Capitolo 52
Canzoni per il capitolo :
Keep it together - The CO.
Thinking out loud - Ed Sheeran.
Defying gravity - Glee Cast.
Un boato, insieme a qualche gridolino, si alza nella stanza, facendomi rendere pienamente conto di ciò che sta succedendo.
«Buon compleanno, Claire!» Dicono tutti all'unisono, e indredula, porto una mano davanti alla bocca, non potendo credere che siano davvero tutti qui, per quello che credo, per me.
Mi guardo intorno nella stanza, e a quanto pare, ci sono davvero tutti. Ma, prima che possa soltanto accostarmi alla prima persona della fila, la folla si apre, rivelando Harry.
Indossa una camicia scura, i suoi capelli sono disordinati come al solito, ed è sempre bellissimo.
Viene a grandi passi nella mia direzione, fino a raggiungermi. Il sorriso non ha mai lasciato le sue labbra, e nel momento in cui è praticamente davanti a me, prende il mio viso tra le sue mani e mi da un dolce, e leggero bacio sulla fronte.
«Buon compleanno, piccola Rain.» Sussurra poi, e se le lacrime minacciavano già di scendere e compiere il loro percorso sulle mie guance, questo le ha soltanto stimolate ulteriormente.
Poggio le mie mani sulle sue, che sono ancora poggiate ai lati del mio viso, ma riesco soltanto a sorridere, perchè qualcuno mi avvolge le spalle da dietro, interrompendo quel momento.
«Sono riuscita a non farmi scappare nulla, visto?» Mi volto nella sua direzione, notando il ghigno divertito e compiaciuto di Is, che adesso è al mio fianco, ma non riesco a capire se si stia riferendo a me, o ad Harry, che è ancora davanti a me.
Poi, noto che il suo sguardo è rivolto verso di lui, così indirizzo anche il mio nella sua direzione.
«Sì, Claire. Ha organizzato lui tutto questo, è stata una sua idea.» Is risponde alla mia domanda implicita senza neanche avere il bisogno di ascoltarla.
Continuo a guardare Harry, alla ricerca di un qualsiasi suo segno.
«Sei stato tu? Sul serio?» Gli domando, e le mie labbra indipendentemente dalla mia volontà, si curvano in un sorriso.
Lui si porta una mano tra i capelli, spingendoli ulteriormente all'indietro. «Già, colpa mia.», ironizza, facendo accrescere il mio sorriso.
«Okay, vi lascio un pò da soli.» Afferma Is, allontandandosi da noi.
«Immagino come sarà stato collaborare con Is.»
«Lo rifarei ancora, se servisse a vederti così felice.» E senza pensarci ancora, mi avvicino alle sue labbra, nonostante siamo circondati da così tante persone.
«Grazie, Harry.» Sussurro, prima che lui posi ancora una volta le labbra sulle mie dolcemente.
«Quindi, non c'era nessun allenamento?» Gli domando, ricordando la scusa che aveva trovato questo pomeriggio, per non vederci.
«La convocazione c'è stata, solo, non oggi.» Il sorriso compiaciuto sul suo volto permette alle fossette ai lati delle sue labbra di formarsi.
«Non posso crederci.» Dico, non riuscendo ancora a realizzare a pieno tutto ciò.
Dopo qualche minuto passato con Harry, inizio a salutare e a rigraziare tutti quelli che sono qui, partendo dalle ragazze della squadra di nuoto. Francine avvolge calorosamente il mio corpo con le sue braccia, a cui poi si aggiungono tutte le altri, quasi facendomi mancare il respiro.
«Ci siete proprio tutte.»
«Con i ragazzi della squadra di football, non saremmo mai mancate.» Ammicca Jenna, puntando il suo sguardo verso il gruppo di ragazzi sul lato opposto della stanza.
«Quindi, tu e Styles?» Mi chiede Hannah, colpendo giocosamente il mio braccio.
«Uhm, sì.» Rispondo, sicura che di quanto sia arrossita.
«Devo ammettere che te lo sei scelta proprio bene.» Continua, facendo ridere tutte.
«Alcuni non possono ancora credere a quanto sembri cambiato Harry.»
Pur sapendo che sia realmente cambiato, sento il bisogno di chiedere cosa intende, per poi confrontarlo con ciò che penso io.
«Nessuno ha mai visto Harry prendere per mano una ragazza, nè guardarla non come se fosse una delle tante, ma l'unica. E' strano, e se adesso non lo stessi vedendo con i miei occhi, continuerei a non crederci, probabilmente.»
Istintivamente, mi volto, incrociando lo sguardo di Harry, rivolto nella mia direzione. Gli sorrido debolmente, prima di riportare la mia attenzione sulle regazze.
