Scared To Be Lonely
15 Giugno, lo scontro finale è sempre più vicino:
Ci mancava veramente poco per consegnare il cacciatore al Wizengamot americano.
Ma durante il tragitto di ieri non abbiamo avuto modo di avvicinarci a lui nemmeno per un secondo, anche perchè abbiamo fatto un percorso più breve, a causa del caldo.
Saremmo dovuti arrivare oltre le montagne rocciose, invece, per la notte, abbiamo sostato a Denver, in Colorado.
Ho notato che alcuni turisti avevano chiesto, anzi IMPLORATO Luke di finire il viaggio in aereo, siccome molti di loro erano stanchi morti e il caldo era sempre maggiore.
La sua risposta, però, è stata questa:
"Signori, non vorrete mica sprecare un occasione del genere? Abbiamo ancora un bel po' di città e monumenti da visitare!"
Fossi stata al posto loro, avrei chiesto il rimborso del viaggio che mancava ancora.
Ma che cazzo di risposta è questa? Se sei stancx, sei stancx, punto! Eh ma mannaggia a Odino.
Ieri sera sono uscita sul balcone della nostra stanza, in uno degli hotel quattro stelle di Denver, e ho chiamato l'ordine della fenice, per sapere se c'erano novità.
Mi ha risposto una voce abbastanza squillante, ma tranquilla, appartenente a zia Andromeda.
-Nipotina, aspettavo che chiamassi! Come stai?
-Distrutta. Sono a Denver e fa un caldo bestiale.
-Qui a New York si sta leggermente meglio. Tuo zio Ted sarebbe già scappato, da quanto odiava il caldo, o meglio, l'estate in generale.
-Faceva bene. Avete novità?
-Certo, piccolina. Dora ha analizzato le tracce di sangue sul coltello del cacciatore. E...
-Cosa, zia?
-È il tuo sangue. Ti ha maciullato le braccia, con quel coltello.
-Lo so. Era la prova che mi mancava. Senti, vado, sto crollando. Salutami il resto della famiglia. Notte-
Mi sono sdraiata sul letto, sussurrando "scacco matto, figlio di puttana" udibile solo dalla persona nel letto accanto, cioè Will.
-Con chi parlavi?
-Non con te, pasticcione- ho sorriso- che hai da guardare?
-Sei ancora più bella con il riflesso della lampada addosso.
-Se stai cercando di indebolirmi, per poi saltarmi sulle gambe, sappi che con me non attacca.
-Certo che lo so, Lucy. Stavo solo facendo un'osservazione- ha mormorato, scostandosi il ciuffo da davanti agli occhi- mi hai fatto ripensare a quando ti ho conosciuto, nel bosco dietro casa.
Eri illuminata dalla luce della luna... e da quel momento ho capito cosa vuol dire "essere innamorati di qualcuno"-
Mi sono alzata dal letto e mi sono seduta accanto a lui.
-Ci pensi che sono passati quasi due anni, dal nostro primo incontro? Mi sembra di averti conosciuto ieri...
-E invece, eccoci qua.
-Lucy...
-Sì? Che c'è?
-Vorresti rimanere qui, in America, a vivere? O vuoi andare in un altro posto?-
Ci ho pensato, per un attimo: certo, vivo qui da quando sono nata, ma non ho mai nascosto di voler trasferirmi, magari in Europa. Lì si sta da dio, così dicono.
E poi, starei più vicina alla mia famiglia. Ho pur sempre bisogno di vederli, ogni tanto.
-Cosa ne diresti di Londra?
-Mi hai letto nel pensiero, amore. Anche se onestamente preferisco Cambridge, sai?
-E Cambridge sia, allora- ho mormorato, prima che lui mi abbracciasse, mi baciasse e mi tirasse con sè, fino a farmi sdraiare accanto a lui.
Mi è bastato un colpo di bacchetta per far scomparire l'altro letto e allargare quello dove stavamo.
E ci siamo addormentati così.
Dovremo iniziare ad abituarci a dormire insieme, mi sa...
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Arriviamo così a stamattina.
Durante la notte aveva piovuto, e di conseguenza faceva molto meno caldo.
Perciò Luke ne aveva approfittato per farci macinare più chilometri, e così andare da Denver, fino a Las Vegas, passando per le montagne rocciose.
"Fortunatamente, c'è una strada che ci fa passare in mezzo alle montagne, senza doverle scalare. Saremo a Las Vegas per le otto di sera, se i pellerossa che vivono tra le montagne non ci attaccano. E se vogliamo evitare ciò, dobbiamo camminare in assoluto silenzio." ha spiegato, prima di partire.
Abbiamo comunque volato sui nostri thestral, perchè sicuramente i pellerossa non potevano vederci, oppure avrebbero scambiato i thestral per avvoltoi.
E durante il volo, ho riassunto al resto del gruppo le novità dall'ordine.
