6.
Il giorno dopo
Ed eccoci qui.
Oggi é sabato, e la scuola non si fa, e appunto, come ogni classico Weekend, sono chiuso in camera da ore a fareeee...
Niente.
Appunto per questo sono l'unico ragazzo di tutta Parigi ad amare la scuola, perché credo nessuno sappia cosa vuol dire DAVVERO annoiarsi.
Con questo non voglio vantarmi, anzi, tutt'altro, vorrei semplicemente specificare il come mai qualsiasi persona al mondo ti direbbe "CHE SCHIFO LA SCUOLA" ed io no.
Tuttavia, grazie a Plagg mi devo ancora suicidare, e spero non se ne vada mai oppure potrebbe succedere, e molte persone potrebbero soffrirne.
Dormii per un bel po', quando, Nino mi chiamò per la settantesima volta, e la cosa strana é che io non me ne fui minimamente accorto, e allora, alzandomi pigramente dal letto, risposi alla chiamata, e la conversazione fu più o meno questa:
Nino: SVEGLIATIII
Io: MA se mi sono addormentato tipo 2 minuti f-
Nino: MA SE TI HO CHIAMATO UN SACCO DI VOLTE
Io: SEI un idiota, con la I maiuscola
Nino: Grazie prego ciao. Cooomunque, stiamo venendo a casa tua
Io:COME A CASA MI-
Nino: NON preoccuparti, Nathalie, tuo padre e la tua guardia del corpo sanno già tutto
Io: COM-
Nino: Abbiamo pagato il tuo gorilla ad Action Figure, l'assistente invece l'abbiamo convinta completandole un bel po' di cose da fare che c'erano sulla tua lista, quanto a tuo padre.. Ci ha pensato appunto Nathalie
Io: Ecco perché sei mio amico
Nino: Sono il The Best raga
Io: Vabbeh io ti lascio, preparo un po' la camera ed-
Nino: Senti...siccome non sapevamo dove lasciare Manuel e gli altri, li portiamo con noi vabbene?
Io: Va più che bene! In quanti siete?
Nino: siamo io, Marinette, Alya, i quattro ragazzini, Kim, Alix, ed infine Luka e Juleka
Io: Ouch..
Nino: ci sono problemi?
Io: No no, certo che no, solo che...ho molti letti ma per i ragazzini non bastano, dovranno dormire due in un letto e due in un altro letto
Nino: okay, quindi.. Thomas edd.. Boh, Camille lì mettiamo insieme per la gioia di Alya
Io: mmm...ok, eed Manuel e Sun assieme.
Nino: Non credo si vergognino no?
Io: No, sono ragazzini, di che cosa dovrebbero vergognarsi?
Nino: Vabbeh... Hai ragione, comuque ti stacco perché siamo arrivati OKKAY?
Io: Ok, io vi aspetto in camera! Ma ci avete messo così poco ceh?
Nino: seh, ti ricordo che il padre di Alix gestisce un museo
Io: eed?
Nino: questo vuol dire Money
Io: eeeed?
Nino: Macchina lussuosa e veloce
Io: Ah. Ok, io ti lascio, tanto tra poco ci vediamo, ciao!
Improvvisamente durante la chiamata sentii spalancare la porta di camera mia, e una voce forte simile a quella di Nino urlò: «CIAO BROOO!»
Mi voltai, già, quelli erano i miei amici, i miei idioti, scemi, stupidi ma adorati amici.
Tutti mi salutarono, e io feci lo stesso mentre sistemavo un pochettino camera mia, che avevo rimasto disordinata da stamattina.
«Adrien?» mi chiamò Alya, e poco dopo aver messo i cuscini ai loro posti le risposi «dimmi tutto»
«Amo i bambini, e lo sai, ma mi piacciono quelli attivi come loro..» indicò con il dito Manuel, Thomas e Sun, che giocavano assieme rincorrendosi l'un l'altro «non come LEI» infine indicò Camille, che era rimasta seduta sul divano bianco con l'Iphone in mano, così le chiesi confuso cosa intendeva con quella frase, insomma, tutti i bambini sono belli, sia quelli giocherelloni che meno no?
«Intendo che non va bene rimanere sempre sul cellulare. Insomma, anche io ci sto ore, ma lei ci sta H24 ceh». Detto questo Alya guardò l'innocente Camille con aria esasperata, e fece cenno a Luka di fare qualcosa.
