Remote memories
Dopo un'estenuante corsa e una lunga ramanzina, da parte di Dorothy, riuscii a liberarmi, fortunatamente illesa, della sua scomoda presenza e di quella del suo mostruoso amico -lo spaventoso cucchiaio di legno.
Stavo uscendo dalla cucina, dove Dorothy mi aveva tenuta per un'abbondante mezz'ora, quando mi ricordai della riunione. Sperai con tutta me stessa che non fosse già cominciata ma avevo dei seri dubbi a riguardo.
Arrivai alla stanza che, tempo prima, Kyle mi aveva mostrato come la sala dove si tenevano assemblee e discussioni importanti riguardanti il branco, che si trovava al primo piano nel corridoio di sinistra.
Oltre il portone in legno si udiva il vociare di una folla in tumulto. La riunione era dunque iniziata.
"Silenzio!" disse l'inconfondibile voce di Kyle, la quale però giunse alle mie orecchie come un flebile sussurro portato dal vento.
La folla si zittì immediatamente.
"Posso capire la vostra titubanza, ma le prove parlano da sole. Non possiamo mettere in discussione la magia della regina delle fate. Ho commesso un errore, uno spiacevole errore di cui mi rammarico molto, e solo ora me ne rendo conto."
Appoggia l'orecchio sulla serratura per non perdermi dei passaggi importanti.
"Alpha, abbiamo avuto modo di capire che ha fiducia nella sua compagna come ognuno di noi farebbe, ma, in qualità di leader, deve essere sicuro delle sue argomentazioni. Con questo non voglio mettere in discussione i metodi del piccolo popolo, ma abbiamo già avuto un'informazione non valida da questo e non vorremmo ripetere l'esperienza. Se la sua compagna, in futuro, si rivelerà davvero un'infiltrata, quando lo scopriremo, sarà ormai troppo tardi. Dobbiamo agire ora o mai più."
"La tua diffidenza mi rende fiero, Gideon, ma io so per certo che la mia compagna è assolutamente estranea ai fatti, per vari motivi. In qualità di compagno posso affermare con sicurezza che non tradirebbe mai la mia fiducia e quella del suo futuro branco, in qualità di Alpha posso invece affermare che le prove, come ho già ripetuto più volte, testimoniano la sua innocenza.
Non possiamo giudicare una persona dalla famiglia a cui appartiene. Non possiamo generalizzare su di lei non conoscendola affatto. Posso anche affermare che, da quando Jordan è arrivata su Shelter, la mia vita, ma anche la vostra vita e quella di tutto il branco è migliorata, niente inchini e riverenze e niente toni ufficiali. Questa è forse la prima volta in cui vi parlo a cuore aperto e lo devo solo a lei."
Nella stanza regnò per qualche secondo il più assoluto silenzio. Non potevo starmene lì, davanti alla porta. Forse mi avevano già scoperto?
Poi udii un lento battito di mai, che proveniva di certo da una sola persona.
"Quali nobili sentimenti, dolce fratello.. ma, dimmi, dove si trova ora la tua compagna? Perché non è insieme a noi, in questo momento, per garantire la sua fedeltà al nostro branco?" la sua voce suonava più come un ghigno, era disgustosa, aspra e cupa.
Era il momento di agire.
Il momento di mettere da parte il mio infantilismo.
Il momento di mostrare la mia tempra.
"Elija, non ti ho ancora ringraziato per averci deliziati con la tua nobile presenza.. ma se non ti dispiace vorrei prima rispondere alla tua discreta domanda. La mia compagna è.."
Prima che Kyle riuscisse a terminare la sua frase, feci il mio ingresso nella stanza spalancando davanti a me le massicce porte in legno.
Davanti a me si stagliava una grande schiera di persone, tutte in piedi intorno ad una piattaforma rialzata da dove l'Alpha parlava loro.
"Eccomi.. perdonate la mia assenza, ma, in qualità di compagna dell'Alpha, ho avuto delle faccende, riguardanti il castello, da sistemare."
Percorsi a grandi passi la navata centrale che si apriva tra le due fazioni di lupi mannari. Una doveva essere composta dai guardiani e l'altra dai rappresentanti del popolo, mentre accalcati sulla parete di destra dovevano esserci i cacciatori di cui mi aveva parlato Dorothy -quelli che avevano riferito i progressi.
Aggirai la piattaforma e salii le scale in marmo bianco che si trovavano sulla sinistra. Il mio vestito risaltava come sangue scintillante sulla scalinata. Davanti a Kyle si ergeva un imponente leggio, anch'esso in marmo -questa volta- nero, che raffigurava un grande lupo in rilievo nell'atto di reggere, con grazie e disinvoltura, la parte superiore della struttura, composta da un grande piano inclinato in marmo bianco. Il lupo sembrava davvero essere presente in quella stanza, era così reale che avevo quasi paura ad avvicinarmi. Ma mi feci coraggio e mi sistemai al fianco di Kyle.
