Capitolo 50

Canzoni per il capitolo :

Yellow - Coldplay.

Misery (acoustic version) - Maroon 5.

HARRY'S POV.

«Finalmente ti sei deciso, Haz.» Liam mi colpisce la spalla, e non la smette di sorridere in quel modo così dannatamente fastidioso, che se non fosse per quanto tutto non sembri essere la solita merda nella mia vita, si sarebbe già ritrovato a terra.

«Il minaccioso e senza cuore Harry Styles, che si apre ad una ragazza.»

«Stà zitto, coglione.»

«Quindi, adesso ti sei fatto la ragazza?» Mi domanda, e ho bisogno di elaborare le sue parole, prima di rispondergli.

«Credo di sì.» Sinceramente, non avevo ancora pensato a Claire in quel modo, ma adesso che lui me lo sta facendo notare, capisco che forse è questo che siamo ora, una coppia. Suppongo.

«Credi?»

«Sai che non sono mai stato il tipo da queste cose.»

«Non sei neanche mai stato il tipo da ragazza come fidanzata, se è per questo.»

«Sai cosa intendo.» Dico, passandomi una mano tra i capelli. «Io non so fottutamente nulla di tutto questo.» E non voglio deluderla, non voglio deludere le aspettative che ripone su di me, e su ciò che siamo.

«A lei non interessano tutte le solite cose, Harry. È la prima ragazza che è entrata nella tua vita e non nel tuo letto. Cosa diamine ti ha fatto?»

«Sono innamorato di lei, Liam. Non so dargli una spiegazione, questa è l'unica conclusione a cui sono riuscito ad arrivare.» Gli rispondo senza neanche doverci pensare, perchè è esattamente questo ciò che mi ha fatto.

«Dannazione, non ti riconosco neanche più.»

«Voglio soltanto che ogni cosa vada bene, ma non so neanche cosa fare.» Ammetto, sperando che lui possa darmi l'aiuto di cui ho bisogno. Insomma, lui è abituato a vedere tutto rosa e a comportarsi come un fottuto fiorellino.

«Per il momento limitati a non fare cazzate.»

«E se dovesse stancarsi di me?»

«Vorrà dire che dovrai darle un motivo per non farlo.»

Ho detto a Claire che la amo, due fottute parole che hanno così condizionato e cambiato la mia merda di vita, le mie scelte, da quando l'ho fatto.

È come se vedessi tutto attraverso un'altra prospettiva, diversa. Una prospettiva in cui non sono un ragazzo di diciotto anni che si sbronza ogni fottuta sera e che porta una ragazza diversa nel suo letto che usa soltanto ed esclusivamente per il piacere di una sola notte.

È in questo modo che mi sono reso conto di essere innamorato di Claire.

Quando penso a lei, penso a come possa accompagnarmi ogni giorno, e a come sarebbe meravigliosa dopo una notte passata insieme. Perchè è questo ciò che Claire è per me. Lei è la ragazza che vorrei trovare ancora nel mio letto, il mattino dopo.

E sono pronto ad aspettarla. L'aspetterò, perchè voglio che tutto sia maledettamente perfetto, e perchè voglio che lei si senta pronta davvero a concedersi completamente a me, con corpo e anima.

Voglio che si renda conto che io posso cambiare davvero, che posso essere migliore, per lei.

CLAIRE'S POV.

Risolvere quelle divergenze con Is era ciò che mancava per poter davvero ristabilire ordine e normalità nella mia vita.

Sapevo che prima o poi avremmo risolto, perchè in fondo lo facciamo sempre; è soltanto questione di momenti, prima che l'una possa tornare dall'altra, come se non fosse accaduto nulla.

Ma non tutto è ancora risolto.

Devo dire ad Harry della mia partenza, e non ho idea di come lui possa prenderla.

Sono spaventata, mentirei se negassi, ma lo sono davvero. Ho paura che basti una sola ed insignificante crepa, a far crollare tutto ciò che siamo riusciti a costruire.

«Ci vediamo presto, tesoro.» Mi saluta calorosamente mia madre, pronta a salire su quell'aereo diretto in Italia.

«Fai buon viaggio, mamma.» Ricambio il suo abbraccio, che viene poi sciolto dall''avviso del suo volo, in proncinto di partire.

Ci fa delle ultime raccomandazione, prima di inoltrarsi nel corridoio che la porterà su quell'aereo.

-

«Non capisco, quindi Elena è innamorata di Stefan?»

«Sì, è innamorata di lui, e stanno insieme.»

Non so se vedere qualche episodio di The Vampire Diaries insieme ad Harry sia stata una buona idea, anche se non mi aspettavo tutta questa attenzione da parte sua.

Siamo a casa sua, la madre non c'è, ed è venerdì sera. Ho la testa poggiata sul suo petto, e le sue braccia avvolgono calorosamente il mio corpo.

Questa mattina mia madre è partita, e dovrei dire ad Harry che a breve tornerò anch'io in Italia. Solo, devo trovare il momento giusto. Magari quando finisce quest'episoio, o durante?

«Ma a lei piace anche Damon, no?» Domanda, ed è divertente vedere quanto stia tenendo il passo della storia, senza annoiarsi.

«In un certo senso.» Gli spiego, ricordando tutte le ipotesi che formulammo io ed Is quando iniziammo a guardare questa serie. Eravamo diverse anche in questo, io ero per Stefan, lei per Damon.

«Dovrebbe decidersi però, la ragazza.» Prorompe poi, riferendosi probabilmente al fatto che Elena, la protagonista, non possa continuare a stare con Stefan, pur pensando contemporaneamente a suo fratello.

«Mettiti nei suoi panni, non è poi così semplice.»

«Tu chi sceglieresti?» Mi domanda, voltandosi per guardarmi.

