Moment For Life 🔥
5 Aprile, ho passato una Pasqua di merda:
Incredibile come in due giorni ho scoperto cose che nessuno aveva avuto il coraggio di rivelarmi in 22 anni di vita. Da dove parto? Vediamo un po'... ah sì. Dall'altro ieri, quando io e zia Cissy siamo andate a fare shopping, in centro a New York.
Ci siamo smaterializzate in un vicolo, poco lontano dalle vie principali dello shopping, e per non farci notare troppo, abbiamo percorso il tragitto a piedi, in mezzo alla gente.
Mia zia era ancora parecchio incazzata per quanto accaduto la sera prima. E ne aveva tutte le ragioni:
-Se lo pesco con le mani nel sacco, lo ammazzo, altro che divorzio, lo ammazzo seriamente- borbottava, stizzita- che ti ha fatto? Ti ha toccato, con quelle luride manacce?
-Fortunatamente no, ma mi aveva afferrato i fianchi, e mi aveva tirato a sé, con un po' di forza. Mi avrebbe baciato, se non fossi intervenuta tu. Quanto mi fa schifo quel tipo.
-E vuoi sapere la cosa divertente?
-Eh..... oh guarda, un negozio di gadget di film babbani! Posso entrare?-
C'era di tutto, lì dentro, e in quel tutto avrei sicuramente trovato il perfetto regalo di compleanno per Will. Glielo avrei portato la prossima volta che lo avrei visto, ovvero tra una settimana, se non mi ricordo male...
Mi sono bastati pochi minuti per trovare il perfetto regalo.
TADAAAAAAAA!!!!! Will la adorerà, ne sono più che certa.
Dopo aver depositato ventitrè dollari babbani alla cassa, ho notato che mia zia doveva già essere uscita. E infatti eccola, seduta su una panchina, a rimuginare sulla sua triste vita.
Non appena l'ho chiamata, si è alzata e abbiamo continuato il giro, senza però lasciare a metà il nostro discorso.
-Ogni volta che Lucius vedeva tua madre, gli partiva l'ormone. Non ho mai capito che diavolo di problemi avesse, ma una volta ha fatto una sceneggiata pazzesca, anche in presenza di Draco.
-Draco? Chi è Draco?
-Tuo cugino. Non l'hai mai visto, purtroppo. E indovina perché? Perché Lucius non voleva che ti conoscesse. Draco però, non si è mai opposto a ciò-
Quindi, ricapitoliamo: ho un cugino di cui non so nemmeno l'esistenza, quel biondo ossigenato aveva completamente perso la testa per mia madre, e ora vuole fare a me quello che non ha fatto a lei.
Dovevo assolutamente saperne di più.
Ho adocchiato un paio di stivali argento iridescenti meravigliosi, nella vetrina di un atelier di alta moda. Ora che mi veniva in mente, avevo bisogno di qualche abito nuovo, eheheheh...
-Questo sarà il tuo regalo di compleanno, con due mesi di anticipo- ha scherzato zia Cissy.
E alla faccia del regalo... un abito verde elegante stampato coi serpenti, una jumpsuit nera e gli stivali della vetrina. Mi calzava tutto alla perfezione, mannaggia!
Per rilassarci, ci siamo sedute in riva al lago di Central Park, e abbiamo materializzato, dal nulla, un pranzetto coi fiocchi. Questa si, che è vita..
-Zia..... c'è altro che non so, e dovrei sapere, sui miei genitori?
-Sì, c'è molto altro-
Ho addentato un tramezzino al pollo e maionese, incuriosita.
-Per esempio che, ad ogni pranzo di natale a villa Malfoy, Lucius tentava sempre di sedurre tua madre, senza alcun successo. Non riusciva ad accettare che "una strega meravigliosa come te, Persephone, abbia sposato un mago amante delle usanze babbane. Meriti molto di più e lo sai". Queste sono le esatte parole che gli ho sentito dire, una volta.
-Ma perché non si faceva i cazzi suoi, quel tizio?
-Non se li è mai fatti, purtroppo. E che dire di quando ha tentato di appropriarsi di te, quando eri ancora bella tranquilla nella pancia di mamma?
-Che cazzo dici, zia? Stai scherzando?!-
Lei ha scosso la testa, con le lacrime agli occhi. Ora mi spiego tutto!
Ora mi spiego il motivo per cui non sapevo dell'esistenza di Lucius, e di Draco! Perché mia zia, per prima, non mi ha mai parlato di loro, fino a ieri!
Ero esterrefatta, allibita, scioccata. Come si può anche solo lontanamente comportarsi in quel modo?!
