XLIII


Pov Albert:

Mi siedo nella stanza a casa di Watson adibita a studio medico e mi sollevo la camicia per permettergli di prelevarmi del sangue.
"Ha nausea o altri sintomi?"chiede gentile,suo solito.
Annuisco sorridendo "e spesso sento le forze venirmi meno,sto evitando alcol e fumo,come mi avete consigliato".
Lui mi dà un'occhiata veloce e mi sorride "oh ma state tranquillo,non avete nessun virus o altro".
Lo guardo "non... potrebbe essere una gravidanza come nel caso di Will?"
Sorride e scuote il capo "è solo un po' di stanchezza stia tranquillo,sono sicuro al 100%,penso che non corra rischi sinceramente, ho analizzato i vari casi e succede solo a gente un po' più giovane quindi,stia tranquillo,pericolo scampato".
Sorrido lievemente ed annuisco.
Torno in casa e salgo nelle mie stanze,mi guardo intorno e vedo il mio riflesso nello specchio e rido,prendo un vaso e lo lancio contro al muro spaccandolo in mille pezzi.
Mi avvicino e mi chino raccogliendo i cocci dello specchio ferendomi le mani.
Sei solo un povero patetico idiota.
Solo un maledetto parassita.
Non sei diverso da tuo padre! Non sei diverso da tutti,ipocrita! Ipocrita!
Ricorda il freddo della torre di Londra,quello è il tuo posto!
"Signore!"una domestica corre alla porta che non avevo chiuso,maledizione.
"È tutto okay"soffio "ci penso io".
"Lasci Linda"dici raggiungendola.
Lei annuisce piano e va via.
Entri e osservi il disastro senza dire nulla.
"Sto bene... letteralmente io...cazzo"soffio nonostante non sia da me imprecare.
Ti avvicini e ti chini afferrandomi una mano ferita e togli i cocci di vetro "e questo è un male?".
Non dico nulla.
"Albert" soffi "tu non stai bene ed io voglio aiutarti ma devi permettermelo".
Scuoto piano il capo "...Mycroft".
"È per la storia dei bambini?"
Chiudo gli occhi.
"Ascolta,gli orfanotrofi sono pieni di bambini anche molto piccoli,chiederò ad una delle suore di affidarmi un bambino il più piccolo che hanno,sarà fantastico ugualmente come lo è stato per Sherlock e Liam con Mark".
Ti guardo "...ti andrebbe bene?".
"Ma certo! Se questo ti farà stare bene,se ci darà serenità e finalmente la nostra famiglia,si!".

...

Cammino su e giù per il tuo ufficio.
Non so se è la scelta giusta.
Ho preso con me in passato William e Louis e li ho trasformati in due assassini,io ho creato tutto questo dolore a tutti.
Non riesco a rimanere lucido senza alcol per più di mezza giornata,non dovrei avere queste responsabilità,non le merito.
C'è un motivo perché la natura non mi ha concesso certi privilegi.
Apri la porta ed entri con in braccio un fagottino poco coperto "il più piccolo"dici "è arrivato qualche giorno fa,ha si e no qualche mese".
Trattengo il fiato e mi avvicino "un maschietto".
Annuisci "senza nome ancora,non si sa di chi sia è stato abbandonato davanti la chiesa,ma non sarà possibile rintracciarlo una volta preso".
Sorrido lievemente e gli sfioro una manina "ha...gli occhi blu" soffio "come i tuoi".
Fai spallucce "nome?".
Ti guardo negli occhi "ti amo"soffio forse per la prima volta d'impulso,ed è vero,ti amo immensamente.
Dovrei lasciarti andare,ho provato in ogni modo a farlo,a staccarmi da te ma tu non mi lasci la mano ed io mi sono aggrappato disperatamente a te.
Sono egoista,mi conosci.
Sorridi sicuro,per trasmettermi sicurezza e tranquillità "anch'io,ma questo lo sai già no?".
"Thomas James Holmes"dico.
Annuisci "mi piace! Benvenuto allora Thomas".
Sorrido.
Mi baci a stampo "lo abbiamo fatto davvero"soffi sorridendo.
Annuisco felice "ora sarà impossibile separarci".
"Finalmente"soffi sorridendo "dai,prendilo un po'"me lo porgi delicatamente.
Lo stringo fra le braccia e sorrido "sei proprio carino,io e te passeremo davvero tanto tempo insieme perché tuo padre lavorerà tantissimo come fa sempre".
Ridi "mi vuoi già mettere in cattiva luce?"scherzi "eh allora sappi che lui ti renderà un alcolizzato un giorno".
Rido e ti guardo "apprezzerà il vino".

