Capitolo 60
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Canzoni per il capitolo :
Love story - Taylor Swift.
I feel like that - Jason Walker.
Lentamente, come se non riuscissi a credere all'eco che continuo a sentire, dovuto non tanto a quelle parole, quanto al tono con cui sono state pronunciate, e da quella voce che riecheggia nella mia mente, mi volto.
E credo che il mio cuore realmente perda un battito, nel momento in cui lo faccio.
E' lui. Ed è qui.
Harry è qui.
Esitante, mi sposto dalla parete e mi volto completamente verso di lui, che è in piedi esattamente sotto l'arcata dell'ingresso.
Non riesco a fare nulla se non continuare ad osservarlo, e sperare che sia reale. Ma non può realmente esserlo. E per questo ne sono spaventata. Sono spaventata che potrebbe essere semplicemente un'illusione o un sogno, e che, quando mi sveglierò, lui non sarà davvero qui con me.
«Harry.» Riesco a sussurrare, e lui fa qualche passo, avvicinandosi a me. E' ancora distante, ma è incredibile il modo in cui il battito del mio cuore acceleri ad ogni suo passo verso di me. Potrebbe letteramente scoppiarmi fuori dal petto, e non me ne accorgerei, perchè lui è qui. In Italia, mio Dio.
«Claire.» Sorride lievemente, scostando una ciocca di capelli dal mio volto. Ed è quel tocco, quel suo semplice tocco, a darmi la conferma che non stia sognando.
«Sei davvero qui.» Mormoro, prendendo il suo volto tra le mie mani. I suoi capelli sono ricci disordinati che potrebbero stare così bene soltanto a lui.
«Ho scavalcato le mura sulle ali dell'amore, poiche' non esiste ostacolo fatto di pietra che possa arrestare il passo dell'amore,e tutto cio' che amore puo' fare ,trova subito il coraggio di tentarlo.» Sta continuando a recitare, citando le seguenti parole di Romeo, e sono piuttosto sicura che il mio cuore potrebbe seriamente smettere di battere.
I suoi occhi sono luminosi, e il sorriso che incornicia le sue labbra perfette mi spinge a sollevarmi sulle punte e a premere con urgenza le mie labbra sulle sue.
Le sue mani scivolano velocemente sulla mia vita, e mi avvolge con le sue braccia, mentre riesco ancora a sentire il suo sorriso contro le mie labbra.
Soltanto adesso, mi rendo conto di quanto mi sia mancato, e di quanto abbia aspettato pur di rivederlo. Non ero sicura di farlo prima dei prossimi tre giorni, e invece eccomi qui, a baciarlo esattamente sotto il balcone di Giulietta.
Le mie mani sono tra i suoi capelli, e le sue sostengono il mio corpo, premuto contro il suo, mentre muove le sue labbra contro le mie. Mi è mancato così tanto.
Nel momento in cui ci separiamo, pur continuando a restare l'uno nelle braccia dell'altra, veniamo interrotti da qualche applauso e gridolino, da parte di alcuni turisti in visita.
Percepisco all'istante l'ulteriore calore che colora il mio volto. Ero così distratta da Harry, che non ho badato alle persone che che mi circondavano.
Adesso hanno praticamente tutti gli occhi puntati su di noi, e non so neanche se credano che ciò sia accaduto realmente, quando potrebbe essere una montatura, data la possibile e surrealistica scena da film che abbiamo appena messo in scena, e che è diventata puro spettacolo. Ma anche se fosse, a me non importerebbe. Possono credere ciò che vogliono, perchè lui è qui.
Mi copro il volto con le mani, ma Harry me le sposta con la sua, mentre con l'altra mi avvolge la vita, attirandomi al suo corpo. La sua risata è così vera, che mi trasporta completamente. Ho visto Harry in questo stato così poche volte, che non mi potrei mai perdere l'occasione di ammirarlo, nel momento in cui poi accade.
