Love You Like A Love Song

11 Giugno, inizia l'atto finale:

Chi l'avrebbe mai detto? Ho messo in piedi un mini team di spie, e sto seguendo il cacciatore bianco in un viaggio coast to coast.
Sì, è strano, ma posso giurarvi che è così.
Iniziamo da ieri pomeriggio, quando io e Will ci siamo dati appuntamento al pride.

Avevo portato con me la mia bandiera fatta a mano, e ho raggiunto l'Elias Clarke Building, in volo, mescolandomi ai tanti aerei colorati che sfrecciavano per New York.
Ho riconosciuto subito Will, vestito di viola, nero e bianco, come tutti i presenti d'altronde.

-Eccoti, amore- mi ha sussurrato, per poi baciarmi.
-Ho un sacco di novità. Forse è meglio se andiamo verso Central Park, qui c'è troppo casino, e non capiresti bene.
-Riguarda il cacciatore bianco?
-Esatto. Andiamo-

Abbiamo provato a camminare, ma la Cinquattottesima era talmente piena di gente che non c'era spazio nemmeno per uno spillo. Così, al primo vicoletto, ci siamo smaterializzati, per poi riapparire all'entrata del parco.
Lì si stava molto più tranquilli, siccome la gente stava tutta in centro, e ci siamo seduti in riva al laghetto.

-Cos'è successo stavolta, Lucy?- mi ha chiesto Will, sdraiandosi sul prato, accanto a me.
-Il cacciatore è evaso da Parigi, tre giorni fa, e ieri l'hanno segnalato qui a New York. Non so dove sia, in questo momento, ma è in incognito, e sarà più difficile rintracciarlo.
-Cazzo... pensavo che ormai fosse tutto finito.
-No, Will. Credo che il peggio debba ancora arrivare. E non riuscirò a battere quel deficiente da sola.
-Puoi contare su noi quattro, lo sai bene- ha mormorato, accarezzandomi i capelli.
-Non possiamo fare gli avventati, però. Crystal dovrà coordinare tutta l'operazione. Inoltre avremo la protezione del ministero e dell'ordine della fenice.
-Wow... esiste ancora?
-Diciamo di sì- ho sospirato, rialzandomi.

Mi sono ripulita la jumpsuit viola, e ho guardato dall'altra parte della riva: quattro persone stavano correndo verso di noi.
Le abbiamo riconosciute al volo: Crystal, Joe, Jack ed Averell, sembravano essere appena usciti da un tornado.

-Ragazzi, da dove saltate fuori?- ho domandato, preoccupata.
-Da... un palazzo... vicino... all'Empire - ha mormorato Jack, senza fiato- c'è... stata... un'esplosione...
-È stato il cacciatore- ha aggiunto Crystal, tirando fuori dalle tasche una pistola- questa è sua, l'ha persa nell'inseguimento.
-Porca vacca...- ha commentato Will- e adesso?
-Dobbiamo trovare un posto sicuro dove nasconderci. Idee?
-Il nostro appartamento, a Little Italy- ha suggerito Joe- è da sei persone, ci stiamo tranquillamente. Tanto... per un paio di ore...
-Andiamoci allora- ho concluso, smaterializzando tutti.

Effettivamente, era un posto comodissimo.
Ideale per formulare un piano, soprattutto... ci siamo sistemati in salotto, aspettando che l'agente segreto parlasse.

-Ho appena parlato con il capo auror- ci ha riferito Crystal, dopo una telefonata veloce- hanno fatto confessare il cacciatore.
Stava cercando noi due, anzi, te, Lucy. Sapeva che saresti andata in giro per New York, oggi pomeriggio.
-Cosa?!- ho strillato- come l'ha saputo?! Non ne ho fatto parola con nessuno, nemmeno con Dora...
-Ha intercettato la mia telefonata, per caso?- ha chiesto Will, con un velo di incazzatura nella voce.
-Si era appostato di fianco alla finestra, ieri mattina, fingendosi un tecnico di antenne televisive- gli ha risposto Crystal.
-Ah, ecco cos'erano quei passi sul tetto- ha borbottato Joe- intelligentone, potevi accorgertene, no?-

Will stava per ribattere, ma Jack l'ha preceduto:
-Ma dai, Joe, secondo te Will poteva sospettare che quel tipo era Swanson travestito? Non ci saresti arrivato nemmeno tu.
-Crystal, continua, sennò qua si fa notte- li ho interrotti.
-Grazie. Siccome poco fa, il cacciatore è nuovamente scappato, dopo aver disseminato feriti per tutto il ministero, c'è solo una cosa da fare-

Tutti l'abbiamo fissata, in attesa della risposta.
-Dobbiamo collaborare e seguirlo, durante il suo prossimo spostamento. A quanto ho sentito, domani mattina arriveranno, al porto, dei turisti europei, per compiere la tradizionale traversata coast to coast. Luke Swanson li guiderà, lungo il tragitto.
-E come fai a saperlo?- le ha chiesto Averell, incuriosito.
-Non ti riguarda, sai?- ha ribattuto Crystal, scocciata.

Silenzio di tomba.
-Dovremmo mimetizzarci tra i turisti e cercare di neutralizzarlo. Perchè sicuramente vuole morta una di noi. E dobbiamo impedirglielo assolutamente. Se riuscissimo a catturarlo, verrà mandato dritto ad Azkaban. Chiaro?
-Chiaro- abbiamo risposto tutti insieme.
-Ci vediamo domani alle 8. Puntuali, mi raccomando- ha concluso Crystal, riportandomi poi a casa di Dora.