...

Entriamo nella villa a Durham dove ormai vive Will e dove tutti mi aspettano.
Tu entri con in braccio Thomas.
Will si illumina venendoci incontro "oh ma ciao!"lo prende in braccio "ciao piccolo".
Sophie in braccio a Louis lo guarda curiosa e un po' ostile.
Sherlock si avvicina sorridendo "auguri allora!".
Sorrido.
Mi baci il capo dolcemente "bene bene! Quindi ora Sophie ha un nuovo amichetto".
Sherlock lo guarda e gli punzecchia il nasino "ehy tu! Io sono tuo zio quindi questa bambola è tua cugina comportati da gentleman".
Rido.
Will ride "Sherly!".
"Non minacciare mio figlio!"dici divertito.
"Mettevo solo le cose in chiaro!"si difende lui.
Louis si avvicina e sorride "com'è carino!".
Will lo guarda "pensa come sarebbe carino il tuo".
"Non ti sento!"ride.
Ridacchio anch'io "vero!".
Louis "non vi sento! Non mi interessa!".
Ridiamo.

Pov William:

Tampono i capelli umidi con un asciugamani "sono molto felice per Albert e Mycroft,erano luminosi e felici e Sophie ha un cuginetto".
Ti avvicini e mi baci una spalla dolcemente "anche tu mi sembri più sereno".
Annuisco piano.
Mi afferri il viso delicatamente e mi baci.
Sorrido e poso la fronte contro la tua e ti guardo,hai i capelli sfatti,è stata una giornata pesante.
Ti sbottono un bottone della camicia e poi piano piano tutti,ti bacio il petto lentamente poi mi sollevo sorridendo "i miei alunni dicono che sono troppo antico... vediamo se riesco a capire come si fa"mormoro ammiccando e ti sbottono i pantaloni.
Mi guardi con gli occhi pieni di lussuria "Liam... cosa?"
Mi mordo le labbra divertito e ti guardo con desiderio "Holmes sei un pervertito... qualche piccola attenzione e ti faccio già questo effetto?"tocco l'orlo dei pantaloni evidentemente già gonfi.
Arrossisci leggermente,quanto ti amo!
"Piantala!"borbotti "sei tu che stai..."
"Che sto?"sorrido.
Mi accarezzi le labbra "smettila di giocare" soffi.
"Ti va un gioco?".
Mi guardi pieno di curiosità "un gioco erotico?"ridi.
Scuoto il capo "eh no"soffio divertito "le regole le scelgo io Holmes".
Sorridi divertito "e se perdessi?"
"Dovrai fare senza di me".
Deglutisci "e se vincessi?".
"Potrai farmi ciò che vuoi".
Ti illumini "...sei scorretto" soffi.
Mi volto e scrivo un'equazione su un foglio "risolvilo"rido.
Alzi un sopracciglio confuso "ho...problemi più pesanti di questo!".
Rido divertito "o questo o devi citarmi Shakespeare!".
Sospiri pesantemente e ti accarezzi i capelli portandoli indietro in un gesto che fai sempre,come la prima volta che ti vidi.
Ti avvicini e sorridi "Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più bella... non servirla"ti fermi e sorridi.
"... se essa ti invidia"completo sorridendo.
"In America lo leggevi spesso ed ho capito che è uno dei tuoi autori del cuore e questa frase..."mi guardi con gli occhi che brillano "la sento mia,perché tu,tu sei un bellissimo sole,per la tua famiglia,per i tuoi alunni e per me,sei il sole della mia vita".
Sussulto sentendo il cuore che martella fortissimo "...guarda che mi avevi convinto toccandosi i capelli"soffio.
Sorridi "ho vinto?".
Sorrido e faccio spallucce.
"Bene... voglio giocare al tuo gioco".
Sorrido "bene! Scegli preferisci non guardarmi o non toccarmi?".
Mi guardi confuso ma eccitato "...non posso non guardarti...ma se non ti tocco impazzirò"mormori.
Sorrido "bene"soffio al tuo orecchio per poi baciarlo delicatamente.
Deglutisci "va bene..."
Ci spostiamo sul letto e ti stendi.
"Se mi tocchi,perderai è chiaro?"ti salgo a cavalcioni sopra e ti bacio il collo delicatamente,la mandibola,scendo sul tuo petto scolpito.
"Liam"gemi piano.
Ti mordo delicatamente sotto ad un capezzolo.
Gemi e fai per toccarmi i capelli.
"Ah!"Te la rimetto giù "sta al gioco Holmes" soffio e riprendo il mio percorso arrivando al tuo ventre,lo bacio e lascio qualche piccolo morso.
Deglutisci e ti dimeni un po',stai impazzendo.
Sorrido soddisfatto e ti abbasso i pantaloni che avevo aperto in precedenza.
Poso una mano sulla tua erezione e la accarezzo lentamente "questo... è un sacco gratificante,ed io che credevo di non piacerti più".
Ti porto una mano sul viso provato e mi guardi spostando le dita "non dire idiozie! Come... puoi anche solo pensarlo?".
Faccio spallucce e inizio a muovere la mano per tutta la tua lunghezza "è stata una giornata stressante? Mr.Holmes?"fermo il movimento.
"Sei davvero un bastardo".
Rido.
"Parli tanto... perché non sei tu in una brutta situazione"borbotti.
"Ah... parlo tanto?"riprendo a muovere la mano più velocemente e ti sento ringhiare per poi venire contro la mia mano "che modi detective"mi alzo per sciacquarmi la mano e ripulirla "sei un burbero"ridacchio compiaciuto.
"Hai finito?" Soffi.
Annuisco.
Mi sento afferrare e sbattere delicatamente contro il materasso "allora ora tocca a me!".
Rido "vuoi che non ti tocchi o-"
"Io voglio vederti sempre così"soffi "sempre felice".
Sussulto e ti guardo negli occhi "io sono sempre felice quando ci sei tu".

