Chapitre 47

🎵 Amnesia - 5 Seconds of Summer

Caro Pierre,

so che scriverti una lettera è il modo più vigliacco di affrontare la situazione, ma non ho trovato metodo migliore.

So per certo che se ora provassi a parlarti, tu non faresti altro - o meglio, la tua espressione non farebbe altro - che ricordarmi di quanto io ti abbia ferito. E ti chiedo immensamente scusa per questo.

Penserai che sia facile chiedere perdono per lettera. Ma la realtà è che forse è ancora più difficile. Man mano che la penna si muove, milioni di formule letterarie mi balzano alla testa. Sono tentata di scriverle, per risultare ancora più "credibile", ma poi non sarei io. E penso di averti deluso già più di una volta per non essere me stessa.

Quindi oggi, adesso, mi metterò a nudo davvero. Ti racconterò veramente tutta la verità. Non pensare che lo faccia solo perché avete scoperto tutto: in parte, sì, è anche per quello. Però... però ho pensato così tante volte di dirti chi ero, che ormai sento sia la scelta giusta. Che paradosso, vero? Il momento giusto è proprio quando tu mi odi...

Partirò dal fatto che, come ho già detto, il mio nome non è Chris Robin, ma Althea Blythe. Ho davvero 23 anni, sono nata davvero a Londra. Su questo, almeno, non ho mentito. Sono un agente dell'FBI e fino a quando non sono arrivata a Rouen ho sempre pensato che fosse il mio lavoro la cosa che amo di più al mondo. Ho scoperto che non è così. O meglio, che non è più così.

Non so se leggerai mai questa lettera, se sceglierai di bruciarla, se deciderai che ormai io per te sono un capitolo chiuso... ma voglio solo che tu sappia che ferirti era l'ultima delle mie intenzioni.

Quando mi hanno affidato la missione, io ero felice. Era la mia prima vera missione fuori casa. Solo poi ho scoperto chi era davvero Fritz e che cosa mi aveva portato via. Così mi sono ripromessa che l'avrei preso, che avrei vendicato la morte delle persone che più amavo.

Il fatto è che per tanto tempo sono stata convinta che le uniche persone rimaste nella mia vita fossero i miei amici. Ma sai chi mi ha fatto capire il contrario? Esatto, tu. So che probabilmente non ci crederai, e come potresti? Insomma, vi ho presi in giro. TI ho preso in giro. Però è la verità.

Ricorderai che all'inizio non ci tenevo a fare amicizia con voi, beh... non volevo affezionarmi, soprattutto dopo aver visto il vostro affetto l'uno per l'altro. Inutile dire che non sono riuscita ad evitarlo.

Mi sono legata a voi in un modo che non ritenevo possibile. Pascale e Jean Jacques mi hanno ricordato tanto Emily e Mitch Blythe, mia madre e mio padre. E voi... voi siete stati come dei fratelli per me, ognuno con i suoi pregi e difetti. C'è da dire, però, che tu per me non eri un fratello.

Non lo sei mai stato, nemmeno dal primo giorno. Ti sei sempre distinto. Un po' come una luce fra tutti. Sei quello che più ha tentato di approcciarsi a me, quello che più ha provato a tirarmi fuori dalla mia oscurità. Devo ammettere che ci sei riuscito.

Non sorridevo così da molto tempo. Ed è tutto merito tuo. Per cui, ti devo un grazie.

Ripeto, sono desolata per avervi mentito, ma se vi avessi detto la verità avrei rischiato di mettervi in pericolo. Il solo pensiero di farvi correre dei rischi mi fa ancora accapponare la pelle. Sono stata sleale, ma non avrei potuto fare altro.

Devo essere sincera, non vi avrei mai detto la verità sul mio conto, se non fossi stata costretta e se tu non avessi scoperto tutto. E come mai avrei potuto? Mi ero immaginata milioni di volte una vostra reazione, è andato tutto esattamente come avevo pensato.

Non avreste potuto capire. Ma non ve ne faccio una colpa, perché, anzi, la colpa è tutta mia. Nessuno capisce mai come si sente un agente segreto, costretto a mentire su tutto quello che la vita gli dà. Se avessi potuto, vi avrei detto tutta la verità. Mi sarei confidata con voi, ma non era possibile.

Però, sappi, Pierre, che non ho mai mentito su quello che provavo. I miei sentimenti sono sempre stati veri e sinceri, a partire da quelli che sentivo e sento per te. So di non meritare nemmeno un cenno, perché mentire in quel modo è stato ignobile. Ma io... io non sono mai riuscita a dirti bugie sul mio amore.

Perché è così, mio amato Pierre... tu, lentamente, giorno dopo giorno, ti sei preso dei pezzetti di me, riuscendo a costruirti un cuore con quelli. Ti sei preso tutto di me.

Non era nei miei piani innamorarmi di te, del tuo sorriso e della tua risata. Non era nei miei piani sognarti. Non era nei miei piani sorridere ascoltando la tua voce. Non era nei miei piani pensarti costantemente. Non era nei miei piani stare male per te. Non era nei miei piani desiderarti in questo modo. Non era tra i miei piani cercarti tra la gente. Non era nei miei piani piangere per te. Non era nei miei piani desiderare un tuo abbraccio. Non era nei miei piani ritrovarti in ogni cosa. TU non eri nei miei piani.