Le fossette sono visibili ai lati delle sue labbra, dischiuse in una linea che lascia intravedere la sua perfetta dentatura bianca. I suoi occhi sono luminosi, e non potrei essere più felice di così.
«Sei qui.» Ripeto, e lui riporta lo sguardo su di me.
«Sì, sono qui.» Mi assicura, lasciandomi un veloce bacio sulle labbra. Ma non basta, ho bisogno di avere di più.
HARRY'S POV.
Nel momento in cui le soffici e dolci labbra di Claire entrano in contatto con le mie, realizzo quanto mi sia mancata.
Le sue labbra, le sue mani tra i miei capelli, la sua voce esitante, la sua innocenza, lei.
E non ho assolutamente nessun dubbio; lei è tutto ciò che voglio, e tutto ciò che vorrò per il resto della mia vita.
Non importa il modo in cui l'ho lasciata quel giorno, quando ho saputo che sarebbe venuta qui; non importa quella telefonata e non importano le mie paranoie, almeno per ora. Perchè ora, c'è soltanto lei. Tutto il resto scompare.
La piccola folla che si è creata intorno a noi sembra estasiata dalla scena a cui hanno appena assistito. Non sono neanche sicuro che siano tutti del posto, ma in ogni caso, non mi importa. Avrebbe potuto esserci realmente Giulietta, e a me non sarebbe importato. Non mi importa di nulla, se non di lei.
Avvolgo un braccio intorno alla sua vita e la attiro al mio corpo, spostando le sue mani, con cui si sta ricoprendo il viso. E' chiaramente imbarazzata, posso vederlo dall'acceso colore che hanno preso le sue guance. E ciò mi diverte, mi fa sorridere, a quella vista.
Sembra felice, e averla tra le mie braccia è la sensazione migliore che potessi rivivere, ma il senso di colpa continua a tormentarmi, e voglio che si dissolva.
Dopo essere stato da Melody, ho capito ciò che dovevo fare. Tutto mi è sembrato più chiaro, e anche se era la fottuta vigilia di Natale, sono corso da Isabelle per chiederle se sapesse qualcosa di Claire.
Le ho chiesto se sapesse quando sarebbe tornata, e quando mi ha detto di non saperlo, e di non aver parlato con lei dal giorno della festa, sono riuscito ad estrapolarle qualche informazione su dove vivessero i genitori di sua madre, per poterla raggiungere.
Ho prenotato il primo volo disponibile, e anche se a distanza di qualche giorno da allora, sono riuscito a farlo.
Dovevo venire da lei, anche se lei non l'avesse voluto. Ne avevo bisogno, e adesso che sono qui, mi rendo conto che ne avevo anche di più.
E' come se il bisogno che ho di lei fosse implacabile. Ne voglio sempre di più, anche se si tratta semplicemente di farla restare tra le mie braccia, o di vederla sorridere.
Non nego che non la desideri. Cazzo, se la voglio, ma sono pronto ad aspettarla. Sono pronto a fare qualsiasi cosa, purchè non mi lasci andare, purchè mi voglia con sè, sempre.
Faccio scontrare velocemente le mie labbra con le sue, prima di lasciare scivolare la mia mano sulla sua, intrecciando le notre dita.
«Ti amo.» Le assicuro, baciandola poi sulla fronte.
I suoi occhi sono lievemente lucidi, e se non la conoscessi così bene, non saprei che è sull'orlo del pianto. Ma, in questo caso, sarei felice di raccogliere le sue lacrime, perchè so che non si riferiscono alla sua consapevolezza dei miei peccati, ma al fatto che io sia qui.
«Ti amo, Harry.» Replica, stringendo la mia mano.
Non la merito, ma non posso lasciarla andare.
CLAIRE'S POV.
«Come mi hai trovata?» Gli domando, quando Harry si stacca dalle mie labbra, interrompendo il nostro contatto.