Luka ovviamente andò vicino alla sorella "impegnata" e provò in tutti i modi a levarle il cellulare da mano, ma non ci riuscì.
In tutto ciò Marinette si era messa a fare la Babysitter con Kim e Alix a Thomas, Manuel e Sunshine, che correvano avanti e indietro.
All'improvviso si sentí un "I LOVE YOU WHEN YOU CALL ME SENORITA" provenire dal cellulare di Thomas, che subito andò a vedere, e mi chiese di venire un attimo da lui, e così feci.
«14 messaggi da WhatsApp da un numero sconosciuto... Bah, testiamo»
«Forse é uno del tuo team di Fortinite che cerca di contattarti no?»
Thomas non rispose, e subito andò a vedere, ed effettivamente avevo ragione.
«AAAH, ok, é una del mio Team di Fortnite, tutt'apposto, t'apposto»
E detto questo si accasciò sul divano accanto alla bambina più asociale dell'universo: Camille Couffaine.
«Meno due» disse ridacchiando Marinette, rivolgendosi ad Alya, che a sua volta rispose con una risata un po' strana.
«Hihiiihi»
«Mi spieghi che razza di risata é mai quella?»
«Una risata!, hiiihiihi»
Devo seriamente paragonare la risata di Alya a qualcosa? Va bene.
Sembrava una volpe asmatica in calore.
Seriamente.
Non sto scherzando.
Ad interrompere i miei pensieri furono Manuel e Sunshine, i due golosoni per eccellenza, che mi chiesero un ghiacciolo alla Vaniglia e alla Coca Cola, e così, da bravo ragazzo modello che sono, gli diedi i due ghiaccioli, e i due urlarono all'unisono un bel "GRAZIE!" per poi fregarsene e andarsene sul divano ad oziare con i gelati in mano.
Quei due ragazzini avrebbero dovuto rivedere le loro priorità, seriamente.
Effettivamente, li ho sempre visti come una bella coppia: hanno quasi lo stesso carattere, e hanno molte cose in comune, come per esempio amano creare costruzioni di qualsiasi genere, ed il bello é che se tu gli chiedi di aggiustarti qualcosa, con un po' di pazienza ci riescono collaborando insieme, e se li vedi rimani sotto shiok, proprio come sono rimasto io l'altro ieri, mentre li vidi aggiustare il manico della tazza da Té, che ruppe Camille per sbaglio a casa Lahiffe, la casa del mio Bro.
Poi entrambi sono simpatici, tanto che, a parer mio, potrebbero mettersi a fare i comici, addirittura potrebbero fare un provino per "Made in Sud".
Ditemi se non sono una bella coppia!
Thomas e Camille invece non li shippo affatto: quei due si odiano.
In realtà Thomas non prova proprio un ODIO vero e proprio come Camille, ma piuttosto ama prenderla in giro scherzando, cosa che Camy non capisce.
Infatti appena osano parlare un po', bisogna stare attenti a non far esplodere il mondo intero, o perlomeno, bisogna prepararsi ad un secondo Big Bang.
Ammetto che non é Thomas ad iniziare, anche perché non ha mai amato litigare con le persone... Sopratutto con lei(vi lascio immaginare), ma bensì é Camille a dare inizio alle danze ogni singola volta.
La ragazzina dal nome più carino del mondo, dal più bel faccino esistente in tutto l'universo, e dai capelli più colorati del West, possiede una permalosità INFINITA, anche perché Camy ama tutto e niente: Prima ti vuole un mondo di bene, e dopo due secondi avrebbe il coraggio di spezzarti il cuore nel peggiore dei modi, poiché farebbe di tutto pur di vendicarsi, quindi.. State attenti a non trovarvi Camille nei paraggi, potreste letteralmente pentirvene.
Appunto che é sempre Camille ad iniziare, quello che ci rimane male é il povero Thommy, che con pazienza sopporta e non demorde.
Sentimmo urlare.
Camille strillò talmente forte da far scoppiare i timpani a tutti, tranne a Luka e Juleka, essendo abituati a quel genere di voce
«Che succede?» chiese la mia coppietta preferita
«Thomas ti odio»
«E ora che ho fatto?»
«MI HAI TOLTO LA SPINA! ORA COME FACCIO A CARICARE IL MIO CELLULARE!? SI È SPENTO PORCA MISERIA!»
