Look What You Made Me Do 🐍

29 Maggio, a Parigi:

Stamattina mi sono alzata all'alba (beh, alba... erano le sette e un quarto) e mi sono guardata allo specchio, prima di sistemarmi e andare a Parigi.
Dall'altra parte c'era il riflesso di una strega dalla pelle color vampiro, alta uno e ottanta, con i capelli neri, lunghi e lisci.
Ovvero io.
Portavo il mio pigiama, cioè un busto/corsetto nero e un paio di pantaloncini neri, grandi di una taglia, perchè avevo perso un paio di chili, così a caso.
Ho fatto apparire la mia jumpsuit nera, e i miei stivali iridescenti, insieme al mantello verde col cappuccio, per non farmi riconoscere.

La mia faccia e il mio torace erano un disastro. Per non parlare delle braccia. Cosa avrebbe reagito Will, vedendomi in questo stato? Magari non mi avrebbe più abbracciato, o rivolto la parola, perchè sembravo appena uscita da un episodio di "The Walking Dead", una popolarissima serie TV babbana.
NO, LUCY, BASTA MINCHIATE!

Mi sono infilata nel mio personalissimo camino e ho urlato il nome dell'hotel dove mi aveva detto di arrivare Will:
"HOTEL MADISON, PARIGI"
Fortunatamente nessuno mi ha sentito, siccome avevo isolato la stanza con un incantesimo insonorizzante.
Sono o no un genio?

Sono riapparsa pochi minuti dopo, nella hall dell'albergo, e piena com'era, nessuno si è accorto della mia presenza.
L'orologio della reception segnava mezzogiorno e un quarto, e tra poco più di un'ora ci sarebbe stata l'inaugurazione della mostra artistica di Averell. Infatti, tutti e quattro si erano sistemati al Madison, un hotel poco distante dal Louvre.
Peccato che in quel posto, ci fosse anche qualcun'altro.

E ho visto chi: dall'ascensore è uscita una ragazza poco più bassa di me, con gli occhi color ghiaccio, i capelli neri legati in una treccia bassa, una jumpsuit azzurra e degli stivali neri, coi tacchi alti.
Era senza dubbio lei, Crystal.

-Ehm... ciao, io sono...- ho mormorato, cercando di farmi notare.
-Cazzo, ho dimenticato gli occhiali da sole! Mi tocca tornare su...- ha piagnucolato lei, girandosi verso di me- devi andare su anche tu?
-Sì... - le ho risposto, tirando fuori il bigliettino di Will- al quarto piano. C'è una persona che mi aspetta.
-Dobbiamo andare nello stesso posto, allora! Vieni con me-

Era una ragazza molto allegra e socievole, l'esatto contrario di suo padre, per ciò che mi ricordavo.
Magari è solo l'apparenza... magari è più stronza di lui.
O forse è proprio così, allegra e socievole.

Arrivate al piano, Crystal si è diretta verso la sua stanza, la 404, mentre Will era alla 407.
Non ho sprecato tempo e ho bussato alla porta 407.
Will mi ha subito aperto, e mi ha stretto in uno dei suoi abbracci, più forte del solito.
-Vieni qui... fatti vedere- mi ha mormorato, trascinandomi, davanti allo specchio.
Non me la sentivo di togliermi il mantello. Avevo troppa paura della sua reazione.
-Mia madre mi ha raccontato tutto...
-Lo so.
-Posso... - ha bisbigliato, indicando lo smeraldo che teneva chiuso il mio mantello.

Ho annuito debolmente, schiacciando la pietra verde, e facendo scomparire il mantello.
-Visto che ci tenevi tanto... guarda tu stesso come sono finita, dopo 2 duelli col cacciatore-
Will ha sgranato gli occhi, alla vista del mio sopracciglio graffiato, del livido sotto il collo, della spalla ancora martoriata, dell'occhio pesto e delle cicatrici sulle braccia.
Ha poi sfiorato con un dito ogni ferita, trattenendo le lacrime.
-Avrei voluto essere lì con te, e aiutarti a combattere. Magari alcune di queste te le saresti risparmiate.
-No, lui ti avrebbe ammazzato direttamente. È una causa per cui devo combattere da sola.
-Sei troppo debole, Lucy. Se dovessi incontrarlo di nuovo, ci lasceresti la pelle. E io non voglio perdere l'amore della mia vita, è chiaro?-

Mi aveva appena chiamato così? L'amore della sua vita?
Ehm... sì.
-Ti amo, pasticcione- ho detto, abbozzando un sorriso e abbracciandolo.
-Anche io ti amo, più della mia stessa vita- ha risposto lui, stringendomi a sè, e baciandomi a lungo.

