38- Nome
Pov Thomas:
Rientro allegro,non vedo l'ora di raccontare tutto a mia madre.
"Beth!"sorrido "che ci fai seduta sulle scale? È tardi".
Lei si stringe le gambe al petto "mamma non si sveglia"mormora mogia.
Sorrido "sarà stanco tesoro"le porgo la mano "vieni".
La afferra e si alza "abbiamo preparato i biscotti insieme e poi abbiamo sistemato il mio vestitino nuovo nell'armadio,ha detto che si riposava un pochino ma non si sveglia".
Sorrido annuendo entrando nello studio dei miei "mamma?"lo scuoto piano.
È poggiato con il capo contro lo schienale della poltrona,sta riposando sereno "mamma?"insisto un po'.
Apre gli occhi confuso "...tesoro"mormora.
Sospiro pesantemente "...stai bene?!".
Annuisce "scusami,devo essermi addormentato,perché stai piangendo?!".
Scuoto il capo sorridendo e lo abbraccio forte.
"Al!"papà entra preoccupato,lo avevo mandato a chiamare.
Mamma gli sorride "ehy".
Papà deglutisce "..."
Mamma ride e si alza "mi davate già per morto?".
"Smettila maledizione!".
Pov Albert:
"Non posso più neanche dormire"ridacchio e guardo le stoffe che il sarto mi ha lasciato stamani.
"Ti serve un nuovo abito fratello?"chiede Louis.
William mi guarda.
"Per Beth"prendo una stoffa verde "questa"mormoro e guardo i nastri da abbinare.
Louis alza un sopracciglio divertito.
Entriamo nella sala principale in cui il ballo indetto dalla regina é iniziato da poco.
Beth fa un piccolo inchino,com'è carina!
Mi sorridi e mi prendi la mano "le mie nipoti"dici alla regina "Sophie,Juliet,Phoebe e la mia piccola Beth".
Lei annuisce "Juliet ero curiosa di vederti alla colazione da me indetta".
Will sussulta.
Juliet sorride timidamente "ecco..."
La regina la osserva "lui è mio nipote Jacob"le mostra un giovane uomo che sorride mangiando dei dolci "forse non lo hai notato ma lui ti ha vista in chiesa".
Juliet deglutisce "ecco io..."
"Come poteva non notarlo?"Sophie fa un passo avanti "la sua enorme legalità è visibile dalla torre di Londra".
Mi mordo le labbra per non ridere.
La regina la guarda "tua sorella non ha la lingua?".
"E vostro nipote non ci vede? È palese che mia sorella sia infastidita da lui e da voi,con permesso"prende la mano a Juliet e fa per allontanarsi.
"I tuoi genitori non ti hanno insegnato molto noto".
Sophie la guarda e le si avvicina "siete una donna molto potente,qualcosa di quasi irrealistico... mi piace molto il vostro abito anche se penso non le doni il colore,dovrebbe provare con un bel blu,le risalterebbe gli occhi,perché non sta dalla parte delle donne? Voi siete potente e importante ma siete circondata da uomini,solo uomini perché?"
"Sophie"la riprendi "la perdoni ha il temperamatite di mio fratello".
Sophie annuisce e si volta per andare via traviando via Juliet.
Rido "mi serve del vino,anche a te Mycroft"scherzo.
"Quella ragazzina si farà decapitare,non posso badare a due Sherlock,non ne ho la forza"sospiri pesantemente.
Rido.
"Mycroft"un uomo ai avvicina "la regina vuole vederti in privato".
Mandi giù tutto il calice e mi guardi poi vai.
Lui ti guarda "devi portare la ragazza con te".
Sospiri pesantemente ed annuisci.
Ti sorrido per rincuorarti.
Pov Mycroft:
"Ora chiederai perdono intesi?"soffio.
Sophie sospira pesantemente "ma perché?".
"Perché non posso portare solo la tua testa dai tuoi".
Sbuffa ma mi segue mesta.
La regina ci osserva nel suo studio privato sembra arrabbiata.
Mi inchino "Sophie"mormoro.
Sophie sospira pesantemente e si inchina velocemente.
"Ti voglio a corte,da domani studierai qui e sarai una delle mie dame personali,sei una donna anche tu no? Niente uomini".
Sophie la guarda "...ne sono onorata ma non posso accettare".
