Capitolo 73

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Canzoni per il capitolo :

Flashlight - Jessie J.

Last first kiss - One Direction.

Don't deserve you - Plumb.

The end of all things - Panic! At The Disco.

CLAIRE'S POV.

Non so esattamente quanto tempo passi prima che Harry arrivi nella mia camera, ma nel momento in cui lo fa ogni cosa si dissolve.

Nessun pensiero, niente di più giusto di questo. Soltanto me e lui.

Il mio peso è sostenuto dalle mie ginocchia che in questo momento sono sul mio letto, ma non mi sosterranno ancora a lungo. Le labbra di Harry cospargono ogni centimetro della mia pelle di piccoli e dolci baci, mentre io sussurro il suo nome.

Le mie dita trovano i suoi capelli e tiro leggermente le ciocche per allontanarlo e portare le sue labbra sulle mie. Lui sorride contro di esse e mi stringe a sè, le sue mani avvolgono la mia vita. La mia lingua si incastra perfettamente con la sua, e lui mi porta a distendermi sul materasso, ma non lasciandomi mai.

Raggiungo il bordo della sua maglia e lo sollevo, sfilandogli poi completamente il tessuto bianco che copriva il suo corpo.

«Ehi, calma.» Sorride, prendendo la mia mano e intrecciando le nostre dita.

«Voglio soltanto dimostrarti ancora che tu sei l'unico. » Sussurro, tracciando la pelle del suo volto.

Il suo sguardo diventa più serio, e mi guarda con i suoi occhi verdi in cui non ho più paura di annegare.

Si abbassa sul mio volto e poggia le sue labbra sulle mie. Le muove lentamente, il suo tocco è dolce e gentile come non lo è mai stato. Lascio scorrere le mie mani sulla pelle scoperta del suo petto, mentre lui mi porta a dischiudere le labbra e ad accogliere la sua lingua calda.

Harry mi solleva con lui, e siamo l'uno di fronte all'altra. Presto la mia maglia raggiunge la sua sul pavimento, e lo stesso fanno poco dopo i nostri pantaloncini.

Adesso lui è ancora una volta sopra di me, le sue labbra sul mio collo, sul mio petto, lungo il corpo.

Le sue mani indugiano sulle sottili bretelle del reggiseno che indosso, prima che vengano spinte dolcemente da lui giù per le mie braccia. Harry mi incita ad inarcare la schiena così che possa liberarmene completamente.

I suoi occhi esaminano il mio corpo così attentamente che quasi brucio sotto il suo sguardo intenso, nonostante non sia la prima volta che io sia così esposta a lui.

«Sei così bella, Claire. » Sussurra, portando le sue dita sul mio volto e tracciandone i contorni. «Così pura e così innocente. »

Sono completamente senza parole, come ogni volta che lui mi guarda e mi parla in questo modo. E ogni volta è diverso. E' così diverso.

«E io sono così innamorato di te. » Continua, le sue dita adesso sfiorano le mie labbra.

Sollevo la testa per incontrare la sua bocca, bisognosa di lui come mai prima. Harry rovescia i nostri corpi ribaltandoli, così che io adesso sia sopra di lui. I miei capelli gli coprono il volto e sono sparsi intorno a lui.

Continuiamo a baciarci, a sfiorarci con a dividerci soltanto un tessuto così sottile. Riesco a sentire quanto entrambi ci necessitiamo ogni volta che i suoi fianchi si sollevano incontrando i miei.

Improvvisamente, Harry mi spinge sotto di lui facendomi cadere in una risata. Lui ride con me e mi bacia sul petto, nell'incavo tra i seni.

Le sue dita percorrono la mia pelle fino all'elastico degli slip che indosso. Si ferma più volte prima di abbassarli lentamente e farmeli scivolare lungo le gambe. Io tento di fare lo stesso con i suoi boxer, e nel momento in cui entrambi siamo completamente spogliati di ogni incertezza, i nostri corpi entrano in connessione, come se si fondessero nell'amore che proviamo l'uno per l'altra.

Chiudo involontariamente gli occhi, quando Harry inizia a spingere lentamente in me. Nascondo la testa nell'incavo del suo collo e mi aggrappo a lui, mentre lui si abbassa ancora su di me.

Le mie mani sono sulla parte bassa della sua schiena, i muscoli si contraggono a ogni spinta.

Non è la prima volta, ma il dolore continua a pulsare tra le mie gambe, e le mie pareti si stringono intorno a lui.

Harry sembra rendersene conto, perchè si ferma e mi spinge a guardarlo. «Stai bene? »

La sua voce è roca e ridotta ad un sussurro, e i suoi occhi verdi sono intensi e rassicuranti.

