Perfect Illusion

20 Giugno, a casa di Vivian:

Due settimane fa è stato il mio compleanno, il 9 Giugno, ad essere precisi.
Ho festeggiato con Will e i suoi due fratelli, dato che Joe era ancora in prigione, e ho scoperto che la loro mamma se la cava anche con le torte. Che dire, è la versione babbana di Molly Weasley, ahahahahahaha... no dai scherzo!

Ho ricevuto dei regali parecchio stravaganti: l'ultimo album di Demi Lovato, da parte di Jack, il set di lucidalabbra di Fenty Beauty (che ha un nome impronunciabile, mannaggia a te, Rihanna) da parte di Averell e un piccolo diadema dorato, da parte di Will. E qui mi è venuto un dubbio: come sapevano dei miei gusti, dato che non ne parlavo quasi mai?

-Queste tre cosine le ho rubate tutte io, assolutamente a regola d'arte, tesoro!- mi ha rivelato Vivian, ridacchiando- nessuno mi ha mai beccato, in venticinque anni di rapine! Fareste bene a prendere esempio, ragazzi.
-Ehm, mamma, veramente...- ha obiettato Will.
-Cosa? Veramente, cosa?
-Io non voglio essere come te. O come Joe.
-Me lo sarei aspettata. Sono sincera. Voi due invece?-

Gli altri due imbranati hanno detto la stessa cosa: non volevano diventare dei criminali incalliti, come il resto della loro famiglia.
Ed è stato qui che Vivian ha perso la testa:
-Posso accettare di avere una strega in casa mia, posso accettare che uno dei miei figli si rifiuti di seguire le orme dei suoi antenati, ma voi due, che fino a tre mesi fa, assaltavate diligenze e facevate saltare in aria casseforti di ogni tipo, NO! Cosa avete da dire a vostra discolpa?!-

Era meglio levare le tende, siccome l'atmosfera si stava facendo molto pesante.
Sono uscita e mi sono incamminata verso il fiume, passando per il boschetto. E nel frattempo riflettevo: come può una madre trattare così di merda due dei suoi figli, solo perché si sono ribellati agli ideali della famiglia? Mi ricordava sempre di più nonna Walburga, che aveva diseredato zio Sirius, solo perché era stato smistato in Grifondoro e non in Serpeverde come tutti gli altri, oltre che aver affermato di non voler diventare un mago oscuro come zio Regulus (che poi si sia fatto liquidare dalla stessa tipa per cui "lavorava" è un altro conto). Oppure come zia Andromeda, cacciata di casa da nonno Cygnus, per essersi sposata con un nato babbano, e non con un purosangue.
Sono stata fortunata ad essere nata in un'altra epoca e aver avuto due genitori dalla mente aperta.

Stavo rivedendo la stessa scena, ma in un'altra famiglia. E non potete capire quanto questo faccia male.

Mi sono seduta in riva al fiume e mi sono rispecchiata nell'acqua limpida e trasparente. Che bel compleanno di merda, gente.
Ho ripreso in mano il diadema, regalo di Will, e ho ripensato a quei pochi momenti che ho passato insieme a lui, senza madre o fratelli che rompevano le pluffe.

Forse stavo iniziando a capire cosa provavo per lui. Ma non ero ancora convinta di voler iniziare una relazione con lui. Volevo prima conoscerlo meglio, dal momento che passavamo troppo poco tempo assieme. Ma la mia paura più grande era che non accettasse il fatto che ero ace. Per questo volevo aspettare e vedere come si sviluppavano le cose.

Mentre rigiravo il diadema tra le mani, ho sentito dei passi dietro di me. Con la coda dell'occhio, ho intravisto un ragazzo alto quasi due metri, vestito di verde e nero, che si sistemava continuamente il ciuffo. Avrei riconosciuto quello sguardo timido e dolce ovunque...

-Ehi Will- gli ho mormorato, con voce piatta- ti siedi qui?
Lui non se l'è fatto ripetere due volte e mi ha raggiunto, sulla riva del fiume.
-Ti sei offesa, per quello che ha detto mia madre?
-Abbastanza. Credevo mi volesse bene..