La guarda male.
La regina la guarda "per quale ragione?".
"Non posso lasciare la mia casa,sarò felice di venire a trovarla ma non rinuncerò alla mia casa".
La donna ride piegando le labbra in una smorfia "tre giorni,voglio che tu rimanga qui solo tre giorni alla settimana,è un giusto compromesso,non trovi?".
Sophie sembra pensarci.
"Ci sono molti libri a corte,tuo zio lavora per un dipartimento che per il mondo non esiste,il tuo intelletto sarebbe utile,avresti una paga tua e in più studieresti qui a livelli che nessun altro può offrirti"insiste.
"È una bella opportunità Sophie"dico sincero.
Lei sembra titubante poi scuote il capo "ho fatto una promessa,non posso non tornare a casa"si volta "chiedo perdono".
"Ma non volevi cambiare le cose? Da donna a donna?".
"Accettare significherebbe adeguarmi a questo sistema"si volta nuovamente "io non sono una schiava,non mi piegherò davanti a qualche uomo che mi vede come una mera conquista, solo io posso decidere il mio destino e non starò qui ad indossare corpetti e fiocchi,venderei mia sorella per avere la vostra libreria e vorrei tanto studiare e lavorare qui ma non a queste condizioni".
"Sophie"la riprendo.
"No! No zio,non abbasserò il capo per lasciare che qualcuno ci posi una sciabola contro,se arriverò al patibolo lo farò lottando non perché sono una Holmes o perché sono una Moriarty ma perché sono Sophie,solo Sophie".
Capisco Thomas e la sua ossessione per lei,è così simile a Sherly,quella luce negli occhi,ma c'è altro.
La donna sospira pesantemente "dormirai qui allora solo ogni due domeniche del mese e non transigo è un ordine".
Sophie sorride ed annuisce "grazie! Cioè... vostra maestà"esce quasi correndo.
"...io"provo.
La regina ride "è piena di vita,non puoi spegnerla una fiamma così,non puoi Mycroft"mi fa segno di andare.
"Papà!"Thomas alla porta mi ferma "...vostra maestà non giustiziatela! Vi supplico! Chiedo perdono a nome suo".
La donna lo guarda divertita "sei parecchi passi indietro ragazzo rispetto a lei".
Sussulta.
Rido e lo trascino fuori "vivo con questa sensazione da quando è nato Sherlock,tranquillo".
Pov Sophie:
"Per la regina"fischia Nicholas raccogliendo dei frutti.
Mi siedo sulla staccionata "sono una che conta"scherzo.
Sorride e fa spallucce "ti farai decapitare".
"Farò compagnia alla regina Anne"scherzo poi mi faccio seria "questo significa che sono davvero cresciuta".
Lui annuisce "direi di sì".
Mi alzo in piedi sulla staccionata.
"Cadrai Sophie!".
Rido "cosa avrebbe fatto Mark? Dico come lavoro? Sarebbe grande come te no?".
Mi segue per accertarsi che non cada "non so... forse avrebbe preso le orme di tuo padre".
Inizia a piovere molto forte.
Scendo ridendo "...avevi bisogno di un bagno"scherzo.
Ride scuotendo il capo "anche tu".
"Ehy!"mi fingo offesa faccio per rientrare in casa.
Mi ferma per un polso "...non cambiare Sophie,resta sempre così o non raccoglierò più la frutta per te".
Sorrido "non c'è nulla di particolare in me,dovrei calmarmi".
"Questo lo dice solo chi teme una come te... sei... un bellissimo sole".
Sussulto e mi sporgo per baciargli una guancia.
"Sophie!"Thomas ci raggiunge "ti cercavo".
Annuisco piano.
Vi guardate in cagnesco.
Thomas mi trascina verso casa.
Mi volto a guardare Nicholas che va via.
"Che facevi?".
"...mi chiedeva delle cose" soffio rientrando.
...
Osservo fuori dalla finestra della mia camera.
"Non hai sonno?".
Scuoto il capo.
Juliet si alza.
"Credo di essermi innamorata o forse no...è complicato ma nella mia mente"mormoro,nella mia mente entrambi ricoprono qualcosa di troppo complicato e doloroso per me,mi fa male il petto a pensare ad uno dei due "non ha niente a che fare con ciò che provavo prima".
