riposa".
"I riposini in concomitanza con mia figlia sono affari irrilevanti".
Rido di più "certo!"
Ti avvicini ma sentiamo un pianto.
Sorrido.
"Io la amo... ma è tutta tuo fratello! Una gran rottura di p-"
"Sherly!"ti schizzo.
Passi in camera a prenderla.
"E poi Louis è dolcissimo!".
"Louis è come Londra!"torni "snob! Pungente e intrattabile!".
Rido "dai! Preferisci Albert?"mi passo la schiuma sulle braccia.
"Io Albert non lo inquadro,cioè sembra super snob ma è un nobile che ama la plebe,aiuta la servitù e si fa rinchiudere nella torre di Londra per scontare la sua pena..."
"Non è stata facile neanche la sua vita, credimi non è così snob,è molto più alla mano di chiunque altro,sono più snob io... lui passa le notti a bere vino e a giocare a carte con Moran scommettendo di tutto"ridacchio "lui mi ama molto ed io amo lui,è mio fratello lui... è stato la mia casa per tanto tempo,mi ha dato tutto".
"Ti ha messo anche parecchio peso addosso".
Scuoto il capo "sono stato io a parlare con lui per primo del mio sogno... Mycroft amerebbe qualcuno di snob e senza scrupoli?"
"No"dici sorridendo "direi di no".

....

Cullo Sophie un po' per farla calmare e noto un libro colorato che spicca dalla mia libreria,lo prendo con una mano libera e sorrido dolcemente,Pinocchio eh?

Flashback:

"Sherlock! Sherlock! Guarda cosa mi ha regalato Liam! Ci sono le immagini! Ed è una storia bellissima! Un burattino diventa un bambino vero! Me ne leggi un pezzo?!"
Sospiri divertito "e vada moccioso, che non si dica che il grande detective non legge le storie!".
Mark ride e si siede sul divanetto in attesa che tu possa iniziare.
"Ti piace proprio eh?"sorrido.
Annuisce sorridendo "è una storia che mi piace molto! Soprattutto perché è un tuo regalo Liam!"
Sorrido e mi chino alla sua altezza "ricordati Pinocchio,che ovunque tu vada a far monellerie potrai sempre tornare dal tuo vecchio babbo"cito un pezzo del libro.
Lui ride

Fine flashback.

Deglutisco e mi siedo sulla poltrona "...ti andrebbe se ora io ti leggessi un po' di questa storia eh?" Soffio a Sophie che mi guarda curiosa "è... molto bella"chiudo gli occhi un secondo poi li riapro e leggo.
La bambina sembra attirata dalla mia voce e smette di far capricci.
"Lo sai Sophie?"mormoro dopo un po' fermando la lettura "fuori da questa casa,il mondo è davvero duro e crudele,lo sarebbe anche con una bambina tanto piccola come te... ma tu hai il tuo papà con te,lui è davvero bravo nel suo lavoro e saprà proteggerti ed io... io sarei capace di ogni cosa anche la più inimmaginabile per te,non lascerò che ti facciano del male come hanno fatto con Mark"soffio e le bacio il capo dolcemente.
Mi alzo stringendoti a me affacciandomi dalla finestra.

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