-A te, sì. Ti conosce da quasi un anno, eppure vuole più bene a te, che a noi, che siamo i suoi figli. Ma non mi stupisco, è sempre stata così. Severa, bacchettona, acida, anche quando c'era ancora papà si comportava in questo modo. Era un continuo sgridarci e urlarci dietro che eravamo dei falliti, non avevamo preso nulla né da lei, né da papà e meritavamo di stare in prigione a vita, perché le nostre evasioni facevano fiasco ogni volta.
-Che stronza, mannaggini! E non le avete mai detto nulla?
-Macchè. Se provavi a farla ragionare, si incazzava ancora di più. In questa famiglia nessuno ha libertà. O diventi come gli altri o ti danno il benservito.
-La mia famiglia era uguale, purtroppo. Ma non me ne frega, tra poco andrò via-

Sentendo quelle parole, Will è sobbalzato, come se un folletto della Cornovaglia gli avesse morsicato un dito.
-Cosa vuol dire "andrò via"? Dove vuoi andare, Lucy? Sei ricercata in mezza America da uno che vuole piantarti un coltello in gola, dove vuoi andare?
-Credo di aver trovato una scuola privata che fa al caso mio. Si chiama "Cold Water Magic Academy" ed è a Toronto, in Canada. Almeno starò nascosta.
-Non mi perdonerei mai se ti succedesse qualcosa di brutto mentre sei via, am... Lucy, volevo dire Lucy-

Ok, cosa mi stava nascondendo?

-Will, se hai qualcosa da dirmi, dimmelo.
-Va bene... va bene. Vedi, io...
-Tu?
-Io ti amo-

Ho sgranato gli occhi, molto poco sorpresa. Cioè, si capiva che aveva una mega cotta per me. E quando eravamo soli, cercava di esternare i suoi sentimenti, fallendo sempre, a causa della sua timidezza.

-Beh, io...
-Sì lo so, Lucy. Non dovevo dirlo, vero? Ti ho messo a disagio.
-Non è questo che voglio dirti. Ecco vedi... io non ho ancora ben capito chi sei tu davvero, William Dalton. E non voglio brutte sorprese, ok?
-Ok... capisco tutto Lucy. Quindi... non mi ami?-

PORCA TROIA, PERCHÈ MI HAI FATTO STA DOMANDA?!

Respira, Lucy, respira, va tutto bene. Diglielo e basta. In fondo ti piace no? Beh, ti piace il suo carattere, e la sua intelligenza. Ami la sua mentalità. E allora... dillo.
-No... certo che ti amo!
-Non sai da quanto aspettavo di sentire queste parole-

Ci siamo abbracciati, come sempre, ma questa volta ci siamo guardati dritti negli occhi: lui si era letteralmente perso, io ho abbozzato un sorriso.
-Ovviamente terremo segreto tutto ciò... vero Lucy?
-Sì... almeno per ora-
Mi sono avvicinata, per baciarlo, ma lui è stato più rapido e prima che potessi muovermi, aveva già posato le sue labbra sulle mie.

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Una volta rientrati, mi sono chiusa nella mia camera, e ho iniziato a cantare "Perfect Illusion", mentre dipingevo il ritratto di mia madre:

🎶It wasn't love, it wasn't love
It was a perfect illusion
Mistaken for love, it wasn't love
It was a perfect illusion
Oh, you were a perfect illusion🎶

Improvvisamente il ritratto di mamma ha preso a parlare, facendomi infartare malissimo.
-M-mamma?
-Proprio io. Felice di rivedermi?
-Io... sì, mamma...-

Lei mi ha sorriso ed è apparsa, come un fantasma, in mezzo alla mia camera. Volevo abbracciarla, ma mi sembrava di tenere in mano del vapore.

-Piccola mia, se non sbaglio ti hanno insegnato l'incantesimo per evocare i morti e parlarci, vero?
-Mamma, come posso pretendere di ricordarmi le cose, dato che ho praticamente perso un anno scolastico e sono fuori allenamento?
-Non importa, te lo rispiego. Dunque, pensa intensamente alla persona che vorresti lì con te in quell'esatto momento. Apri le mani, dovrà apparirti una sfera verde. Conta fino a dieci e dì il nome della persona che hai pensato-

Ho eseguito le istruzioni alla lettera, e ho mormorato: "Persephone Black".

