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Lilith continuava a chiedersi cosa ci fosse in lei che non andasse; ogni volta che guardava in faccia la sua amica provava un'intensa voglia di baciarla, e poi aveva un problema col suo collo bianco e liscio. Lo trovava così erotico, le metteva voglia di baciarlo, di metterci il volto e inspirare il suo odore. Anche quella era una cosa assurda, a volte le si avvicinava e "segretamente" inspirava il suo odore. Era assurdo il fatto che percepisse il suo odore. Nel senso; quando abbracciava i suoi amici, non sentiva il loro odore, invece quello di Crystal lo sentiva ogni volta che anche solo le era vicina, e inspirarlo le dava una sensazione piacevole. Era un profumo buono, che a volte la rilassava a volte le dava dipendenza sentendo il bisogno di inspirarne di più. Era quasi una cosa stupida, ma era colpita da quelle sensazioni così intense e inusuali. Che fossero anche quelli gli effetti collaterali del essersi fatta succhiare il sangue da lei?

«Ma tu senti il mio odore?» le chiese Lilith totalmente random durante una lezione. Crystal la guardò aggrottando le sopracciglia confusa.
«In che senso?»
«Nel senso, senti il mio odore? Cioè... Perché sei un vampiro intendo...» provò a spiegarsi finendo a ghignare divertita dal proprio discorso insensato. Crystal ridacchiò con lei, confusa da quella conversazione.
«Tu ti droghi» le rispose soltanto.
«Sí, è vero. Ma lo senti o no?» insistette curiosa. Cry sbuffò drammatica come al solito.
«Non sempre. Subito dopo aver bevuto sì, ho qualche percezione intensificata. Poi lentamente l'effetto svanisce... almeno se tengo dentro i canini. In modalità vampira dovrei avere sempre i sensi alterati» le spiegò rimanendo sulla sfera scientifica.
«Okay, ma quindi senti il mio odore?» insistette.
«Sí, ma non capisco cosa c'entri» borbottò Crystal un po' sulla difensiva. Si aspettava sempre qualche uscita perversa da lei.
«E com'è il mio odore? Di cosa profumo?» chiese interessata a immaginare il suo punto di vista.

«Puzzi»
Cry fece un sorrisino bastardo, osservando l'espressione offesa di Lily che aprì la bocca stupita.
«Ma, ma...» balbettò offesa.
«Tu puzzi! Io mi faccio la doccia tutti i giorni» rispose a tono facendola ridere soddisfatta. Cry doveva ammettere che si divertiva molto a prendere in giro Lily, a volte se la tirava tanto, forse un po' invidiava la sua sicurezza. Non darle ciò che voleva era un gioco che amava giocare, che in fondo la faceva sentire forte. Lily si annusò i vestiti come a controllare che davvero non avesse un cattivo odore, mentre Crystal divertita ridacchiava. Ci teneva molto ad essere attraente, difatti spesso si metteva il profumo, ma casualmente proprio quel giorno se l'era dimenticato.

«Oggi che fai?» le chiese Lilith per cambiare discorso.
«Devo andare a ritirare il libro sulle necromanti lesbiche» le rispose Crystal mentre la professoressa annunció la fine della lezione. Lily ghignò divertita.
«Ma che figata, non pensavo esistessero libri su delle lesbiche necromanti, è questo quello che leggono i vampiri?» la prese un po' in giro.
«Forse quelle lesbiche...» ipotizzò prendendola sul serio.
«Ah, e sono molto le vampire lesbiche? Chiedo per un'amica...» chiese con ambiguità. Si sarebbe fatta con piacere una vampira milf.

Cry si irrigidì, quel commento le diede più fastidio di quanto volesse ammettere. Sapeva che Lily fosse poli, non era gelosa della sua compagna Artemide di cui le parlava spesso, e nemmeno delle sue amanti più occasionali. Forse perché erano arrivate prima di lei, forse perché non le assomigliavano per niente, ma l'idea che Lily potesse trovare un'altra vampira, magari una più figa di lei, la faceva sentire male. Quello che avevano loro, la connessione mentale ed emotiva che stavano creando era una cosa speciale e solo loro, l'idea che potesse essere sostituita, che Lily potesse creare quel rapporto con qualcun'altro la faceva impazzire nel profondo del suo terrore per l'abbandono.
«Che ne so io» rispose scorbutica tagliando il discorso. Lily non notò la sua gelosia, il suo volto statico come sempre non permetteva di notarla.

«Ma quindi ti piace leggere delle lesbiche, ma lo sai che io scrivo storie, dovresti leggerle forse ti piacerebbero...» le propose un po' imbarazzata. Per quanto sembrasse sicura di sé, l'idea che Cry la leggesse attraverso le sue storie la faceva sentire vulnerabile.
Forse no, forse non era quello di cui aveva bisogno e poi le sue storie erano per lo più porno.
«Ah no, è vero che sono vietate ai minori e tu sei troppo piccola... Verginella» cambiò subito idea ricevendo una linguaccia in cambio.

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