«Spero soltanto che vada tutto bene.» Confesso, ricordando la mia questione in sospeso. Devo trovare un modo per parlargliene, e deve essere stasera. Questa cosa è diventata più grande di me, ed è quasi insostenibile, nonostante non sia qualcosa di estremamente grave.
Resto ancora un pò a parlare con le ragazze della stagione che tra poco si chiuderà, e della nostra prossima trasferta, che dovrebbe esserci più o meno quando dovrei tornare dall'Italia, poco dopo l'inizio delle lezioni dopo le vacanze.
Ad interrompermi, sono Will e Is, che chiedono scusa alle ragazze per voler passare del tempo con me. E'sempre strano trovarsi al centro di tutte queste attenzioni, e credo che non potrei mai abituarmici.
Will mi abbraccia calorosamente, sollevandomi appena da terra. «Tanti auguri, Claire.»
«Grazie di cuore, Will. Non ho davvero sospettato nulla, ed è tutto bellissimo.»
«I miei genitori sono fuori, e Is ha pensato che questo sarebbe stato l'unico modo per riuscire a deviarti, se invece avessi scoperto qualcosa.» Mi spiega Will, che intanto ha poggiato una mano sul fianco di Is, tenendola stretta a sè.
«Adoro questa canzone.» Esulta poi Isabelle, «Andiamo a ballare?» Domanda, riferendosi chiaramente a Will. Entrambi guardano me, che annuisco in assenso, mentre li vedo già sparire tra le persone che stanno riempiedo il centro di quella stanza.
Improvvisamente poi, percepisco una leggera, ma decisa presa sui miei fianchi, e posso chiaramente, e decisamente affermare, che si tratta di lui.
Quando un ennesimo sorriso si è già impossessato delle mie labbra, mi volto tra le sue braccia, incrociando il suo sguardo.
«Vuoi ballare?» Mi chiede, sorprendendomi ancora una volta.
Mi limito ad annuire, continuando a sorridergli. Non avrei mai creduto che Harry fosse una persona da un ballo, o cose del genere, e questo suo semplice gesto, pur non essendo un'amante della danza, e quel tipo di persona del tutto coordinata, mi ha toccata così profondamente, che non ho potuto fare ameno di acconsentire, sentendo che è tutto ciò che voglio, in questo momento.
Insieme raggiungiamo gli altri, che quasi non si accorgono di noi, intenti in quella dolce e lenta danza che stanno intrattenendo con un'altra persona.
Harry porta le mani intorno alla mia vita, mentre io incrocio le mie dietro il suo collo. Così iniziamo a muoversi, lentamente, guidati soltanto da quella musica, e dai nostri sentimenti.
Quando poggio la testa sul suo petto, lui si sporge lievemente, per lasciare un bacio tra i miei capelli, e per poi sussurrarmi all'orecchio alcune parole di quella canzone.
And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways, maybe just the touch of a hand. Oh me, I fall in love with you every single day.
Il suo respiro è caldo sulla pelle scoperta del mio collo, e la sua voce, il modo in cui la melodia lascia le sue labbra, mi rendono quasi vulnerabile, come se lui in questo momento sia la mia debolezza.
Place your head on my beating heart, I'm thinking out loud that maybe we found love right where we are.
«Ti amo, piccola Claire.» Conclude, stringendomi ulteriormente al sè.
Sollevo la testa, e sposta la mia mano sulla sua guancia, prima di sporgermi per baciarlo, sulle ultime note di quella canzone. Ed è come se improvvisamente tutto si dissolvesse, come se fossimo noi da soli, e nessuno a circondarci.
«Ti amo, Harry. Sempre.» Poggia la fronte contro la mia, e ritorniamo nella precedente posizione, fino alla fine di quella canzone.
Dopo un pò, sentiamo qualcuno bussare all'ingresso. Noto Harry di fianco a me irrigidirsi, e percepisco la presa che sta esercitando intorno alle mie dita intensificarsi. Ma non ho il tempo di domandargli il motivo, che qualcuno va verso l'ingresso.
Quando la la persona che era dietro la porta viene rivelata, riesco pienamente a comprendere la causa dell'istantanea e improvvisa rigidità di Harry.
E' Charlie.
Mi volto verso Harry, che ha la mascella serrata, e le labbra chiuse in una linea dura. Continuo a tenere la sua mano, mentre lascio che l'altra scivoli sul suo braccio, così da attirare la sua attenzione su di me.
«Harry.» Lo richiamo, e questa volta lui finalmente si volta, schioccandomi un bacio sulle labbra, indugiando forse più di quanto avrebbe dovuto.
