Chapitre 19

📍20 maggio 2019

<<CHE COSA?!>> strilla Demetra, alzandosi in piedi di colpo e tenendo il suo telefono tra le mani. Scorgo una notizia aperta sul suo schermo, ma non riesco a leggere bene di che cosa parli.

<<Che succede?>> chiede Markus, ridendo e chiudendo il suo giornale di parole crociate. Si volta verso Demetra come se niente fosse <<Tutto ok?>> domanda, notando la bocca spalancata della nostra amica.

<<S-sto sognando...>> mormora "l'ingleberica" (inglese/iberica), battendo le palpebre velocemente, come se volesse rendersi conto di non aver sognato effettivamente niente.

<<Vuoi dirci cosa hai sognato o aspetti che Gabriele ci venga ad annunciare la gravidanza di Maria?>> domanda Federica, ironicamente come al solito, masticando il suo chewing-gum e sfogliando distrattamente una di quelle riviste di gossip.

<<Leggi, per favore, e dicci cosa ti stupisce.>> le dico invece io, che evidentemente sono la più interessata al discorso della mia amica.

<<John Fawkes, capo dell'FBI, annuncia il suo ritiro.>> a quelle parole, tutti lasciamo perdere ciò che stavamo facendo e portiamo lo sguardo sgranato sulla nostra amica.

<<CHE?!>> chiediamo insieme, non potendo crederci <<Ci prendi in giro, vero?>>

<<No no...>> mormora Demetra, continuando a leggere <<Nel 2021, il presidente Fawkes smetterà di comandare ufficialmente l'agenzia investigativa americana. L'uomo stesso ha dichiarato la sua volontà di ritirarsi, per vivere una vita più tranquilla. I candidati principali a sostituire John Fawkes sono quattro, proposti proprio dal loro capo. Non ci sono state rivelate le loro identità, ma siamo a conoscenza dei loro nomi in codice. Iside. Bone. Noir. Kir.>> la ragazza si interrompe, la sua mano trema.

<<N-noi?>> tentenna Federica, confusa <<Noi siamo i candidati per sostituire il capo e nessuno ci ha detto niente?!>>

L'espressione tra il confuso e lo stupito sul viso di Markus sta esprimendo a tutti gli effetti ciò che alberga per le nostre menti.

Afferro il telefono, buttandomi a sedere sul letto accanto a Markus e Demetra e componendo il numero del capo. Aziono il vivavoce, scambiandomi uno sguardo con i miei amici.

<<Kir, qual buon vento!>>

<<Qual buon vento? Qual buon vento?!>> esclamo, sbuffando <<Pensavamo di essere i suoi quattro agenti migliori, capo, di essere degni di fiducia. Ma veniamo a sapere che lei ci ha candidati tutti per sostituirla come boss nel 2022 solo da Internet! Come ce la spiega questa?>> chiedo, con forte accento ironico.

<<Ah!>> mormora Fawkes <<Oh beh, giusto. In realtà, volevo che fosse una sorpresa per voi. Avrei voluto che la stampa pubblicasse la notizia solo dopo che io ve l'avessi comunicata, ma non mi hanno ascoltato. E, Althea, non dubitare mai di quanto io vi ritenga i miei migliori ragazzi...>>

<<Grazie, capo.>> sussurra Federica, sedendosi per terra davanti a noi tre ed incrociando le gambe <<Perché vuole ritirarsi? Lei è davvero convinto che uno di noi possa davvero prendere il suo posto? Noi non siamo altro che quattro agenti!>>

<<Ne sono convintissimo, Federica. Avete ognuno i vostri pregi e i vostri difetti, qualche volta siete impulsivi, qualche volta sbagliate, ma non potrei scegliere qualcuno che non sia uno di voi. E so benissimo che lo scegliere il prossimo capo rovinerà la vostra squadra, ma è un sacrificio necessario per la patria. Voi quattro lavorate come una famiglia, spezzarvi sarà difficile, ma sareste disposti?>>

<<Lei sa che da quando è... che da quando è morta mia sorella, nessuno di noi ha più preso un elicottero?>> chiede Markus, voltandosi e stringendo in un gesto quasi involontario la mano a Demetra. Un brivido mi percorre la schiena non appena sento la parola "sorella". Lex...

