Capitolo 20
NB: La storia non è mia, ma di due ragazze che mi hanno autorizzata a pubblicarla qui su Wattpad.
Quando il mister fischia, noto i ragazzi mettersi a cerchio, appoggiandosi le mani l'uno sopra le spalle dell'altro, entrambe le squadre.
Passano pochi minuti prima che ognuno si posiziona al loro ruolo. Il numero 13 stampato sulla maglia, mi fa riconoscere Zayn, che è intento a sistemarsi il caschetto mentre fa dei segnali con la testa a Matt, al suo fianco.
Il mister fischia, mentre quello della squadra avversaria scaglia un forte calcio facendo volare il pallone quasi a metà campo. Charly al mio fianco si alza dagli spalti, trattenendo il fiato e mordendosi poi il labbro inferiore.
Ammetto di non capirci assolutamente nulla di questo sport. Essendo inglese, non avrei mai pensato di finire in una scuola con caratteristiche sopratutto americane, a partire dagli armadietti, finendo ai vari sport.
-Cazzo, no!- sbraita Maya, sbattendo i piedi per terra come una bambina. E come lei, si lamentano tutte le persone sedute sugli spalti dietro noi. E' vero che non sono brava col gioco, ma capisco che sta andando male dagli sbuffi della mia squadra.
-Proviamo a tifare- tenta Jenna. Maya la fulmina con lo sguardo, ma Charly si mette in mezzo.
-Già. Incitiamo i ragazzi!- afferma la bionda. Le copio alzandomi, mentre camminiamo lungo le scale che portano quasi al campo.
Maya si mette davanti a noi, voltandosi verso gli spalti. -Terza coreografia- ci suggerisce.
E come da lei ordinato, cominciamo a tifare i ragazzi, incitando il pubblico a seguirci a ritmo, battendo le mani.
Un grande boato si innalza dalla nostra area, e quando ci giriamo a fine coreografia, notiamo i ragazzi abbracciarsi. Sorrido felice nel vedere che hanno fatto un punto. O sono di più?
I ragazzi corrono per ritornare alle loro posizioni iniziali, mentre noto Zayn girarsi nella mia direzione e arricciare le labbra mandando un bacio volante verso me. Sorrido, arrossendo, perché d'improvviso tutti gli occhi degli spettatori sono puntati su me. Odio essere al centro dell'attenzione!
Giro lo sguardo e vedo che anche Charly si è accorta del gesto del moro, e al contrario delle mie aspettative, non mi fulmina con lo sguardo, ma dopo una manciata di secondi per me interminabili, sul suo viso si forma un sorriso felice. Interpreto quel gesto come approvazione, e ricambio, per poi girarmi verso la squadra che aveva ripreso a giocare.
Il numero 7 della nostra squadra ha la palla, ma viene atterrato al suolo dagli avversari e un 'uhhh' di dolore si leva dagli spalti. La palla viene fuori dopo poco, e la squadra avversaria segna un punto. Sposto i capelli su una spalla, sistemandomi la divisa.
-Ragazze!- mi giro curiosa verso Maya, che ha ripreso ad urlare. –Coreografia uno, forza- ci incita.
Sospiro sollevata: in quella coreografia il mio compito è fare qualche ruota e capriola davanti ai veri protagonisti, tra cui Maya e Charly. Quest'ultima si dirige verso uno dei tre ragazzi che abbiamo tra i cheerleader, chiudendo le mani a pugno e irrigidendo le braccia, per poi essere presa di peso; è una fortuna avere anche qualche ragazzo in squadra, molto utili soprattutto durante i sollevamenti. Due di loro, Justin e Will sono gemelli, mentre il terzo è un 'caro amico' di Maya; la verità è che tutti, Josh compreso, sappiamo che non è solo un amico.
Quando tocca di nuovo terra, Charly mette un piede sulle mani di Justin, che prontamente la solleva, così come avviene col gemello al lato opposto con un'altra ragazza. Maya, invece viene sollevata al centro, mentre le due ragazze ai lati fanno una giravolta in aria, per poi venire riafferrate dalle braccia pronte dei due ragazzi.
Maya, spicca un salto più alto, facendo due capriole in aria prima di atterrare perfettamente tra le braccia di Simon.
Sono veramente tanto brave, e la mia paura è di non essere alla loro altezza.