Annuisco perchè non sono sicura della mia voce, e sento il cuore sbattere contro il mio petto quando lui raggiunge le mie labbra, baciandomi dolcemente. Continua a baciarmi, e lo fa in modo disordinato, ma dolce, e lento, ma allo stesso tempo passionale, mentre ricomincia a muoversi. So che si sta trattenendo e vorrei potergli permettere di non farlo.

Sollevo i miei fianchi e li spingo contro i suoi, in modo che lui possa andare più in profondità. Un urlo fuoriesce dalle mie labbra e un gemito cade dalle sue, al mio gesto improvviso.

«Cazzo. » Dice Harry, i suoi occhi sono chiusi. Porto le mie mani ai lati del suo volto e spingo i suoi capelli all'indietro.

«Sei sicura? » Mi domanda, e io gli prometto di sì anche se non ne sono sicura.

Lui ricomincia a spingere dentro di me, aumentando sempre di più. I suoi fianchi ruotano e spingono contro i miei, e il dolore velocemente si trasforma in piacere.

Ansimi, sospiri e gemiti cadono dalle nostre labbra, tra baci rubati e le promesse del nostro amore.

Raggiungo l'apice e il mio corpo si ricopre di brividi, la schiena rigida e il calore ancora presente tra le mie gambe. Harry mi raggiunge subito dopo e ricade su di me, la sua testa sul mio petto.

I nostri respiri sono l'unico suono che occupa questa stanza, e le lenzuola sono l'unica cosa che ricopre i nostri corpi. Le nostre gambe sono ancora intrecciate, la mia testa poggiata alla sua.

Mi volto e metto una mano sul suo collo, prima di poggiare la testa sul suo petto. Le sue braccia mi avvolgono debolmente, i miei capelli sparsi sul cuscino.

«Cristo, è stato - » Sospira, continuando a tenermi contro di sè.

«Bellissimo. » Lo interrompo prima che lui riesca a finire.

Sollevo la testa e lo guardo, lui poggia la fronte contro la mia. «E sei fottutamente pazza, piccola. »

«Ma sono ancora qui, e tu non mi hai fermata. » Mormoro, poggiando le mie labbra sulle sue.

Un cipiglio inizia a prendere forma sul suo volto e le sue labbra si dischiudono come se volesse dire qualcosa, ma lo interrompo ancora una volta. «E hai fatto bene. »

Lui sorride e mi sposta una ciocca di capelli dal volto. «Claire. »

«Harry. » Dico, imitando il suo tono. Lui scuote la testa e sorride, ma mi rendo conto che c'è qualcosa che vorrebbe dire.

«Cosa c'è? » Lo incito, le mie mani su di lui e le sue su di me.

I suoi limpidi occhi mi guardano come se cercassero qualcosa, e io potrei non stancarmi mai di guardarli.

«Tu eri innamorata di Charlie, prima di me? » Mi domanda, la voce piccola.

In questo momento, ritorna ad essere l'Harry così pieno di insicurezze, di paure. Ritorna ad essere l'Harry che tende a non mostrare, che nessuno conosce ma che c'è.

«No. » Dico, prendendo il suo volto tra le mani. «Provavo qualcosa per lui, ma non è mai stato come quello che provo per te. Anche mentre stavo con lui, era con te che in realtà avrei voluto essere. »

«Non sono mai riuscito a vederti con lui. » Afferma, e lui si volta, distendendosi di schiena, portando un braccio sotto la testa e la mia sul suo petto.

«Davvero? »

«Sì, ma non riuscivo a rendermi conto di quello che provavo. Non riuscivo a fare niente per reprimere il mio istinto di protezione verso di te, perchè non credevo di poter davvero provare qualcosa nei tuoi confronti. Ci conoscevamo da così tanto, e non sapevo neanche di conoscerti nel modo in cui lo facevo. » La sua voce è bassa, ma il modo in cui le parole stanno cadendo dalla sue labbra e quello in cui lui lo sta permettendo permette a me di non interromperlo e di ascoltarlo.

«Ti ho sempre guardata. Lo facevo anche senza rendermene conto, da lontano. Ti guardavo mentre facevi qualsiasi cosa, come non ho mai guardato nessun'altra. Ma non potevo provare qualcosa per te, e non volevo farlo. » Ammette.

«Ma è stato a quella festa che è successo. Ti amavo e non lo sapevo, perchè più ti guardavo, più mi convincevo che tu non avresti mai potuto amare me. »

Poggio le mani contro il suo petto e mi sollevo, portando lo sguardo su di lui. La sua confessione mi ha sorpresa, anche se sapevo già del suo istinto di reprimere i suoi sentimenti.