<<Sì...>>

<<Quella è diventata la nostra paura. Noi abbiamo paura di volare, anche prendere un aereo per noi è difficile. Ci sono persone che non hanno paura di niente, perché ha candidato proprio noi quattro?>> la domanda è più che lecita.

<<Avere paura è umano, Markus. In quell'elicottero hai perso tua sorella. Mi preoccuperei se non fosse quello il tuo timore più grande.>> spiega il capo << Ma ho scelto voi proprio per questo. Voi siete in grado di comprendere il valore della vita più di chiunque altro.>>

<<Mi sta dicendo che il motivo per cui ci sceglie è perché abbiamo capito quanto la vita sia importante dopo che Lexie è morta?!>> Markus non è esattamente contento, ma penso abbia frainteso le parole del capo.

<<Mark, non è così.>> gli dice Fede <<Il capo voleva solo dire che da quando abbiamo visto morire Lexie, nessuno di noi si è più azzardato a sparare veramente, o a usare anche una sola persona per salvarne altre cento... dall'incidente, noi... noi abbiamo mostrato il nostro lato umano. Voleva dire questo, capo?>>

<<Sì, Federica. Esattamente.>> conferma Fawkes <<Ma anche perché siete i migliori. Non togliendo nulla a tutti gli altri, voi siete i più capaci e in gamba. Se potessi, vi affiderei ogni missione, una dopo l'altra. Kir e Noir, voi due lavorate per me da quando siete nate; Bone, tu da quando sei arrivato hai spezzato i cuori di quasi tutte le mie signore! Iside, tu invece ti sei aggiunta per ultima, ma hai dimostrato fin da subito le tue abilità. Siete quattro elementi indispensabili, ragazzi, per questo non posso lasciarvi andare.>>

<<Mi ha appena dato de...>>

<<Della prostituta, Grey, sì.>> il capo marca il concetto, facendoci scoppiare a ridere <<Non ridete, ragazzi, Markus Grey è definitivamente una prostituta!>>

<<CAPO!>> sbuffa Markus, scuotendo la testa <<Ma torniamo seri, lei crede davvero che uno di noi possa...>>

<<Farcela? Oh sì, ne sono assolutamente convinto. Voi quattro siete speciali, ragazzi, ognuno nel proprio modo.>>

<<Io non voglio...>> mormora Federica <<Io amo fare l'agente, io amo andare in missione. Sono onorata della sua offerta, capo, ma io mi tiro indietro.>>

<<Ne sei sicura, Federica?>>

<<Sì, capo, ne sono sicura. Ho 23 anni, un amore enorme per il mio lavoro, e una gran voglia di spaccare il culo a dei criminali!>> afferma l'italiana, stringendo la mano in un pugno e agitandola con vigore <<Dunque, io mi tiro indietro.>>

<<Qualche altra ritirata? Kir? Iside? Bone?>>

<<Io vorrei...>> mormora timidamente Markus, grattandosi la guancia <<Cioè, a me piacerebbe continuare il suo cammino, capo.>>

<<Io mi tiro indietro.>> dice subito dopo Demetra, ma talmente subito che quasi non fa finire Mark di parlare. La tedesca lascia andare la mano dell'inglese, alzandosi in piedi <<Anche io, come Federica, voglio continuare ad essere un agente.>>

<<Per me vale lo stesso.>> confermo io, sorridendo <<Quindi, è deciso. Markus sarà il nuovo capo!>>

Per qualche secondo, gli occhi del ragazzo brillano, prima che si metta a ridere, come fa sempre quando è agitato. Noi lo seguiamo a ruota, ed io porto lo sguardo al soffitto per un attimo.