Mentre mi giro per posizionarmi all'angolo del campo, i miei occhi cadono su Louis qualche scalino più alto da me. Dice qualcosa, gesticolando, e Niall, Lily ed El vicino a lui scoppiano a ridere. Il mio sguardo si fa confuso; Lily mi nota e fa segno che mi spiegherà dopo. Spero solo che non fossi io la causa.
La coreografia si conclude qualche minuto dopo, tra i sorrisi e le mani battute da parte del pubblico. Possiamo dire tutto su Maya, tranne che faccia brutte coreografie; è una delle poche cose che le riesce bene.
Il mio sorriso si allarga quando sento delle urla di esultanza dai nostri spalti.
-Che è successo?- mi avvicino a Charly, curiosa.
La bionda sfoggia un sorriso che va da un orecchio all'altro, appoggiando una mano sulla mia spalla. -Grazie al numero 13, stiamo vincendo-.
Volto lo sguardo verso il campo e noto tutta la squadra abbracciare Zayn. Il suo sorriso di soddisfazione si nota fino a noi. Mi viene spontaneo sorridere.
Quando il moro alza lo sguardo nella mia direzione, salgo su uno scalino unendo le mani fino a formare un cuore. Lo vedo sorridere e scuotere la testa, mentre è intento a ritornare al suo posto. Sposto lo sguardo su Maya, che mi osserva con un sopracciglio alzato; poi gira i tacchi e si siede al suo posto accanto alle altre ragazze.
Rossa in viso, decido di mettermi seduta composta, in attesa del prossimo ordine.
La partita si conclude svariati minuti dopo, e siamo tutti a pezzi. Le coreografie hanno fatto il lotto effetto; i ragazzi non sono stati da meno, quindi il pubblico non si era di certo annoiato. Inoltre avevo avuto l'occasione di conoscere meglio i miei compagni di squadra e Charly, con tanta pazienza, mi aveva più o meno spiegato il gioco. Alla fine avrei dovuto tifare per loro per il resto dell'anno.
Abbiamo portato la vincita a casa e la cosa che ancora mi sorprende è che dall'emozione non fossi caduta, e che quindi non ho fatto figuracce.
Le due squadre si dirigono negli spogliatoi, mentre noto venire nella mia direzione Niall, Louis, Eleonor e Olly. Si siedono sui primi gradini degli spalti, che piano piano si svuotano. Il mio sguardo va su Zayn che sta entrando nello spogliatoio in fondo al campo lavarsi e cambiarsi. Non si gira, troppo intento a sorridere e chiacchierare con i suoi compagni di squadra. Appoggio le mani sulla rete, forse un po' delusa. Olly nota la direzione del mio sguardo e si avvicina, mettendosi al mio fianco.
-Quindi state insieme?- mi chiede, facendomi voltare verso di lei. E' la seconda persona che lo chiede in una giornata e per la seconda volta non so che rispondere.
-Non lo so... Ma credo di si- sorrido, imbarazzata.
Il mio sguardo cade sul bracciale che porto al polso, mentre ricordo le parole di qualche ora prima. In effetti mi aveva portato fortuna, e forse, anche un po' alla squadra.
Sento sbuffare Olly al mio fianco, mentre evito di girarmi verso gli altri, presi da uno strano argomento che li fa parlare animatamente, tra le risa.
La ragazza caccia una sigaretta dalla tasca, offrendomene una che però rifiuto con un cenno della testa.
-Che hai?- provo a chiedere, curiosa del suo cambiamento improvviso di umore.
Olly allunga una mano verso la mia destra e quando mi volto a vedere cosa fosse successo, noto due ragazzi in fondo alle scale scambiarsi delle coccole. Ma ancora non capisco.
Mi giro verso la ragazza, alzando un sopracciglio, come ad incitarla a darmi spiegazioni.
Olly alza gli occhi al cielo -Anche i nerd l'hanno capito- dice, buttando dalla bocca un po' di fumo.
Aggrotto la fronte, non riuscendo a trovare un collegamento nelle sue parole. Sembra accorgersene e rimedia subito.
-Mi sa che ormai sei andata- Olly sventola una mano davanti ai miei occhi.
-Cosa?– chiedo, non avendo capito il senso della sua frase. Sarò io un po' deficiente. Ma...