...

Osservo delle torte in una pasticceria "vorrei prenotarne una"
La signora mi sorride cortese "si festeggia qualcosa professore?"
Annuisco "a breve il primo anno di vita di mia figlia"sorrido "quindi vorrei una bella torta e i vostri dolci sono... altamente una tentazione per me,soprattutto i vostri dolcetti con la crema".
Lei ridacchia.
"Mi servirebbe per sabato prossimo,insieme ad una 50ina di dolcetti".
Lei si appunta qualcosa ed annuisce.
"Mi fa il conto?".
"Oh ma offre la casa"
Scuoto il capo "vi ringrazio ma insisto".
Lei non dice nulla.
Esco dalla tasca delle banconote e pago.
"Ma no! Sono troppi!".
"Va bene così!"sorrido "ci vediamo settimana prossima"esco per strada.
"Professore!"Tate col fiatone mi corre incontro "io...noi"ansima.
Lo guardo alzando un sopracciglio.
"Le lezioni! Le lezioni saranno a porte aperte ogni lunedì!".
Mi illumino.
"Ce l'ha fatta! Professore! Ce l'ha fatta!".
Sorrido "ce l'abbiamo fatta! Tutti insieme!".

Pov Sherlock:

Osservo con attenzione e critica ogni particolare.
Ogni dettaglio è fondamentale per rivolgere un quesito.
La commessa mi guarda insieme a John.
John "...Sherlock hai-"
"Shhh!"alzo una mano "non so quale scegliere! Va bene,prenderò questa bambola di pezza"ne prendo una con un bellissimo vestito "me la confeziona in qualche modo? È per un compleanno speciale!".
John sorride "sei luminoso!"
"Ma non dire idiozie! John? Immaginala quando la vedrà!"sorrido.
"Piccola"sorride lui.
Pago ed usciamo col pacchetto,mi fermo giusto un secondo per accendermi una sigaretta "non ci sarà storia John! Fra qualche anno quando Sophie camminerà per le strade di Londra,non ci sarà paragone con nessun'altra,dovresti vederla in poche settimane è cambiata moltissimo! E mi chiama papà ora!"butto fuori un po' di fumo "sarà bellissima... dannazione".
John ride "William come sta?".
"Decisamente meglio,ha ripreso a lavorare e si vede che si sta riprendendo bene,ora sta organizzando il compleanno ed è euforico"sorrido,come me d'altronde "quasi un anno fa stavo per perderlo,come cambia la vita John... come cambia"ho ancora i brividi se ci penso,eri così pallido... non ti svegliavi...ho temuto davvero di impazzire.
Se chiudo gli occhi rivedo ancora la penombra di quella stanza e la tua figura sul letto.
Scuoto il capo sorridendo "andiamo a rompere l'anima a Lestrade".

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top