"Sarai fiera di lui, Lexie." penso in silenzio "Ma immagino tu lo sia già!"

Capendo i miei pensieri, Federica appoggia la mano sulla mia caviglia, riscuotendomi. Annuisce, anche lei d'accordo con me. Sua sorella è sicuramente e indubbiamente fiera di lui.

<<Se le tue ragazze son d'accordo, Markus, sarai tu il prossimo capo! Congratulazioni, te lo meriti!>>

<<Certo che siamo d'accordo!>> sentenziamo tutte e tre insieme, saltando addosso al quasi ufficialmente nostro nuovo capo, stritolandolo.

<<Non uccidetelo, ragazze!>> scherza Fawkes <<Altrimenti una di voi tre dovrà rinunciare al proprio sogno!>>

<<Ha ragione, capo!>>

<<In uscita.>> mi corregge lui, facendomi scappare una risatina.

<<Ha ragione, capo in uscita.>> ripeto, stavolta secondo la giusta correzione.

<<Non ricordavo avessi un senso dell'umorismo così pessimo, Althea.>> mi fa presente il boss in uscita.

<<Ce l'ho sempre avuto pessimo, capo, è lei che lo lodava perché le servivo per le missioni più difficili!>> ribatto, ricevendo un "Eh, in effetti" in risposta.

<<A proposito di missioni, ne approfitto per chiedertelo, come sta andando, Kir?>>

<<Io e Markus siamo quasi certi che Paul Wrecker sia Ernest Fritz. Ci manca la conferma della morte di Stefan Gallager, ma abbiamo escluso dopo ricerche ben appropriate Kurt Miroslav.>>

<<Ottimo lavoro, ragazzi.>>

<<Grazie capo!>> afferma Markus, rivolgendo poi a me un occhiolino e porgendomi il pugno. Ricambio, facendo scontrare il mio al suo.

<<C'è una cosa che lei non sa, però...>> comincio a dirgli <<Ernest Fritz ha collaborato a Tolosa e Montauban.>>

<<Ma non è dove...>>

<<Dove sono morti i miei genitori. Esatto. Vedo che se lo ricorda, capo.>>

<<Vuoi dire che...>>

<<Che oltre a tutti i morti dell'undici settembre e degli attentati a seguire, quell'uomo ha ammazzato anche la mia famiglia.>> rivelo, gelandomi e tornando per qualche istante la Althea fredda e calcolatrice.

<<Presuppongo che tu abbia una marcia in più per volere quell'uomo.>>

<<Per volerlo morto sì, in effetti. Ma dato che sono consapevole che lei poi ucciderebbe me, capo, glielo consegnerò soltanto. Non garantisco però che dopo un incontro con me abbia ancora il 100% di funzionalità del corpo.>> dichiaro, con Fede che scuote la testa.

<<Sei sempre la solita.>> mima con le labbra, per non farsi sentire.

<<Ci serve vivo, Kir, ma non ti sanzionerò se dovessimo ritrovarlo con qualche parte del corpo in meno.>>

<<Markus, ascolta e impara eh!>>

<<Grazie capo.>> gli dico <<Grazie davvero.>>


| Pierre |

Stasera in piazza ci sarà una festa, e i miei fratelli insistono tutti per andarci. Io, francamente, non ne ho la più minima voglia.

Non sono dell'umore adatto.

Helmut mi ha chiamato anche stamattina, come per ricordarmi che se non otterrò dei risultati concreti verrò rimandato alla Toro Rosso. Che dire, quell'uomo ha un talento immane per guastare l'umore alle persone.

E come se non bastasse, oggi non ho visto nemmeno per un istante Chris, che riesce sempre a tirarmi su di morale. Quando stamattina volevo parlarle, lei era uscita con i suoi amici. Volevo vederla oggi pomeriggio, si è chiusa in camera con loro.