La ragazza al mio fianco a me prende la sigaretta tra le dita, sputando fuori altro fumo in forma teatrale.
-Sei innamorata – spiega velocemente, piegando poi la testa di lato, guardandomi con fare ovvio.
-Eh?– quasi mi strozzo con la saliva alle sue parole. –Non sono innamorata- dico, poco sicura delle mie stesse parole. –Non posso innamorarmi- faccio una smorfia con la bocca. Chi si innamora di qualcuno in pochi giorni?
-Hai un problema: tu hai paura di innamorarti – mi dice, prima di fare un altro tiro. Penso alle sue parole.
Io non ho paura di innamorarmi. Perché dovrei averne? Forse è la situazione che lei non può sapere che dà questa impressione di me. Ma io non ho paura di innamorarmi. Forse ho solo paura di lui...
-Ehi- la voce squillante di Louis, mi fa scattare sul posto. Lily gli aveva appena pizzicato il braccio, facendolo arrabbiare. Vicino a lui ci sono tutti: Charly, ancora, come me, nella divisa da cheerleader,El, Niall e Lily.
Una chioma riccia attira la mia attenzione, proprio come quella di Charly.
-Ciao- ci saluta in modo generale, Harry, sedendosi accanto a Louis come se fosse normale. Charly abbassa lo sguardo sulle sue scarpe e un magone di tristezza contorce le mie budella. E' colpa mia se anche loro sono in quella situazione. Maledetta me e la mia boccaccia. Cala un silenzio tombale.
-Siete state grandi!– trilla El, cercando di spezzare quel clima di tensione che si era creato. Sia io che Charly accettiamo i complimenti con un enorme sorriso e un grazie sincero.
-Mi è piaciuta soprattutto la seconda che avete fatto- si aggiunge Lily, riferendosi alla coreografia numero uno. A queste parole, si accende una lampadina nella mia testa.
-Perché ridevate durante la coreografia?- chiedo, sinceramente curiosa. Continuo a pregare mentalmente che non sia io la causa delle loro risate. Magari avevo sbagliato un passo e non me n'ero accorta, o peggio ancora si erano viste le mie mutande, o...
Niall scoppia a ridere, subito seguito da Lily, attirando la mia attenzione. -Perché Louis è un idiota- mi spiega Ele, scuotendo la testa e ridacchiando anche lei. La sprono a continuare, ormai troppo curiosa. -Hai presente quando, dopo che Charly e quella ragazza sono atterrate, Maya ha spiccato quel salto?- annuisco, ripensando a quel momento.
-Ecco, Louis si è messo a cantare "e vola, vola, vola, vola, vola l'ape Maya!"- conclude Niall, canticchiando la canzoncina. Scoppio a ridere con Charly e vedo Olly scuotere la testa divertita.
Mi sento tirare per un braccio, mentre una voce calda arriva dritta al mio orecchio -Ciao-. Sorrido spontaneamente, mentre mi volto in automatico e prendo le mani di Zayn tra le mie, complimentandomi per la partita.
Dietro di lui c'è anche Liam, che mi saluta con un semplice cenno della mano.
Louis tossicchia attirando la mia attenzione e ricordandomi che non fossi sola.
Mi schiarisco la voce, decidendo di fare un passo avanti. Prendo un profondo respiro -Credo sia ora delle presentazioni- dico sicura.
Mi metto al fianco di Zayn, tenendolo per una mano. –Louis, El, Charly, Niall, Lily, Harry e Olly- dico indicandoli uno ad uno. –Loro sono Zayn e Liam- indico i due al mio fianco.
I ragazzi si salutano, mentre Harry decide di girare lo sguardo altrove. Mi ritrovo a sbuffare.
-Harry - lo richiamo, stanca.
-Harry, dai- anche Charly ora lo chiama, e lui sembra irrigidirsi. -Per favore- continua lei.
Il riccio sembra pensarci qualche secondo, poi si gira di nuovo verso di noi, storcendo le labbra.
-Che dovrei fare?- chiede.
Alzo lo sguardo verso Zayn, intento a mordersi il labbro inferiore. Al suo fianco, Liam, sembra essere distratto da qualcosa, ma la voce di Louis attira la mia attenzione.
-Potreste cominciare col darvi la mano- si intromette.