«Invece l'ho fatto. » Sussurro, portando una mano sul suo volto. Lui la prende e la copre con la sua.

«Ti amo come non ho mai amato e come mai amerò, e potrò dire che tu sia stato l'unico. » Gli assicuro, avvicinandomi a lui e sfiorando le mie labbra con le sue.

«Charlie è stata una parte importante della mia vita, e sarà anche stato il mio primo bacio, ma fa parte del passato. Di un passato di cui facevi parte anche tu, insieme al presente e al futuro. Sei tu il mio unico presente, e tu sarai il mio unico futuro. Non lui. »

«Ti amo. » Dice, prendendo il mio volto baciandomi, coprendo poi il mio corpo con il suo.

Le sue labbra morbide sono come una dipendenza, come ogni cosa che riguarda lui.

Qualche istante più tardi sono nuovamente con la testa sul suo petto, ad ascoltare il battito del suo cuore.

«Charlie è stato il tuo primo bacio? » Mi chiede improvvisamente, tentando di nascondere la gelosia.

«Uhm, in teoria. » Harry ridacchia, il suo petto vibra contro la mia guancia. Mi sollevo e lo guardo.

«E in pratica? »

«In pratica sei stato tu. » Ammetto, ma la sua espressione è evidentemente confusa. Sorrido e mi sistemo accanto a lui, poggiandomi sul gomito.

«Quando Charlie mi ha baciata, nonostante fosse la mia prima volta, non è stato come lo immaginavo. Non ho provato quello che credevo, e non è successo neanche la seconda o la terza volta. Non ho provato quello che ho provato quando sei stato tu a baciarmi. » Il mio sguardo si abbassa, mentre imbarazzata ammetto ciò che mi provocava Harry senza neanche immaginarlo.

«Ehi, guardami. » Mormora lui, poggiando un dito sotto il mio mento e sollevandolo, in modo che possa farlo.

«Charlie è stato il mio primo bacio, ma io voglio che tu sia l'ultimo. » Gli dico, e le sue labbra si curvano in un dolce sorriso.

«Allora lascia che io sia il tuo ultimo primo bacio. » Mi chiede in un sussurro, prima di ricadere sulle mie labbra.

-

La luce che oltrepassa le tende illumina debolmente la stanza, e mi permette di rendermi conto del motivo per cui accanto a me Harry non ci sia più.

Adesso lui è dietro la finestra, e mi rivolge le spalle. Indossa i suoi pantaloncini e la sua schiena nuda sembra rilassata. Dal profumo che la sua pelle emana sono quasi sicura abbia già fatto una doccia.

Come se si sentisse osservato si volta, incrociando il mio guardo. Mi sorride e mi raggiunge, sedendosi accanto a me.

«Buongiorno, piccola. » Sussurra, abbassandosi per posare le sue labbra sulla mia fronte.

«Che ore sono? » Chiedo, passandomi una mano tra i capelli.

«Abbiamo ancora un'ora prima della colazione. » Mi informa, alzandosi.

La colazione. E poi il ritrovo prima dell'inizio della prima giornata. Il panico mi attraversa al pensiero di quello che abbiamo fatto stanotte.

«Sei nervosa? » Mi domanda Harry, recuperando la sua maglia e indossandola troppo presto.

Io scuoto impercettibilmente la testa e mi sollevo a sedere, portando le lenzuola con me a coprirmi.

«Ci saranno molti esaminatori oggi, e da questi dipenderà la mia ammissione al college. »

E la sua.

«Quindi sei nervosa. » Sostiene sollevando un angolo delle labbra in un sorriso, facendomi sospirare.

«Non so se sono nervosa, e stanotte è stato meraviglioso, ma non so se sia stato anche .. » Mi fermo prima di riuscire a concludere.

Ma Harry se ne accorge, e la sua espressione si indurisce, insieme ai suoi lineamenti.

«Cosa, Claire? » Pretende. «Non credi sia stato anche cosa? »

Io esito e sposto lo sguardo dal suo, prima di rispondergli in un sussurro. «Giusto. »

Il silenzio ci avvolge, e quando risollevo lo sguardo incontro il suo, che non ha mai smesso di essere su di me. La delusione attraversa il suo volto e i suoi occhi mi guardano come se mi stessero implorando di fare qualsiasi cosa.

Ma non lo faccio.

«Credo non ci sia più niente da dire, Claire. » Sussurra, la voce instabile e il tono basso.

Vorrei dirgli di non andarsene e che mi dispiace, vorrei dirgli qualsiasi cosa, ma non faccio neanche questo.

Continuo a guardarlo, a guardare il modo in cui mi chiede in silenzio di fermarlo, di dirgli che in realtà niente di ciò che siamo è sbagliato e che lo amo, ma non lo faccio.