Non che mi dispiaccia che abbia qualcuno con cui parlare, ci mancherebbe altro, ma... mi manca. So benissimo che viviamo sotto lo stesso tetto... non so ben spiegare come mi senta, è una sensazione strana.

Mi fermo davanti la porta chiusa della sua stanza, sentendo le risate dei quattro amici e Federica esclamare una cosa come: "Probabilmente io rimarrò l'unica zitella!"

<<Ah, perché io?>> controbatte Chris <<Ahaha, Fede, una volta che sarò andata via da qui, ci trasferiamo io e te insieme e apriamo uno zoo!>>

Quella parole, seppur scherzose, mi fanno male. Lei ha ancora intenzione di andare via...

Solo cinque secondi dopo, quando sento "Avanti" mi rendo conto di aver veramente bussato alla porta. E ora che mi invento?

Entro, sporgendomi con la testa <<Scusate se vi interrompo...>> mentre mi scuso, cerco di inventare qualcosa sul momento <<Chris, avresti cinque euro da prestarmi? Io li ho dati a Maddy stamattina e non ne ho più.>>

<<Sì, certo.>> risponde lei, con un sorriso, abbassandosi e raccogliendo la borsa accanto al letto. Quando si tira su, ha già preso i cinque euro <<Duck, can you...>> si rivolge a Markus, che annuisce, alzandosi e passandomeli a posto dell'inglese.

<<Grazie!>> le dico <<Poi te li ridò, eh!>>

<<Nah, fa niente.>> nega lei, con un cenno della mano <<Ah Pierre!>>

<<Sì?>>

<<Se la incroci, dì a tua madre che i biscotti che ha preparato erano buonissimi.>>

<<Erano? Li ha preparati due ore fa!>> rido, notando le espressioni colpevoli di loro quattro.

<<Erano.>> conferma Demetra, alzando un piatto accanto a lei e arricciando il naso mentre sorride <<Molto buoni.>>

Scoppio a ridere <<Riferirò.>>


| Althea |

<<Secondo me, quella dei soldi era una scusa!>> afferma Fede, allungandosi e tirandomi una gomitata <<Andiamo, vuoi davvero farmi credere che un pilota che prende milioni all'anno non ha cinque euro nel portafoglio? Ce ne avrà cinquecento, minimo! E molto probabilmente, quel portafoglio che ha costerà anche più di tutti i nostri vestiti messi assieme!>>

<<Su questo Fede non si sbaglia!>> concorda Markus <<E io te l'ho sempre detto che gli piaci!>>

<<Perché a me nessuno dice mai niente?>> Dem mette il broncio <<Noo, ma seriamente? Cioè, che si mangiano con gli occhi okay, però che tenero!>>

<<Insomma, le ha inculato cinque euro!>> ribatte Federica, parlando in italiano e costringendoci tutti a voltarci verso di lei per richiedere una traduzione. Ormai è un bel po' che non parlo italiano, sto cominciando a dimenticarmelo!

Appena appreso il significato, scoppiamo tutti in una grassa risata.

Sono felice ogni volta che vedo i miei amici e mi rendo conto che dopo la morte di Lexie siamo ancora uniti. Forse, la sua morte grava sulle nostre spalle, e ci spinge ad unirci ancora di più per riuscire a rimanere in piedi.

Questo purtroppo ancora non lo so.

Però è bellissimo sapere che nemmeno un ostacolo grande come la morte sia riuscito a dividerci e a spezzare la nostra amicizia.

<<Comunque...>> parla Markus, richiamando la nostra attenzione <<Credo che non sia sicuro che quel ragazzo conosca la vostra vera identità, ragazze.>> si rivolge a me e Federica, riferendosi a Felix.