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La mattina dopo, ci siamo smaterializzati poco fuori New York, dove la comitiva stava attendendo la loro guida.
-Allora? Qual è il piano?- ha domandato Joe, impaziente.
-Nulla di troppo complicato, vero?- gli ha fatto eco Jack.
-No, ragazzi- li ho calmati- dobbiamo solo mescolarci tra i viaggiatori, ricordate? E cercare di disarmare completamente il cacciatore. Così, nel caso ci attaccasse, potremmo catturarlo senza problemi o meglio, ucciderlo, senza problemi.
-E se ci beccasse?- ha obiettato Averell.
-Non è scemo, e si è capito- ha aggiunto Will- però, se è l'unico modo per tenerlo d'occhio, tanto vale provare-

Non ho fatto in tempo a rispondergli, che il palmare di Crystal ha preso a lampeggiare.
-Tonks, siamo al luogo dell'appuntamento. Swanson non si vede ancora.
-Mia cugina sta bene?
-Benissimo, è un po agitata, ma tutto ok.
-Ieri sera, ho ricevuto una lettera da tuo padre. Chiedeva di te.
-Digli che sono in missione. Lucy vi chiamerà con l'auricolare magico, se avesse bisogno-

Prima che potesse terminare la chiamata, Luke Swanson si è palesato, e ha radunato i turisti, mentre noi, camuffati, aspettavamo che Crystal finisse di parlare.
-Ok, tutto a posto- ci ha sussurrato- mio padre andrà a trovare mia madre al Queen Mother Magic Hospital di Londra e poi mi riferirà come procede la sua terapia.
-Ancora non si risolvono quei problemi di sonno?- le ho domandato, salendo sul mio thestral, Jeff, che avevo portato con me, dalla scuola,
-No... ho davvero paura, non voglio perderla, proprio ora...-

Volevo tanto dirle: "io ti capisco" ma quando tua madre è in una tomba, da ormai 17 anni, è davvero poco ciò che puoi fare.

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Il viaggio sarebbe durato una settimana, e avremmo attraversato i posti più suggestivi degli Stati Uniti.
Sarebbe stata fighissima, come vacanza, ma come lavoro di spionaggio, un po' di meno.
In groppa ai nostri thestral, tenevamo d'occhio Swanson, di cui i turisti europei si fidavano ciecamemente, ignorando la sua vera identità.
Dopo dieci ore di cammino, contando anche le fermate per tuttecose varie, ci siamo fermati nelle campagne intorno a Pittsburgh, in Pennsylvania.
Ci siamo sistemati poco più lontano dai viaggiatori, e abbiamo allestito tre tende magiche, di quelle che fuori sono tende e dentro degli appartamenti di lusso.

Mi sono seduta sul divano, aspettando che la cena fosse pronta, e ho chiamato Dora e il resto dell'ordine:
-Eccoti, nipotina- ha risposto zio Sirius- hai scoperto qualcosa?
-Nulla di sospetto per ora, zio. Abbiamo solo camminato e osservato i paesaggi.
-Il cacciatore?
-Si sta comportando da guida turistica... per ora. Se dovesse succedere qualcosa di strano, riferisco tutto. A domani, zio.
-Stai attenta, piccola mia. A domani-

Will mi ha raggiunto, sedendosi accanto a me, sul divano.
-Non hai mai parlato di me, alla tua famiglia, vero?
-Certo che no! Sarebbero già andati tutti nel panico... sarebbe la primissima volta che un babbano viene accolto nella famiglia Black, dove fino a trent'anni fa, i babbani non dovevano nemmeno essere considerati.
-Senti... vorrei chiederti una cosa.
-Dimmi tutto.
-Quando tutto questo... casino... finirà... cosa ne diresti di... ehm... ecco...-

Ogni volta che Will doveva chiedermi qualcosa riguardo noi due, andava sempre nel panico.
Vorrei vedere se a qualcun'altro non fosse accaduto lo stesso...
-Will... respira.
-Ok. Dicevo... quando tutto questo casino finirà, cosa ne diresti di... andare a vivere insieme?-

Sono rimasta lì, immobile, per almeno una decina di secondi.
Io e lui... nella stessa casa? Solo io e lui, senza rotture di coglioni? AAAAAAAAAAAAAA 😍😍

No, ok, Lucy, calmati, calmati. Ti sei calmata? Molto bene.
-Beh io... ecco... io...
-Se non ti senti ancora pronta, non importa, va bene? Forse sto correndo troppo io... in fondo stiamo insieme da un anno soltanto.
-No, vedi... io... voglio passare il resto dei miei giorni con te, solo con te e basta. Sei l'unico che mi ama davvero, all'infuori della mia famiglia, Will.
-Sul serio?
-Sì. E perciò... accetto la proposta-

Will si è alzato dal divano, mi ha abbracciato, sollevato e fatto girare per il salottino, tanto che mi vorticava la testa, dopo solo un minuto.
-Ti amo, Lucy, ti amo da impazzire- mi ha sussurrato, prima di rimettermi a terra e baciarmi.
Non avrebbe mai smesso di rendermi felice.

Prima di addormentarmi, ho canticchiato, tra me e me:
🎶It's been said and done
Every beautiful thought's been already sung
And I guess right now, here's another one
So your melody will play on and on, with the best of 'em
You are beautiful, like a dream come alive, incredible
A centerfold miracle, lyrical
You saved my life again
And I want you to know, baby

I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby 🎶

Non sapevo ancora, però, cosa ci avrebbe atteso nei giorni seguenti...

Ok, che ne pensate?

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