Non faccio niente, e non so neanche se il mio cuore stia continuando a battere dentro di me, nel momento in cui attraversa la stanza e chiude la porta alle sue spalle.

HARRY'S POV.

Potrei dire che in qualche modo lei ha cercato di fermarmi, potrei sostenere che in realtà lei non pensava neanche una parola di ciò che ha detto, e potrei affermare di stare bene. Ma non è così.

Non lo è fottutamente per niente.

Claire non ha cercato di fare niente, semplicemente mi ha lasciato andare. Mi ha lasciato andare come se fosse niente, come se non avesse così importanza.

Come se io non avessi importanza e come se ciò che fossimo non ne valesse un cazzo.

Mi ha lasciato andare nonostante il modo in cui ci siamo amati questa notte, e nonostante lei sappia quanto ho bisogno che lei mi ami. E quanto io ho bisogno di amare lei.

Ma ha scelto di farlo. Ha scelto di lasciarmi andare senza neanche chiedermelo, senza neanche dirlo davvero.

Forse avrei potuto fare qualcosa io, avrei potuto cercare di farle spiegare, avrei potuto convincerla a non lasciare che credessi alle sue parole, e lei forse avrebbe potuto lasciarmelo fare.

Ma nessuno dei due lo ha fatto.

FLASHBACK

«Andrà bene. » Le assicuro, ma lei scuote la testa.

«Non ne abbiamo mai parlato. » Mormora, e io vado verso di lei, raggiungendola sul mio letto. E' seduta nel centro a gambe incrociate, un libro aperto tra di esse. Indossa i suoi occhiali e i suoi capelli sono debolmente legati da una matita.

«Di cosa? » Le domando, sfilandole quella matita in modo che i capelli le ricadano sulle spalle.

«Del futuro.» Afferma, cercando la mia mano. Io la assecondo e intreccio le nostre dita.

Non abbiamo mai parlato di quello che ne sarà dopo il liceo, e chiunque potrebbe sostenere che io non ci abbia mai pensato. Che non sappia di cosa farne della mia miserabile vita, ma è una cazzata.

Ci ho pensato tanto, e sono piuttosto sicuro di quello che voglio. Ma sono anche sicuro di volere lei.

So che anche lei ci pensa continuamente, ma non mi ha mai detto cosa vorrebbe che ne fosse davvero di lei.

So che ci sta pensando anche adesso, che sta fottutamente rimuginando e che vorrebbe parlarne, ma si sta trattenendo. Lo sta facendo perchè teme una mia possibile reazione. Crede che io possa perdere il controllo allo stesso modo in cui io temo che lei possa andarsene.

So anche che dobbiamo farlo, e che non abbiamo ancora molto tempo.

Sospiro leggermente e esito. «Non c'è molto di cui parlare."

Allento la presa sulle sue dita e mi alzo. «Aspettiamo entrambi che ci venga offerta una borsa di studio. »

Lei sposta lo sguardo dal mio per un istante, prima di tornare a guardarmi.

«E' un'occasione per entrambi, Harry. Da quella trasferta dipenderà tutto quello che verrà dopo. » Dice, spostandosi e raggiungendomi.

So cosa significa, e so a cosa si riferisce. Lo sappiamo entrambi.

«Cosa stai cercando di dirmi, Claire? » Il tono della mia voce si alza, ma lei non sembra neanche rendersene conto.

Ricambia il mio sguardo e quando lo fa, quasi vorrei dirle di non farlo, di non dirlo. Ma lei lo fa.

«Non ci saranno soltanto Università inglesi ad esaminarci. E se io venissi ammessa alla Brown o a Princeton, non ci penserei due volte a trasferirmi. » Il modo in cui lo ammette fa male, perchè è come se a lei non importasse. Non nel modo in cui importa a me.

«E cosa ne sarebbe di me, se tu te ne andassi e io restassi qui? Che ne sarebbe di noi? » Le chiedo a bassa voce, lei adesso è davanti a me.

So quello che le sto chiedendo, e lo sa anche lei. E' una direzione che stiamo percorrendo insieme, ma non sarà sempre così. E se lei deciderà di non farlo, credo che per noi non ci sarà nessun futuro insieme.

«Non lo so. » Sussurra, abbassando lo sguardo.

Invece lo sa, e sa che le possibilità che entrambi veniamo scelti dallo stesso college sono quasi inesistenti.

A/N.

Siamo a un passo dalla fine e siete in pochissime a commentare e votare. E' demoralizzante dopo più di un anno passato a scrivere questa storia.

Fatevi sentire, dai!

PS : Che ne pensate della nuova copertina? È opera di grebxy , e credo sia fantastica.

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