<<Sta tranquillo!>> esclamo io, sicura <<Felix sta attento ad ogni parola che dice. Io e Fede gli abbiamo salvato la vita tanto tempo fa, ci è ancora riconoscente. Non farebbe mai niente che potesse far saltare la mia copertura.>>

<<Ne sei sicura, Ally?>> chiede Dem, aggiungendosi <<Potete fidarvi di quel ragazzino?>>

<<Certo Dem, ne sono totalmente sicura.>>

<<Anche io sono d'accordo con Ally.>> annuisce Fede <<Se quel ragazzo è in debito di vita con me e Althea, di certo non farà qualcosa che potrebbe portarci ad ucciderlo, non credete?>>

Guardo male la mia migliore amica <<Non è solo perché non vuole essere ucciso che ci salva, non credi?>>

<<Non credo più a niente, Ally, dal momento stesso in cui quegli idioti dell'ASIO mi hanno sparato.>> la risposta di Fede è cinica, esattamente come lei.

<<Vedrete che andrà tutto bene!>>

<<Bah, se lo dici tu.>>


| Pierre |

<<Sei sicuro di non voler venire?>> mi chiede Will per la quarta volta.

<<Sì, sono sicuro.>> confermo nuovamente, sedendomi sul divano. Avevo già espresso la mia volontà di non andare alla festa insieme a tutti gli altri, quindi non capisco lo stupore di mio fratello <<Voi andate e divertitevi, tranquillamente.>>

<<Se lo dici tu...>> sbuffa Phil <<Sei noioso, fratellino.>>

<<Grazie!>> affermo <<Ci ho lavorato tanto per essere così!>> gli sorrido ironicamente, ricevendo un "Vaffanculo Pierre" in risposta.

<<Allora tu e l'altra strega rimanete qui...>> dice Federica, voltandosi verso Markus <<Tanto anche Chris ha detto di non voler andare.>>

<<Perché?>> chiedo.

<<Paraculite acuta.>> risponde l'italiana, facendo ridere i suoi amici <<Ah, e dato che sarete da soli... approfittane per "scioglierla", non so se capisci cosa intendo. Perché è sempre tanto nervosa, una scopatina non potrà che farle bene!>> spalanco la bocca sorpreso all'affermazione della ragazza, che riceve dei colpi da Markus e Demetra <<Che c'è, ragazzi? Questi due si piacciono, se trom...>> l'inglese tappa la bocca dell'amica con la mano.

<<Se ti sente il demonio, poi ti uccide!>>

<<Avete litigato?>> domando, confuso.

<<Avremmo dovuto? Oh no, io e Chri scherziamo sempre in questo modo.>>

<<Ah.>>

<<Noi andiamo.>>

<<Ciao.>> saluto tutto il gruppo uscente, alzandomi successivamente e andando al piano di sopra. C'è Chris seduta per terra, sopra un tappetino, al centro della sua stanza. Sembra star meditando, dato che tiene gli occhi chiusi.

Faccio per parlarle, quando improvvisamente noto la sua gamba scattare da sola. Questa inizia a tremare e sembra quasi che ciò le provochi dolore.

<<Oh...>> sospira lei, poggiando una mano sopra la coscia e spingendola verso il basso <<Questa è la mia punizione?>> si domanda, cercando di tirarsi su.

Si appoggia al comodino, sollevandosi piano e afferrando un flaconcino mezzo pieno da dentro un cassetto, se lo porta alla bocca, lasciando cadere qualche goccia sulla lingua. La vedo storcere il naso.

Ma quel tremore si ferma, con la stessa rapidità con cui si è manifestato. I suoi occhi non mostrano la stessa sicurezza di sempre, stavolta continua a fissare la gamba. Non è sicura di quello che le succede.

Si volta improvvisamente, ed io non riesco a non farmi vedere.

<<Che stai facendo?>> mi chiede, ma non è gentile come al solito. Anzi, sembra quasi scocciata dalla mia presenza.

<<Niente...>>

<<Che. Stai. Facendo.>> scandisce nuovamente, acidamente.

