5- Halloween

Pov Sherlock:

ti osservo mentre, con una cura quasi maniacale, culli e rivesti il piccolo Harry.
È quasi irreale pensarci, già la nascita di Sophie, per me fu un vero e proprio miracolo, credo che in vita mia, anzi, leviamo il credo, in vita mia mai e dico mai avevo provato una tale paura, la bambina stava bene, tu no, tu non accennavi a volerti svegliare, eri sempre più pallido e debole... sempre più cosi lontano da me. So bene di aver sbagliato in quel frangente, ho provato rabbia, disperazione... non le sono stato accanto nelle sue prime ore, ma Liam, come avrei potuto essere lucido?
Poi ti sei risvegliato, con la forza di un uragano, che ti contraddistingue da sempre e sei tornato da me, dalla nostra bambina che tanto hai bramato. Sophie, la nostra meravigliosa Sophie, forte e imprevedibile, come te, ma è anche indomita e cocciuta come me, ne vado parecchio fiero!
Due anni dopo hai stretto al tuo petto, su questo lettone la nostra seconda bambina Juliet, è nata alle prime luci di una timida mattina di primavera, quasi non piangeva neanche, sempre così silenziosa e buona, il perfetto opposto della sorella. Mi fa sorridere così tanto, le amo cosi tanto, mi ritengo l'uomo più fortunato di questo mondo ad averle, sono il mio bene più prezioso. E adesso è arrivato questo piccolino, ho il cuore strapieno di gioia, ma non è per il sesso del piccolo, non me ne importa nulla e lo sai bene, sono solo grato alla vita che entrambi stiate bene.
Sai Liam? Io non sono un uomo credente, non ho mai creduto in nulla, ma tu, tu sei la personificazione dell'amore per me. All'università fanno studiare tutte quelle inutili storie fra letteratura ed arte, ma credimi, mi ci gioco la vita, qualsiasi autore, di qualsiasi epoca avesse avuto l'opportunità di conoscerti o semplicemente di posare lo sguardo, anche fugacemente lo sguardo su di te, avrebbe poi scritto o disegnato della tua persona.
Rido accarezzandomi i capelli, mi hai proprio rammollito Moriarty.
"Uhm? Sei impazzito completamente, Sherly? Ridi da solo".
Ridacchio "la sanità mentale non mi è mai appartenuta, dovresti saperlo" mi avvicini cingendoti i fianchi "sei sicuro di volerlo lasciare? Sei pronto?".
Annuisci sorridendo e mi baci una guancia "Holmes, sono un inglese vittoriano, non rinuncerei mai ad una festa di Halloween!" scherzi.
Ridacchio "Da cosa ti travestirai?"
Sorridi "indosserò una maschera come tutti, mio fratello Albert e Mycroft sono bravissimi ad organizzare queste feste, Louis ha visto qualche decoro e lo ha trovato adorabile, Albert ama i dettagli" prendi la giacca e spieghi velocemente a mia madre cosa fare con il bambino, poi torni indietro e lo prendi in braccio baciandolo sul capo "Okay, questa è la parte più dura ogni volta!".
Rido e ti aspetto, poi insieme usciamo per prendere la carrozza che in breve tempo porta noi e le nostre figlie alla tenuta di mio fratello dove si tiene la festa in maschera.
Sophie indossa un abito nero, con dei ricami porpora ed un mantello scuro sul capo, Juliet ha un abito bianco con delle cuciture rosa "da cosa sareste travestite?" alzo un sopracciglio divertito.
Juliet sorride "da fatina dei sogni!".
Sophie ride "sei seria?!".
Ridi "Sophie!" la ammonisci dolcemente però "tu invece?".
Lei sorride "Da signore del crimine!".
Sbianchi un secondo.
Scoppio a ridere rumorosamente.

Arriviamo e mi fiondo a prendere da bere.
Louis si avvicina "è una bella festa, vero?".
Annuisci sorridendo.
"Lo sai? Il fatto che tu possa trovare Halloween bella come festa non fa che sottolineare quanto tu sia inquietante raggio di sole" rido.
Alza un sopracciglio infastidito "credi ai fantasmi Holmes? Magari stanotte uno viene a farti prendere un coccolone!".
Ridi.
"Liam! Ma da che parte stai?!".
Ridi di più e indossi la tua maschera decorata, sei illegale Liam, illegale. Ti sporgi un po' verso di me, fino a raggiungere il mio orecchio sinistro, il tuo odore che mi invade le narici... è un gioco pericoloso, non va, non va per niente "Catch me if you can, Mr. Holmes" soffi e bevi un sorso dal tuo calice facendomi l'occhiolino, poi ti allontani lentamente.
Mi illumino sorridendo.
Non ho sbagliato, sei davvero il migliore!
"Piace?" allude alla festa mio fratello avvicinandosi.
Annuisco "ne hai soldi da buttare".
Fa spallucce "Albert si diverte ad organizzare questi eventi, io amo vederlo felice".
Sorrido "Mia figlia si è travestita dal signore del crimine".
Ride "Tua figlia mi inquieta".
Ridacchio.
"Non hai portato il piccolo di casa però, fremo dalla voglia di conoscerlo, purtroppo il lavoro non mi ha ancora permesso di raggiungere la vostra tenuta per conoscerlo, come si ci sente ad avere un figlio maschio? Io amo la mia preziosa Elisabeth, ma Thomas è il mio orgoglio, è diverso un figlio maschio, no?".
Bevo un altro sorso di champagne "non mi cambia assolutamente nulla, Sophie sa cavalcare meglio di qualsiasi altro cavallerizzo, si destreggia con la spada ed è più intelligente di molti altri, Juliet è un'abile lettrice e calcolatrice, come puoi ben notare, non mi mancava nulla, ma sono molto felice, un figlio è sempre una benedizione, soprattutto se è Liam ad avermelo donato".