-Mi dispiace, tesoro... non volevo traumatizzarti.
-Zia, non potevi tenermi nascoste queste cose ancora a lungo. Ora voglio sapere tutto il resto.
-Lo saprai, Lucy, non temere-
Ho abbracciato zia Cissy, con la speranza che si possa presto liberare di quel coglione di suo """marito""", siccome il figlio aveva tagliato i ponti da una decina d'anni ormai.
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Torniamo a oggi, 5 Aprile, cioè Pasqua.
Avevo appena finito di cenare e mentre ero in camera mia ad ascoltare uno dei miei album preferiti, "Pink Friday", qualcuno ha bussato alla porta. Ho interrotto la canzone, molto malvolentieri, e ho urlato "Si, chi scoccia?"
-Io scoccio, nipotina- ha ridacchiato zio Sirius, entrando in camera e facendo apparire un letto accanto al mio- ti spiace se stanotte ti faccio compagnia?
-No, figurati. Mi hai sentito urlare, ieri sera?
-Purtroppo sì. Hai avuto un incubo?
-Già. Così come l'altro ieri. Sentivo una strana presenza, nella stanza. Ma le porte e le finestre erano chiuse, e sembrava non esserci nessuno. Poi stamattina ho sentito zia Narcissa scannarsi con Lucius. Era lui, la presenza per caso?-
Mio zio ha annuito, e un'espressione disgustata si è dipinta sul suo volto.
-Quello stronzo è ossessionato da te, come era ossessionato da tua madre. Spero che Narcissa chieda il divorzio il prima possibile.
-Zio, una domanda: ma è vero che Lucius ha tentato di strapparmi ai miei e convincere il mondo che ero sua figlia?-
Lui ha sospirato e con un colpo di bacchetta ha fatto apparire una specie di schermo, come quello dei cinema babbani.
-Ora guarda qui, tesoro- ha mormorato, stringendomi tra le sue braccia.
Lo schermo si è avviato e ha mostrato il vetro di una finestra, di una casa che non conoscevo, ma a occhio doveva trattarsi di villa Malfoy. Davanti alla finestra c'era una donna, dai lunghi capelli neri, gli occhi verde smeraldo, con un morbido abito nero. Su una parete era appeso un calendario, e ho potuto notare che era il giorno di Natale del 1992. La donna ha passato la sua mano sinistra, su cui brillava un anello argentato, con una piccola ametista nera incastonata, sulla pancia, o meglio, sul pancione. Che definirlo in quel modo pareva un pochino esagerato, a primo impatto doveva essere al quarto mese.
Sapevo benissimo chi era quella persona.
-Mamma?- ho sussurrato, guardando la donna sullo schermo.
-Proprio lei- mi ha risposto zio Sirius- io ancora non lo sapevo, ma all'interno di quella pancia c'era una bimba, che io avrei adorato con tutto me stesso. Tu, nipotina-
Ho sorriso, mentre lui mi lasciava un piccolo bacio sulla testa.
Mia madre, dallo schermo, canticchiava una canzone (che io sapevo benissimo, toh guarda), mentre continuava ad accarezzarsi il pancione:
🎶I wish that I could have this moment for life
For life, for life
'Cause in this moment, I just feel so alive
Alive, alive🎶
Ad un tratto la porta della stanza ha sbattuto, e lei ha sospirato, scocciata. Non mi ci è voluto molto per capire chi era entrato.
-E così l'hai fatto.
-Fatto cosa?
-Persephone... non fare la gnorri e girati.
-Cosa vuoi da me?
-Ho detto girati-
Mia mamma ha obbedito all'ordine, e davanti a lei si è parato un Lucius Malfoy molto più giovane di ora, e soprattutto molto incazzato.
-Ho sperato fino all'ultimo che ci ripensassi. E invece, eccoti qua, con una fede nuziale e una nuova vita che si sta formando dentro di te. Mi hai davvero deluso, Persephone.
-Io ti avrei deluso? Ma fammi il piacere, biondino platinato di merda, che non sei altro.
-Oh, smettila. Lo sai benissimo cosa siamo stati io e te, solo due anni fa. Te lo ricordi no?
-Di che diamine blateri?
-Lo sai. Lo sai eccome.
-Cosa siamo stati? Nulla, non siamo stati nulla! Mi avevi solo baciato a tradimento, brutto idiota!-
Mamma si è seduta su una poltroncina, cercando di riprendere fiato. Teneva sempre una mano sulla pancia, mentre Lucius la guardava con disprezzo.
-Cosa vuole fare quello sgravato?- mi sono chiesta, nascondendo la rabbia.