Ho davvero bisogno che mi stia vicino, in questo momento terribile. Ma allo stesso tempo, non volevo che si ferisse per colpa mia.
Di colpo, un pensiero ha colpito il mio cervello: CRYSTAL!
Mi stava aspettando alla reception!

-Cosa ti prende, amore?- mi ha chiesto Will, vedendomi preoccupata.
-Ho scoperto che il cacciatore sta cercando un'altra ragazza.
-Seriamente?!
-Sì... è la figlia di Severus Piton, e fa l'agente segreto.
-Cosa? Da quando Piton è sposato? E ha una figlia?
-Da un bel po'. Cose che solo noi maghi e streghe sappiamo.
-Capisco... E quindi dovete affrontare Swanson assieme?
-Esatto. Penso di arrivare al Louvre per le tre. Per l'inaugurazione, ok?
-Perfetto. Se invece ti succedesse qualcosa... mandi un segnale?
-Proprio così. A dopo-

Gli ho lasciato un veloce bacio su una guancia, sono uscita dalla porta, ho fatto un rapidissimo cambio di outfit e mi sono smaterializzata fuori dall'hotel, dove mi aspettava Crystal.

-Con chi parlavi? Che ci hai messo così tanto?
-Affari miei.
-Un ragazzo? O ragazza?
-La prima che hai detto. Ma non farti ingannare, non sono etero.
-Nemmeno io. Sono demiace.🤍💜🖤
-Davvero? Io sono ace 🖤🤍💜-

Ci siamo guardate, sorridendo, e Crystal mi ha portato in un KFC, dalle parti degli Champs - Elysèes.
Ci siamo sedute in un tavolino da due, abbastanza lontano dalla finestra, per evitare di essere notate.
-Non so ancora chi sei- ha mormorato, dopo aver ordinato due Colonel's Burger e due aranciate piccole per entrambe.
-Oh, giusto. Sono Lucy Venus Black. E tu sei Crystal Piton, vero?
-Già. Hai parlato con mio padre... di ciò che sto passando, immagino.
-Volevo che lo sapesse... è un male?
-Per niente. Ultimamente ha tantissimi pensieri per la testa... è molto preoccupato per le condizioni di mamma-

Crystal ha quasi sussurrato l'ultima frase, con gli occhi bassi.
Come se avesse paura che qualcuno, oltre a me, avesse potuto sentirla.

Mentre mangiavo il panino, continuavo a farmi un milione di domande: perchè lei parlava sempre di suo padre, e quasi mai della madre? In fondo è una leggenda, nel mondo magico! Ha pur sempre ucciso la strega oscura più potente di sempre!
Ho dovuto aspettare che lei pagasse il conto e che uscissimo dal locale, per avere una risposta.

-Mia madre è sempre stata una persona fredda e riservata. L'ho sempre sentita un po' distante, rispetto a mio padre, sempre presente quando avevo bisogno di aiuto.
-Stai dicendo che non è stata una buona madre?
-No, niente affatto, mi amava con tutta sè stessa.
-Sei sicura? A me sembra che sia stata quasi obbligata ad averti-

Crystal si è bloccata di colpo e ha sospirato.
Ecco. Ho toccato un tasto che non dovevo toccare.
Porca vacca.

-Lo sai che io ho undici anni in più di quello che dovrei avere?
Ceh, teoricamente sono nata nel 2000. E dovrei compiere quindici anni, tra quasi un mese, il 28 giugno. E invece... ho addosso un aura di protezione che mi ha dato qualche anno in più e mi sparirà quando raggiungerò la maggiore età.
-Che intendi?
-Aspetta, ricomincio da capo. Dunque, i miei mi hanno avuto tramite procreazione magica assistita. Sai cos'è?
-Sì, vai avanti- ho ribattuto, storcendo il naso.
-Mia madre, mentre mi aspettava, un giorno ha bevuto una pozione terribile, inconsapevolmente. Era stata preparata, tra l'altro male, da qualcuno che voleva avvelenarla. Il suo corpo ha reagito in un modo strano... e il giorno dopo, sono nata io.
Ma siccome ero troppo prematura, rischiavo di non sopravvivere a lungo, perciò mi hanno praticato l'incantesimo di crescita rapida, et voilà-

L'ho fissata, sbalordita, per qualche secondo.
Lei era arrivata con un po' troppo anticipo, nella vita dei suoi genitori, che tutto si aspettavano, tranne che nascesse tre mesi prima, ma mentre uno l'ha trattata come il suo tesoro più prezioso, l'altra si è sempre mantenuta due passi indietro, continuando comunque a volerle bene.