I due si guardano fissi negli occhi, poi noto Zayn alzare la mano libera nella direzione di Harry. Il riccio la scruta per bene, passando lo sguardo poi a me, a Zayn e di nuovo alla mano. Alla fine si decide, e intreccia la sua a quella del moro.
Sono sicura che non sia finita lì. Stupido orgoglio maschile!
* * *
Un'altra botta attira la mia attenzione: sposto gli occhi dal libro, osservando Zayn su una scala, intento ad imprecare contro il libro che gli era appena caduto di mano. Ritorno al mio studio.
Sfoglio svogliatamente il libro di biologia; quella stronza della Ashton non ha perso tempo a riempirci di verifiche e interrogazioni già dal primo giorno. Guardo attentamente l'immagine di una cellula, ripassando il contorno dei colori con poca voglia di fare altro.
Avevo detto a Zayn che sarei rimasta al mio posto, seduta a studiare, mentre lui finiva di sistemare quei pochi libri fuori posto. Ma la verità era che mi stavo scocciando a morte. Sapevo a memoria quelle parole; potevo deconcentrarmi un attimo.
Sorrido beffarda, alzandomi dalla sedia e cercando con lo sguardo Zayn; lo trovo al fondo della biblioteca, intento a sfogliare un libro. Sono certa che stia cercando di capire di quale genere fosse, per sistemarlo al suo posto giusto.
In punta di piedi, mi nascondo tra gli scaffali, spostando di tanto in tanto dei libri e osservare attentamente Zayn: indossa una felpa blu, sicuramente quella della scuola, un jeans chiaro e le converse della scuola; i capelli sono leggermente spettinati e il viso è rilassato.
La poca luce della biblioteca crea un clima tranquillo; proprio adatto alla stanza. Sfioro ogni libro al mio passaggio, facendo di tanto in tanto rumore volontariamente e far preoccupare Zayn. Si sa che le biblioteche sono posti paurosi; voglio metterlo solo un po' alla prova del suo coraggio.
Muovo i passi veloci in mezzo agli scaffali impolverati, spostando di poco il libro proprio davanti Zayn. Il ragazzo non sembra accorgersi della mia presenza, così decido di fare un gemito per richiamare la sua attenzione.
Lui alza di colpo la testa, guardandosi a destra e a sinistra, cercando di capire da dove provenisse il rumore. -Wendy?- prova a richiamarmi.
Quando vede che nessuno gli risponde, richiude il libro e lo posa proprio davanti ai miei occhi. Faccio un passo indietro, sbattendo contro la mensola alle mie spalle, facendola traballare e facendo così cadere qualche libro vicino i miei piedi.
Mi piego velocemente, cercando di raccogliere i libri in fretta, ma una voce mi richiama dal fondo della fila.
-Wendy? Non dovevi studiare?- mi chiede, venendo nella mia direzione.
Il libro che ho tra le mani mi cade, mentre per sbaglio urto anche la mensola dall'altro lato, facendo ancora più confusione.
Zayn si passa una mano sulla fronte, scuotendo la testa e cercando di non ridere, mentre continua ad avvicinarsi pericolosamente.
Dopo essermi finta spaventata, quando è ormai a pochi metri da me, decido di girare i tacchi e cominciare a correre dalla parte opposta. E' ormai tardi e non c'è praticamente nessuno in biblioteca. Nessuno, tranne noi due.
Mi tengo al legno di una mensola per girare meglio, mentre sento Zayn richiamarmi qualche passo dietro me e rimproverarmi di smetterla di far più casino di quanto non ce ne fosse già.
Come qualche giorno prima, mi ritrovo in un vicolo cieco, arrestando la mia corsa, col fiatone. Mi giro verso Zayn, sicuro di non farsi fregare per la seconda volta. Infatti me lo ritrovo con il suo sorriso sornione stampato sul volto.
-Adesso rimetti a posto tutto quel casino- mi dice. Annuisco, convinta.
-E in cambio che mi dai?- sbiascico; mi maledico il secondo dopo per aver solo detto una cosa del genere.
Zayn avanza verso me, sfoggiando un sorriso che va da un orecchio all'altro. -Beh, dipende- soffia, soddisfatto di avermi in trappola.
Quando siamo a pochi centimetri, mi giro verso lo scaffale dei libri, appoggiandoci la schiena. Zayn alza le braccia, bloccandomi tra esse, mentre non smette più di sorridere, soddisfatto.