«E chissà quali cose importanti faceva oh»
«Stavo parlando con uno del mio Team di Fortnite ok!? E poi.. Perché lo sto dicendo proprio a te scusa?»
Thomas fece spallucce sorridendo «Eccheneso io»
«Certo che tu ami proprio darmi fastidio eh!»
Non riuscii a trattenermi, e mi intromisi senza permesso nella loro mini conversazione «Chissà, magari per lui é un hobby!»
Thomas si morse le labbra, e Camille se ne andò nel suo letto sbuffando esasperata: «Adrien? Dove si trova il letto di quel cretino?»
«Oh ehm..in realtà dovrete dormire assieme..»
Manuel e Sunshine consigliarono a tutti di tapparsi le orecchie, e così fecimo.
Durante lo sfogo di Camy io aprii gli occhi, e addirittura vidi un vaso traballare.
«ADRIEN. SAI CHE TI VOGLIO BENE COME UN FRATELLO E COME MIO FRATELLO NO?»
«Ehm.. Credo di sì..» dissi insicuro
«E ALLORA COME MAI MI HAI FATTO QUESTO?!»
Tutto d'un tratto sulla stanza calò un silenzio di tomba veramente pesante, che Marinette e Luka non riuscirono a reggere, così andarono insieme ad accompagnare Camille in un altra stanza momentaneamente, pur di farla tacere.
Ma sentii qualcosa di strano dentro di me.. Non so...una strana emozione mi perseguitò per tutto il tempo: la gelosia.
Nel momento non riuscii a decifrare bene l'emozione, per cui mi dava semplicemente fastidio, ma col tempo si trasformò in una vera e propria fissazione, e devo ancora capire se sarebbe dovuta essere un qualcosa di bello oppure un gran difetto.
A far uscire Thomas dalla depressione assoluta, pensò Kim, che iniziò a fare una serie di battute senza senso a random(con senza senso intendo DAVVERO senza senso eh)
Dopo quasi mezz'ora i ragazzini si addormentarono nei loro rispettivi letti: Manuel si addormentò abbracciato a Sun, che per mia sacrosanta sfortuna, non se ne accorse, stessa cosa Camille, che non fece affatto caso al lieve tocco della mano di Thomas sui suoi capelli, accarezzandola come se non ci fosse un domani(perfortuna che non se ne e accorta)
Alix iniziò ad annoiarsi, e allora propose e mise tutti a scegliere tra due giochi: preferiresti e obbligo o verità.
"Preferiresti", il gioco più diffuso in tutta Parigi, che consiste nel chiedere al compagno vicino se preferirebbe fare una cosa oppure un altra. Sicuramente starete dicendo "Pff.. Che cosa potrebbe esserci di così male in questo gioco?" beh cari miei.. Immaginate che qualcuno vi chiederebbe di scegliere tra due cose impossibili, come tra tua madre e la ragazza/o che ti piace, una parola: impossibile.
Perciò, tutti optarono per il secondo gioco, Obbligo o Verità.
Il gioco più odiato al giorno d'oggi, ma anche molto più comune in tutto il mondo.
Questo gioco esprime concetti adolescenziali di ogni genere, e a maggior ragione, é il più usato per divertirsi tra ragazzi.
Tutti urlarono all'unisono un bel "OBBILIGO O VERITÀ", e nessuno scelse "preferiresti", e perciò tirai un respiro di sollievo.
Alix ghignò, e con quel suo solito tatto da elefante che la distingue, annunciò «ALLORA CHE LE DANZE ABBIANO INIZIO!» e tutti quanti noi, ci sedemmo per terra sopra a dei cuscini, e così Marinette posizionò la bottiglia che avrebbe dovuto annunciare i prescelti sfortunati, che a sua volta avrebbero dovuto sperimentare i complessi concetti presenti in questo gioco/tentativo omicida.
Angolo di quella che ha aggiornato dopo giorni
ABBASSATE I FORCONI.
SONO STATA MASSACRATA DI COMPITI DI ARITMETICA QUESTI GIORNI, QUINDI VI Prego... I forconi non servono.
COOOMUNQUEEE
Ditemi cosa pensate del capitolo di circa 1800 parole, eeed...
Come sta andando da voi la scuola?
Da me uno schifo! 🙂🔫
Bye dalla vostra BellaAssai
~BellaAssai, la ragazza che non aggiorna mai❤️
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