Stavo per chiederle di raccontarmi qualcosa in più su sua madre, quando ho sentito squillare qualcosa.
E non era il mio cellulare. Ma il palmare magico di Crystal.

-Dimmi tutto, agente Saint-Yvette- ha bisbigliato- cosa? È qui a Parigi? Dove?-
Il cacciatore era in città. Ora sì che mi stava salendo il panico!
-Alla torre Eiffel? Perfetto, corro. Avverti subito la prima ministra francese. Voglio che venga catturato, è chiaro?
Vai, vai vai!-
E ha buttato giù.

L'ho guardata, terrorizzata. E lei ha subito intuito tutto.
-Sei ricercata anche tu...
-Esatto. Non posso permettermi di fallire ancora. Finirei secca.
-Salta sulla moto. Ho un piano-

Siamo schizzate a tutta velocità, verso la torre, mentre il cielo si annuvolava e diventava sempre più scuro, nonostante fossero solo le due e venti.
Crystal ha nascosto la moto in un vicoletto e, come ogni fata che si rispetti, si è trasformata: ora portava una jumpsuit nera, degli stivali rossi al ginocchio, un piccolo diadema rosso, degli orecchini neri a cerchio, e sfoggiava un paio di ali rosse enormi, da farfalla.
Era assolutamente pazzesco!!!

-Ecco il piano: io cerco di ingaggiare un duello con lui, mentre tu, senza farti notare, sali sulla torre, fino alla punta, e mandi un segnale ben visibile anche da lontano.
-Un serpente di vapore verde?
-Meglio oro, si vede di più. Ora vai!-

Grazie ad un mantello dell'invisibilità, prestato da Crystal, mi sono fatta strada tra i pochi turisti, e sono salita sull'ascensore, che portava alla cima della torre Eiffel.
Crystal, nel frattempo aveva scovato il nascondiglio del cacciatore, e i due avevano preso a duellare, senza esclusione di colpi.
Intorno a me, il cielo era nero, più che nero, e senza pensarci, ho preso a cantare:

🎶 But I got smarter
I got harder in the nick of time (nick of time)
Honey, I rose up from the dead
I do it all the time (I do it all the time)
I got a list of names, and yours is in red, underlined
I check it once, then I check it twice, oh!

Ooh, look what you made me do
Look what you made me do
Look what you just made me do
Look what you just made me-

Ooh, look what you made me do
Look what you made me do
Look what you just made me do
Look what you just made me do

I don't trust nobody and nobody trusts me
I'll be the actress starring in your bad dreams
I don't trust nobody and nobody trusts me
I'll be the actress starring in your bad dreams
I don't trust nobody and nobody trusts me
I'll be the actress starring in your bad dreams
I don't trust nobody and nobody trusts me
I'll be the actress starring in your bad dreams 🎶

All'ultima strofa, ho alzato la bacchetta, sparando fuori un serpente di vapore dorato, ben visibile a chilometri.
Il cacciatore mi ha subito notato, e ha scalzato via Crystal, facendola cadere a terra.
-Ma è fantastico- ha esclamato- la fata e la strega più potenti del mondo, catturate in un colpo solo! Oggi è proprio il mio giorno fortunato!-

Prima che potesse fare un passo, però, si è trovato legato come un salame, da alcuni agenti segreti del ministero della magia francese. Una donna bionda e alta, che doveva essere la prima ministra, ha aiutato Crystal a rialzarsi, ed è volata fin sopra la torre, per riportarmi giù.

Mi è sembrato di riconoscerla, visto che i libri di Harry Potter ne parlavano parecchio: era Fleur Delacour!
Aveva quarant'anni suonati, ma era comunque meravigliosa. In parte era una Veela, dimenticavo ahahah...

-Avvestate il cacciatove bianco e povtatelo in cella, al cavceve babbano, subito!- ha esclamato, con il suo forte accento.
Ero ancora spaventatissima, perchè poco prima avevo preso una storta, mentre salivo, e sono quasi caduta dalla cima dalla torre.

Tra la folla si è fatto largo un ragazzo alto quasi due metri, vestito di blu, con un lungo ciuffo di capelli neri.
-Lucy! Sei viva, meno male... ho visto il segnale dal Louvre...
-Sto bene, non preoccuparti. Portami da...
-No, Lucy, devi tornare a Toronto- mi ha avvisato Crystal- non si sa mai cos'altro potrebbe succedere. Racconterò io tutto a Tonks. E tu... prenditi cura di lei- ha concluso, rivolgendosi a Will.

Sembrava tutto finito... ma non era detta l'ultima parola.

Come andrà secondo voi? Scrivete nei commentiiii 💋

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