Abbassa la testa, facendo sfiorare i nostri nasi. Chiudo gli occhi per il contatto, mentre sento il mio cuore prendere una strana velocità. Che fosse colpa delle parole di Olly di quella mattina alla partita?
Perfino due nerd sanno cos'è l'amore.
Sento qualcosa di umido toccarmi le labbra, e quasi ad esserne attratta, allungo le labbra. Ma qualcosa va storto.
Riapro gli occhi, ritrovandomi Zayn più lontano dal mio viso -Che fai?- chiedo confusa.
Lui si limita a sorridere beffardo, staccando le mani dalla mensola alle mie spalle e prendendomi per mano -Adesso mi aiuti a sistemare tutto e poi, se te lo meriti, forse ti do quello che abbiamo lasciato in sospeso- ammicca, tirandomi di nuovo verso le mensole da cui avevo buttato giù dei libri.
Lascia andare la mia mano ormai davanti alle mensole, e mentre mi metto a sistemare qualche libro, mi volta le spalle per fare lo stesso con lo scaffale di fronte. Cerco di sbirciare quello che fa con la coda dell'occhio: è intento a mettere un libro sullo scaffale più alto, la felpa si alza di poco e lascia intravedere la pelle scura della sua schiena. Poi riabbassa il braccio, spostando un libro davanti al suo viso. Si gira di poco, come a controllarmi.
Scatto in avanti, decidendo di sistemare qualcosa per davvero.
Quando mi piego per raccogliere un altro libro ai miei piedi, sento un leggero brivido alla schiena provocato dalla mano di Zayn intenta a pressare lungo la mia colonna vertebrale, ripassandone le ossa. Mi metto subito dritta, sbarrando gli occhi e fissando i libri davanti a me. Zayn continua a stuzzicarmi, giocherellando con la maglia che indosso. Alza di poco gli angoli della stoffa, sfiorando a malapena la pelle con due dita.
Sento i brividi percorrermi tutta la schiena.
Le labbra di Zayn si posano sul mio orecchio, cominciando a torturarlo con dei leggeri morsi. Chiudo gli occhi e sento le forze mancarmi, mentre il libro mi scivola dalle mani, cadendo con un suono tonfo sul pavimento.
Le mani di Zayn si infilano sotto la mia maglia, salendo lungo il mio busto e arrivando al livello del seno. Apro la bocca, lasciando uscire uno sbuffo pesante quando la sua lingua scende sul mio collo, inumidendo la mia pelle al suo passaggio.
La mano destra si intrufola sotto il reggiseno, coprendo perfettamente il mio seno destro. Spalanco gli occhi, quando sento qualcosa indurirsi al livello del mio sedere. Mi faccio forza, e mi giro, facendo aggrottare la fronte a Zayn, confuso.
-Ci sono le telecamere- me ne esco. Lui prima mi guarda curioso, e poi scoppia a ridere.
-Non qui- afferma sicuro.
Mi guardo in giro, non sapendo più come uscire da quella situazione.
La mano calda di Zayn cerca la mia, e quando la trova la intreccia ad essa, attirandomi a sé. Appoggio la testa al suo petto, mentre cominciamo a muoverci a ritmo anche senza musica.
-Aren't you somethin' to admire, cause your shine is somethin' like a mirror and I can't help but notice... - la voce di Zayn arriva dritta al mio orecchio, rilassandomi, mentre i nostri piedi continuano a muoversi in un lento ballo.
Non sapevo avesse questa dote; era bravo, eccome!
Passano interi minuti mentre Zayn continua a cantare quella canzone, e come per casualità, mi ci ritrovo perfettamente in quelle parole. Che la stesse cantando perché anche lui ha paura di tutto questo?
Le mie mani sono ancora aggrappate al suo collo, mentre le sue disegnano dei cerchi immaginari alla fine della mia schiena, quando la campanella della scuola segna l'ora della cena.
Di malavoglia mi stacco, guardandolo fisso negli occhi, senza trovar parole.
Le labbra di Zayn si posano sulle mie in un leggero bacio, mentre mi sorride soddisfatto una volta che ci siamo staccati.
-Vai a mangiare con i tuoi amici; io finisco qui e poi vengo- mi suggerisce, spostando un ciuffo di capelli finito sul viso.
Annuisco, anche se al dire il vero non ho tanta voglia.