«A me è sempre piaciuto più Stefan.» Inizio, non incrociando il suo sguardo. Ho sempre rivisto in Stefan una sorta di prototipo, il solito ragazzo gentile e romantico, che rientra nella normalità. Stefan era come Charlie, o almeno, lo rivedevo un pò in lui.

«Non sei molto coerente con le tue scelte, allora.» Dice, e quando incontro il suo sguardo, noto il modo in cui gli angoli delle sue labbra si siano sollevati, rivelando quel sorriso malizioso, di cui non riesco proprio a liberarmi.

«Non ho detto di aver finito.» Mi difendo, accentuando il suo sorriso.

«Bene, illuminami allora.»

«Damon ha qualcosa, che ti attrae così tanto. Ha il fascino del cattivo, bello e dannato.»

«Così, mi trovi bello e dannato.» Sostiene, portandomi a distendermi sotto il suo corpo, che torreggia su di me, sostenendosi soltanto sulle sue braccia.

«Non ho assolutamente detto questo.»

«Piccola, so leggere tra le righe.» Afferma, a pochi centimetri dal mio volto.

«E sei maledettamente arrossita.» Continua, e sono sicura che, se prima lo ero, adesso lo sono ancora di più.

«Non è vero.» Mi copro il volto con entrambe le mani, ma lui me le sposta dolcemente.

«Ehi, non ho detto che non mi piace.» Dice, prima di colmare la distanza che c'era a separarci, baciandomi teneramente.

E mentre le sue labbra si muovono contro le mie, non posso fare a meno di pensare a quanto mi mancheranno, anche se non starò via per molto.

Dannazione, devo dirglielo. E devo farlo ora.

Questo potrebbe essere un ottimo momento, no? Mi sembra essere di buon umore, e il ritmo dei suoi baci sarebbe l'ideale, per dirgli che sto per partire, e che non passeremo le feste insieme.

«Harry.» Lo richiamo, e lui trova nel mio allontanamento una scusa per lasciare una scia di umidi e dolci baci lungo il mio collo, scendendo fino alla clavicola.

«Ha-arry.» Mugolo, mentre tento di richiamare la sua attenzione tirando leggermente le punte dei suoi capelli.

«Piccola.»

Accidenti, perchè deve essere così difficile?

«Devo dirti una cosa.» Mi impongo, nonostante il tono della mia voce risulti quasi supplichevole.

«Hai un tempismo davvero perfetto, Claire.» Afferma, e percepisco il suo sorriso contro la mia pelle.

«E' importante.» Continuo, tentando di non badare a lui. Perchè è sul serio importante.

«Ti ascolto.» Si arrende, ma ciò non lo astiene dal continuare con il torturarmi.

«Io -» Inizio, per poi venire interrotta subito dopo.

«Harry, sono a casa.» È sua madre, accidenti ancora.

«Cazzo.» Impreca Harry, lasciandomi un ultimo bacio sulle labbra per poi sollevarsi, lasciandomi libera.

«Mi sbagliavo. Il tempismo l'ha sempre avuto lei.»

Mi tende la sua mano, che afferro, e che mi aiuta ad alzarmi.

Quando raggiungiamo sua madre in cucina, Harry ha ancora le sue dita intrecciate alle mie, e sembra non curarsene, anche se sono più che sicura che sua madre sappia esattamente cosa sta succedendo tra suo figlio e me.

«Oh, ciao Claire.» Mi saluta, ed io sventolo lievemente la mano libera per ricambiarla.

Non sono sicura dell'immunità del mio aspetto fisico in questo momento, ma non credo sia dei migliori.

Harry sembra accorgersene, e quando sua madre si volta, si sporge verso di me, scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sussurrando «Sei sempre adorabile quando arrossisci.»

Scatto all'istante, spostando lo sguardo su di lui, che ha un ghigno divertito sul volto.

«Lo stai facendo di proposito, vero?» Gli domando, e lui si limita a scrollare le spalle.

«Andiamo, ci stavamo soltanto baciando. Mia madre farebbe saltare fuochi d'artificio se sapesse che non siamo andati oltre.»

Resto interdetta dalle sue parole, e involontariamente lascio che la mia mano scivoli dalla sua presa.

«Credo che adesso sia meglio che vada, Harry.» Gli dico, e non lasciandogli neanche il tempo per replicare, saluto anche sua madre.

«Arrivederci, Anne.»

«Ti accompagno.» Afferma in tono deciso Harry, e sono sicura che quando saremo fuori di qui, da soli, esigerà una spiegazione del mio cambio d'umore improvviso.

«Cosa ti prende?» Mi domanda, socchiudendo la porta d'ingresso dietro di sè.

«E' soltanto tardi, Harry.» Tento di rassicurarlo, e dal modo in cui la sua espressione riprende ad essere quella rilassata di un'ora fa, deduco di esserci riuscita.

«Sicura?» Chiede ancora, circondando la mia vita con le sue braccia.

«Certo.» Gli sorrido, e mi avvicino al suo volto, permettendo alle sue labbra di incontrare le mie.

Harry mi stringe a sè, e la sua calda lingua invade completamente la mia bocca, riempita dal suo respiro. Essere la prima ad interrompere quel bacio potrebbe essere considerato masochismo allo stato puro, ma per quanto vorrei stare tra le sue braccia in ogni momento, ho bisogno di allontanarmi.

«Buonanotte, piccola.»

«Ciao, Harry.» Mi ruba un ultimo bacio, prima di lasciarmi andare, insieme alle mie insicurezze, di cui credevo essermi liberata.

A/N.

Ma tipo che mi sono innamorata di Hemmings, vabbè.

Domanda : Come pensate reagirà Harry quando saprà che Claire dovrà partire, se lo saprà?

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