«Sappi che potrei scattare da un momento all'altro, quindi sarà meglio che quel fottuto damerino del cazzo tenga le mani a posto.» Sussurra, prima di lasciare la mia mano, e lasciarmi un ultimo bacio sulla fronte.
Raggiungo Charlie, che subito mi attira tra le sue braccia, che mi portano alla mente vari, anche se minimi, momenti passati insieme.
«Buon compleanno, bellissima.» Dice, posando le sue labbra sulla mia guancia. Il suo tocco è dolce come lo ricordavo, e sorrido, ricordando tutte le volte che mi ha chiamata in quel modo.
Rivolgo le spalle alla maggior parte delle persone, ma sono sicura che Harry in questo momento ci stia osservando, pronto ad attaccare al minimo passo falso.
Non posso credere che Charlie sia qui, e che Harry sia stato d'accordo nell'avvertirlo, e nell'invitarlo alla festa. Nonostante quello che sia successo tra noi, per me è una persona importante, anche se non è andata così bene come credevo, e forse come avrebbe voluto lui. Ma non è neanche sua la colpa, semplicemente, dovevo ancora rendermi conto di essere innamorata di Harry.
«Ti trovo bene.» Constata, guardandomi con quei suoi occhi azzurri, quelli che una volta mi piacevano così tanto, soltanto perchè oscurati dalla bellezza di quelli di Harry.
«Grazie.» Replico, prima di aggiungere qualcosa, pur sapenso cosa dire, nè fare. «Sono felice che tu sia qui.»
«Non sarei mai potuto mancare, lo sai.» Distolgo lo sguardo dal suo, non riuscendo a sostenerlo. Non sono sicura che provi ancora qualcosa per me, ma non vorrei che anche una sola parola di troppo, o un solo sguardo, potesse far trasparire qualcosa che lo riporti nell'illusione. Non lo merita, e spero davvero che riesca a trovare qualcuna che lo ami come merita.
Come avrei potuto immaginare, Harry ci raggiunge, avvolgendo il mio corpo con un braccio, attirandomi al suo.
«Harry.» Afferma Charlie, incrociando il suo sguardo.
«Prince.» Ribatte Harry, aumentando sempre più la presa.
«Claire, voglio farti conoscere una persona.» Dice Harry, come se si dimenticasse che Charlie è ancora qui, davanti a noi.
«Uhm, in realtà stavo-» Andrei volentieri con Harry, ma educatamente gli ricordo di Charlie, data la sua momentea e spontanea amnesia.
«No, vai. Io starò con i ragazzi.»
Ricambio il sorriso di Charlie, e seguo Harry, che adesso sembra decisamente più rilassato.
«Sai, l'ho davvero apprezzato, Harry.»
«Cosa?» Mi domanda, scostando una ciocca di capelli dal mio viso.
«Il fatto che tu abbia invitato Charlie, nonostante le vostre divergenze, e il mio passato con lui.»
«Sto cercando di fare il possibile, Claire. E anche se non riesco fottutamente a concepirlo, so che in qualche modo tieni a lui, e che questo non cambierà, indipendentemente da ciò che vorrei io.»
Ancora una volta senza parole, congiungo le mie labbra alle sue, che si uniscono in un veloce e dolce bacio.
«Vieni.» Dice, tirando leggermente la mia mano.
«Forse conosci già Liam.» Afferma, quando ci ritroviamo davanti a lui, che in questo momento è in compagnia di una ragazza. «E' con me in squadra.»
«Oh, sì, vi ho visti qualche volta insieme.» Dichiaro, ricordando delle volte in cui spesso li ho visti pranzare insieme, o durante qualche allenamento.
«Sono felice che Harry si sia finalmente dichiarato. Ormai non faceva altro che parlarmi di te, Claire.» Ironizza, facendo sorridere sia me che la ragazza al suo fianco, ma provocando invece una leggera irritazione in Harry, che strofina una mano sul retro del collo.
«Sta' zitto.»
«Come vuoi, fratello. Ad ogni modo, questa è Danielle, la mia fidanzata.» Fiero pronuncia quelle parole, presentandoci la sua ragazza. E' davvero molto carina, e insieme mi sembrano formare una coppia molto bella.
«Loro sono Niall, Louis, e Zayn.» Continua Harry, indicando un piccolo gruppo appostato accanto a Liam «Mi ha prestato lui la moto.»
Sorrido e agito la mano nella loro direzione, salutandoli e presentandomi.
Intrattengo una conversazione con loro, che mi parlano di come si sono conosciuti tutti, e come siano legati.
Dopo un pò di tempo, Is viene a recuperarmi, pretendendo di ballare insieme. Ha un bicchiere tra le sue mani, che mi porge.
«Bevilo.» Afferma, autoritariamente.
«Cos'è?» Le domando, pur temendo di conoscere già la risposta.