Juliet sorride dolcemente "lo so,per questo hai perdonato Thomas,ogni cosa è tornata al proprio posto,poi insomma un giorno Thomas sarà Conte".
Annuisco piano "...già" mormoro "ogni cosa al proprio posto".
Mia sorella mi osserva "sarai contessa un giorno".
"Thomas non raccoglie la frutta per me".
Lei ride "lo faranno i servitori,hanno la frutta dove vive lo zio".
Phoebe che è rimasta a dormire con noi mi guarda seduta sul letto "magari può farlo il tuo di servitore".
La guardo.
Lei scuote il capo "che casino".
Annuisco.
Pov William:
"Sophie ha un lavoro"rido "ed è più stabile del tuo"scherzo.
"Liam sei un bastardo".
Rido.
"Ha messo a cuccia la strega,io sono sconvolto da quella ragazza"ridi "è come te!".
Ti guardo male poi ride e mi avvicino alla finestra del salone prendendo la candela che accendo ogni sera da anni.
Mi guardi.
Sorrido e soffio spegnendola "non tornerà Sherlock... non lo farà perché non è mai andato via,quando Mark è... insomma,nel momento peggiore della mia vita lui mi ha mandato Sophie,so che è stato un suo dono"sorrido dolcemente "è giusto che entrambi troviamo la pace"la metto via.
Mi sorridi alzandoti "sono molto fiero di te".
"Scusami per tutto questo tempo".
Scuoti il capo.
Pov Phoebe:
Canto pulendo il vetro della porta principale,sono sola in casa.
Bagno la pezza in un recipiente e alzo gli occhi sul cancello sussultando "...Karl!".
Sorride avvicinandosi "hai la voce più bella di tutta Londra".
Tossicchio "non si origlia la gente".
"Cantavi in giardino,mi sono limitato solo ad ascoltarti".
"Sbruffone".
Sorride "perché canti di nascosto? La tua voce dovrebbe essere un diritto del popolo!".
Rido "che sciocco"scuoto il capo.
"Milady mi offrirebbe da bere?".
Faccio spallucce "accomodati,arrivo subito"rientro e dopo poco con del succo di arancia,biscotti e delle brioche,vado a sedersi al tavolo che abbiamo fuori "mio padre ti spara se ti trova qui".
Ride e fa spallucce "un rischio che posso correre,ti ho vista sai? Ieri alla festa,eri molto bella,tu cammini con la testa alta come se nessun altro ti vedesse,ondeggiare camminando quasi sulle punte,il mondo,il resto non esiste per te,sei di ghiaccio,poi però suoni come un angelo e tutto diventa di zucchero,i tuoi sentimenti sono così tangibili,sei così... umana".
Sorrido lievemente "vuoi incantarmi così?".
Scuote il capo "era solo il mio pensiero su di te"morde un biscotto "buoni,li fai tu?".
Annuisco "avevo il cadavere del gatto che non sapevo dove farlo sparire"dico serenamente.
Sbianca poi inizia a tossire.
Scoppio a ridere "...che idiota! Sto scherzando ma ti pare possibile?!".
Si batte una mano sul petto tossendo mentre ride "stupida".
Gli faccio la linguaccia.
"Tu mi piaci davvero tanto... penso sempre a te,in continuazione"mormora.
"Karl...".
Si avvicina e mi bacia sul capo poi sull'angolo della bocca "continuamente".
"Io no"mormoro.
Sorride e poggia le labbra sulle mie.
Sentiamo un colpo di tosse.
Mi allontano velocemente "mamma!".
Si alza di scatto "signor Moriarty!"si inchina per saluto.
"Resti per cena?"chiede mamma.
"NO! Se ne stava andando!"lo spingo verso l'uscita.
Lui ride e va via.
Mamma mi guarda divertito "oh tuo padre inizierà a tirar giù tutti i santi del paradiso!".
"Non dirglielo ti prego!".
Ride "e perché no?! Sarà esilarante e poi abbiamo visto tutti".
Alzo gli occhi e vedo zio Will e zio Albert dalla finestra del piano di sopra.
Menomale che ero sola!
Pov Sherlock:
Osservo la finestra della camera delle mie figlie mentre fumo una sigaretta,la visuale da fuori è limitata dagli alberi,l'unico punto di vista libero é quello che da sulla stradina di fianco alla casa,se passasse una carrozza me ne accorgerei.