<<Niente...>>

<<Pierre, che stai facendo?!>> grida <<Non riesci mai a farti gli affari tuoi, maledizione?>>

<<Hai ragione...>> mormoro <<Okay, hai ragione. Non avrei mai dovuto osservarti, ma non ho potuto non... che succede alla tua gamba?>>

Chris sospira <<Scusa.>> sussurra <<Il fatto è che odio questo mio problema e me la prendo sempre con il primo che passa... e chissà come mai, sei sempre tu.>> mi spiega.

<<Tranquilla, ma che succede?>>

<<Dopo l'incidente di Lexie, ognuno di noi ha perso qualcosa, ed io un frammento di funzionalità della mia gamba. Ogni mattina mi riempio di queste gocce, che fermano i miei "spasmi". Stamattina non hanno fatto effetto, funziona così ogni volta che cambia tempo, purtroppo. Non lo sa nessuno.>>

<<Ora capisco.>> abbasso la testa <<Mi dispiace per averti spiata. E prometto di non dire niente di ciò che ho visto.>>

<<Ti va di sederti qui con me?>> mentre me lo chiede e mi guarda negli occhi, una strana sensazione si propaga in me. Annuisco, accomodandomi sopra il letto vicino a lei.

<<Chris...>> la chiamo, dopo qualche minuto di silenzio.

<<Sì?>>

<<Quanto tempo siete rimasti dispersi?>> trovo il coraggio di chiederle.

<<Quattro giorni. I nostri cellulari, ogni tipo di apparecchio elettronico che possedevamo si era rotto nell'impatto.>> mi rivela, mentre si aggrappa al mio braccio e posa la testa sulla mia spalla.

<<Come vi hanno trovati?>>

<<Io e Markus abbiamo usato i resti dei nostri cellulari per creare uno strumento che mandasse onde magnetiche, un altro elicottero che passava lì sopra ci ha visti e ha captato il nostro segnale con il suo radar. Ha chiamato i soccorsi, che ci hanno portati tutti in ospedale.>>

<<E... Lexie?>>

<<Il suo corpo aveva iniziato a decomporsi e ad emanare quell'odore tipico di morte. Eppure Mark non le ha lasciato la mano nemmeno per un secondo.>> racconta e percepisco dei brividi lungo la sua schiena <<I mezzi di soccorso spostarono l'elicottero restante da sopra Lex. Le sue gambe erano spezzate, anche se l'avessimo tirata fuori noi, non sarebbe sopravvissuta. Comunque, riuscimmo a recuperare anche il suo corpo.>>

<<L'avete sepolta?>>

<<No, Mark ha voluto cremarla. Perché non sopportava l'idea che una persona come sua sorella dovesse convivere, anche se da morta, con una condizione fisica del genere, non so se mi spiego. Per questo, l'ha fatta cremare. Le sue ceneri le custodisce gelosamente.>>

<<Immagino... anche se non posso capire quanto sia stata dura per voi.>>

<<Doveva essere un volo di qualche ora, non avevamo né cibo né acqua con noi. Abbiamo bevuto...>> si interrompe, deglutendo a fatica <<Abbiamo bevuto la nostra pipì, e mangiato... l'unica soluzione erano gli insetti.>>

Rabbrividisco, abbracciando e stringendo forte Chris istintivamente <<Mi dispiace, piccola...>> bisbiglio al suo orecchio.

<<E questo è il motivo dei miei spasmi...>> Chris alza le spalle, con sguardo triste <<Cambiamo argomento, comunque...>>

<<Oh sì, sì, certo...>> ehm, e di che parliamo ora?

<<Te la posso chiedere io una cosa?>>

<<Qualunque cosa, dimmi tutto.>>

<<Quand'è che mi porti a fare un giro con te sui kart?>> me lo chiede sorridendo. Sono contento di essere riuscito a farle tornare il buonumore, questa era la cosa più importante per me.

<<Quando vuoi, Chri, quando vuoi!>>

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