Raccolgo velocemente tutti i miei libri dal tavolo, salutando da lontano Zayn con una mano, mentre esco dalla biblioteca e raggiungo velocemente il mio armadietto. Butto dentro tutto e lo richiudo, abbassando lo sguardo sul telefono che ho tra le mani.
Due chiamate perse, Louis.
Decido di non chiamarlo; a momenti l'avrei visto alla mensa. Poteva dirmi lì tutto quello che aveva da dirmi.
Sbadatamente vado a sbattere addosso a qualcuno; alzo la testa per scusarmi e le parole mi muoiono in bocca.
-Ciao...Wendy, giusto?- mi sorride il ragazzo davanti a me.
Annuisco fievolmente, mentre sul suo volto compare un sorriso. -Stai andando a mensa? Andiamo insieme?- Max, il ragazzo per cui non ho notato simpatia negli occhi di Zayn, passa un braccio sulle mie spalle, guidandomi verso la mensa, non molto distante da noi.
Le porte sono aperte e ringrazio il cielo di aver subito trovato i miei amici al solito tavolo. Mi sento meglio.
-Devo andare; ci sono i miei amici- li indico, sperando di svignarmela.
Lui mette un broncio, lasciandomi andare. -Magari qualche volta ci possiamo vedere per un caffè, ti va?- mi chiede, gentile.
Lo guardo attentamente negli occhi, per poi accennare un sorriso -Vedremo- mi allontano velocemente, nella speranza di non essere intralciata di nuovo.
Quando arrivo al tavolo dei miei amici, questi mi salutano. Harry non alza nemmeno lo sguardo, ma non ci faccio più di tanto caso.
Mi siedo tra Louis e Niall, posando il vassoio che avevo riempito poco prima, sul tavolo.
-E Zayn?- chiede Lily addentando una mela.
-Doveva finire una cosa in biblioteca- li avviso, aprendo la bottiglietta d'acqua.
-Chissà perchè - mormora Harry. Sorvolo sul suo commento, sorseggiando un po' d'acqua.
Louis mi sfiora una gamba con la mano, richiamando la mia attenzione. Mi avvicino a lui con l'orecchio, dopo avermi fatto un segnale.
-Non ti è arrivata nessuna chiamata?- mi chiede, e io annuisco, deglutendo l'acqua che ancora ho nella bocca. -Bene, mi serviva il tuo aiuto per attuare il mio piano per conquistare El-.
Sorrido a quelle parole, voltando lo sguardo prima su El intenta a picchiare Niall, poi su Louis per capirci qualcosa. -Cosa hai intenzione di fare?- chiedo, curiosa.
Lui si avvicina di più a me, per non far sentire nessuno. -Ho dovuto spiegare tutto a Charly. Ho riempito camera vostra di rose, quindi quando rientri nella stanza non pensare al tuo spasimante. Anzi...dov'è?- dice tutto a raffica.
Mi guardo in giro, soffermando lo sguardo poi su Max, notandolo fissarmi intensamente.
-Wendy?- mi richiama Louis, nell'intento di distrarmi da ciò che aveva attirato la mia attenzione.
Scuoto la testa, sorridendo e lasciando perdere quello che forse io mi stavo solo immaginavo e basta. -Sì, dicevo...E' dovuto rimanere in biblioteca a sistemare alcuni libri. Fa una specie di volontariato- cerco di spiegargli, senza entrare però nei dettagli.
-Capito. Ma parliamo di me, non puoi essere sempre tu al centro dell'attenzione- scherza, facendomi ridere.
Rialzo lo sguardo, scontrandomi ancora una volta negli occhi scuri di Max. Cosa sta succedendo?
-C'è qualcosa che non va?- la voce rauca di Harry, stavolta, è rivolta a me. Volto lo sguardo nella sua direzione, sorridendo forzatamente per non dargli altre preoccupazioni.
-No, è solo una mia brutta impressione- lo consolo.
-Ma conosci quel ragazzo? Ho notato che da un po' ti osserva- si intromette Niall.
Charly sembra fulminarlo con lo sguardo, ma apro per prima bocca io, per non peggiorare la sua posizione. -Forse si ricorda di me per la rissa dell'altro giorno- taglio corto.
Ognuno torna a fissare il suo piatto, finendo la serata tra le risate. Mi mancavano quei momenti.
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