Sputo un po' di fumo.
Secondo Juliet qualcuno ci osserva e lo credo anch'io da troppo tempo.
"Signore"Nicholas mi saluta posando un sacco di farina all'ingresso.
"Nicholas"sorrido "vieni qui ragazzo,ho bisogno del tuo aiuto".
Lui si avvicina sorridendo.
Lo abbiamo preso con noi molti anni fa prima che nascesse Sophie,i Moriarty hanno assunto suo padre e lui che era piccolissimo,era un amichetto di Mark,sono cresciuti insieme,se riuscimmo a trovare il colpevole di Mark fu anche e soprattutto grazie a lui.
Sputo un'altro po' di fumo "devi aiutarmi a controllare chi si ferma anche solo di passaggio qui davanti".
Annuisce "lo farò".
"Devi dirlo a me però"gli offro una sigaretta "non a Sophie".
Annuisce sorridendo e la accende "non posso dirle no".
"Oh ti capisco! È come sua madre".
Ride "si è molto bella come il signor William,anche vostra figlia minore lo è e vostra nipote,si somigliano tutte e tre ma Sophie è... diversa... ovviamente la rispetto molto!"si affretta a dire.
Sorrido sospirando.
Rientro e ti vedo seduto sul tappeto del salone tutto concentrato ad osservare dei possibili colori per delle tende.
Sorrido e mi siedo vicino a te e ai nostri figli.
"Quindi non vuoi dirlo?"chiede Juliet.
Scuoti il capo divertito.
"Proviamo ad indovinare"propone Sophie.
Fai spallucce.
"Di cosa parlate?".
"Del vero nome di mamma"mi spiegano.
Louis ridacchia.
Juliet "è un nome diffuso?".
"Nella norma"rispondi.
Sophie ti guarda "lo porta qualcuno che conosciamo?".
"Di intimo no".
"Lorenz!".
Sophie la guarda "conosci davvero gente che si chiama così?!".
Juliet fa spallucce.
Ridi "no,sbagliato".
"È un nome reale? Appartiene a qualche sovrano?".
Fai spallucce.
"Henry!"dicono in coro.
"E avrei chiamato mio figlio così? Non c'è molta differenza fra Henry e Harry no?"ridi.
Sophie si illumina "Richard!".
Louis ti guarda di sottecchi.
Sorridi prendendo un nuovo pezzo di stoffa "no".
Sorrido.
Juliet sospira "ma allora"
"Qualsiasi sia,non ve lo dirò,sono William e basta"sorridi "ora basta su,aiutatemi a scegliere".
Sorrido e ti bacio una guancia "su,scegliamo".
Louis mi guarda negli occhi poi sorride.
Pov Albert:
Assaggio un chicco d'uva e faccio spallucce annuendo "buona".
"È l'uva della nostra tenuta?"ti siedi vicino a me.
Annuisco sorridendo "l'ha raccolta Beth,era instancabile,avresti dovuto vederla"ridacchio.
Ne assaggi un chicco "è ancora più buona allora".
Sorrido poggiando il capo contro il palmo della mano "è così dolce,cresce bene".
Annuisci accarezzandomi il viso "sei così bello".
Ti bacio il palmo della mano "vorrei tanto anch'io,come Will sai? Poterne avere un'altro,era così piccola Beth fra le mie braccia,così preziosa".
"Non ci pensare Al".
Annuisco sorridendo e ti sfioro il viso con un dito "quando non ci sarò più,lei ti ricorderà di me"soffio sorridendo.
Mi afferri il polso "non parlare così".
Sorrido dolcemente "lei è stata l'unica cosa bella e pura della mia vita,grazie per avermela donata".
"Tu l'hai donata a me".
"Thomas era così spaventato l'altra sera,mi ha trovato appisolato ed è entrato in crisi,vive nell'ansia,purtroppo anche Elisabeth è spaventata dalle mie condizioni ma io so che quando arriverà il momento voi starete bene"gioco con un chicco d'uva "se potessi tornare indietro,ricominceresti la nostra storia?".
Annuisci serio "assolutamente si,cercherei solo di non ferirti più".
Sorrido annuendo e mi sporgo baciandoti sulle labbra.
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