Pov Sophie:

Cerco Juliet e la vedo dal balcone del salone, in giardino che sorride ad Edward Watson, alzò gli occhi al cielo.
"Amore trabocca dai loro occhi" citi qualche poesia.
"Thomas" sospiro pesantemente.
Sorride poggiato ad una colonna "Non credi nel vero amore Madame?".
Rido e mi avvicino "no, certo che no, o meglio... credo che esista ma non per tutti".
"Uhm, io credo che esista sai? Bisogna solo saperlo cercare bene. Forse dovresti chiedere al fantasma che incontrerai stanotte di presentarti il tuo".
"Punto primo, io non credo nei fantasmi. Punto due, chi dice che deve presentarmelo qualcuno?".
Mi sorridi "sei innamorata?".
Sussulto "ma che ti importa?!"me ne vado e raggiungo Phoebe e Beth.

Pov Louis:

Ti vedo entrare nella stanza che ho lasciato ti indicasse una domestica, ti ha avvertito di un mio malore immaginario. Ti raggiungo alle spalle sorridendo "Sei lento, colonnello"mormoro al tuo orecchio.
Sorridi e ti volti verso di me "mi era venuto un colpo, stai bene Louis?!".
Sorrido poggiandomi alla parete "potrei star meglio" soffio e ti attiro più vicino a me.
Mi posi le mani su i fianchi e posi le labbra sulle mie.
Ti sbottono la camicia sorridendo "baci una persona così... senza sapere chi si nasconde sotto la maschera" ansimo mordendoti le labbra.
"uhm, finche mio marito non lo scopre è okay" stai al gioco.
"Ah! Che traditore!" rido.
Ridi anche tu e mi baci il collo facendomi sollevare un po' il capo, lecchi un lembo di pelle per poi morderlo senza troppa forza, gemo leggermente e chiudo gli occhi mordendomi le labbra, ti passo una mano fra i capelli poi le porto entrambe su i tuoi pantaloni che provo a slacciare.
"Prendi i pomodori!" sentiamo dire.
Ci trasciniamo dietro un mobile come due gatti spaventati.
Mi guardi divertito e ti abbottoni nuovamente i pantaloni.
Mi mordo le labbra per non scoppiare a ridere, la cuoca della tenuta, che sembra la personificazione di una delle streghe cattive dei racconti di halloween, sta dettando legge ai suoi sottoposti.
Ti guardo divertito ma con gli occhi che brillano "pss" attiro la tua attenzione.
Mi guardi.
"Ti amo ancora tanto" soffio "mi sento sempre un ragazzino con te".
Sorridi "non hai idea, di quanto in realtà ti ami io".
Mi sfilo la maschera e poggio il capo contro la tua spalla.
Mi baci il capo dolcemente "Devo tornare di sopra, ci sono troppi figli di puttana che ronzano intorno alla mia bambina".
Rido.

Pov William:

Prendo in braccio il piccolo Harry e lo cullo un po', ieri sera l'ho lasciato con la madre di Sherlock per andare alla festa di Halloween e nonostante mi sia divertito molto, mi è mancato terribilmente. Gli bacio il capo dolcemente "su, su" soffio "non si piange".
"Così lo farai crescere con crisi sentimentali" dice la mia primogenita entrando in salone.
Sorrido "vuoi fare un po' di pratica per quando diventerai madre?" scherzo.
Diventa di mille colori "Ma- ma che stai blaterando?!".
Rido scuotendo il capo "Oh Sophie, Sophie".
Si avvicina "mamma... sono davvero felice che tu, che voi stiate bene, io non sono credente ma sapessi quanto ho pregato! Oh se solo sapessi!" fa drammatica.
Sorrido divertito.
"No, sul serio, sono felice davvero... temevo realmente di poterti perdere per sempre e allora, ecco io... io sarei stata davvero perduta in quel caso, senza di te, perché si, sei davvero fastidioso e opprimente, un tiranno delle volte, ma ti amo davvero moltissimo".
Sorrido dolcemente e le bacio il capo "Sapessi quanto ti amo io"mormoro.
"Ah! Ieri, alla festa! Ho legato i capelli ed ho lasciato i ciuffi più lunghi davanti, come stavo? Papà ha detto bene, ha anche detto che ti somiglio molto".
Annuisco "Si, eri molto bella, anche se non capisco il nesso".
Fa spallucce "Volevo sapere, quanto effettivamente somigliassi al signore del crimine" mi fa l'occhiolino.
Sussulto "Sophie..."
"Oh lo sospetto da tempo, basta parlarne con papà, ne parla con fin troppa enfasi e ammirazione e lui... bè, lui parla così solo di una cosa, di te".
Sorrido e scuoto il capo "hai messo nel sacco me e anche tuo padre, sai Sophie? Inizio a credere che davvero dovrei mandarti dalle suore"scherzo.
Mi guarda divertita e dopo una linguaccia ed un bacio sul capo del fratellino scappa fuori.
Sospiro pesantemente, Sherlock, abbiamo una bella gatta da pelare!
Ti vedo entrare nella stanza e sorridi "dallo un po' a me,così riposi".
Scuoto il capo "si è addormentato"lo poso nella culletta che abbiamo messo in salone per quando si addormenta qui.
Ti avvicini e mi posi una mano su i fianchi.
Sorrido e poso il capo contro il tuo petto "Sophie ha capito che ero il signore del crimine".
"Ma com'è possibile?".
Rido "poi ti spiego".

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