-Quindi il sangue sul coltello era il tuo?- mi ha chiesto Crystal- ne sei assolutamente sicura?
-Sì, sicurissima. Invece non è emerso nulla sulle bombe a mano.
-L'importante è che non siano esplose- mi ha fatto notare Jack.
-Infatti- gli ha fatto eco Averell- altrimenti sai che casino?
Mi è appena tornato in mente quella volta che ho fatto esplodere una bomba, per sbaglio, in una banca...
-Ah, sì... io di quell'episodio mi ricordo solo le bestemmie che ti ho tirato addosso- ha ribattuto Joe.
-Ehi, non ricominciate- li ha divisi Will- vi ricordo che dobbiamo viaggiare nel silenzio più assoluto, se non vogliamo trovarci qualche freccia nella schiena, ok?-
Silenzio definitivo.
Tra i millemila motivi per cui amo Will, c'è anche questo: il riuscire a far stare zitto chiunque con una frase.
Un po' come faccio io.
Nel primo pomeriggio abbiamo terminato la traversata delle montagne rocciose, per iniziare quella dei paesini sperduti dello Utah, prima di giungere a Las Vegas.
Eravamo tutti interi, per fortuna... ma i cavalli di una coppia di turisti un po' meno.
Erano stati centrati in pieno da un paio di frecce, ed erano crepati malissimo, una volta arrivati dall'altra parte delle montagne.
Avrei voluto praticare un incantesimo curativo, ma così facendo avrei rischiato di far saltare la copertura, e ciaone mondo.
La comitiva ha fatto una sosta per rifornimento a Richfield, il primo paese dopo le montagne rocciose.
E Crystal ha colto l'occasione per chiamare il vice ministro della magia americano, Jordan Heinnat.
-Signor Heinnat? Sono l'agente Crystal Piton... sì proprio lei. Mi serve che prepariate una squadra speciale per arrestare Luke Swanson, il cacciatore bianco. Ci aspetterete dove? A Los Angeles, ok. La mattina del 17 giugno, capito. Contattate subito l'ordine della fenice, voglio siano presenti anche loro. Molto bene. Arrivederci-
Stavano organizzando la battaglia finale, da quello che avevo capito. E non ho esitato a chiedere di più:
-È pericoloso parlarne qui, potrebbero sentirci. Quando arriviamo stasera a Las Vegas, ne discutiamo- mi ha liquidato Crystal. Effettivamente aveva ragione, meglio non rischiare.
Non appena, però, ci siamo sistemati in un hotel quasi in centro a Las Vegas, Crystal ha attaccato col piano:
-Dunque, domani faremo da Las Vegas a Los Angeles, in uno di quei mezzi che i babbani chiamano pullman, perchè i viaggiatori non vogliono più proseguire a piedi.
-E dagli torto...- ha borbottato Joe.
-La mattina del 17 Giugno, la squadra speciale del ministero si posizionerà davanti all'hotel dei turisti, per catturare Swanson. Ormai abbiamo abbastanza prove, e lo possiamo accusare formalmente, per poi spedirlo ad Azkaban. Inoltre, l'ordine della fenice al completo combatterà al nostro fianco. Voi quattro siete pregati di non uscire dalle stanze, fino a quando non sarà tutto finito. Avete capito?
-Chiarissimo, agente Piton- hanno risposto tutti e quattro in coro.
Grandioso. Ora sì che avevo l'ansia a mille.
Per cercare di calmarmi, mi sono sdraiata sul letto, e ho aspettato che Will mi coccolasse.
Nell'attesa, ho canticchiato sottovoce:
🎶Is it just our bodies? Are we both losing our minds?
Is the only reason you're holding me tonight
'Cause we're scared to be lonely?
Do we need somebody just to feel like we're alright?
Is the only reason you're holding me tonight
'Cause we're scared to be lonely?
Too much time, losing track of us
Where was the real?
Undefined, spiraling out of touch
Forgot how it feels
All the messed up fights and slamming doors
Magnifying all our flaws
And I wonder why, wonder what for
It's like we keep coming back for more
Is it just our bodies? Are we both losing our minds?
Is the only reason you're holding me tonight
'Cause we're scared to be lonely? 🎶
Will ha mollato il libro che stava leggendo, il Calice Di Fuoco toh guarda, per girarsi verso di me, e accarezzarmi i capelli.
-Stai descrivendo il nostro rapporto? Con questa canzone?
-Veramente l'ha fatto Dua Lipa. E ha ragione. Ho paura di restare da sola... senza di te, capisci?
-È lo stesso per me. Ti amo da impazzire.
-Anche io, Will-
Mi ha baciato immediatamente, e mi ha stretto a sè così forte che ho temuto di perdere il respiro.
Non scapperò, non da te, puoi stare tranquillo, impiastrone mio.
State ancora piangendo? Scusate...
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