"Di certo, nessuno di voi mi conosce, così come io non conosco voi. -Kyle si irrigidì sentendomi parlare- E' successo tutto talmente in fretta che nessuno di voi avrebbe potuto schierarsi dalla mia parte, nemmeno il mio.. compagno. Vorrei fare un passo avanti insieme a voi, se me lo concedete, per pensare al nostro futuro. Non vi chiedo di dimenticare quello che è successo, vorrei solo dimostrare la mia lealtà a tutti voi e dimostrare ciò in cui credo.
E' finito il tempo di nascondersi, di difendersi e non attaccare, di incolpare piuttosto che ascoltare, è giunto il momento di ribellarci, dopo cento anni. Cento anni. E il sangue del nemico che mai vorrà arrendersi scorrerà a fiumi, per giorni interi. Ucciderò con le mie stesse mani chi mi ha mentito da sempre, sulla mia natura, sulla mia famiglia, sulla mia casa. Perché ora è questa la mia casa, Shelter è la mia casa. E voi la mia famiglia. E l'essere lupo mannaro la mia natura." La mia voce giungeva lontana persino alle mie orecchie, non sembrava appartenermi.
"Lunga vita alla regina! -disse una voce ghignante battendo le mani, Elija- Davvero è stato..sorprendente, stupefacente. Stavo per crederci veramente! Che dire..hai imparato molto da Kyle. Mi chiedo solamente, anche tu come lui non mantieni mai le promesse?"
Era identico al dipinto, con quel ghigno sempre stampato in faccia. Era addossato alla parete sinistra, parzialmente in ombra. Non lo avevo notato prima.
Guardandolo la mia mente prese a vorticare, vidi dei ricordi, ricordi lontani, remoti, ma pur sempre veri, presenti, vivi.
Un uomo, dai tratti non del tutto chiari, ma che riconobbi come Elija, in piedi davanti ad una donna dai capelli rossicci. L'uomo era metà lupo, le lunghe zanne conficcate nella carne, gli occhi gialli scintillanti, gli artigli sfoderati. La donna cadde a terra..buio..un grido lacerò la notte..poi più niente.
Era morta.
Morta.
La mia bocca era spalancata, ero in preda al panico.
Non essere debole! ruggì il mio lupo.
"Fratello! Sempre con la battuta pronta, davvero esilarante!" rise Kyle.
"Credo sia tutto, per oggi. Ritornate ai vostri compiti." Kyle riprese il suo tono autoritario e congedò così i presenti.
In pochi minuti la stanza si svuotò e, tra un cenno del capo e l'altro, rimanemmo nella stanza solo io e Kyle.
"Cosa ti passa per la testa? Perché li hai incitati alla rivolta?"disse sconcertato.
"Che c'è? Mostro loro da che parte sto!" e detto questo uscii da quella sala che era diventata troppo grande e fredda, come il ghiaccio, come la morte.
La mia testa vorticava a mille tra un pensiero e l'altro.
Il mio discorso.
Elija.
Quell'incubo.
Kyle.
Non avevo forse messo troppa irruenza ed imprudenza nel parlare? Non avevo ricevuto alcun tipo di addestramento..dovevo forse cominciare ad allenarmi, a controllare la mia natura? Era stato il mio lupo a parlare di spargimento di sangue, di vendetta. Il mio lupo reclamava tutto questo, lo bramava.
Elija.. Una persona, umana o no che sia, poteva essere così spaventosamente mostruosa?
E quell'incubo.. mi sembrava di averlo vissuto, ma non era così, non era possibile. Chi era quella donna? Era davvero morta? Non potevo fare nulla per salvarla?
E Kyle, quanto ancora avrei sopportato la sua presenza, le sue parole? Dovevo evitarlo, quella risposta mi apparve chiara dentro la mia testa, ma allo stesso tempo mi parve sbagliata, totalmente sbagliata.
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Ehilà!
Scusatemi se è più corto del solito..ma volevo mette una pausa tra questo e quello che succede dopo..anche se non l'ho ancora scritto, ma ho un'idea, credo..
Cosa ve ne pare?
Comunque aggiornerò presto, non preoccupatevi! ho aggiornato adesso anche perché ho iniziato da poco a scriverlo e ho finito praticamente adesso, perché non c'era campo. E vi direte.. ma questa dove vive? Beh sono nella 'case delle vacanze' diciamo e ogni tre per due succede qualcosa..poi sono davvero stra impegnata..non sono mi uscita con i miei amici, perché.. va be non sto a raccontarvi tutta la mia vita.. comunque devo sempre aiutare mia mamma che è sempre sclerata..vai di qua, vai di la e non ho mai tempo..quindi devo sfruttare le pause che mi rimangono tra i compiti e questo, quindi spero non vi dispiaccia.
Vi avviso, se no poi mi dimentico, che agosto e settembre saranno abbastanza inattivi. *arrivano della mie amiche da Milano per tutto il mese yuppyyyyy*.
Grazie mille per 1,6k di visualizzazioni e per i commenti stupendi! Siete fantastiche, vi adore!
Ci vediamo al prossimo capitolo.
_blackwolf_
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