«Ti trovo sempre, ricordi?» Domanda retoricamente, facendomi scuotere il capo. Siamo nella camera di un piccolo hotel di Verona, dove Harry si è sistemato, o più o meno, per stare qui.
«Dico sul serio.» Riprendo. «Sarei tornata tra due giorni.»
«Avevo bisogno di vederti.» Dice, risultando quasi disperato. Il suo sguardo è sincero, e il tocco delle sue mani ai lati del mio volto irradia completamente il mio corpo.
«E come sapevi che ero a Verona?» Non so per quale motivo, ma voglio sapere ogni dettaglio. Sono sopresa e felice che lui sia qui, ma non me lo sarei mai aspettato da lui. Sembra come diverso, più vulnerabile e volubile di quanto lo sia mai stato.
«Sono stato da Isabelle.» Spiega, e ho bisogno di distogliere lo sguardo dal suo.
Non posso negare che mi manchi, quando è l'unica persona su cui ho sempre fatto affidamento, ma che, in qualche modo, ha tradito la mia fiducia.
«Mi ha detto che non ti ha sentita nè vista, dopo la quella sera.» Sussurra, posando un dito sotto il mio mento e portandomi a voltarmi nella sua direzione.
«Ti prego, non parliamo di lei. Non ora.» Gli chiedo indirettamente, e lui mi bacia sulle labbra.
«Mi ha detto soltanto che i genitori di tua madre sono originari di Verona, così ho preso il primo volo disponibile, e ti ho raggiunta. Trovarti nella casa di Giulietta è stato un caso, anche se qualcosa mi ha spinto ad andare lì.»
«Sono felice che tu sia qui.» Dico, portando una mano sul suo viso.
Lui non replica, piuttosto prende le mie dita tra le sue, e posa le labbra sulle mie per quella che sembra l'ennesima volta nell'ultima ora.
La sua lingua è calda e si muove dolcemente contro la mia, prima di rendere i movimenti più veloci e passionali. Le mie mani vanno tra i suoi capelli, mentre le sue ai lati del mio corpo, prima sulla vita, poi i fianchi.
«Mi sei mancata così tanto, cazzo.» Geme, la voce roca quando poggia la fronte contro la mia.
«Dimmi che nulla cambierà.» Supplica, accarezzando la mia guancia dolcemente.
«Non cambierà niente.» Prometto, anche se non capisco per quale motivo senta il bisogno che lo faccia.
«E che tu non te ne andrai mai.» Continua, dopo aver lasciato un altro bacio sulle mie labbra.
«Non vado da nessuna parte, Harry.» Sorrido, trovando il suo atteggiamento dolcemente sorprendente. Non avrei mai immaginato che potesse dire qualcosa del genere, e invece è lui a starmi chiedendo di non lasciarlo. Ma non potrei mai farlo.
«Perchè io tornerò sempre indietro per te.» Conclude, posando un'ultima volta le sue labbra sulle mie.
Lo amo. Lo amo così tanto, e adesso non sono sicura di poter più aspettare. Voglio stare con lui, sentirlo in ogni modo possibile, e so che anche lui lo vuole. Lui è mio ed io sono sua, e non mi sono mai sentita così sicura e pronta su qualsiasi cosa in tutta la mia vita.
«Harry.» Ansimo, tracciando il contorno delle sue labbra con il pollice. I suoi occhi verdi si riflettono nei miei, e non c'è posto più sicuro in cui vorrei perdermi.
«Fai l'amore con me.» Sussurro, continuando a tenere le mani ai lati del suo volto.
A/N.
Il capitolo è brevissimo, ma sono stata veloce, dovete ammetterlo. Vi aspettavate fosse Harry? Ho letto molti dei vostri commenti, e alcune lo credevano, mentre altre erano sicure del contrario perchè sarebbe stato troppo surreale. Quindi, spero di non avervi deluse.
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