«Dai Claire, hai diciotto anni. Ti assicuro che non è male come credi.» Is continua ad incitarmi, spronandomi a berne l'intero contenuto, dopo aver, seppur esitante, portanto il bicchiere alle labbra.
Inizialmente, sembra essere dolce, e sono costretta a dar ragione ad Is, trovandolo addirittura buono. Dopo averlo svuotato completamente, scuoto la testa, e sorrido alla mia migliore amica.
«Brava ragazza.»
Così Is mi porta tra la folla che sembra non stancarsi mai di stare lì, a muoversi a ritmo di musica, e crea un varco,facendo in modo io e lei siamo praticamente circondate dal resto, che ci accerchia.
Inizio a seguire i suoi movimenti, lasciando che il mio corpo ondeggi sulle note della canzone di passaggio. Ho male ai piedi, e con un gesto inconsueto mi sfilo i tacchi, che faccio scivolare oltre il cerchio. Soltanto dopo un pò, mi accorgo che quasi tutte le ragazze mi hanno seguito a ruota, restando così a piedi nudi.
Sento il corpo leggero, e per la prima volta, è come se non mi importasse di quello che la gente pensi o veda ciò che sto facendo. E' il mio compleanno, e lo sto trascorrendo con le persone che amo di più.
Cerco con lo sguardo la figura di Harry, e dopo vari tentativi, riesco a scorgerla.
E' poggiato ad una parete, ha un bicchiere tra le mani, e mi sta osservando. Chissà se è rimasto lì da quando Is mi ha portata in pista.
Quando la canzone termina, Is persuade tutte le ragazze a indossare di nuovo le proprie scarpe, per il fatidico momento della torta.
Qualcuno scatta delle foto, mentre sono avvolta soltanto dalla luce proveniente dalle diciotto candele poste sui due piani della torta.
«Tanti auguri Claire!» Gridano tutti, dopo averle spente tutte. Accorrono poi ad abbracciarmi, continuando a ripetermi che finalmente anch'io sono arrivata ai diciotto anni. Mi consegnano poi vari regali, che rappresentano i gruppi che si sono formati.
E' il turno di Is e Will, la cui scatola che mi porgono rivela una macchina fotografica. Lancio uno sguardo ad Is, che sorride e annuisce, facendomi intendere a cosa si riferisca il suo regalo. Ringrazio entrambi con un abbraccio, e raggiungo Harry, sul fondo della stanza.
«Ho anch'io un regalo per te.» Sostiene, attirandomi a sè.
«Harry, non dovevi. Mi hai già organizzato questa festa, e il regalo più bello, per me sei tu.»
Posa le labbra sulle mie, prendendo il mio volto tra le sue mani.
«Non sono bravo con queste cose, e saresti la prima persona a cui le espongo. Ti darò il mio regalo più tardi.» Sussurra, mostrando entrambe le fossette insieme al suo sorriso.
Alcuni dei ragazzi, iniziano a salutarmi, e ringrazio nuovamente ognuno di loro per aver partecipato a tutto ciò.
«Ciao, Claire.» Mi saluta Charlie, limitandosi ad un leggero bacio sulla guancia.
Quando siamo rimasti soltanto io ed Harry, insieme a Will e Is, mi rendo conto di quanto sia tardi, e del fatto che non abbia ancora parlato con Harry.
Mentre i ragazzi sono ancora nel salotto di Will, dove si è principalmente svolta la festa, io e Is ci allontaniamo in corridoio, socchiudendo una delle porte.
«Hai saputo almeno quando partirai?» Mi domanda, portando i suoi capelli su di una sola spalla.
«Tra due giorni, in teoria.»
«Due giorni? Claire, devi assolutamente dirglielo.»
«Credimi, ci ho provato. E non posso credere di essere arrivata a questo punto.» Spiego, passandomi, esasperatamente e nervosamente una mano tra i capelli.
«Sì, ma adesso non puoi più aspettare. Deve sapere che dovrai tornare in Italia.»
«Chi dovrà tornare in Italia?»
A/N.
Questo capitolo nella mia testa era molto più carino, ma vabbè hahah.
Molte di voi avevano ipotizzato una festa a sorpresa, e come avete potuto vedere voi stesse, avevate ragione. Dannazione, sono troppo prevedibile.
È tornato Charlie, e credo che molte di voi ne sono felicissime, lol.
Ho parlato anche troppo, e non so neanche quante di voi saranno arrivate a leggere anche questo, quindi mi dileguo. Siete sempre dolcissime, e mi dispiace se non riesco a rispondere a tutti i vostri commenti, ma vi assicuro che li leggo tutti, e prima o poi ci riuscirò!
Un bacio
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