Dalla sfera verde è uscito fuori un raggio bianco, che ha preso le sembianze di mia madre. Mi è bastato osservarla per qualche secondo, per capire quanto somigliavo a lei: eravamo entrambe altissime e parecchio magre, avevamo i capelli lisci, lunghi e neri, e mentre lei aveva gli occhi verdi smeraldo, io ne avevo uno blu e uno verde. In quanto a carattere, io ero ambiziosa, intelligente, testarda e astuta, mentre lei era creativa, saggia, introversa e gentile. Francamente, il carattere l'avevo preso da papà, eheheheh...

Mamma mi ha stretto tra le sue braccia, e per poco non mi è venuto da piangere: sedici anni senza poterle parlare, siccome non mi ricordavo l'incantesimo evoca-morti, erano davvero troppi.
-Mamma...
-Lucy, tesoro mio... wow, sei diventata...
-Un mostro, mamma, sono un mostro. Sono ricercata in tutto il Paese, ho una taglia di due milioni sulla testa, questo cacciatore vuole uccidermi e...
-Spero che non sia lo stesso tipo che ha ammazzato tuo padre. Vedi, lui mi ha raccontato tutto.
-E?
-Non si ricorda né il volto, né il nome di questo tizio. Sa solo che era interamente vestito di bianco, aveva i capelli neri e l'ha ucciso con quell'aggeggio babbano di metallo.
-Con una pistola, vuoi dire, mamma. Comunque, non preoccuparti, il ministero mi sta proteggendo. E questo cacciatore sembra sparito dalla circolazione, perciò posso stare tranquilla.
-Piccolina, non abbassare mai la guardia. Perché in questi casi, quando pensi di essere fuori dal pericolo, puntualmente arriva qualcosa che ti rispedisce dentro e ti affonda-
Ed è tornata tra i morti.

Quanto aveva ragione e quanto ero una povera illusa io, che credeva fosse tutto finito.

A dire il vero, doveva ancora iniziare.

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Ritorniamo al 20 Giugno, cioè oggi.

Fra tre giorni sarà un anno dalla morte di mio padre. E le circostanze in cui è morto sono ancora poco chiare. Non si riesce a ricostruire gli eventi, non si capisce per quale motivo il cacciatore ha ammazzato proprio lui, e non qualcun'altro, e non è emerso granchè dall'autopsia, secondo il medimago legale, che mi ha inviato un gufo poche ore fa.
Ero veramente affranta, ma allo stesso tempo infuriata: possibile che gente competente come voi non riesca a risolvere questo caso?!

Le soluzioni erano due: o iniziare a indagare per conto mio, o aspettare gli aggiornamenti dal medimago e dal ministero americano.

Ed entrambe le soluzioni non erano buone. Perché con la prima, avrei rischiato di morire, se il cacciatore mi avesse trovato. E con la seconda, avrei fatto prima a diventare la brutta copia di Yzma, prima di ricevere una lettera dal ministero.

Ma aspettate, ci sarebbe una terza rotta:
inviare la richiesta di ammissione alla Cold Water Magic Academy, sperando che la accettino, e riprendere a studiare, mentre cercavo di risolvere il caso.
Ecco, soluzione trovata, gente!

L'ho subito comunicato a Vivian:
-Non ho capito, tesoro: quindi hai chiesto di essere presa in questa università magica?
-Sì, è così. Se mi va bene, a settembre mi levo dai bolidi e vi lascio alla vostra tranquillità, dato che ve l'ho stravolta, l'anno scorso-
I tre fratelli hanno origliato la nostra breve conversazione, e ho intravisto Will piangere in silenzio, mentre si sedeva su una poltrona.

Sapevo che aveva paura per me... ma non potevo stare nascosta per sempre.

Ditemi se vi sta piacendo, ok? 💚

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