Però... però, devo per forza lasciarti andare. Fa tanto male il prendere coscienza del fatto che mi odi, però è quello che speravo. Volevo che mi odiassi, così da rendere l'addio meno doloroso ad entrambi. Devo spiegarti un po' di cose, dopodiché lascerò tutti i miei ricordi di te indietro e cancellerò - o quantomeno, ci proverò - questi momenti dalla mia testa, e proverò soprattutto a toglierli dal mio cuore. Anche se so già che sarà impossibile.

Quella notte a SPA, non esisteva la missione, non esistevano bugie, c'eravamo solo io e te. Ed è davvero orribile sapere che anche in quell'occasione, quando tu stavi male e l'unica cosa che io volevo era cancellarti il dolore, non sono potuta essere sincera con te. E ti chiedo perdono anche per quello.

Wow... solo ora mi rendo conto di quanto meschina io sia stata. Quante maledette cose di cui chiedere perdono.

E devo anche smetterla di prendermi in giro da sola...

Pierre, voglio solo che tu sappia che io ti amo. Ti amo come mai sono stata in grado di fare. Sei la prima persona che riesce a vedermi dentro, e posso giurarti che il tuo sguardo è stato per un periodo l'unico motivo per cui non mi sono arresa. Anche quando mi trovavo in un vicolo cieco con le indagini.

Ed è per questo che io non posso restare. Perché se lo facessi, sopportare il rancore nei tuoi occhi sarebbe troppo. Mi sto comportando da codarda, e lo so, ma non posso farci niente. Dopotutto, io non sono te. Non sono la buona, non sono la sincera. Sono solo Althea... e sappiamo bene entrambi che Althea di sincero non ha praticamente niente.

Ho sempre amato il suono del mio nome, ma giuro di averlo odiato quando è uscito dalle tue labbra pieno d'odio. Ma sai che significa? Il nome è basato sul termine αλθος (althos), "cura". Si può dire, quindi, che il significato sia "colei che cura", "colei che guarisce". Non credi sia proprio uno scherzo del destino? Io, che distruggo tutto ciò che ho di bello, ho il nome che significa "guarire".

Comunque sia, continuo a chiederti perdono, Pierre, con la speranza che un giorno tu possa essere felice. Pregherò chiunque affinché sia così. Sei una persona d'oro, Pierre Gasly, e ti auguro tutto il meglio, che, chiaramente, non sono io. Mi piacerebbe poterti restare accanto, ma anche io ho un protocollo da rispettare. La mia missione è finita, e con essa anche il personaggio che ho dovuto creare. Christina Robin non esiste più, il suo numero è disattivato, la sua email lo stesso. Non c'è più nessuna prova dell'esistenza di quella ragazza. Per questo, ti chiedo di dimenticare di aver mai conosciuto una persona con quel nome.

Voglio solo ribadire che ti amo, Pierre, e che niente di tutto quello che ti ho detto era falso. Il mio cuore è tuo, seppur di cuore quello non abbia niente... non è altro che un cumulo di pietra circondato di ghiaccio, che tu, con la tua pazienza e il tuo sorriso, hai sciolto. Mi sei entrato sotto la pelle, sotto le cicatrici... io non potrò dimenticarti, nemmeno se volessi, ma spero che tu possa farlo. Voglio solo il meglio per te.

Dopo ciò che hai passato, ti meriti pace e serenità.

Ti auguro di vivere la vita che sogni, Pierre. Sei un grande pilota, non dubitarne mai. Continuerò a fare il tifo per te ad ogni Gran Premio, attraverso uno schermo. Non sarà la stessa cosa, ma a me basterà. Ho impressi nel mio cuore il tuo sorriso dolce, il tuo sguardo determinato e curioso, il tuo modo di essere... sei una persona magnifica, Pierre. E non mi capacito di essere stata proprio io a farti del male. Sono mortificata per tutto il dolore che ti ho causato.

C'è un'ultima cosa che voglio dirti, però, prima di smettere di scrivere e lasciar andare tutto. Tu e solo tu sei il custode della chiave del mio cuore. Conoscerti è stata la grazia più bella di tutta la mia vita. Porterò per sempre il ricordo dei nostri baci, dei nostri abbracci, dei nostri sguardi complici nel cuore.

E ogni volta che penserò a noi, sorriderò. Ma sorriderò veramente.

Per me è ora di andare. I miei ragazzi mi stanno aspettando per tornare a casa.

Non so cosa farò ora, né cosa farò domani... chissà, magari mi butterò completamente nel lavoro. Magari me ne starò chiusa in casa fino a quando non starò un po' meglio... questo è tutto da vedere.

Beh... non ha senso dilungarsi troppo.

Se sei arrivato fino a qui, ti ringrazio ancora una volta.

Con tutto il mio amore,

Althea.

P.s Non smettere mai di credere in te stesso. Dopo il tuo podio, presto arriverà la tua prima vittoria. Ce la farai, perché sei grande! Non ti arrendere. MAI. Ricorda che la speranza brilla per tutti quanti, e presto anche tu ne verrai baciato!

Continua a sognare, a stringere i denti, a lottare! E i risultati arriveranno. Non temere.

Addio.

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