V


Finisco di correggere dei compiti che avevo assegnato settimana scorsa ai ragazzi del mio corso, c'è molto lavoro da fare, ho riscontrato un po' gli stessi errori da parte della maggioranza. Sospiro scuotendo il capo.
"Fratello? Disturbo?".
Scuoto il capo "entra Louis,stavo proprio pensando di fare una piccola pausa".
Sorridi ed entri dentro lo studio di casa nostra "Sono stato con Albert a vedere la tenuta comprata da Holmes, è praticamente distrutta".
Sorrido "si,ma proprio perché è a pezzi si può ricomporre come più ci piace".
Mi osservi "sei proprio diverso, tu sei quasi irriconoscibile delle volte,i tuoi occhi,il tuo sorriso sono così diversi da prima... sei proprio innamorato eh?".
"Non è questo"mi alzo "non saprei spiegartelo bene, io non ho scordato i miei peccati ne le immense colpe che ho,sono sempre lì a schiacciarmi e a ricordarmi quando le mie mani siano sporche di sangue,ma tutte le volte che Sherlock è con me,tutte queste ombre si disperdono,lui porta solo tanto sole e sto bene davvero bene quando lui è con me"soffio.
Sospiri pesantemente "quindi devo accettare quel detective strampalato in famiglia".
Sorrido e faccio spallucce "ricordi quando ti dissi che la gente brama solo ciò che vede? Io prima ero cieco"soffio abbassando lo sguardo e sorridendo dolcemente.

...

"Sherlock fai attenzione!"
"Ma va John! Per chi mi hai preso?! Che ci vuole a sistemare un tett-"perdo l'equilibrio e cado di sotto "maledizione!"impreco.
John corre verso di me "Sherlock! Stai bene?!".
"Una favola"mi metto seduto e mi accarezzo la schiena dolorante.
"Hai fatto un volo"sento ridacchiare.
"Lo trovi divertente?!".
Mycroft annuisce "molto"si avvicina.
John sorride "signor Holmes! Conte Moriarty"saluta educatamente.
Albert ricambia il saluto poi osserva i lavori "la legna del tetto è marcia,si è spezzettata sotto il tuo peso per questo".
Annuisco alzandomi "ma pensavo di poterla riutilizzare almeno per la stalla.
"Non conviene,va cambiata tutta"si toglie un guanto e ne tocca un pezzo "ti toccherà chiamare qualcuno di competente,William mi ha detto che sei un po' restio ad accettare aiuto però,mi sbaglio signor Holmes?".
"Non mi serve aiuto" dico piccato.
"Bene,allora ci lavoreremo tutti insieme"sorride Albert "che ne dici Mycroft?".
Mio fratello sospira pesantemente "per forza".

...

"Mi spieghi perché devo lavorare anch'io?!".
"Perché sei amico di mio fratello William,su Moran non lamentarti sempre"dico spostando dei pezzi di legno inutilizzabili.
"La fai facile tu Louis!".
William in piedi al centro della stanza fissa il tetto.
Sherlock gli si avvicina e lo bacia a stampo "ci vuoi una scala a chiocciola?"ammicca a qualcosa.
William sorride capendo il riferimento "non sarebbe male".
"A me sta bene mio bel matematico"ridacchia.
Alzo gli occhi al cielo.
Albert si avvicina "Sherlock come va la schiena?".
William lo guarda confuso.
Il detective si gratta il capo imbarazzato "ah ma nulla! Sono scivolato giù dal tetto stamattina".
"E come stai?-"
Scoppio a ridere.
Mi guardano tutti.
Tossicchio "...mi dispiace un sacco".
Sherlock "non è vero"borbotta.
Rido "no,non lo è per niente".

...

Mescolo il colore che serve per dipingere la prima parete,sorrido "ehy Louis?".
Louis si gira "si fratell-"
Lo sporco di colore su una guancia ridendo.
Lui sussulta poi ride "William!"
Rido "Albert?!"
"Uhm?"
Sporco anche lui.
Mi avvicino a Sherlock girato di spalle che sta finendo di sistemare un pezzo di porta "Sherly?".
"Oh dimm-"sgrana gli occhi dopo che l'ho sporcato un po' ovunque con la pittura gialla.
"Prova a prendermi,signor Holmes"rido.
Moran sbuffa "la smettete con queste allusioni e vi prendete una stanza?!".
Rido di più.
Sherlock si massaggia il viso e con la mano libera afferra il pennello per poi schizzarmi le goccioline di colore "ti ho preso"ride.

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