Ho avuto la risposta subito.
Il biondo si è nuovamente avvicinato a mia madre, e ha ripreso a fissarla, stavolta con un ghigno malizioso.
-Come chiamerai quella povera creatura?
-Non lo so. Stiamo ancora pensando.
-Avvisami quando nascerà... voglio che lei porti il mio cognome e non quello dell'ennesima rovina dei maghi.
-Uranius non ha rovinato proprio nessuno! Al massimo sei tu che stai rovinando la vita ad una bambina che deve ancora nascere!
-Che paroloni... sto solo tentando di darle una reputazione migliore. Sarà una tra le ultime streghe purosangue rimaste al mondo, e non voglio che cresca con uno che frequenta babbani-
Ero paralizzata dal terrore.
Mio zio mi teneva ancorata alle sue braccia, per evitare che distruggessi lo schermo. E ci stava mancando un pelo!
Mia mamma osservava Lucius, immobile, con uno sguardo misto tra rabbia e disgusto, mentre lui le lasciava un paio di baci sul pancione.
Come cazzo si stava permettendo?
La tentazione di andare giù di sotto a menarlo era tanta, ma ho deciso di resistere.
-Non posso lanciarti incantesimi, o farei del male alla bambina. Ma un pugno sul naso alla vecchia maniera, quello sì che posso tirartelo- ha sbottato mamma, ribaltando il biondino ossigenato e allontanandolo dalla poltrona.
Lui, però, rialzandosi a fatica, ha bofonchiato:
-Io qui dico... e ribadisco... che quella bambina... si chiamerà Hela, Hela... Malfoy. Ricordati queste parole... quando nascerà, Persephone.
-Come scusa? Ho sentito dei colpi alla porta, e la tua voce si è persa via.
-Quali colpi alla por...
-ENTRA PURE, CISSY!-
Da lì il caos più totale. Papà era corso da mamma, per accertarsi che stesse bene. Lucius e Narcissa hanno dato vita ad una scena degna del teatro della scala e Draco, all'epoca dodicenne, si era nascosto dietro alla porta, per evitare ulteriori rimproveri.
Zio Sirius ha fatto sparire lo schermo e ha iniziato a coccolarmi, dato che mi sentivo ancora una terribile sensazione nervosa addosso. Poi mi ha portato sul balcone, per farmi prendere un po' d'aria e vedere se il nervosismo passava.
-Ti spiace se...- mi ha chiesto, materializzando un pacchetto di sigarette (delle camel gialle, molto comuni tra i maghi) e tirandone fuori una.
-No, fai pure, ma stammi lontano-
Lui ha acceso la sigaretta e si è seduto sul balconcino, perdendosi a guardare la luna. Chissà se stava pensando a qualcuno? Non ho voluto chiederglielo, per non farlo stare male inutilmente.
Io, nel frattempo, stavo ancora realizzando quanto avevo visto attraverso lo schermo, prima. E ho iniziato a tremare: non osavo immaginare come doveva essere stato, per mamma e papà, vivere lontano dal resto della famiglia, per timore che un giorno quel serpente platinato mi avrebbe sottratto a loro.
E detto francamente, che minchia di nome era "Hela"? Se l'era pensato, o gli era venuto fuori così a caso?
Mmmmmm... la prima è più probabile.
Mio zio si era accorto che stavo piangendo e tremando, perciò con uno schiocco di dita ha spento la sigaretta e l'ha fatta sparire, per poi ritornare da me e abbracciarmi nuovamente.
-Non è possibile, cazzo...- piagnucolavo- non posso vivere in pace, tra un cacciatore che continua a volermi morta, là fuori, e un pazzo maniaco che aspetta solo il momento buono per saltarmi addosso, qui in famiglia?
-Dammi retta, se uno dei due prova anche solo a sfiorarti con un dito, se la vedrà con me, te lo prometto, Lucy.
-Zio, hai già rischiato di morire una volta. E non voglio che ti immischi, soprattutto per quanto riguarda la prima situazione.
-Io avrò già rischiato, ma dopo aver visto morire il mio migliore amico, tua madre e tuo padre, non voglio perdere anche te-
Ho sentito la sua voce rompersi, mentre pronunciava l'ultima frase.
-Ti voglio bene, zietto. Non preoccuparti per me, riuscirò a cavarmela.
-Non ne dubito. Ti voglio un bene dell'anima anche io, tesoro-
Finchè avrò al mio fianco delle persone come lui... posso stare certa che non morirò.
Mi fermo, o vado avanti? Ditemi 💙
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